I miei 2 cent alla discussione, visto che ho appena terminato una breve vacanza proprio a Dobbiaco.
Perdonate le mie pessime qualità di fotografo.
Ecco la stazione di Dobbiaco con il restauro estetico ormai completato (29 luglio 2009); si nota il nuovo parcheggio coperto per le biciclette, in acciaio zincato e legno, dallo stile razionalista analogo ai manufatti inseriti nelle stazioni di tutta la linea:

Il f.v., piuttosto maestoso (la stazione era stata costruita come "porta" del Grand Hotel; vi giungevano occasionalmente importanti personalità, come il compositore Gustav Mahler) è stato conservato nel suo aspetto originale ed è stato restaurato al suo interno, ridipingendo muri e infissi e applicando dei lucernai alla veranda sul primo binario.
Davanti alla stazione si nota la fermata degli autobus del servizio integrato: vi fermano, in coincidenza con i treni, le linee di bus extraurbani (compresa la linea per Cortina) e il Citybus di Dobbiaco, pubblicizzato all'interno della stazione, molto comodo. Esiste un pass settimanale bus+treno, che ho usato con gran soddisfazione.

Ecco qualche foto dei lavori in altre stazioni della linea (27 luglio 2009):
il piazzale della stazione di Brunico, ormai completo, con marciapiedi alti, pensiline, sottopasso e ascensori; anche qui il f.v., con la sua bella pensilina, è stato conservato nelle sue austere ed eleganti forme originali:

I lavori fervono per riportare il secondo binario a Villabassa: servirà a permettere il cadenzamento dei treni a 30' anche nell'alta valle (tra Fortezza e Brunico il servizio è già così impostato); la stazione di Villabassa/Niederdorf viene ridenominata Villabassa-Braies / Niederdorf-Prags, ad indicare esplicitamente le coincidenze con i bus per il Lago di Braies (e diramazione per Prato Piazza):

Monguelfo-Casies, con il nuovo piccolo fabbricato che va ad integrare la stazione originaria, tra il vecchio f.v. e l'ex magazzino merci (di cui auguro un restauro e una utilizzazione); si nota il vecchio marciapiede basso, con una piccola staccionata provvisoria, ancora in servizio in attesa che venga completato il binario 1 con relativo marciapiede alto:

La nuova stazione di Valdaora-Anterselva (spostata qualche centinaio di metri a monte di quella vecchia) con il suo aspetto molto moderno ed essenziale:

Noi appassionati siamo piuttosto scettici nei confronti dell'estetica razionalista di questo manufatto (vedansi le precedenti discussioni in merito), ma vi assicuro che gli abitanti del posto sono entusiasti. La nuova stazione è effettivamente rispondente alle esigenze di oggi (luminosità, accessibilità, parcheggi, fermata bus) e i marciapiedi alti, con l'accesso a raso ai nuovi elettrotreni SAD (con tanto di pedanina mobile per colmare il vuoto fra treno e marciapiede) sono apprezzatissimi. I treni, più frequenti che in passato, viaggiano spesso pieni, soprattutto di abitanti del posto e turisti di lingua tedesca; ma anche i turisti italiani stanno scoprendo, un po' alla volta, la comodità del treno (e dei bus) in Pusteria.
Ora, per completare l'opera, rimarrebbero da restaurare e valorizzare i numerosi piccoli edifici che oggi giacciono in rovina presso la linea, unica nota stonata di una ferrovia che sta fiorendo:
i caselli!Sarebbe bello vederli recuperati come infrastrutture turistiche, visto che in fondo sono piccole case in pietra dallo stile austriaco, normalmente corredate da un pezzo di terreno circostante. Oggi (a parte quelli che sono già divenuti abitazioni private) sono un triste spettacolo, se confrontati con le stazioni e l'aspetto generale della valle.
Voi che ne dite? Da turisti, passereste una settimana di vacanza in un ex-casello pusterese perfettamente restaurato, magari "a tema ferroviario"?

Ciao
Andy