Cita:
tua citazione dell'altrettanto grande Alala' mi fa pensare che effettivamente il Mazzoni nel suo fare architettonico, sia stato di fatto ispirato dal Duce stesso
Credo che quanto scritto sia vero almeno in parte.
Il linguaggio architettonico di Mazzoni ha evidentemente risentito, per alcune opere, delle aspirazioni imperiali di Mussolini.
Pensiamo ad esempio al prospetto laterale della Stazione Termini, che riprende il tema dell'acquedotto romano con una infinita successione di archi che quasi si perdono all'orizzonte!
Nei progetti di Mazzoni la facciata su Piazza dei Cinquecento avrebbe dovuto essere coronata da un mastodontico porticato (gli eventi bellici porteranno a terminare l'opera solo nel Dopoguerra, abbandonando la facciata proposta da Mazzoni e realizzando la celebre e ardita pensilina detta "dinosauro").
Questo carattere solenne, monumentale, non rappresenta certo una innovazione sul piano dell'architettura italiana.
Tuttavia, lontano dagli occhi del regime, dietro le facciate innalzate per la gloria dell'Italia, Mazzoni trova una maggiore autonomia: a mio avviso è negli edifici ferroviari minori o nei particolari che si apprezza il vero talento dell'architetto.
Ad onore delle cronache occorre però ricordare che negli stessi anni Giovanni Michelucci e il Gruppo Toscano riuscivano incredibilmente a costruire la stazione di S.Maria Novella, vero capolavoro del razionalismo italiano, molto lontana dallo stile che imperversava in Italia: fu l'architetto Piacentini a sponsorizzare l'opera di fronte ad un dubbioso Mussolini, certo così di ampliare il suo prestigio in campo internazionale.
Saluti, Stefano