Confermo quanto sostiene Cedro.

Ho fatto due disegnini al CAD, con piattaforma da 21,5 metri, e con 60 binari questi si incrociano più o meno conformemente alle foto (e lo sapevamo già); con 50 binari come sulla rotonda che esiste ancora si incrociano lo stesso, molto più vicino alla tina.
Ho provato ad aumentare il diametro della piattaforma per arrivare al punto in cui diventano tangenti, ed ecco risultare una piattaforma da 23,88 metri, che credo possa essere più o meno corrispondente a quella attuale.

Purtroppo il fatto che i binari si incrociassero su entrambe le rotonde non aiuta a distinguere le foto....se ne saltasse fuori qualcuna!

Mi viene ora in mente che sul Cornolò, locomotive elettriche, ci sono foto della E621 a metadinamo accantonata, alle cui spalle si intravede la rotonda. Visto il periodo dovrebbe essere quella ancora esistente...stasera controllo...magari si vede qualcosa.

...nella monografia ufficiale del 1931, riguardante l'inaugurazione di Milano C.le, vi sono anche foto e piano binari di MI Smistamento...dal piano entrambe le rotonde sembrerebbero con rimessa circolare completa ma dalle foto una sola delle due lo è,l'altra ha una rimessa circolare parziale...portate pazienza..appena posso posto il tutto..adessop ho un divano pieno di biancheria e camicie da stirare.....
pietro

Intanto guardate cosa resta della vecchia rotonda....

http://www.bing.com/maps/default.aspx?v ... &encType=1


Ciao

Andrea

Secondo me invece sì, ...se si vedono i cuori...!!!

Quelli della rotonda vecchia sono più distanti dalla tina della piattaforma rispetto a quelli della semi rotonda ancora esistente...
Basta confrontare per esempio la foto di L. Negri a pag. 73 del tema Depositi Locomotive con quella del manuale dei tracciati Rivarossi...

Ciao

Grazie Cedro, in effetti il segno sul terreno è l'unica vestigia, visibile dall'alto.
Da questi meravigliosi programmi satellitari si può notare anche come, osservando il complesso di edifici dell'officina medie riparazioni, probabilmente la manica di edificio più sporgente verso la nuova rimessa rettangolare, fosse tangente alla grande rotonda.
Si tratta di un edificio relativamente piccolo, distaccato dagli altri, che avrebbe potuto essere la sede della centrale termica e contenere le pompe della centrale di lavaggio che sfruttava l'acqua calda delle caldaie delle locomotive in spegnimento.
Stasera farò un confronto con la piantina FS.

Osservando meglio una delle 2 foto sul Manuale Rivarossi, quella con la 736 sulla piattaforma, ho notato che la 735.313 che spunta dalla rimessa è priva di fanali anteriori....dunque credo che anche questa sia accantonata (servirebbe sapere la data di vendita per demolizione di questa macchina, Aldo Riccardi tu ne sai qualcosa?).
In effetti questo particolare aiuta a determinare che si tratta di immagini della fine degli anni 50; periodo in cui la vecchia rotonda completa fu dismessa e utilizzata solo per gli accantonamenti, che a Milano Smistamento come a Greco avvennero in massa in questo periodo. Forse quasi tutte le 735, 740, 835, 895, 473 e 736 che si vedono nelle due foto sono già accantonate; probabilmente con precisi metodi da regolamento, come si faceva fino ai primi anni 60 - bielle verniciate di vernice protettiva bianca, caldaia svuotata e trattata con idrazina, rastrelliera di legno a protezione dei furti in cabina, ecc.
In ogni parte d'Italia molte vaporiere erano richieste accantonate "atte" dall'Esercito, in caso di guerra, e almeno inizialmente non erano messe da parte per la demolizione; alcune (poche) ripresero poi effettivamente servizio in anni successivi, presso altri depositi.

...sosta del ferro da stiro..ed allora eccole
i binari si incrociano




pietro

Grazie Pietro!
Un documento utlissimo, foto meravigliose. La mia piantina è praticamente identica, con qualche piccolo fabbricato in più, ma è assai più particolareggiata: ogni edificio o parte di esso porta scritta che cosa fosse. Credo che la mia pianta FS fotografi una situazione anni 50; interessante tra l'altro che nel mio caso la rotonda completa sia disegnata in tratteggio (forse perchè le rimesse erano già state demolite?), mentre le rotonda più piccola porta correttamente solo una parte delle rimesse, non essendo mai stata realizzata al completo - forse nel progetto si, però.

Nelle foto si vedono un sacco di ciminiere! Quella adiacente alla semi rotonda che si vede molto bene essere non lontana da un edificio quadrato a tetto piano (dalla mia piantina: magazzino rubinetteria freno), non ne vedo traccia sulla carta.

L'altra, adiacente alla grande rotonda, è segnata come "camino" in una zona di bassi edifici, tutti magazzini, tra cui magazzino ceppi freno e uno spogliatoio, quindi sembra coincidere.

L'edificio sporgente, che citavo oggi dopo aver visto l'immagine satellitare recente, era in effetti la centrale termica (sulla piantina: centrale termica con soppalco); tale questione del "soppalco" ha senso con il fatto che si tratta di un edificio a volume unico con alti finestroni sui lati.

Noto solo adesso: a metà esatta tra le 2 rotonde, a fianco della officina medie riparazioni, è segnato un edificio isolato (sulla piantina: pompe) che è lungo circa 15/18 metri e largo una decina: non proprio piccolino. E' segnato anche sul tuo disegno, Pietro. Potrebbero essere state lì le pompe della centrale di lavaggio, che era comune ad entrambe le rotonde, con grandi vasche sotterranee che quindi non possono essere segnate a disegno.
Pietro: sul tuo disegno ci sono delle scritte, per noi non leggibili: qualcosa si riferisce proprio alla centrale di lavaggio oppure al sistema di aspirazione fumi?

Provo a postare la piantina, ricavata dalla giunzione di più pagine (manca ancora qualcosa, ma l'interessante c'è, compresa una parte dell'area carci carbone): interessante il confronto con quella di Pietro.

purtroppo nella pianta del 1931(riproduce l'intero smistamento in un pressochè doppio A3) le scritte relative ai fabbricati sono pressochè illeggibili
lato strada di fronte alla I rotonda(la completa) si hanno alloggi e dormitorio, il fabbricatino rettangolare tangente la rimessa è indicato come "centrale di lavaggio"(posto poi la spiegazione)
il fabbricato piccolo rettangolare isolato fra rimesse ed officine è indicato come centrale di riscaldamento, di fronte al complesso officine,lato strada,vi è un altro piccolo fabbricato rettangolare "Centrale principale di pompatura"..,lato binari fra officine e II rotonda il fabbricato a C rovescia"Refettorio ed uffici"...le altre scritte relative ai vari fabbricatini sono incomprensibili
...allego qui la descrizione di alcuni impianti che mi sembrano interessanti




domani sono a Novegro tutto il giorno
buona notte
pietro

So la data esatta della demolizione: 1959

Qualche sera fa durante una riunione di ARSMS ho chiesto ad un Ing. ex FS che si ricorda chiaramente la rotonda. Era già non utilizzata da un anno prima: le loco a vapore convivevano con quelle elettriche sulla rotonda TE, perchè dal 1958 erano rimaste solo le vaporiere per la manovra nello scalo. La TE sulla Milano-Venezia è stato il passo decisivo per la demolizione del complesso. Strano però che i binari e la rotondo siano arrivati fino ai primi anni '80....

Ma c'è una pubblicità sul serbatoio della torre dell'acqua?!?!?!

Ciao

Andrea

Benissimo, un rinnovato ringraziamento a Pietro Merlo per aver postato nuove notizie sulle misteriose centrali di lavaggio, più le foto dei locali macchinari: veri "antri" come quelli degli alchimisti medioevali!
Il testo è evidentemente lo stesso utilizzato dall'Ing. Mascherpa e da Gian Guido Turchi per la citazione, benchè più sintetica, sul libro "La regina delle locomotive".

Sulla data, non ci eravamo sbagliati di molto. Con assoluta probabilità, le foto del Manuale dei Tracciati RR sono foto FS e risalgono al periodo tra il 1958 ed il 1959 appunto, con le locomotive già in gran parte accantonate. Grazie anche a Paolini per aver contribuito alla ricerca.

Per quanto riguarda la mia piantina, che cercherò di postare in più parti più leggibili perchè sarebbe interessante cercare di scoprire tutti insieme l'uso di ogni parte e di ogni fabbricato (dato che molte scritte sono solo sigle misteriose), penso risalga allo stesso periodo: il cerchio della grande rotonda è infatti solo tratteggiato, così come il fabbricato della centrale di lavaggio - immagino che voglia dire che quelle parti saranno demolite a breve o lo sono già state. La raggiera di binari e le fosse sono invece disegnati a tratto normale, ne deriva che si prevedeva di lasciarli.

Cedro: la pubblicità dell'Olio Sasso era visibile ai viaggiatori della linea Milano-Venezia....nel 1931 non c'erano auto sulle strade....

Oggi ho sfogliato un po' di numeri di HORivarossi...

n° 32 foto a pag. 18 C'è una 470 (o 471 o 472, non sono in grado di riconoscerla...) sulla piattaforma girevole: dai cuori prima della tina, dal tipo di piattaforma e da un lampione, sembra proprio quella di Milano Smistamento... La rimessa circolare è ancora in piedi. La foto è di Zeta-Zeta

n° 46 e n° 47 Cronaca della visita agli impianti ferroviari di Milano dei congressisti MOROP.
Parlando di lunedì 18 settembre1961, dopo la visita al DL di Milano Greco, nel n° 47 il testo dice: "Di qui, erano ormai le prime ore del pomeriggio, i congressisti si sono trasferiti con i pullman ai depositi di Milano-Smistamento dove la locale mensa dei ferrovieri aveva imbandito le tavole necessarie per ospitare i congressisti che con una esigua somma (nemmeno 50 anni fa gli appassionati tiravano fuori una lira... ) hanno consumato un ottimo pasto rallegrato dal cordiale accoglimento dei ferrovieri.
Infine, nel pomeriggio, la visita allo scalo con tutte le sue attrezzature ed i rotabili più svariati che hanno dato la possibilità di scattare fotografie a tutto spiano. (chissà che fine hanno fatto )
Ne abbiamo già pubblicate sul numero precedente e la ristrettezza di spazio non ci consente di pubblicarne molte ancora in queste pagine. Ce n'era per tutti i gusti! Locomotive a vapore di tutti i tipi di cui quattro o cinque sotto pressione, senza contare quelle da manovra che erano impegnate nelle operazioni di smistamento. Le altre, ferme ormai da tempo, presentavano purtroppo i segni dell'abbandono benché alcune per l'occasione erano state ripulite con la nafta, e belle e lucenti facevano un'ottima figura in onore dei congressisti. Una vera sagra per gli appassionati e, malgrado la giornata afosa, le ore sono passate in fretta."
Passando alle foto:
n° 46 pag. 31 Ci sono due 736 (sembrano lucide, complete ma sbiellate)
n° 46 pag 34 c'è una 471, sbiellata
n° 47 pag. 18 c'è una 895 (anche se la didascalia riporta una 880...)
Dalle foto (ripeto la data:18 settembre 1961) la rimessa risulta già demolita...

Come curiosità, sempre nel numero 47, a pag. 35, c'è la foto della "riproduzione fedele della rimessa per locomotive del deposito di Milano-Greco "

n° 51 da pag 14 c'è un articolo di 8 pagine sui vari tipi di piattaforme girevoli in Italia sempre a cura del grande Zeta-Zeta... e a pag. 16 c'è la foto, conosciuta, presente anche sul manuale dei tracciati Rivarossi con la 736 sulla piattaforma e la 735 in rimessa, però, attenzione, riporta anche l'autore e la data... Foto Bevini - Dicembre 1959 Quindi tenendo valida questa data la rimessa è stata demolita tra l'inizio del 1960 ed, esagerando, il settembre del 1961...

n° 58 pag. 37 c'è una foto di una 473 e della 685.198, con rotonda demolita (autore U. Sapienza, ma non c'è la data...) Il n° 58 è dell'ottobre 1963

Ciao

Andrea