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MessaggioInviato: mercoledì 18 gennaio 2006, 15:45 
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Nome: Daniele Neroni
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Paolo556 ha scritto:
mi viene la pelle d'oca quando leggo diesel scritto minuscolo o peggio ancora disel.


A chi lo dici...
Il bello è che lo stesso errore è possibile trovarlo, a volte, anche su riviste e libri.


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MessaggioInviato: mercoledì 18 gennaio 2006, 16:13 
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Da appassionati dovremmo portare e salvaguardare al massimo la cultura ferroviaria, anche scrivendo correttamente nomi, cognomi e termini tecnici.
Che ne dite del termine "locomotrice" ? Sparso dai giornali quotidiani in occasione di incidenti e non, sta diventando di uso abbastanza comune.
Per quanto riguarda le locomotive Diesel, sia che si tratti di elettriche o idrauliche, il nome fa riferimento alla generatrice principale, che è appunto il motore Diesel. A valle poi può esserci una generatrice secondaria (dinamo, alternatore) oppure una trasmissione (idraulica,maccanica, ecc.)
Ciao a tutti.


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MessaggioInviato: mercoledì 18 gennaio 2006, 16:24 
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Paolo556 ha scritto:
Da appassionati dovremmo portare e salvaguardare al massimo la cultura ferroviaria, anche scrivendo correttamente nomi, cognomi e termini tecnici.
Che ne dite del termine "locomotrice" ? Sparso dai giornali quotidiani in occasione di incidenti e non, sta diventando di uso abbastanza comune.
Per quanto riguarda le locomotive Diesel, sia che si tratti di elettriche o idrauliche, il nome fa riferimento alla generatrice principale, che è appunto il motore Diesel. A valle poi può esserci una generatrice secondaria (dinamo, alternatore) oppure una trasmissione (idraulica,maccanica, ecc.)
Ciao a tutti.


Personalmente sono più che daccordo con Paolo; aggiungo l'opportunità di scrivere correttamente anche le unità di misura: quanti volt, Volt, volts capita di leggere qua e là ...
Naturalmente "disel" è un orrore; penso che si possa accettare "diesel" con la minuscola (analogamente a "ferodo" per esempio) perchè ormai la parola diesel è sinonimo di motore a gasolio ad accensione spontanea.
Per lo stesso motivo sembra che negli USA sia ormai prassi normale scrivere "lewinski" al posto di "Lewinski" ... questa però è un'altra storia.

ciao
ugo


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MessaggioInviato: mercoledì 18 gennaio 2006, 16:41 
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Ugo Fermi ha scritto:
Per lo stesso motivo sembra che negli USA sia ormai prassi normale scrivere "lewinski" al posto di "Lewinski" ... questa però è un'altra storia.

Ho il forte sospetto di intuire di che cosa sarebbe sinonimo "lewinsky" negli USA! :shock: :oops: :roll:


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MessaggioInviato: mercoledì 18 gennaio 2006, 17:09 
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Nome: Daniele Neroni
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Ugo Fermi ha scritto:
Paolo556 ha scritto:
Da appassionati dovremmo portare e salvaguardare al massimo la cultura ferroviaria, anche scrivendo correttamente nomi, cognomi e termini tecnici.
Che ne dite del termine "locomotrice" ? Sparso dai giornali quotidiani in occasione di incidenti e non, sta diventando di uso abbastanza comune.
negli USA sia ormai prassi normale scrivere "lewinski" al posto di "Lewinski" ... questa però è un'altra storia.

ciao
ugo



:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


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MessaggioInviato: giovedì 19 gennaio 2006, 9:46 
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E' un verbo ormai...

hihihi


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MessaggioInviato: giovedì 19 gennaio 2006, 11:08 
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Cita:

Personalmente sono più che daccordo con Paolo; aggiungo l'opportunità di scrivere correttamente anche le unità di misura: quanti volt, Volt, volts capita di leggere qua e là ...
Naturalmente "disel" è un orrore; penso che si possa accettare "diesel" con la minuscola (analogamente a "ferodo" per esempio) perchè ormai la parola diesel è sinonimo di motore a gasolio ad accensione spontanea.
Per lo stesso motivo sembra che negli USA sia ormai prassi normale scrivere "lewinski" al posto di "Lewinski" ... questa però è un'altra storia.

ciao
ugo


Ho scritto VOLUTAMENTE Diesel in quel modo.. (disel) perche' stava scritto... vabbe'.. tanto ormai.. stava scritto sull'intervento su Amicitreni del nostro amico E464...


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MessaggioInviato: giovedì 19 gennaio 2006, 11:50 
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[/quote]

Ho scritto VOLUTAMENTE Diesel in quel modo.. (disel) perche' stava scritto... vabbe'.. tanto ormai.. stava scritto sull'intervento su Amicitreni del nostro amico E464...[/quote]

... che, come al solito, ha abboccato come un pesce!

O, se preferisci:

... chè, come hal solito, hà abboccato com'è un "pesce" !!!!!!!!


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MessaggioInviato: venerdì 20 gennaio 2006, 8:27 
Tanto per completare giustamente la chiacchierata:
Non tutti i locomotori diesel sono diesel_elettrici !!!
Infatti, i badoni per la manovra hanno un diverso principio di funzionamento. Vediamo come funzionano e come vanno chiamati.
Il motore, sempre di tipo disel, fà girare una pompa (chiamata "PERA" dagli addetti ai lavori per ovvii motivi).
Questa pompa, o PERA, pompa una certa quantità d'olio che và a finire dentro un motore speciale, che + propriamente si chiama "MOTORE IDRAULICO", che ha sua volta aziona un asse del locomotore, che per mezzo di una catena o degli ingranaggi o nei + vecchi delle bielle, aziona a sua volta l'altro o gli altri assi del locomotore stesso.
Quando il manovratore vuole accellerare, dà gas al motore diesel, che fà girare + in fretta la PERA che pompa sempre + olio nel motore, e quando vuole rallentare fà il viceversa, e quando vuole andare in retromarcia, per mezzo di un comando speciale fà invertire il senso di pompaggio della "pera".
Non tutti sanno che il difetto principale dei locomotori DIESEL_IDRAULICI come vanno così chiamati, è nella perdita dell'olio.
Proprio per tale motivo un certo RANZI che faceva l'inventore, escogitò di versare al posto dell'olio tantissime piccolissime palline di ferro grandi, anzi piccole, come quelle palline che si trovano nelle cartuccie delle stilo tanto per capirci.
Solo che le palline, come avrebbe saputo anche 1 bambino, si cementavano tra di loro e impiantavano tutto il meccanismo!
Il sistema RANZI fù quindi subito tralasciato.


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MessaggioInviato: venerdì 20 gennaio 2006, 10:25 
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E464XMPR ha scritto:
Il motore, sempre di tipo disel, fà girare una pompa (chiamata "PERA" dagli addetti ai lavori per ovvii motivi).
_____________________________________________

Un certo RANZI che faceva l'inventore, escogitò di versare al posto dell'olio tantissime piccolissime palline di ferro grandi, anzi piccole, come quelle palline che si trovano nelle cartuccie delle stilo tanto per capirci.
Solo che le palline, come avrebbe saputo anche 1 bambino, si cementavano tra di loro e impiantavano tutto il meccanismo!


Grazie per la dotta spiegazione: adesso che so certe cose mi sento un altro!
Solo due osservazioni:
1. Perchè dici che la pompa idraulica viene chiamata "pera" per ovvi motivi? Perchè ovvi? Non capisco ...
2. In merito al Ranzi, traspare nel tuo scritto una luce sinistra. Sembra di vederlo mentre di notte si aggira in deposito con un sogghigno beffardo, e dopo essersi assicurato che nessuno lo vede versa le palline nel circuito idraulico ... vuoi forse insinuare che il Ranzi era un poco di buono? :roll:


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MessaggioInviato: venerdì 20 gennaio 2006, 13:22 
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Cita:
E464XMPR


Come funziona la tua testa ? O meglio come non funziona la tua testa ?
Hai una triplatrazione di criceti che girano la ruota ? Come funzionano questi ?


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MessaggioInviato: venerdì 20 gennaio 2006, 13:28 
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MI sa che è uno che ci sta pigliando per il culo !, basta ignorare
ciao


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MessaggioInviato: sabato 21 gennaio 2006, 16:50 
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Iscritto il: sabato 21 gennaio 2006, 16:48
Messaggi: 9
Leggere alcuni dei precedenti interventi mi ha fatto veramente ridere (ma il mio cuore di discreto conoscitore della meccanica piangeva eccome!). Riassumendo, abbiamo scoperto che:
-se esiste un VERO motore diesel, ne deve esistere anche uno FALSO
-la corrente elettrica si misura in volts (detta anche all’ inglese, con la “s” per il plurale)
-questi fantomatici “volts”, una volta prodotti dalla “generatrice” se ne vanno un po’ a spasso finchè decidono di entrare in dei motori elettrici, facendoli misteriosamente girare
-esistono delle pompe OVVIAMENTE chiamate PERA
-queste pompe pompano
-i treni vanno in retromarcia (i treni navetta infatti sono caratterizzati da un macchinista che resta sempre sul locomotore, e col braccio destro appoggiato sulla seggiola del collega, conduce il convoglio cercando di sbirciare la coda (in quel caso la testa) del treno attraverso la porta che conduce al motore, come si fa con l’ automobile quando si parcheggia)
-un sedicente signore chiamato RANZI faceva l’ inventore (tipo Leonardo da Vinci)
-la cementazione dei metalli, come anche un bambino saprebbe, è la saldatura reciproca di piccole palline tipo quelle che si trovano nelle cartucce delle penne stilografiche


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MessaggioInviato: sabato 21 gennaio 2006, 17:00 
D342 ha scritto:
Leggere alcuni dei precedenti interventi mi ha fatto veramente ridere (ma il mio cuore di discreto conoscitore della meccanica piangeva eccome!). Riassumendo, abbiamo scoperto che:
-la corrente elettrica si misura in volts (detta anche all’ inglese, con la “s” per il plurale)
-un sedicente signore chiamato RANZI faceva l’ inventore (tipo Leonardo da Vinci)
-la cementazione dei metalli, come anche un bambino saprebbe, è la saldatura reciproca di piccole palline tipo quelle che si trovano nelle cartucce delle penne stilografiche


Spettabile ignoto Lettore che prendi per i fondelli, ti rispondo TELEGRAFICAMENTE perchè stò uscendo:

- La corrente si misura in AMPER, no in volts come hai detto te,
- Il signor Ranzi faceva l'inventore ed è VERO, c'è su qualunque libro tecnico SERIO
- la cementazione dei pallini fortissimo pressati è OVVIA e non cè bisognio di spiegarla.

Saluti


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MessaggioInviato: sabato 21 gennaio 2006, 17:05 
Ugo Fermi ha scritto:

Grazie per la dotta spiegazione: adesso che so certe cose mi sento un altro!
Solo due osservazioni:
1. Perchè dici che la pompa idraulica viene chiamata "pera" per ovvi motivi? Perchè ovvi? Non capisco ...
2. In merito al Ranzi, traspare nel tuo scritto una luce sinistra. Sembra di vederlo mentre di notte si aggira in deposito con un sogghigno beffardo, e dopo essersi assicurato che nessuno lo vede versa le palline nel circuito idraulico ... vuoi forse insinuare che il Ranzi era un poco di buono? :roll:


Si potrebbe FORSE pensare che così descrivendo il sig. Ranzi, sotto sotto volevo dargli dell'IMBROGLIONE.
Se avete pensato questo, scordatelo perchè NON E' VERO!
Il suddetto Ranzi era una persona ONESTA e in buona anzi ottima fede. Solo era forse un po' sfig...ato in quanto a inventore.


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