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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale ma non troppo.
MessaggioInviato: sabato 2 gennaio 2010, 21:54 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 22:17
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Scusa,Marcello,perché la tratta 6 è alimentata tramite bistabile e la 5 e la 8 no?
Sono andato troppo avanti o ho saltato qualche passaggio?

sallìuti

Rugantonio


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale ma non troppo.
MessaggioInviato: sabato 2 gennaio 2010, 22:13 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
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Perché le tratte dove i treni non si fermano non hanno bisogno del relè che tolga la corrente, e più avanti spiegherò perché sulla tratta 6 i treni si devono fermare, è una cosa che riguarda la formazione degli itinerari su win digipet.

Per esempio, se io parto dal primo binario per fare un giro devo ritornare al primo binario, anche perché gli altri 3 saranno occupati, visto che gira un solo treno alla volta ed i treni sono 4.
Ma gli itinerari non possono essere costruiti con il punto di partenza uguale a quello di arrivo, per cui gli itinerari da formare saranno 2, uno dal primo binario al punto 6, e l'altro dal punto 6 al primo binario. Così anche per gli altri.

Così un treno parte dal binario di stazione, si ferma al punto 6, riparte e torna al suo binario in stazione. Bisogna che la tratta 6 sia nascosta in modo da non vedere lo stop, se si tratta di un impianto di parata. Poi vedremo anche le modifiche per esigenze diverse.

Gli scambi si collegano così:

Immagine

Attenzione i PL10 devono essere PL10W altrimenti assorbono troppa corrente.


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale ma non troppo.
MessaggioInviato: domenica 3 gennaio 2010, 8:30 
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Come nel disegno precedente è bene predisporre i collegamenti in modo da non doverci tornare sopra una volta che lavoreremo su Digipet, poiché se non sono esatti dovranno essere aggiustati per essere in accordo con il software.

Per questo ho disegnato i motori degli scambi con fili colorati come le uscite del decoder, e collegati al PL10W in modo che quando il decoder pone corrente sull'uscita verde gli scambi si posizioneranno in modo da consentire il transito sul ramo dritto. Quando, invece, la corrente sarà posta sull'uscita rossa, gli scambi si posizioneranno sul ramo deviato.

Tutto ciò per essere in accordo con i pulsanti dell'Intellibox, che normalmente prevedono: verde = Corretto tracciato; rosso = Deviata.

Lo stesso discorso vale per i relè Roco, che il WinDigipet vedrà come segnali, anche se poi in realtà i segnali non saranno montati. Sarebbe bene fissare dei colori anche per i terminali d'uscita dei relé, e rispettarli per tutti quanti in modo uguale.
Per esempio, come nel disegno: se scegliamo come verde il terminale destro tra quelli relativi alle bobine, dovremo fare altrettanto con quelli dei contatti. Ci troveremo, quindi, con le bobine che hanno il rosso a sinistra ed il verde a destra, ed altrettanto per i contatti.

Questo perché il Digipet quando, attraverso Intellibox, invia al decoder il comando di porre corrente sull'uscita rossa, si aspetta che il segnale ad esso collegato si disponga al rosso, ossia a via impedita. Questo corrisponde al nostro relé che ha il contatto aperto e che, quindi, fa fermare il treno nella tratta isolata, che sarebbe quella controllata dal nostro ipotetico segnale. Chi lo volesse fare potrebbe collegare realmente i segnali sfruttando uno dei 3 contatti rimasti liberi sul relé.

Per esempio i collegamenti tra S4 e relé sono questi:

Immagine


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale ma non troppo.
MessaggioInviato: domenica 3 gennaio 2010, 15:09 
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A questo punto non rimane che montare tutto, binari, scambi, decoder, sensori, relè, alimentatori, Intellibox e PC, collegare i fili e partire con i controlli.

Supponiamo di usare un Intellibox classico, poiché non ho l'IB-com, ma non ci dovrebbero essere grandi differenze, perché quello che facciamo con i tasti nell'altro caso si farebbe con il mouse.

Se ad un primo controllo visivo tutto è OK si può procedere con i controlli elettrici dando corrente all'impianto. A questo punto occorre procedere alla progammazione del 2° decoder S4, poiché il primo è gia di fabbrica predisposto per le uscite associate ai dispositivi 1-4. Il secondo, invece, andrà programmato per le uscite associate ai dispositivi 5-8, premendo il tasto sul decoder e quello verde relativo al disp. N° 5 sull'Intellibox. Non c'è da programmare altro poiché anche i sensori di fabbrica sono già numerati da 1-8.

Ora si può procedere a manovrare gli scambi che si muoveranno a coppie contemporaneamente, con il verde in posizione normale, con il rosso in posizione rovescio.

I relè bistabili si possono provare azionandoli e controllando con una lampadina sulla tratta che controllano che effettivamente con il verde ci sia alimentazione e con il rosso sparisca.

Il risultato dovrà essere questo:
1 R-V deviatoi N°1
2 R-V deviatoi N°2
3 R-V deviatoi N°3
4 R-V tratta N°1
5 R-V tratta N°2
6 R-V tratta N°3
7 R-V tratta N°4
8 R-V tratta N°6

A questo punto far circolare i treni e comandarli manualmente con Intellibox facendoli partire e fermare con i relè bistabili ed istradandoli su tutti i binari in modo da essere certi del regolare funzionamento di tutto l'impianto; se così è si può installare il WinDigipet.


Ultima modifica di Marcello (PT) il lunedì 4 gennaio 2010, 18:22, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale ma non troppo.
MessaggioInviato: domenica 3 gennaio 2010, 16:28 
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Ho provato i sensori 63340 con il binario alimentato in continua e funzionano solo a metà, ossia con il senso di marcia antiorario, proprio quello che abbiamo scelto. Però non è cosa buona usarli in questo caso, per cui useremo il suo compagno 63350 di cui abbiamo una diapositiva, che ha 16 sensori e costa anche meno, però, c'è un ammattimento in più che vedremo.

Immagine


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale ma non troppo.
MessaggioInviato: domenica 3 gennaio 2010, 23:11 
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La variazione è questa, ma niente paura è una cosa semplice.
Il 63340 ha al suo interno 8 sonde ad assorbimento ed i circuiti di codifica perinviare i dati all'Intellibox.
Il 63350 non ha le sonde ad assorbimento che costruiremo noi seguendo uno schemino molto semplice e veloce da fare, ne occorrono 8. Queste è sicuro che funzionano anche in corrente continua nei due sensi.

Immagine

Si tratta di 8 circuiti molto semplici che possono essere costruiti singolarmente ognuno su un pezzetto di millefori, oppure anche tutti assieme in una unica basetta.

Immagine


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale ma non troppo.
MessaggioInviato: lunedì 4 gennaio 2010, 8:38 
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Ecco una basetta su cui sono state montate 9 sonde del tutto simili, solo che al posto del chip del H11AA1 c'è il 4N35, che esteriormente è identico.

Immagine

L'accoppiamento tra le sonde ed il 63350 è stato fatto con un pezzetto di cavo piatto, ma qualunque altro sistema andrà bene.

Immagine

L'uso del 63350 può tornare utile quando andremo a costrure la parte per i treni che circoleranno in senso opposto e che richiedono altre 8 sonde che collegheremo ai restanti 8 ingressi del 63350, con un po' di risparmio in €, poiché il costo delle sonde che costruiamo è minimo.


Ultima modifica di Marcello (PT) il lunedì 4 gennaio 2010, 8:43, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale ma non troppo.
MessaggioInviato: lunedì 4 gennaio 2010, 8:41 
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Ahi! Adesso le cose si fanno (per me) complicate. Speravo che le cose potessero procedere senza componenti autocostruiti. Se un funzionamento in senso solo antiorario va bene, l'ultimo passo si puo' evitare, giusto?


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale ma non troppo.
MessaggioInviato: lunedì 4 gennaio 2010, 8:51 
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Amtrak, guarda che montare questi pochi componenti è veramente semplice, te lo dice uno che col saldatore ci litiga ogni volta che lo usa.
Marcello, per semplificare le cose potresti postare una foto del lato opposto ai componenti, così giuste per far vedere le saldature e i collegamenti da fare, magari con a fianco un disegno dei componenti... :roll:
Abbi pietà di noi...
Grazie, Cesare


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale ma non troppo.
MessaggioInviato: lunedì 4 gennaio 2010, 9:14 
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Località: Pistoia
Se non si vogliono costruire le sonde vi erano in commercio i doppi moduli di rilevazione presenza treno art 66100 di Modeltreno, che se non erro somigliano moltissimo ai veissmann, e che può darsi si riescano ancora a trovare. Questi contengono ciascuno due sonde, quindi con 4 moduli si risolve il problema. Non so se si riescano ancora a trovare.

Non consiglio di impiegare il 63340 perché, anche se provandolo funziona con i treni circolanti in un senso, bisognerebbe che facessi prove che ora non sono in grado di fare e, comunque, sarebbe più complesso quando andremo a fare la parte per i treni che circolano in senso opposto.

In un'ora una persona che ha già preso il saldatore in mano qualche altra volta, è in grado di costruire tutte le sonde, tanto sono semplici; come vedremo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale ma non troppo.
MessaggioInviato: lunedì 4 gennaio 2010, 9:39 
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Un modo per costruire una sonda potrebbe essere questo, che è poi quello della foto più in alto.

Immagine


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale ma non troppo.
MessaggioInviato: lunedì 4 gennaio 2010, 9:50 
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Iscritto il: sabato 7 aprile 2007, 7:14
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Grazie Marcello, molto gentile.
Cesare


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 Oggetto del messaggio: Re: Digitale ma non troppo.
MessaggioInviato: lunedì 4 gennaio 2010, 11:42 
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Ignorate i miei piagnistei sui circuiti autocostruiti please (fra l'altro io sono negato, ma ho un amico che e' un mago, quindi mi faro' aiutare da lui).

Marcello, visto che incautamente :) ci hai invitato a "farci sotto" con le domande, mi prenoto per un paio, per quando avrai tempo e voglia.

La prima e': se invece di un solo fascio di binari ce ne fossero due, per esempio, con riferimento al tuo disegno iniziale, non solo sul lato superiore ma anche su quello inferiore (quello che indichi come lato visibile), si tratterebbe solo di riprodurre i circuiti due volte, o ci sono modifiche sostanziali? Il mio obiettivo (che credo sia simile a quello di FSE) e' quello di avere una linea di parata a doppio binario, che nel tuo schema sarebbe costituito dal lato destro e quello sinistro, opportunamente avvicinati. Un treno partirebbe dal fascio superiore, percorrerebbe un lato verticale (nel tuo schema) e si fermerebbe in questo nuovo fascio nel lato inferiore, per poi ripartire in un secondo momento. Questo eviterebbe anche l'effetto non molto realistico di veder sparire il treno in una direzione e di vederselo ricomparire quasi subito nella direzione opposta. Diciamo che l'ordine delle partenze (per esempio come si alternano fra il fascio superiore e il nuovo fascio inferiore) non e' importante.

La seconda e': con riferimento al tuo schema di base, e' possibile ritardare la partenza del treno successivo di un certo intervallo di tempo prefissato? Ad esempio il primo treno entra nel fascio di binari, si ferma, predisponendo l'itinerario per il secondo treno, ma questo non parte immediatamente ma, diciamo, dopo un minuto.

Grazie mille, come al solito

Paolo


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MessaggioInviato: lunedì 4 gennaio 2010, 11:52 
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I collegamenti aggiornati saranno, dunque, questi, con la variazione che riguarda solo le sonde.

Immagine


Ultima modifica di Marcello (PT) il martedì 23 marzo 2010, 9:26, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lunedì 4 gennaio 2010, 12:14 
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Per quanto riguarda il doppio binario di parata pensavo ad una cosa simile, raddoppiando il tutto e facendo un impianto speculare dove far correre i treni in senso orario, naturalmente la parte in vista sarebbe sempre la stessa, però con un doppio binario. Le parti da raddoppiare sarebbero solo: i decoder per gli articoli elettromagnetici, i relè bistabili e le sonde da costruire, il resto servirebbe entrambi gli impianti.

Per quanto riguarda l'orario con cui i treni si muovono sarà costruito a piacere su Digipet, quindi i treni appariranno con sequenza e tempi che potranno essere decisi a piacere.

Naturalmente saranno possibili anche modifiche al tracciato. Il massimo dei treni che possono circolare sarà ovviamente, di 8, 4 per ogni senso; a meno di non aumentare i binari.

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