Devo fare i complimenti per il grande sforzo che hai fatto e che traspare dalla grande capacità e abilità di allestire scene di vita quotidiana e in così grande numero su una superficie di fatto limitata e aggiungo, ben realizzate dal punto di vista "dell'azione". Ritengo che queste scene di vita siano un ottimo esempio come spunti per quanti qui stanno costruendo plastici.
Non critico il tracciato dei binari poichè esso è ovviamente limitato e vincolato dallo spazio disponibile e questo non si cambia!

Comunque anche in uno spazio così ridotto, si può fare molto meglio e per un realismo maggiore suggerirei di conferire sia al paesaggio naturale, che al "paesaggio" ferroviario e alle scene di vita quotidiana, un tocco in più, che consiste in:
-eliminare i motori degli scambi sul piano e metterli sottoplancia
-fare una massicciata convincente (nel senso meglio distribuita) e sporcata a regola d'arte
-dare un pò di profondità ai muretti utilizzando fogli 3d e non monodimensionali
-sporcare il fungo delle rotaie e le traversine
-inserire un fondale coerente con la natura del plastico (città, campagna ecc.) per dare profondità al plastico
-eleiminare il più possibile le fessure tra edifici e terreno e i raccordi che risultano "beanti" tra i vari elementi di paesaggio, lo si può fare mascherandoli opportunamente con riporto di "terreno", erba o arbusti ed alberi.
-invecchiare tutto, "opacizzando" i colori troppo brillanti e "plasticosi" che rendono l'aspetto generale del plastico troppo giocattolesco.
Il buonismo non produce crescita, anzi una involuzione, una critica costruttiva sì

ciao e buon lavoro
Giancarlo