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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Fine di una linea
MessaggioInviato: lunedì 18 gennaio 2010, 10:36 
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Iscritto il: mercoledì 12 novembre 2008, 16:27
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Dm ha scritto:
Qualche immagine della stazione di Aquileia durante la partenza del treno del Milite Ignoto la trovi nel documentario "Gloria" dell' Istituto Luce, specialmente in una versione ampliata di recente.


Se è il documentario dell'Istituto Luce relativo ai fatti della Iª G.M. in generale che ho visto io, si tratta di uno spezzone della durata di qualche secondo: credo si riuscirebbe persino a contare i singoli fotogrammi, da tanto poco che dura....
Mi auguro che nella versione ampliata che citi tu si siano degnati di aggiungere qualche cosa: io ricordo soltanto una folla paurosa di gente (assembrata perfino sopra il tetto delle ritirate della stazione) in saluto al convoglio del Milite Ignoto in partenza.
Com'è possibile che un avvenimento così importante ed oserei dire unico per la Storia nazionale non meriti spazi ben più congrui in simili ambiti?????

Altra domanda: esistono fotografie - non necessariamente del convoglio del Milite Ignoto - che ritraggano treni sulla tratta Cervignano-Belvedere, a parte le solite trite & ritrite foto dell'imbarcadero e della locomotiva isolata in stazione a Cervignano ai primi del secolo?
Sarei molto interessato a possedere qualche replica...


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 Oggetto del messaggio: Re: Fine di una linea
MessaggioInviato: lunedì 18 gennaio 2010, 11:05 
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mallet ha scritto:
Quanto affermato da Marco Rivola è effettivamente vero; però sta proprio in questo il piacere della ricerca storica. Io lo faccio ormai da una quarantina d'anni, nelle ore libere, e vi posso dire che ho tirato fuori un sacco di notizie che, alcune volte, ho messo anche su questo forum. Spesso ho visto però che le informazioni date non interessavano a nessuno o, al massimo, qualche singolo mentre a me piacerebbe che fossero l'inizio di una approfondita discussione, ma non posso pretendere di più.
Io definisco la ricerca un enorme puzzle con un numero immenso di tessere che un po' alla volta si mettono assieme, forse non riusciremo a vedere il puzzle completo però già la soddisfazione di contribuire è grande. Molti invece aspettano che le notizie, le informazioni di cui hanno bisogno arrivino a loro senza muovere un dito; questo anche nell'epoca di internet e proprio su questo forum ho letto delle richieste che, con un po' di buona volontà si possono ottenere direttamente dal web. Io ricordo quanto appariva sulle riviste (l'unica, la mitaca Italmodel Ferrovie di Italo Briano) negli anni cinquanta/sessanta e vi posso confermare che oggi non siamo neanche lontanamente a quei livelli; allora andava bene ma oggi siamo molto più esigenti.
Per concluder: se molti di noi si dedicassero di più alla ricerca storico/ferroviaria, pur limitandosi a quanto disponibile "sotto casa", potremmo avere una conoscenza dell'argomento ben più ampia dell'attuale.
saluti


Condivido appieno le tue considerazioni: in proposito ti lascio solo immaginare la mia difficoltà nel reperire alcune informazioni per il libro sulla storia e tecnica del segnalamento ferroviario italiano che ho fatto quasi quattro anni fa.
Per non parlare di quelle che sto sostenendo attualmente soprattutto nello sforzo di racimolare qualche informazione sul blocco Hodgson nel contesto del mio nuovo lavoro sulla storia e sugli avvicendamenti cronologici dei vari tipi di blocco elettrico manuale in oltre cent'anni di servizio in Italia...
Hai ragione che la difficoltà della ricerca è «il sale» che conferisce gusto: nel mio caso specifico tale difficoltà è aggravata da una distanza logistica piuttosto scomoda e dal fatto che ora la mia attenzione è tutta rivolta al discorso dei blocchi elettrici manuali...
Quindi faccio qui alcuni appelli semplicemente per sentire innanzitutto se alcuni appassionati sanno se esista del materiale storico/iconografico di cui non sono a conoscenza ma possa rivelarsi prezioso, ed in secondo luogo per poter... guadagnare possibilmente un po' di tempo prezioso in questo contesto di ricerca febbrile che assorbe totalmente il mio esiguo tempo libero (con un figlio di tre anni che giustamente vuole giocare sol suo papà quand'è a casa lascio immaginare cosa rimane delle mie ore non lavorative!), ovviamente a dispetto del gusto di scovare tutto da soli e della conseguente soddisfazione personale.

In merito al fatto che alcune informazioni non sempre interessano i lettori, secondo me è assolutamente normale: ricordo con un po' di malinconia le volte in cui ho proposto articoli anche complessi e storicamente (a mio parere) molto avvincenti su alcuni aspetti dei nostri segnali ferrroviari, e quando ho inviato i PDF dei miei elaborati alla redazione della rivista della casa editrice che mi ha pubblicato il libro mi sono sentito rispondere che delle oltre 30 pagine che corredavano gli elaborati praticamente solo l'ultima mezza facciata poteva essere ritenuta interessante come spunto per un articolo da pubblicare.....
Quella volta ho capito a chiare lettere che l'argomento che per me è quasi una "ragione di vita", per altri appassionati altro non è che una vera e propria rogna, una seccatura di una noia letale!
Pazienza, per me rimane la stessa "ragione di vita" di prima, proprio perchè due teste la pensano in maniera statisticamente diversa e con gusti propri... per fortuna però che altrettanto statisticamente (e le prove tangibili sono il numero di mail di appassionati che quotidianamente ricevo da varie parti d'Italia) sono disseminati sul territorio nazionale tantissimi altri che la pensano esattamente come me e condividono in pieno proprio i miei gusti e le mie emozioni specifiche di appassionato ferroviario... quindi alla fine dei conti il mondo è bello perchè è vario!


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 Oggetto del messaggio: Fine di una linea
MessaggioInviato: martedì 19 gennaio 2010, 9:22 
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Iscritto il: sabato 19 luglio 2008, 8:55
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Località: Veneto
Conosco personalmente quali siano le fatiche e le spese per le ricerche.
E non mi chiedo neppure come abbiano fatto certi politici a tempo pieno a diventare anche professori universitari pubblicando libri. Glieli ha scritti qualcun altro.


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 Oggetto del messaggio: Re: Fine di una linea
MessaggioInviato: domenica 24 ottobre 2010, 14:57 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 18:26
Messaggi: 1379
Località: Friuli Venezia Giulia
Ripesco questa vecchia discussione per informare che la Cineteca del Friuli ha pubblicato un dvd che comprende anche il viaggio del Milite Ignoto.
http://www.cinetecadelfriuli.org/pubbli ... s/dvd.html
La prima parte del dvd "Gloria" che riguarda il Milite ignoto verrà presentato a Gemona il 3 novembre ed a Moimacco il 4 novembre


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 Oggetto del messaggio: Re: Fine di una linea
MessaggioInviato: domenica 24 ottobre 2010, 22:52 
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Iscritto il: mercoledì 12 novembre 2008, 16:27
Messaggi: 39
Località: Pescantina (VR)
Grazie infinite per la segnalazione.
Devo assolutamente procurarmi un esemplare di questo DVD.

Allego un link personale alla scansione del piano schematico della stazione di Belvedere....

http://www.facebook.com/photo.php?pid=31603428&l=4cd735dc9e&id=1514543401


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 Oggetto del messaggio: Re: Fine di una linea
MessaggioInviato: domenica 14 novembre 2010, 0:27 
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Iscritto il: mercoledì 12 novembre 2008, 16:27
Messaggi: 39
Località: Pescantina (VR)
DVD ordinato e ricevuto.
Un must irrinunciabile per gli appassionati di questa ferrovia così particolare...
Grazie infinite per avermi dato la possibilità di procurarmi questo magnifico DVD!


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 Oggetto del messaggio: Re: Fine di una linea
MessaggioInviato: domenica 14 novembre 2010, 17:17 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 18:26
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Località: Friuli Venezia Giulia
Sopralluogo di oggi: la pista ciclabile è stata realizzata, ho fatto una passeggiata ad Aquileia ma ho letto in giro che va da Belvedere a Terzo. Il fondo è in ghiaino fissato su un fondo di asfalto, purtroppo è stata sistemata solo la pista, attorno alte erbacce, tracce di occupazioni + o - abusive e mucchietti di inerti scaricati là negli anni.


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 Oggetto del messaggio: Re: Fine di una linea
MessaggioInviato: lunedì 15 novembre 2010, 0:23 
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Iscritto il: mercoledì 12 novembre 2008, 16:27
Messaggi: 39
Località: Pescantina (VR)
Mi sembra di ricordare che il paraurti in legno all'imbarcadero sia stato rimosso da alcuni anni, anche se non moltissimi... ma per caso esistono ancora i binari in quelle pochissime centinaia di metri che separano il terminale della linea ferroviaria dall'intersezione con la statale che proprio in quel punto lascia l'entroterra per imboccare il terrapieno sulla laguna che porta a Grado?


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