Salve, vi propongo il mio ultimo lavoro, ho cercato di riprodurre (con il pistolegno) un supermercato Lidl, in scala H0.
Ovviamente a voi spetta il giudizio e le critiche.
Le porte principali e le scritte "entrata e magazzino" sono state fatte da foto reali trovate su internet e stampate.
Cosa ne pensate?
Marco

Se' vuoi fare un BUON lavoro , non scordarti gli omini preiser a forma di "Rumeni", con la cannottiera blù, i sandali, i pantaloni a zumpafuosse e le borse di plastica ....

Troppo alto...solitamnete i Lidl sono dei bassi fabbricati , inotre , non ci sono vetrate...le finestre che hai fatto sono più da deposito merci che da supermercato...
saluti

per l'altezza sono daccordo, forse 2 cm più basso era meglio, ma per le vetrate non sono daccordo, questi edifici di solito non hanno vetrate o vetrine estrene, da dentro in genere non ci sono vetrate che lasciano vedere fuori, sono edifici abbastanza chiusi.
Poi ognuno ha i propri gusti.

Non somiglia a nessuno dei LIDL che ho visto in giro...

Una domanda: cos'é il pistolegno...

Dr.No, ne parla qui:

viewtopic.php?f=7&t=41668&p=371168&hilit=pistolegno&sid=16229e66e4ee7bbca47c8788c05c806e#p371168

a.

Questione di gusti, c'è a chi piace e a chi no.........

Omero, questo è un forum di modellismo e si dovrebbe tendere a riprodurre la realtà, non è questione di gusti...sembra un bunker, le uscite entrate sono troppo piccole ..almeno non chiamarlo Lidl , ma cambiagli la scritta con un'officina o altro...non <
assomiglia a un supermercato come altri ti hanno detto.
saluti

La realizzazione in se' non e' male, forse un po' troppo sporcata, pero' concordo con gli altri che non ci siamo con le dimensioni, praticamente la facciata e' 5/6 volte la larghezza della porta, troppo poco per un supermercato, al vero sono strutture molto piu' lunghe e basse. Riguardo al discorso finestre , esaminando i lidle che ho in zona, devo dire che di finestre ne hanno poche, e messe in posizione defilata, non fronte strada, praticamente sul lato delle casse, ne ho uno nuovissimo vicinissimo a casa mia, e le uniche finestre sono laterali, scarsamente visibili dalla strada, ma anche un altro esistente da tempo in zona e' fatto piu' o meno cosi', per cui quel muro continuo ci puo' stare.

Posso parlare per quelli di "casa mia": a Trieste di LIDL ce ne sono due.
Il primo è in un ex magazzino al piano terra di un edificio condominiale, ed ha tre vetrate, una sola con porta automatica (è piccolo), mentre ci sono finestre in alto lungo il lato opposto all'entrata e parte di quello perpendicolare ad essa.
Il secondo è nuovissimo (si trova in scalo legnami) ed ha tutto il frontale a vetrate, mentre uno dei lati ha finestre vetrate a mezza altezza (comunque c'è molto vetro).
Quello provvisorio che è stato sostituito dal secondo aveva meno finestre, vero, ma comunque aveva più vetrate.
Quello di Capodistria ha meno vetro, ma l'intera parete frontale è comunque vetrata.

Un altro è vicino alla Risiera

C'è ancora? Qualche tempo fa (metà gennaio), uno c'era andato e ha trovato un cartello "ci siamo trasferiti" e indicava come "successore" quello dello scalo legnami.
Se hanno riaperto quello di Valmaura hanno fatto solo bene: sai che bacino d'utenza c'è!
A quello di Capodistria ci sono stato oggi, è il più simile a quello di Omero: niente finestre sui lati e vetrata solo parete frontale dell'ambiente di vendita. Ma è grandino...

Oddio, sono sicuro di aver visto un discount del genere costruito da Omero in un'area depressa di Roma. Stessa immagine squllida, cemento grigio e scalcinature, patetici lucernari, casse pallet sbattute alla rinfusa nel piazzale: di solito sono sormontati da un palazzo altrettanto grigio, ed il supermercato vero è proprio è leggermente interrato, ovvero l'ingresso si trova ad una quota sottostante rispetto a quella della città in cui si trova. Vi si accede tramite una rampa, ai cui lati si trova una scaletta di cemento-misto-ghiaia rovinata dal tempo.
Non ricordo se si trattava della Lidl o di un altro genere di discount, né dove si trovava realmente: mi verrebbe da dire in fondo al sottopassaggio della "stazione" di Roma Nomentana, dalla parte del quartiere africano. Comunque sia assomigliava parecchio al lavoro di Omero.