Ok, allora riferito al reale:
protoluca ha scritto:
Di cosa e' fatta la copertura della tettoia ?
Vista la vecchiaia evidente della copertura attuale direi proprio che anche all'epoca fosse la stessa quindi si, era in lamiera.
protoluca ha scritto:
Le parti in ferro sono arruginite ?
Sulle due mensole esterne ci metterei la mano sul fuoco, le due interne non saprei. Adesso (2010) sono tutte e quattro più o meno nella stessa situazione.
protoluca ha scritto:
Va la fontanella?
Ai tempi si. Adesso rimane un rattoppo sul muro con un rubinetto che esce al quale è ancora attaccata una canna per annaffiare il giardino.
protoluca ha scritto:
Ti ho fatto questo gioco per dimostrare come siamo abituati a vedere nelle riproduzioni modellistiche quello che ci aspettiamo dovrebbe esserci , anche se non c'e'.

Sorry, ci sono cascato in pieno!
protoluca ha scritto:
Sono ovviamente d' accordo sul tono troppo acceso ( saturo ) del colore. Mi sembra che sia al centro di questa discussione fin dall' inizio. Dissento radicalmente dal resto , principalmente perche' il problema e'
EritreoCazzulati ha scritto:
"Spegnere" il rosso acceso
e' questo si dovrebbe fare , fin dall' inizio ,
nel colore e non
sul colore.
Eccoci al punto fondamentale! Allora facciamo il punto della situazione con la cronistoria della colorazione della mia stazioncina: dopo il risultato insoddisfacente della prima versione, su suggerimento di luca ho fatto prima un lavaggio bianco, più coprente sotto e più diluito sopra, poi ho "sporcato" il bianco non ancora del tutto asciutto con un po' di scuro. Il giorno dopo, perchè si era fatto tardi, ho passato il rosso sempre diluitissimo ma al contrario rispetto al bianco (più coprente sopra, più diluito sotto): una prima mano ha trasformato il bianco-grigio in rosa chiaro, dopo la seconda in alto era già rosso visto che il bianco non aveva coperto completamente le "magagne" precedenti, nella parte bassa il rosa diventava un po' più scuro (come nella foto del 2000 che ho allegato agli inizi). L'"effetto pittorico" era anche abbastanza simile a quello degli esempi di luca, infatti avevo anche scritto che in un altra occasione e con colori diversi mi sarei sicuramente fermato lì.
C'è un però: a domanda precisa rivolta alla signora figlia del vecchio casellante sulla colorazione della stazione ai tempi in cui "funzionava" la risposta è stata testualmente: "L'è sémper stàda rùsa!" (tradotto in italiano: "E' sempre stata rossa!"). Cercando quindi di venire incontro a questa esigenza ho dato una terza mano ed ecco la brutta sorpresa: il rosa-barbie! A questo punto una quarta ed ultima mano di rosso ha risolto il problema-barbie da una parte ma ha creato altre complicazioni dall'altra visto che il rosso è effettivamente un po' troppo acceso e che si è persa quasi del tutto la "partitura verticale" di cui luca parlava qualche post fa. Tanto per complicare le cose ho anche cercato di insistere su quell'appendice più bassa dell'edificio che nelle foto originali sta sulla destra perchè mi è stato riferito che è stata costruita dopo (nella cartolina infatti si vede che quella parte è più "pulita"). Una "rottura" nell'intonaco l'ho messa comunque anche lì, più che altro perchè in quella zona non ci sono cemento per terra o isolamenti vari, finito il muro ci sono sassi ed erba quindi la struttura è molto più esposta all'umidità che viene dal basso (guardandola oggi infatti è la parte conciata di gran lunga peggio dal punto di vista della muratura).
Tornando al colore, da quel poco che ne so magari avete ragione entrambi: sia axel che suggerisce l'isabella fs come "smorzatore", sia luca che dice di agire mentre si colora e non dopo, a lavoro ultimato. Forse se mi fosse venuto in mente prima, almeno nell'ultima mano avrei potuto (dovuto) giocare un po' coi colori mischiando (come al solito non troppo uniformemente) un po' di isabella (o altro marrone-giallognolo) direttamente al rosso almeno nella parte che volevo "invecchiare" di più. O forse ho detto una cacchiata...
Adesso, per quello che mi riguarda, si tratta di correggere questo altro errore e, possibilmente ottenere questi risultati:
- Riprodurre l'effetto dell'umidità proveniente dal basso: nella realtà le fondamenta dell'edificio non scendono oltre il metro dal piano dei binari e quindi i muri in basso sono molto umidi. Qui se ho ben capito dovrei lavorare con le tempere giusto?
- Smorzare il rosso troppo carico, magari non tantissimo e non ovunque perchè alla fine l'effetto che vorrei ottenere è quello dell'intonaco che mostra i primi segni del tempo. Ma come visto che se uso il bianco ritorna tutto rosa e col giallo mi viene fuori l'arancione?
- Riprodurre i segni verticali dovuti agli eventi atmosferici e quelli "orizzontali" che la pioggia non è in grado di lavare (io per "zozzura" intendevo proprio quegli accumuli di sporco-polvere ad esempio sotto i davanzali delle finestre). E qui ho capito che si lavora di polveri e alchool oppure con le tempere gouache.
Tutto questo possibilmente senza aerografo, di cui sono al momento sprovvisto (magari un giorno ne compro uno ma non so, con un pennello in mano mi sento relativamente "più sicuro").
Inoltre non ho ancora avuto modo di risolvere il problema-Pavarotti, volevo fare qualche esperimento con l'alchool ma ho scoperto di non averne più in casa. Devo assolutamente andare a fare un po' di spesa...
AXEL ha scritto:
Beh quell'esatto colore di intonaco murale è facilmente riproducibile mescolando al colore isabella FS del giallo ed un pò di rosso.
Occhio axel che quella foto che l'ho scattata all'ombra della tettoia e la macchina ha falsato un po' i colori, il rosso reale tende molto meno all'arancio che si vede lì.
E comunque: NON LITIGATE!