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 Oggetto del messaggio: Re: Comunicato Rivarossi
MessaggioInviato: mercoledì 2 giugno 2010, 1:56 
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445:
Beh... se ragioniamo un tanto al chilo, i corrimani riportati sono diciotto... ma se volessimo fare un ragionamento solo un pochino più raffinato dovremo mettere in conto le modifiche agli stampi, la predisposizione digitale, i tergi riportati in fotoincisione...
Io non ho la certezza di sapere quanto questo possa essere costato, tu sei così sicuro di averla???
Corbellini:
un euro è poco ma dieci sono tanti: qual'è un prezzo onesto? 5? 6? 7??? e com'è che di tutti i produttori non ce n'è uno, fosse uno, di onesto che ci venda le carrozze a meno di 10 euri? cartello? complotto plutocratico-massonico-giudaico?
Stampi:
gli stampi (e i marchi!) sono stati comprati... dalla Lima? No, dal curatore fallimentare! e quindi il prezzo è stato pubblico ed è anche apparso sulla stampa; io non me lo ricordo perché non mi occupo di finanza. Però, se vuoi dimostrare una tesi, perché non ti informi e citi un valore reale, almeno nell'ordine di grandezza, invece di "Un tanto al Kg mi sa!"???


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 Oggetto del messaggio: Re: Comunicato Rivarossi
MessaggioInviato: mercoledì 2 giugno 2010, 14:09 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
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Carmelo Ferrante ha scritto:
445:
Beh... se ragioniamo un tanto al chilo, i corrimani riportati sono diciotto... ma se volessimo fare un ragionamento solo un pochino più raffinato dovremo mettere in conto le modifiche agli stampi, la predisposizione digitale, i tergi riportati in fotoincisione...
Io non ho la certezza di sapere quanto questo possa essere costato, tu sei così sicuro di averla???
Corbellini:
un euro è poco ma dieci sono tanti: qual'è un prezzo onesto? 5? 6? 7??? e com'è che di tutti i produttori non ce n'è uno, fosse uno, di onesto che ci venda le carrozze a meno di 10 euri? cartello? complotto plutocratico-massonico-giudaico?
Stampi:
gli stampi (e i marchi!) sono stati comprati... dalla Lima? No, dal curatore fallimentare! e quindi il prezzo è stato pubblico ed è anche apparso sulla stampa; io non me lo ricordo perché non mi occupo di finanza. Però, se vuoi dimostrare una tesi, perché non ti informi e citi un valore reale, almeno nell'ordine di grandezza, invece di "Un tanto al Kg mi sa!"???


Caro Carmelo, mi dispiace averti urtato, non era mia intenzione :wink:

Sei certo che per mettere 18 corrimano e un cs nuovo con la presa NEM si debba aumentare il prezzo quasi del 100%? A me sembra un pò eccessivo visto che gli stampi non sono stati rifatti ex-novo ma solo modificati (in pratica hanno riempito le zone degli stampi dove c'erano i corrimani riportati e non hanno fresato o fatto altro visto che gli stampi sono in negativo :wink: ) e per far realizzare un migliaio di cs non ci vuole molto denaro te lo posso assicurare (e qui parlo per esperienza diretta).

Forse non ti ricordi ma le corbellini sono state vendute due o tre anni fa in una confezione con una E424 (la 424 di cioccolato), se non ricordo male il set si aggirava sui 150 euro (se sbaglio correggetemi) quindi 70-90 euro per la locomotiva + 4 corbellini (diverse tra di loro) a circa 15-20 euro l'una e il conto è fatto.... perchè allora dobbiamo comprarle a 30-35 euro?

Come giustamente hai scritto tu, gli stampi sono stati rilevati dal curatore fallimentare e i prezzi pubblicati sulla stampa, quindi, c'è stata un'asta fallimentare...hai mai partecipato ad una di queste? Io si e ti posso garantire che ho visto fior di macchinari industriali (torni automatici, frese CNC, muletti nuovi, PC di ultima generazione ecc..) venduti quasi a peso! E tu credi che non sia successo anche con "volgari" stampi in acciaio? :wink:

Visto che non ho nessun potere per cambiare il mercato, mi auguro che tu abbia più ragione di me ma il dubbio che ci sia un cartello e che i produttori (non tutti spero) straguadagnino ... è molto forte! :roll: te lo dice uno che ha un'attività propria da 15 anni, e conosce un pochetto il mercato... :wink:

Ciao
Despx 8)


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 Oggetto del messaggio: Re: Comunicato Rivarossi
MessaggioInviato: mercoledì 2 giugno 2010, 17:43 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:20
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Ciao "Despx",
despx ha scritto:
Caro Carmelo, mi dispiace averti urtato, non era mia intenzione :wink:
No, non mi hai urtato; solo che un po' mi infastidisco quanto vedo fare, con pressapochismo, i conti in tasca agli altri. E se hai un'attività in proprio puoi capire cosa intendo. Che, poi, proprio io mi trovi a prendere le difese della Hornby, è al limite dell'assurdo...
Cita:
Sei certo che per mettere 18 corrimano e un cs nuovo con la presa NEM si debba aumentare il prezzo quasi del 100%? A me sembra un pò eccessivo visto che gli stampi non sono stati rifatti ex-novo ma solo modificati (in pratica hanno riempito le zone degli stampi dove c'erano i corrimani riportati e non hanno fresato o fatto altro visto che gli stampi sono in negativo :wink: ) e per far realizzare un migliaio di cs non ci vuole molto denaro te lo posso assicurare (e qui parlo per esperienza diretta).
No, l'ho già detto, non ne sono certo, assolutamente! (L'unica cosa di cui sono certo è nel diffidare di chi ha certezze assolute! :-) ) Forse gli stampi non sono stati rifatti, ma è così banale modificarli? perché, allora, non li modificano tutti al primo sentore di un'inesattezza? si riempiono la lacune, va bene; con cosa? come? c'è qualche accorgimento da osservare per evitare che le modifiche si notino? i nuovi circuiti stampati qualcuno li avrà progettati? vogliamo dare un tozzo di pane anche al povero cinese che, sfruttato e sottopagato, monta i corrimani riportati?
Cita:
Forse non ti ricordi ma le corbellini sono state vendute due o tre anni fa in una confezione con una E424 (la 424 di cioccolato), se non ricordo male il set si aggirava sui 150 euro (se sbaglio correggetemi) quindi 70-90 euro per la locomotiva + 4 corbellini (diverse tra di loro) a circa 15-20 euro l'una e il conto è fatto.... perchè allora dobbiamo comprarle a 30-35 euro?
Non mi ricordo di quel set, era quello con le corbellini dai loghi enormi? Vedo che adesso la E.424 viene venduta ad oltre 160 euri. Può essere che ci siano altre variabili oltre i meri costi industriali che motivano il costo di un prodotto? Il fatto stesso che il risultato non sia stato adeguato (cioccolato, loghi (?)) non ne potrebbe motivare una riduzione di prezzo, magari anche al di sotto del prezzo di costo, per rientrare dagli investimenti? Senza che questo debba diventare per forza il prezzo di riferimento per il futuro?
Cita:
Come giustamente hai scritto tu, gli stampi sono stati rilevati dal curatore fallimentare e i prezzi pubblicati sulla stampa, quindi, c'è stata un'asta fallimentare...hai mai partecipato ad una di queste? Io si e ti posso garantire che ho visto fior di macchinari industriali (torni automatici, frese CNC, muletti nuovi, PC di ultima generazione ecc..) venduti quasi a peso!
No, non c'è stata un'asta: c'è stata una trattativa che vedeva come alternativa coloro che adesso guidano la ViTrains, che avevano messo sul piatto il mantenimento della produzione negli stabilimenti italiani e il reintegro (almeno i parte) degli ex dipendenti. Se è stata scelta la strada Hornby ci sarà stata una convenienza, almeno sotto l'aspetto economico?
Cita:
E tu credi che non sia successo anche con "volgari" stampi in acciaio? :wink:
No, non è successo. Gli stampi, e i marchi (mi ripeto!) non sono stati pagati a peso, e non potrebbero esserlo in ogni caso. Qui fai l'errore di confondere un oggetto con i materiali di cui è composto. Gli stampi, al di là del materiale (che potrebbe essere anche mollica di pane) hanno un valore intrinseco dovuto alla riproducibilità del prototipo.
Cita:
Visto che non ho nessun potere per cambiare il mercato, mi auguro che tu abbia più ragione di me ma il dubbio che ci sia un cartello e che i produttori (non tutti spero) straguadagnino ... è molto forte!
Beh... visto che i prezzi sono allineati: o sono tutti in malafede, o non lo è nessuno; no?!?
Però ho visto che qualcun altro, partendo da questi presupposti, ha anche provato a mettersi nel mercato: Trheingold, Walschaert, MGM... la fine che hanno fatto mi induce a pensare che quella tesi non sia poi così corretta.

Senza rancore :-),
Carmelo


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 Oggetto del messaggio: Re: Comunicato Rivarossi
MessaggioInviato: mercoledì 2 giugno 2010, 17:49 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Cartello... si chiama cartello...


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 Oggetto del messaggio: Re: Comunicato Rivarossi
MessaggioInviato: mercoledì 2 giugno 2010, 18:27 
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Carmelo ha scritto:
Però ho visto che qualcun altro, partendo da questi presupposti, ha anche provato a mettersi nel mercato: Trheingold, Walschaert, MGM... la fine che hanno fatto mi induce a pensare che quella tesi non sia poi così corretta.

Nominando questi tre "produttori" potevi citare anche Bettiart e ComoFer, tanto il livello di serietà e qualità di questi nominati è piuttosto scarso.
Chi ha fatto, nel suo piccolo, cose decenti come OsKar, Big Models è sopravvissuto e sta facendo affari. Anche Laser/ACME ha cominciato dal poco, riuscendo a rubare spazi alle grandi firme. Il cartello non mi pare ci sia, dato che confrontando i prezzi di oggetti simili si vedono prezzi diversi ed a volte si nota la concorrenza.


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 Oggetto del messaggio: Re: Comunicato Rivarossi
MessaggioInviato: mercoledì 2 giugno 2010, 20:02 
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Quello che fa la differenza tra un produttore che resta sul mercato e uno che scompare presto è la potenza di fuoco, ovvero una adeguata copertura finanziaria alle spalle.
Acme ce l'ha, altrimenti non potrebbe avere un catalogo così ricco. E' partita male come qualità, ma sta facendo un certo sforzo per migliorarsi, anche nella progettazione. E anche per fare questo ci vogliono i dindi, non pensate.
Comofer, la bat-ditta, i soldi ce li avrebbe. E' tutto il resto che manca, a cominciare da uno stato di coscienza non affetto dall'uso di sostanze psicotrope.
Bettiart lavorava trent'anni fa, il paragone mi pare come minimo inopportuno.
Walscheart non si sa nemmeno bene cosa abbia combinato, ma sembra che i soldi siano finiti pure alla gatta prima del tempo.
Vitrains mi pare ultimamente affetta dalle stesse conseguenze dell'uso di tetraidrocannabinoidi, ma a quanto pare si tiene a galla con quello che vende all'estero.
Ergo, se hai i soldi vai avanti. Se non ce l'hai, prega di centrare il bersaglio con un prodotto valido e a buon mercato, altrimenti esci di scena nel giro di poco tempo.
Quanto al cartello, chi rimane fa il mercato. Siccome nel mercato moderno il prezzo lo fa l'offerta e non la domanda, e siccome noi (me compreso, purtroppo) compriamo lo stesso, al loro posto che fareste?
Vendereste a 10 quello che comunque la clientela compra a 30?
Ma quando mai!
E quindi, come vedete, il serpente si morde la cosa.
Io comunque continuo a sperare nell'HO cinese economico. Per la cronaca, la confezione del treno tibetano non l'ho mai vista a meno di 300 euro.


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 Oggetto del messaggio: Re: Comunicato Rivarossi
MessaggioInviato: mercoledì 2 giugno 2010, 20:30 
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Cita:
Quanto al cartello, chi rimane fa il mercato. Siccome nel mercato moderno il prezzo lo fa l'offerta e non la domanda, e siccome noi (me compreso, purtroppo) compriamo lo stesso, al loro posto che fareste?
Vendereste a 10 quello che comunque la clientela compra a 30?

Straquoto. Ancora c'è chi vuole far credere che ai "poveri" produttori costi tanto produrre i nostri beneamati modelli per cui i prezzi finali che praticano sono solo quelli realmente possibili?
Presto avremo una bella conferma di quanto questa cosa sia un'enorme balla, quando a causa di un mercato che si andrà contraendo per mancanza di disponibilità economica, la domanda si ridurrà drasticamente e vedremo una bella caduta dei prezzi. Credo che già il rallentamento nella produzione e distribuzione delle innumerevoli novità annunciate sia un segno che la domanda sta scemando.
Se noi paghiamo oggi una locomotiva prodotta in Cina 160 €, a loro quella stessa locomotiva sarà costata 20€. Tutto il resto è spese di trasporto, distribuzione, guadagno del negoziante tasse ecc. ecc. ma comunque il margine deve essere sempre abbastanza grande ed il cartello
sui prezzi che è sempre esistito fa sì che i prezzi siano comunque sempre allineati ad un "range" tacitamente concordato.
Ma se la crisi va avanti i produttori di trenini saranno sicuramente tra i primi a chiudere, non sono beni essenziali, per cui il cartello finirà per cause di forza maggiore.


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 Oggetto del messaggio: Re: Comunicato Rivarossi
MessaggioInviato: mercoledì 2 giugno 2010, 20:50 
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Miura ha scritto:
Cita:
Quanto al cartello, chi rimane fa il mercato. Siccome nel mercato moderno il prezzo lo fa l'offerta e non la domanda, e siccome noi (me compreso, purtroppo) compriamo lo stesso, al loro posto che fareste?
Vendereste a 10 quello che comunque la clientela compra a 30?

Straquoto. Ancora c'è chi vuole far credere che ai "poveri" produttori costi tanto produrre i nostri beneamati modelli per cui i prezzi finali che praticano sono solo quelli realmente possibili?
Presto avremo una bella conferma di quanto questa cosa sia un'enorme balla, quando a causa di un mercato che si andrà contraendo per mancanza di disponibilità economica, la domanda si ridurrà drasticamente e vedremo una bella caduta dei prezzi. Credo che già il rallentamento nella produzione e distribuzione delle innumerevoli novità annunciate sia un segno che la domanda sta scemando.
Se noi paghiamo oggi una locomotiva prodotta in Cina 160 €, a loro quella stessa locomotiva sarà costata 20€. Tutto il resto è spese di trasporto, distribuzione, guadagno del negoziante tasse ecc. ecc. ma comunque il margine deve essere sempre abbastanza grande ed il cartello
sui prezzi che è sempre esistito fa sì che i prezzi siano comunque sempre allineati ad un "range" tacitamente concordato.
Ma se la crisi va avanti i produttori di trenini saranno sicuramente tra i primi a chiudere, non sono beni essenziali, per cui il cartello finirà per cause di forza maggiore.

sbaglio o uno di voi ha fatto un po' di casino?
il mercato lo fa la domanda o l'offerta?
sinceramente leggendovi c'è qualcosa che non mi torna
ciao elle


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 Oggetto del messaggio: Re: Comunicato Rivarossi
MessaggioInviato: mercoledì 2 giugno 2010, 21:05 
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@ "Mr.Sanders":
Ho citato quei tre, proprio perché loro, principalmente i primi due, si proponevano come innovatori e moralizzatori del mercato. Trheingold è nata proprio come sfida (lanciata da Benedetto, se ricordo bene) alle produzioni, secondo loro, di bassa qualità e prezzo alto. Avrebbero dovuto produrre le "piano ribassato" con una quantità di innovazioni tecniche a meno di 40 euri: qualcuno ha mai avuto modo di acquistarle?
Fulgido esempio, spinto fino all'estremo sacrificio, di eccezionale dimostrazione che tra il dire e il fare c'è di mezzo "e il"...

@ "G-master":
"...anche nella progettazione. E anche per fare questo ci vogliono i dindi, non pensate."
Oh! qualcun altro che mina la convinzione diffusa che il costo sia da commisurare solo alla quantità di materia plastica, bene!
Per il treno tibetano, un mio collega me l'ha pagato, a Hong Kong, qualche decina di euri in meno ma anche 300 euri mi sembrano tutt'altro che un cattivo prezzo.

@ "Miura":
Se il mercato si contrae, vedremo una caduta di prezzi o una chiusura di ditte? Il mio portafogli fa il tifo per la prima ipotesi ma il mio neurone (in realtà è una neurona: si chiama Cassandra) propende per la seconda.

----------

Comunque se tra questi thread c'è qualcun altro che vuol raccogliere il guanto e farci vedere come sia possibile vendere a 10 quello che ora noi poveri sprovveduti compriamo a 30, si faccia avanti... sarò contento di essere smentito!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: Comunicato Rivarossi
MessaggioInviato: giovedì 3 giugno 2010, 11:26 
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Cita:
sbaglio o uno di voi ha fatto un po' di casino?
il mercato lo fa la domanda o l'offerta?
sinceramente leggendovi c'è qualcosa che non mi torna
ciao elle

Nessun casino. Credo che G volesse dire che il prezzo oggi non è fatto sulla base della domanda, ma sulla base di quanto i produttori (offerta) decidono si debba far pagare una cosa (quello che succede con i nostri modelli).
D'altro canto quando i soldi sono finiti, loro possono decidere quello che gli pare, ma la domanda ricomincia a farla da padrone e, se quella non c'è, loro sono costretti a ridimensionarsi ed abbassare i prezzi, se gli va bene, perchè l'alternativa peggiore è:
Cita:
Se il mercato si contrae, vedremo una caduta di prezzi o una chiusura di ditte? Il mio portafogli fa il tifo per la prima ipotesi ma il mio neurone (in realtà è una neurona: si chiama Cassandra) propende per la seconda.

la seconda ipotesi, sulla quale concordo anch'io ed il mio neurone ultimamente prova piacere al pensiero di questa cosa, sperando però che uno solo che faccia i trenini resti e preferibilmente non sia di quelli che si dedicano principalmente al mercato italico, ma di estrazione teutonica. Ma i sogni son desideri......


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 Oggetto del messaggio: Re: Comunicato Rivarossi
MessaggioInviato: giovedì 3 giugno 2010, 11:40 
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Nessun casino. Credo che G volesse dire che il prezzo oggi non è fatto sulla base della domanda, ma sulla base di quanto i produttori (offerta) decidono si debba far pagare una cosa (quello che succede con i nostri modelli).
D'altro canto quando i soldi sono finiti, loro possono decidere quello che gli pare, ma la domanda ricomincia a farla da padrone e, se quella non c'è, loro sono costretti a r
idimensionarsi ed abbassare i prezzi,

a me sembra che ti stai contradicendo o l'una o l'altra
ciao elle


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 Oggetto del messaggio: Re: Comunicato Rivarossi
MessaggioInviato: giovedì 3 giugno 2010, 11:52 
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il prezzo, chi lo fa?

dove il mercato sta in equilibrio.

semplifico:

esistono due linee rette su un grafico su cui sono indicati prezzo e quantità disponibile del bene.
le due curve sono quella della domanda e quella dell'offerta.

Il prezzo sta dove le due rette si intersecano e varia a seconda della domanda e dell'offerta.

Ovvero (a parità di quantità del bene):
se aumenta la domanda il prezzo sale; se diminuisce la domanda il prezzo scende;

oppure (a parità di domanda):
se la quantità disponibile aumementa diminuisce il prezzo, se la quantità diminuisce aumenta il prezzo.

Ora, è vero che laddove si incontrano domanda ed offerta si stabilisce il prezzo, però è altrettanto vero che il produttore, nel caso dei trenini, essendo in pochi, ha più margine di decidere quanta merce deve andare sul mercato, aumentando o diminuendo le scorte, oppure producendo più o meno.

Invece il consumatore, essendo singolo, ha poca possibilità di incidere sulla domanda.

Così si spiega perchè, ad esempio, le Cooperative di consumatori riescono a vendere ai propri soci, ed ad altri, prodotti che comprati nel negozietto costano di più.

Questo perchè muovendo una grossa quantità di domanda su un mercato dove c'è concorrenza possono far "spostare" la curva verso una direzione favorevole ad un abbassamento dei prezzi.

Scusate il trattato di "economia politica", ma spero che sia riuscito a spiegare il concetto a chi non lo conosce


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 Oggetto del messaggio: Re: Comunicato Rivarossi
MessaggioInviato: giovedì 3 giugno 2010, 12:20 
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L'hai spiegato benissimo ma questo è il meccanismo valido per i beni di consumo (pane, scarpe)...secondo me i trenini sono un bene "di lusso" (nell'ambito della teoria economica, si intende), quindi dovremmo applicarvi la teoria che riguarda quel tipo di beni.


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 Oggetto del messaggio: Re: Comunicato Rivarossi
MessaggioInviato: giovedì 3 giugno 2010, 14:06 
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Iscritto il: venerdì 4 luglio 2008, 6:53
Messaggi: 745
Località: FREMO-Calabria
Miura ha scritto:
...
la seconda ipotesi, sulla quale concordo anch'io ed il mio neurone ultimamente prova piacere al pensiero di questa cosa, sperando però che uno solo che faccia i trenini resti e preferibilmente non sia di quelli che si dedicano principalmente al mercato italico, ma di estrazione teutonica. Ma i sogni son desideri......


Però così si cade dal cartello-padella al monopolio-brace.

Può piacere solo ad uno dei componenti il cartello... Miura... giù la maschera... chi sei?
:lol:

Ciao a tutti
Mario


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 Oggetto del messaggio: Re: Comunicato Rivarossi
MessaggioInviato: giovedì 3 giugno 2010, 14:42 
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Iscritto il: domenica 25 marzo 2007, 13:23
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Località: PISTOIA
e444 ha scritto:
L'hai spiegato benissimo ma questo è il meccanismo valido per i beni di consumo (pane, scarpe)...secondo me i trenini sono un bene "di lusso" (nell'ambito della teoria economica, si intende), quindi dovremmo applicarvi la teoria che riguarda quel tipo di beni.


perfettamente daccordo, esattamente quello che ho scritto qui

Cita:
Ora, è vero che laddove si incontrano domanda ed offerta si stabilisce il prezzo, però è altrettanto vero che il produttore, nel caso dei trenini, essendo in pochi, ha più margine di decidere quanta merce deve andare sul mercato, aumentando o diminuendo le scorte, oppure producendo più o meno.



proprio per far capire, inzialmente come funziona in generale la questione domanda/offerta, poi che non è completamente valida per i trenini.
Infatti quello in neretto è tipico dei beni di lusso.

Pochi produttori che producono quantità limitate con poca o punta concorrenza sul mercato, stabiliscono il prezzo, sapendo quanto sul mercato quel prezzo può reggere, senza che gli rimangano invenduti.
(ehm dall'esame di economia politica è passato un po' di tempo)


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