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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: martedì 25 maggio 2010, 15:47 
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Qualcuno ha provato a contattare l'artigiano cecoslovacco per sondare la disponibilita'? Eventualmente per il vagone interfrigo Birra San Marco, potrebbe andare bene un modello di Trix? Ciao. Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: martedì 25 maggio 2010, 17:33 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:20
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fermod ha scritto:
Qualcuno ha provato a contattare l'artigiano cecoslovacco per sondare la disponibilita'? Eventualmente per il vagone interfrigo Birra San Marco, potrebbe andare bene un modello di Trix? Ciao. Stefano.

leggi quello che ho scritto... ;-)


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: giovedì 27 maggio 2010, 12:57 
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Caro Carmelo, ho provato a scrivere a BVmodel, ma senza risposta.

Per il carro interfrigo con insegna della Birra San Marco, potrebbe essere di interesse di altri forumisti. Bisognerebbe trovare un carro il piu' simile possibile nella produzione commerciale (Trix, Piko) e poi vedere di realizzare le decals: colori?

Per tutti gli appassionati di ferrovie a vapore ed in epoca I, consiglio di dare un occhio a questo fantastico links

http://www.laenderbahn-forum.de/galerie ... itruv.html

Ci sono delle bellissime composizioni con carrozze bavaresi (Trix e Roco), carrozze letti, ristorante e bagagliai CIWL (mod Liliput) e carrozze austriache delle KKstB (Liliput).
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: mercoledì 9 giugno 2010, 13:51 
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Iscritto il: giovedì 14 dicembre 2006, 16:02
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Ciao a tutti,
in particolare per Stefano: la tre assi ex RA procede, lentamente ma procede.

Immagine

un caro saluto, renzo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: mercoledì 9 giugno 2010, 14:12 
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Iscritto il: mercoledì 28 gennaio 2009, 18:12
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Ciao Renzo, ma la farai in fotoincisione o in plasticard? Io l'avevo messa in lista d'attesa nei miei cantieri, ma chissà quando la farò. Il telaio pensavo di realizzarlo in ottone e profili Evergreen, da zero, rubando però il meccanismo dei traslazione dell'asse centrale e i parasale interni in metallo da una vecchia Fleischmann.
Inutile dirti, se dovessi preparare delle lastre conta pure su di me come acquirente.

Un saluto

Giuseppe


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: mercoledì 9 giugno 2010, 14:54 
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Iscritto il: giovedì 14 dicembre 2006, 16:02
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Ciao Giuseppe,
è mia intenzione farle in fotoincisione utilizzando meccanica roco o trix.
Il telaio roco è qualche mm più corto ma costa molto meno del similare trix. Poi una volta fatti i disegni -e quello sopra è solo una prova- a modificarlo si fa presto.
Eventualmente si potrebbe fare anche il telaio in fotoincisione e incollare le tre sale e il cinematismo dei ganci utilizzando i roco.
Comunque la mia filosofia è fare qualcosa che giri bene sul plastico con compromessi accettabili: tre mm di lunghezza in meno su 140 li considero accettabili.

ciao, renzo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: mercoledì 9 giugno 2010, 15:41 
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Iscritto il: mercoledì 28 gennaio 2009, 18:12
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Località: Più a est di Vienna
La penso esattamente come te, ho usato il telaio Roco per le Centoporte a tre assi e poco male se il passo totale non è esattissimo. La mia prima idea era di realizzare la cassa in plasticard, ma quando - dopo un'occhiata un po' meno superficiale - notai le chiodature mi risultò evidente che la si poteva fare solo in fotoincisione, tecnica che non è ancora nelle mie corde.
Approfitto per inoltrare una mia piccola indagine sulle balestre delle ABIy, la riporto così come la scrissi via mail in uno scambio di vedute con un altro forumista: molti particolari sono naturalmente già noti ai frequentatori di questo thread.

Cita:
Le 34600 erano carrozze di II e II classe ricostruite sui telai delle vecchie ABIy 58600, già ex RA; al contrario di queste ultime, spesso in composizione a treni internazionali verso Svizzera e Germania, le ricostruite furono verosimilmente impiegate per il traffico locale. Purtroppo però non ho nulla altro di documentazione...c'è un bollettino FIMF, dove probabilmente le foto di cui disponiamo saranno meglio visibili, ma devo chiedere a Pietro Merlo o ad altri soci di farmelo mandare. Altra fonte potrebbe essere SAGI, che aveva in programma nel 2001 la produzione proprio delle 34600, produzione evidentemente abortita.

Per quanto riguarda il carro, le balestre sono a 12 foglie di 13 mm di spessore e 100 di lunghezza; scrutando tra i vari tipi di molle delle FS, solo quattro hanno queste caratteristiche:
Immagine
Da cui ricaviamo che la molla è di tipo A²:
Immagine
Quindi in definitiva il corpo balestre-parasala-boccole-sale dovrebbe essere analogo se non uguale a quello delle Centoporte a tre assi, che sono anche precedenti: le 34600 sono infatti del secondo dopoguerra. Aggiungo anche che secondo me non c'è da rompersi troppo la testa, erano carrozze ricostruite e non c'è nulla che indichi che abbiano ricevuto allestimenti particolari del carro.


Un saluto e a dopo

Giuseppe


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 11 giugno 2010, 13:39 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 13:59
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Caro Giuseppe, se ricordo bene per le carrozze a tre assi FS 'tipo centoporte' c'e' stato un articolo su I Treni a firma del Sig. Nigro C.
che aveva realizzato le casse (piu' corte ovviamente) a partire da una carrozza centoporte Roco, adeguatamente sezionata.
Interessante lo studio per le balestre, anche se utilizzando telai Roco o Trix, come detto, le balestre e le boccole non corrispondono esattamente al tipo italiano, con il compromesso di sorvolare su questi dettagli, per risparmiare sulla realizzazione nonche' avere una base tecnicamente funzionante in modo ineccepibile.

Grazie a Renzo per il disegno: spero che possa essere d'interesse anche per altri modellisti. In effetti lo scopo di questo 3d era appunto di verificare l'interesse per la realizzazione di modelli di carrozze FS, mai riprodotte, elaborando delle basi commerciali adattate con delle fiancate riprodotte in fotoincisione o anche tramite plotterine da taglio.

Caro Carmelo, BV Model mi ha risposto: l'unica differenza e' che nel kit non sono comprese le decals che costano 20 euro, per le due versioni sia KKstB (molto elaborate nelle fiancate come accadeva nell'epoca I) e BBO. Mi sono lasciato ingolosire ed ho ordinato
sia la mista che la terza a carrelli. Quando mi arriverano Vi faro' sapere. Un saluto a tutti da Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 11 giugno 2010, 14:20 
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Iscritto il: mercoledì 28 gennaio 2009, 18:12
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Ciao Stefano, ricordi naturalmente bene, ispirandomi a quell'articolo le ho fatte anch'io...http://www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?p=409585#p409585;
solo che non avevo i vetri e ho dovuto trovare il modo di realizzarli. Mi risulta anche che al recentissimo Loco & Rail Show di Foligno Guido Argenio abbia presentato una Centoporte a tre assi in epoca II. Non ho visto delle foto dell modello, ma è finito tra i premiati e, conoscendo la competenza della giuria, si sarà trattato senz'altro un'eccellente realizzazione.

Per il resto, boccole, parasale e balestre si possono senz'altro sostituire del tutto nei telai delle carrozze in elaborazione: si potrebbe clonare parti commerciali Acme o Rivarossi (dalle CT 46000, dalle 1936 o dalle Corbellini a due assi) per sovrapporle a dei veri parasala in metallo:
Immagine
Questi andrebbero poi resi solidali ai vecchi cinematismi del telaio Roco, senza quindi perdere le funzionalità - ottime - dei modelli di provenienza. Ma è un lavoro che affronterò tra un po', adesso urgono altre cose.

Saluti

Giuseppe


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: lunedì 21 giugno 2010, 15:38 
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Iscritto il: mercoledì 22 novembre 2006, 11:04
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Località: Svizzera
per lustrarsi un po gli occhi:

procedono i lavori di GB Modells per la ABic della Rete adriatica:

Immagine
(presentati nell'ultimo numero di Eisenbahn amateur).

Curioso il fatto che era stato prodotta in Svizzera presso SIG Neuhausen (presso Schafhausen), chissa come mai?

Sebastiano


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: domenica 27 giugno 2010, 22:24 
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Località: Più a est di Vienna
renzo428 ha scritto:
Ciao a tutti,
in particolare per Stefano: la tre assi ex RA procede, lentamente ma procede.
.


Ciao Renzo...io sto per ordinare un paio di fogli di trasferibili in rilievo della Archer, voglio proprio vedere se riesco a risolvere 'sto problemino delle chiodature per le autocostruzioni in plasticard.
Certo è che se i risultati possono arrivare ad esser questi il dubbio non si pone neppure:
Immagine

Vi ricordo il sito: http://www.archertransfers.com/catSurfaceDetails.html e, come lì suggerito, vi consiglio di stamparvi questo pdf - senza scalare l'immagine - per poter scegliere il tipo che vi serve.

Comunque andrà, devo ringraziare Alessandro (citation2008) per l'imbeccata.

Saluti

Giuseppe


Ultima modifica di Bari S. Spirito il domenica 24 luglio 2011, 23:43, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 2 luglio 2010, 16:54 
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sebamat ha scritto:
per lustrarsi un po gli occhi:

procedono i lavori di GB Modells per la ABic della Rete adriatica:

Immagine
(presentati nell'ultimo numero di Eisenbahn amateur).

Curioso il fatto che era stato prodotta in Svizzera presso SIG Neuhausen (presso Schafhausen), chissa come mai?

Sebastiano


SIG, più nota in Svizzera come fabbrica di armi leggere (pistole e fucili d'assalto), è "famosa" negli ambienti ferroviari svizzeri per i suoi carrelli,...appunto detti "tipo SIG". Carrozze a carelli non erano tanto frequenti in quei tempi. Le compagnie ferroviarie svizzere di allora viaggiavano soprattutto con vetture a 2 o 3 assi anche per i diretti. Può darsi che la scelta dell'Adriatica sia stata determinata dalla "novità" di vetture a 4 assi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: martedì 13 luglio 2010, 14:44 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 13:59
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Località: milano
Un saluto a tutti. La nostra avventura continua: Renzo ha inserito sul sito de 'Il deposito' finalmente un libretto originale composizioni F.S. del 1940.
Mi sono allora ricordato di alcuni dati inseriti su un Forum amico, riguardanti le tipologie delle carrozze letti CIWL utilizzate in analoghi convogli nel 1939, che Vi aggiungo qui sotto:


...
I had a look in the summer 1939 CIWL timetable to check those trains also mentioned by Ali as being in the winter 1938 / 1939 Mitropa timetable:


Roma -> Berlin : train 32 - R66 - D66 - D.49 :

- CIWL type Y sleeping car(s) Roma -> Berlin

- CIWL dining car Firenze -> Bologna

- CIWL dining car Trento -> Brennero

- Mitropa dining car Brennero -> München

Surprisingly although arrival in Berlin was 09:49, nothing was planned for breakfast (unless served within the CIWL sleeping car(s)).


Roma -> Berlin : train L19 "Riviera-Express" :

Did not run in the summer, therefore only exists as a note in the CIWL summer 1939 timetable, however several pictures in "Internationale Luxuszüge" by Albert Mühl (EK-Verlag 1991) show CIWL carriages only.


Roma -> München -> Berlin : train 38 - D.62 - FD.79 :

- CIWL type Z sleeping car(s) Roma -> München

- CIWL dining car Roma -> Firenze

- Mitropa dining car Innsbruck -> Berlin


Roma -> Praha / Warszawa : train 46 - 500- D 281 - 17 / D.99 - 118 - 2203 - 204 - 203A :

- CIWL sleeping car(s) type ST: Roma -> Praha (from Roma Tuesdays, Thursdays and Saturdays)

- CIWL sleeping car(s) type Z: Roma -> Wien -> Warszawa (from Roma Mondays, Wednesdays, Fridays and Sundays)

- CIWL sleeping car(s) type S: Roma -> Venezia

- CIWL dining car: Roma -> Tarvisio

- Mitropa dining car: Tarvisio -> Wien

- CIWL sleeping car(s) type Y : Wien -> Breslau -> Berlin (left in Bogumin)

- CIWL sleeping car(s) type M: Praha -> Warszawa (joined in Moravska-Ostrava)

- CIWL dining car: Bogumin -> Warszawa


Roma -> Wien : train 40 - 506 - D 287 :

- CIWL sleeping car(s) type Z: Roma -> Wien

- CIWL dining car: Roma -> Bologna

- CIWL dining car: Venezia -> Udine


Roma -> Wien : train R26 - 476 - NV - L206 "Wien-San Remo-Nice-Cannes-Express", no summer service :

- CIWL sleeping car(s) type S: Roma -> Wien

- CIWL dining car: Firenze -> Bologna

- CIWL dining car: Bologna -> Venezia


Trieste -> München : train 627 - 606 - D232 :

CIWL sleeping car(s) type ST: Trieste -> München (from Trieste: Mondays, Wednesdays, Fridays and Saturdays).

CIWL sleeping car(s) type ST: Zagreb -> München (from Zagreb: Tuesdays, Thursdays and Sundays (joined in Jesenice).


Trieste -> Wien : train 708 (213 - 618 - 708) - D187 :

CIWL sleeping car(s) type ST: Trieste -> Wien

CIWL sleeping car(s) type ST: Paris -> Budapest

CIWL sleeping car(s) type ST: Zagreb -> Wien

CIWL sleeping car(s) type R: Fiume -> Wien (no summer service) (Fiume = Rijeka)


Venezia -> München : train 188 - D68 - FDt551 :

CIWL sleeping car(s) type Y: Venezia -> München

CIWL sleeping car(s) type Z: Venezia -> Paris (left in Verona)

CIWL dining car: Venezia -> Milano (left in Verona)

CIWL sleeping car(s) type S: Cannes -> München "Wien-San Remo-Nice-Cannes-Express", no summer service.


I mention "car(s)" which allows the plural, however please note that the majority of the above were single cars which ran in normal trains. Only the named trains mentioned were "Grand European Expresses" sleeping car trains.

+++


Now the war time situation: the 1941 Mitropa timetable (in "75 Jahre Mitropa" by Albert Mühl) shows Mitropa services to former CIWL territories such as France (Paris, Bordeaux, Hendaye). There was even a Mitropa office in Paris, at 13 rue d’Alsace (no joke); today this is the address of the DB representation in Paris. As already mentioned by Georg above, no services to Italy are mentioned at all. Naturally the situation in Italy was quite different from France since Italy was not under German occupation at the time (not that I remember anything since I was born after all this).

As to the likelihood of Mitropa rolling stock going to Italy with the Wehrmacht, maybe yes, maybe no. Some Wehrmacht diesel locomotives (cf. DB V36) did end up in Italy so it's not totally impossible.
....

Spero che la cosa, come sempre, possa interessare.
Ciao. Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: mercoledì 14 luglio 2010, 13:14 
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Un ciao a tutti. Ieri, oltre alla sorpresa da Renzo, ho ricevuto finalmente il pacco con i kit delle due carrozze austriache di bvmodels: controllando con la foto del sito, mi sembra che ci sia
tutto e ben 4 fogli di decals, ma nella confezione mancano le istruzioni per il montaggio e per il posizionamento delle scritte.
Ho scritto a Vlastimir e spero che mi risponda, altrimenti bisogna
fare tesoro delle fotografie gia' postate. Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: giovedì 15 luglio 2010, 12:47 
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Un saluto a tutti ed in particolare a Renzo. Grazie alla documentazione da lui postata sulle composizioni dei Treni Viaggiatori per la stazione di Bologna Centrale, Orario 19 maggio 1940, Vi propongo la composizione del treno direttissimo 62
in partenza da Bologna alle 0.55, arrivo a Verona alle 2.33 e Brennero alle 7.30.
Nel percorso Bologna-Verona la trazione e' a vapore.

treno FS 62 Bologna-Brennero

Locomotiva a vapore FS Gr658S o Gr685 (mod annunciato ACME)
ABz FS Roma-S.Candido serv. naz.le (mod Roco 45555 verde vag.)
ABz FS Roma-Monaco serv int.le (mod ACME 50294 castano isab.)
WL CIWL Roma-Monaco tipo Z (mod Jouef 530700)
Cz FS Roma-Monaco serv int.le (mod ACME 50266 castano isab.)
Dz DRG Kreis Munchen Bologna-Monaco (mod ROCO 45587)
BCz FS Bo-Brennero tipo Centoporte (mod Roco 44776)
Uz FS Bo-Brennero (mod Roco 44694)

Treno perfettamente riproducibile, quando verra' consegnata l'annunciata riproduzione di locomotiva a vapore FS.
Da notare che l'unica carrozza estera, presente nel manuale composizioni del 1940 (identificata da un rettangolino nero), e' un bagagliaio delle ferrovie tedesche del Reich (DRG) del deposito di Munchen, presente anche nei DD61, 65, 66, 67 e 68.
In base all'orario ferroviario del 1940, a Verona veniva aggiunta una carrozza di 1/2/3 classe da Ventimiglia-San Remo per Monaco.
Ciao. Stefano.


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