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 Oggetto del messaggio: Re: Scartamento ridotto siciliano.
MessaggioInviato: venerdì 2 luglio 2010, 15:33 
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Iscritto il: sabato 19 luglio 2008, 8:55
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Auguroni. Speriamo che con i tagli che si abbatteranno sulla finanza locale questa ed altre inziative non saltino o non siano rinviate a chissà quando.


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 Oggetto del messaggio: Re: Scartamento ridotto siciliano.
MessaggioInviato: domenica 4 luglio 2010, 14:01 
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Iscritto il: sabato 5 settembre 2009, 18:05
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Ci sarebbero un sacco di soldi della comunita' europea assegnati al sud e non spesi,
che potrebbero dare avvio ai lavori di recupero della linea , delle infrastrutture e dei
rotabili dando un grande contribbuto all'occupazione locale e al turismo.
Spendere soldi per progetti proficui e non per quelle inutili piste ciclabili di cui politicanti
locali ,provincialie regionali ne tessano le lodi (e magari non sanno cosa significa andare
in bici ).


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 Oggetto del messaggio: Re: Scartamento ridotto siciliano.
MessaggioInviato: lunedì 5 luglio 2010, 10:50 
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Iscritto il: sabato 19 luglio 2008, 8:55
Messaggi: 495
Località: Veneto
Se è consentito utilizzare i fondi europei per iniziative come quella di cui si sta parlando, chi deve darsi una mossa per potervi concretamente accedere lo faccia al più presto.
In Sicilia di ferrovie dismesse che potrebbero essere riaperte anche a fini turistici ne esistono parecchie.


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 Oggetto del messaggio: Re: Scartamento ridotto siciliano.
MessaggioInviato: lunedì 5 luglio 2010, 15:27 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 17:07
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Località: Viareggio
Una linea da riaprire per scopi turistici come già detto in altri interventi potrebbe essere la Alcantara Randazzo ad uso proprio per portare i turisti a visitare le mitiche gole dell'Alcantara magari con automotrici d'epoca (alias Aln 990) e almeno una volta a settimana con trazione a vapore (facendomagari ritornare sull'isola la 940 036 che ora è a Santo Stefano Magra (SP) completamente stubata e riverniciata con due mani di antiruggine verde pisello).
Carlo Pezzini


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 Oggetto del messaggio: Re: Scartamento ridotto siciliano.
MessaggioInviato: lunedì 5 luglio 2010, 17:05 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
E la 008 dove la mettiamo? Oltretutto era una macchina storica di Catania o Messina...


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 Oggetto del messaggio: Re: Scartamento ridotto siciliano.
MessaggioInviato: lunedì 5 luglio 2010, 17:23 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 17:07
Messaggi: 916
Località: Viareggio
La 940 036 ha subito il controllo u.s. degli spessori delle lamiere della caldaia, delle piastre tubiere e delle pareti del forno che sono risultate ampiamente nei limiti di tolleranza. La macchina allo stato attuale è in attesa di disposizioni. Preciso che il telaio e gli assi sono stati completamente puliti e sverniciati. Le casse acqua presentano delle corrosioni passanti (per piccole estensioni e riparabili con poca difficoltà) ai tubi in cui passano i tubi delle sabbiere (scusate il giro di parole) e le corrosioni alle lamiere estene, per altro localizzate e di piccole dimensioni sono state sanate mediante applicazione di pezze di lamiera elettrosaldata inoltre sono state completamente ripulite dai depositi lasciati dall'acqua. Tutto sommato la rimessa in esercizio a mio avviso non dovrebbe presentare costi eccessivi.
Carlo Pezzini


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 Oggetto del messaggio: Re: Scartamento ridotto siciliano.
MessaggioInviato: sabato 10 luglio 2010, 10:37 
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Iscritto il: sabato 5 settembre 2009, 18:05
Messaggi: 62
Ritornando allo scartamento ridotto :
la decisione di attestarsi al ponte sul fiume Belice
è dovuta allo stato di trascuratezza del manufatto dopo oltre 25 anni , e ai controlli e
manutenutenzione che esso dovrebbe subire per ritornare operativo ?


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 Oggetto del messaggio: Re: Scartamento ridotto siciliano.
MessaggioInviato: sabato 10 luglio 2010, 11:45 
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Iscritto il: sabato 4 luglio 2009, 10:09
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Località: Sciacca (Ag)
Il problema è il costo elevato del restauro , perchè mentre i ponti in muratura hanno un basso costo di restauro, il ponti in ferro no.


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 Oggetto del messaggio: Re: Scartamento ridotto siciliano.
MessaggioInviato: domenica 25 luglio 2010, 14:06 
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Iscritto il: sabato 5 settembre 2009, 18:05
Messaggi: 62
Salve a tutti
Certo dopo 25 anni senza manutenzione sicuramente non sara' sicuro.
Gli eventi atmosferici , la rugine ecc. avranno reso non recuperabile il ponte e quindi
da sostituire.
Pensavo che il motivo per cui non si raggiungeva la nota localita' turistica-balneare
di Portopalo fosse che quest'ultima ricadesse di pertinenza nel comune di Menfi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Scartamento ridotto siciliano.
MessaggioInviato: domenica 25 luglio 2010, 19:29 
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Iscritto il: sabato 4 luglio 2009, 10:09
Messaggi: 217
Località: Sciacca (Ag)
Il ponte non è da buttare! Bisogna un buon restauro, e a causa del costo di questo restauro che per ora nel progetto si e deciso di riaprire fino al quel tratto, senno i costi sarebbe stati più alti. Forse riaprire il tratto fino a Porto Palo sara più difficile, perché il comune di Menfi, ha intenzione di costruire solo e soltanto piste ciclabili.


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 Oggetto del messaggio: Re: Scartamento ridotto siciliano.
MessaggioInviato: domenica 1 agosto 2010, 13:48 
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Iscritto il: sabato 5 settembre 2009, 18:05
Messaggi: 62
salve a tutti

Il ricorso alla trasformazione di linee ferroviarie momentaneamente in disuso in piste ciclabili ,
dovrebbe essere considerata come l'ultima alternativa .
Questa linea ferroviaria ( gli ambientalisti lo sanno bene ) attraversa luoghi sia di straordinaria
bellezza naturalistica che di immenso valore storico .
Visto la presenza di validi progetti di recupero all'esercizio turistico di questa bellissima
ferrovia, gli stanziamenti per la trasformazione di questa in pista ciclabile dovrebbero essere
bloccati o preferibilmente dirottati per il recupero di essa.

una domanda :

la proprieta' del sedime da Castelvetrano a Porto Empl. e' ancora RFi ?

La pista ciclabile costruita è proprieta' del comune di Menfi o la utilizza
in comodato d'uso ?


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 Oggetto del messaggio: Re: Scartamento ridotto siciliano.
MessaggioInviato: venerdì 6 agosto 2010, 8:30 
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Messaggi: 23
Località: Realmonte AG
Porto Empedocle-Castelvetrano,ponte presso Ribera

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 Oggetto del messaggio: Re: Scartamento ridotto siciliano.
MessaggioInviato: venerdì 6 agosto 2010, 9:40 
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Iscritto il: venerdì 29 gennaio 2010, 13:56
Messaggi: 2776
Località: Legnano (MI)
Splendido ponte e splendido paesaggio...enti locali date loro una mano alla riapertura di questo splendore!!! 8)


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 Oggetto del messaggio: Re: Scartamento ridotto siciliano.
MessaggioInviato: venerdì 6 agosto 2010, 16:40 
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Iscritto il: sabato 5 settembre 2009, 18:05
Messaggi: 62
Concordo con Mattia646 complimenti.
Malgrado la loro veneranda eta' questi manufatti sono integri strutturalmente.
Immagginate una locomotiva e un paio di carrozze al traino su quel tratto ?
Non ci sarebbe nulla da invidiare ad altre ferrovie di oltre alpi o della ferrovia eritrea.

A suo tempo per il ripristino della ferrovia sarda Macomer-Bosa Marina sono
stati utilizzati fondi della comunita' europea.
Sarebbe bene insistere principalmente in quella direzione.


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 Oggetto del messaggio: Re: Scartamento ridotto siciliano.
MessaggioInviato: domenica 8 agosto 2010, 20:39 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
E' vero, ma anche così è una linea praticamente abbandonata.
Purtroppo siamo nel paese in cui siamo, altrimenti il valore turistico di queste linee sarebbe già stato compreso negli anni Ottanta, e non ci sarebbe nemmeno stata la chiusura.
Ha senso riaprire una linea per dieci treni l'anno?
Col clima che c'è in Sicilia, se ne potrebbero organizzare tutto l'anno con grande soddisfazione. E magari si potrebbe perfino raccogliere del materiale a scaramento ridotto da tutto il paese per fare un museo vivente delle nostre secondarie.
Ma si sa, purtroppo siamo ancora in itaGlia...


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