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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: epoca tipologia scambi
MessaggioInviato: domenica 5 settembre 2010, 18:09 
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Iscritto il: mercoledì 11 febbraio 2009, 10:24
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ciao in quale periodo e' iniziato l'uso degli scambi ad ago flessibile ? grazie


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 Oggetto del messaggio: Re: epoca tipologia scambi
MessaggioInviato: lunedì 6 settembre 2010, 20:09 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Località: Faenza
Gli scambi ad aghi flessibili (termine tecnico : cerniera elastica) dovrebbero essere comparsi alla fine anni '50 col tipo 60 UNI (per le linee principali), seguito nei primi anni '70 dal tipo 50 UNI.

Lo si desume incrociando i dati di un articolo apparso a Giu 73 su "La Tecnica Professionale" ed. CIFI, per la presentazione degli allora nuovi scambi 50 UNI, coi dati di una Norma UNI trovata cercando "60 UNI" su Google.

Per la loro installazione non ho dati, ma si può fare una stima.

Se si ha il ricordo del transito di un treno sulla linea e nell' epoca di cui si vuole sapere,
occorre ricordare il rumore.

Cerniera a giunto : al passaggio si ha un "tu-tum-taratum"
Cerniera elastica : al passaggio si ha solo una specie di "grruuooll"
Questo avviene a causa del fatto che, negli scambi a cerniera elastica, tutte le giunzioni fra le rotaie che li compongono, sono ottenute per saldatura. Negli altri scambi si tratta, invece, di normali giunzioni steccate.

Informazioni si trovano anche alla pagina "Deviatoi " di Wikipedia.

Anche nel modellismo la differenza fra aghi giuntati ed aghi elastichi potrebbe dar luogo ad una differenza di rumore di passaggio, risultando la cerniera elastica meno rumorosa al passaggio dei treni per la presenza di un minor numero di giunte e per la minor mobilità dell' ago.

Modellisticamente uno scambio tangente 0.12 (angolo 6° 34'), sarebbe lungo fra 263 mm (36 UNI) e 288 mm (50 UNI).
Recentemente due dei principali produttori di armamento modellistico hanno messo in produzione scambi simili ai citati.
Si riconoscono per l' angolo di uscita di 6°34', per la lunghezza, superiore a 250 mm, e per avere il cuore rettilineo.
Naturalmente il loro uso richiederebbe spazi adeguati che non sempre sono disponibili.

Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: epoca tipologia scambi
MessaggioInviato: martedì 7 settembre 2010, 11:48 
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Iscritto il: mercoledì 11 febbraio 2009, 10:24
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Località: aosta
grazie mille, quindi ambientando il diorama in epoca trifase (anni 60) entrambi andrebbero bene?
ciao e grazie ancora stefano


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 Oggetto del messaggio: Re: epoca tipologia scambi
MessaggioInviato: sabato 11 settembre 2010, 17:39 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
Messaggi: 1972
Località: Faenza
Vorrei solo aggiungere una piccola cosa.
Nelle foto di treni a trazione trifase mi è sempre sembrato di vedere scambi con aghi giuntati, quindi non elastici.
Ovvero materiale d' armamento datato !
Però non l' ho mai visto di persona (purtroppo !). Eccetto il Museo Ferroviario Piemontese, dove i binari e gli scambi sono tutti FS 36 UNI. Ed è un cimelio anche quello !

Credo, però, che modellisticamente la differenza sia poco percepibile.
Anche in un' opera d' arte come il trifase del gruppo di Savona,
di cui si può vedere uno scambio capolavoro in
http://www.youtube.com/watch?v=fX607n8NU6k (si può fare pubblicità a Duegì ?)
all' istante 0:32, in basso a destra semicoperto dalla scritta "TUTTO TRENO IN TV".

A occhio sembra la riproduzione di uno scambio 36 UNI.
Suscita la mia ammirazione, anche se, credo richieda bordini fini per transitarci senza deragliare.

Però, ripeto, personalmente non vedrei come errore l' uso di scambi con rotaie elastiche.

Infine, mi piace notare che gli scambi vecchio tipo (aghi giuntati) avevano l' itinerario deviato non perfettamente circolare.
Il contrago deviato, infatti, era rettilineo ed angolato,e la curva inizava con un angolo.
Quando ancora avevo i capelli folti, ricordo che stando sul treno si riconosceva l' inizio di una deviata dallo strattone laterale dovuto alla brusca variazione di raggio.

Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: epoca tipologia scambi
MessaggioInviato: lunedì 13 settembre 2010, 8:28 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 17:07
Messaggi: 916
Località: Viareggio
I deviatoi dai modelli delle ex reti (es. FFCC, RS, RM, ecc..) fino a quelli FS 46,3 avevano la particolarità di essere tutti con aghi a cerniera articolata; gli aghi, i relativi controaghi e i cuori erano rettilini.
Quindi come ha detto Stefano Minghetti stando sul treno all'ingresso del ramo deviato si avvertiva uno strattone laterale dovuto all'angolo che la deviata formava rispetto al binario di corretto tracciato, comunque anche dall'esterno, guardando i vecoli impegnare la deviata si vedeva nettamente l'ingresso in deviata con un movimento brusco.
Carlo Pezzini


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