No, ci sono diversi modi per salvaguardare il tracciato, basta fare controlli annui, poi si salva il tracciato, ma se vendono le stazione per fare parcheggi e palazzi, a che c'è serve il tracciato libero? Ricordiamoci che se si dovesse ritrasformare la pista ciclabile in ferrovia, ci saranno tutti i ciclo amatori che protestano contro il ripristino, se si vuole costruire la ciclabile affianco la ferrovia, servono più soldi, e vedendo il costo alto della ricostruzione della linea e della pista ciclabile, si lascia tutto per come era. Voglio pure ricordare che io non odio le piste ciclabili, amo la bicicletta, ma odio che si deve sacrificare una ferrovia, che per la maggior parte delle volte, e sottoutilizzate. Per gli amministratori non c'è niente da fare, sono pochissimi che sanno fare il loro lavoro....Scusate per OT.
Marco Rivola ha scritto:
Non so più cosa scrivere per far capire che le piste ciclabili costituiscono spesso l'unica possibilità per evitare la distruzione dei tracciati ferroviari e quindi salvare almeno la speranza di un futuro ripristino del servizio ferroviario.
Qualcuno davvero pensa che una volta costruite strade, capannoni industriali, canali, condomini, parcheggi ecc. su di un sedime ferroviario poi si possa riaprire l'ex strada ferrata? Ma sapete di quale pasta sono fatti molti esimi amministratori locali, politici, impresari edili e C.? Credete che gliene importi qualcosa delle ferrovie? Sbancare, cementificare, asfaltare è il motto impresso a caratteri d'oro (ti pareva...) sulla loro bandiera.
Ce ne stiamo accorgendo ancora una volta in questi giorni post alluvione nel Veneto supercementificato ed urbanisticamente caotico.