Ho fatto qualche prova, nel tentativo di realizzare un segnalatore di occupazione più semplice possibile.
Collegando un normale led rosso a 4 diodi come indicato (2+2), la caduta di tensione non è sufficiente ad accenderlo; probabilmente i led interni agli optoisolatori sono più sensibili (infrarossi??).
Ho provato con 6 diodi (3+3), provocando quindi una caduta di tensione superiore a 2 volt. Il led si accende.
Provando diversi rotabili fermi (loco digitali, carrozze con decoder funzioni e carrozze con luci non digitali) l'intensità luminosa varia ma resta sempre visibile.
Prova dinamica con un treno completo (loco + 4 carrozze illuminate): il led segnala correttamente impegno della tratta monitorata ma, man mano che il treno avanza (aumenta quindi il carico sulla tratta), l'intensità luminosa aumenta - e fin qui niente di male - però diminuisce la velocità

; velocità che poi riprende con un'impennata appena la loco esce dalla tratta sezionata. La loco ha un decoder con compensazione di carico ma, se la tensione scende, miracoli non ne può fare.
Ora il mio dubbio è: con 3+3 diodi succede, ma con i circuiti proposti che ne usano 2+2 succederebbe lo stesso?
Teoricamente, alimentando tutte le sezioni del plastico attraverso dispositivi uguali, si sarebbe una riduzione di tensione generalizzata che non dovrebbe produrre sbalzi di velocità; solo che nei momenti di transizione, quando la loco impegna una tratta "scarica" potrebbero ugualmente verificarsi.
Altre prove in vista: vi aggiornerò.
Ciao.
Arturo.