straccaletto ha scritto:
Per Gr471: Epoca da 1 a 3
raggio minimo 60 cm
pendenza max 3.5% (finora ci sono stato). Il valore di per se non mi preoccupa, dato che se qualche loco dimostrerà di non farcela, verrà assegnata ad uno dei turni di doppia trazione, dato che cmq immagino tutto l'impianto in salita, da una valle molto bassa, ad una valle posta in alto tra alti picchi;
"esistono raccordi sia in pianta che sulle livellette?" - cioè?
Binari di sosta: la lunghezza che mi sono dato come std è 210 cm, pari a circa 6 carrozze da 27.5 + loco 30 e margine, oppure 6 carrozze x da 30 + loco senza margine, oppore 7 carrozze da 25 o meno e loco. Esistono al livello 1, quello in piano, dei binari di precedenza da 300 cm circa, per ricoverare treni da parata, o composizioni nascoste da scomporre alla prima sosta in stazione(letti, cuccette, carrozze dirette in località diverse etc). Lo stesso nella stazione del piano più alto, al momento battezzata Valalta, i binari sono utilizzabili sia singolarmente che in successione per avere lunghezze utili fino a 330 cm circa. Il mio interesse principale consiste nei mezzi automotori, per cui i convogli spesso oscilleranno tra 25 e 150 cm.....
a parte il piano nascosto che serve da feeder o magazzino per tutto il plastico, il resto diciamo che è abbondantemente a vista. Ad occhio direi un 70/30, forse più.
L'opera di ottimizzazione che vorrei fare è nella stazione del piano livellato, battezzata Trenopolis, dove forse potrei risparmiare un binario, lasciando + spazio al paesaggio.
Sul problema dei deviatoi ho valutato molto la cosa ed ho cercato di eliminare le deviate sulla linea di corsa; gli inglesi invece li uso per risparmiare spazio.... Ogni consiglio specifico su come mdificare tratti di stazione o di linea è moooolto gradito. Purtoppo manco di fantasia
Vedo invece che di fantasia ne possiedi in abbondanza.
Condivido le tue considerazioni e, soprattutto, le specifiche tecniche di progetto adottate.
I raccordi in pianta: dopo un rettileneo segue un tratto curvilineo solitamente a raggio costante; per passare dal tratto rettilineo a quello curvilineo la cosa avviene con gradualità, con un raccordo che aumenta progressivamente la curvatura fino a quella del tratto a raggio costante per consentire una più regolare marcia dei treni.
Lo stesso nel piano verticale: se da un tratto orizzontale passi a uno inclinato occorrre un ampio raccordo per evitare di creare un angolo vivo o qualcosa di simile (e poi alcuni
treninari si lamentano perchè la loro locomotiva incontra difficoltà quando inizia o finisce la salita).
Gli incroci fanno risparmiare spazio, ma sono assolutamente irreali sulle linee di corsa.
Si, l'impianto è un po' complicato, ma la situazione non è certamente così disastrosa come scrive "andrea (valpambiana)".
Secondo me dovresti semplificare rivolgendoti di più verso il realismo, che verso l'affollamento.
Il difetto di noi tutti modellisti è quello di affollare a dismisura il nostro spazio, mentre nella realtà le cose vanno ben diversamente, a meno che non ti trovi in una grande stazione tipo Roma Termini.
Ultima mia considerazione personale: io non amo gli elicoidali per salire di livello, preferisco ... l'ascensore.
A parte lo scherzo non amo nè gli elicoidali, nè troppi piani e livelli abissali.
Ciao e facci sapere come procedi.