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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior manuale di fermodellismo
MessaggioInviato: giovedì 3 febbraio 2011, 18:21 
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Nome: CARLO MERCURI
Iscritto il: venerdì 11 dicembre 2009, 20:53
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Località: Cecina (LI)
Massimo di Vico ha scritto:
(Domandina garbatamente provocatoria: la precedenza in retrocessione, come e dove si fa? :D :P :D :P )

La risposta è proprio nel manuale di Beverini e Parodi, nello schema n°13 a pag.42:
"Il treno che deve cedere il passo vi retrocede, dopo essere arrivato ed aver fatto scendere i viaggiatori. Appena è stato preceduto è pronto a ripartire.
Questa sistemazione insolita dei binari era molto usato una volta, quano i deviatoi non avevano ancora il comando a distanza."


Possiedo anch'io questo ottimo manuale, che non ha solo schemi "a piatto di spaghetti", come dici tu, ma ha anche degli ottimi schemi da punto a punto. Credo sia stato il primo manuale a proporre questi impianti con sviluppi realistici, ed è tutt'ora un manuale con il necessario per un buon impianto in stile italiano.

Carlo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior manuale di fermodellismo
MessaggioInviato: venerdì 4 febbraio 2011, 22:24 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 0:00
Messaggi: 778
Bravo :P , citazione precisissima :P
Però ho un sospetto: mi è capitato, molti anni addietro, di essere su un treno diretto che sorpassava un "locale" ricoverato in retrocessione.
Si vedeva il locale pieno ed il marciapiede di stazione vuoto! ....... :shock:
Ci vorrebbe qualcuno addentro alle segrete cose dei regolamenti....
Anche se usando un po' di logica (per me) trovo assurdo fare scendere tutti i viaggiatori da un treno per farli stare in piedi su un marciapiede a farsi fare vento dal treno in transito e poi farli rimontare sul vagone .... Ma, i bagagli? (Tanto per dirne una! :D )
Ho ripreso in mano questo libro tempo addietro ed a rivedere quei tracciati mi è venuto un magone ......
Ciao.
Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior manuale di fermodellismo
MessaggioInviato: venerdì 4 febbraio 2011, 22:48 
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Iscritto il: mercoledì 24 gennaio 2007, 11:50
Messaggi: 1512
Località: Venezia
Credo che la cosa possa essere interpretata come "far scendere i viaggiatori che devono scendere proprio in quella stazione" (e magari far salire coloro che da lì partono). Gli altri possono rimanere a bordo, non vedo alcun pericolo in una manovra di retrocessione.

Ciao
Andy


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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior manuale di fermodellismo
MessaggioInviato: venerdì 4 febbraio 2011, 23:54 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 0:00
Messaggi: 778
Quindi andrebbe intesa come: "effettua il servizio viaggiatori nella stazione" e dopo viene ricoverato in retrocessione ecc, ecc.
C'è della buona logica in questo :wink:
Molto bene, grazie.
Se poi, oltre alla logica, ci fosse anche una citazione regolamentare su come veniva effettuato questo sorpasso quando era di moda ......
Lo ammetto, sono curioso :D
Ciao, ciao.
Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior manuale di fermodellismo
MessaggioInviato: sabato 5 febbraio 2011, 8:05 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
Messaggi: 9195
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Anch' io nutro un bel ricordo del Manuale dei Tracciati di Beverini e Parodi.
Parlo di "ricordo", perche' tanti anni fa' ebbi la malsana idea di prestarlo a persona poco affidabile, che lo perse... :evil: :evil: :evil:
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior manuale di fermodellismo
MessaggioInviato: sabato 5 febbraio 2011, 13:20 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 14:02
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Località: Grosseto
Massimo di Vico ha scritto:
Quindi andrebbe intesa come: "effettua il servizio viaggiatori nella stazione" e dopo viene ricoverato in retrocessione ecc, ecc.
C'è della buona logica in questo :wink:
Molto bene, grazie.
Se poi, oltre alla logica, ci fosse anche una citazione regolamentare su come veniva effettuato questo sorpasso quando era di moda ......
Lo ammetto, sono curioso :D
Ciao, ciao.
Massimo


Personalmente non ricordo di aver effettuato una precedenza con retrocessione in un binario non atto al servizio viaggiatori con treni di materiale ordinario, almeno fino a quando non furono introdotte in servizio le vetture con il blocco porte. Allora poteva capitare, ma molto, molto raramente (mi pare di rammentare una precedenza a Castagneto), in quanto si aveva la garanzia che nessun viaggiatore (preso dall'ansia di quell'improvviso cambio del senso di marcia) sarebbe potuto scendere nell'interbinario mentre transitava un rapido.
Ma anche con le Ale 840 non era prassi abituale.
Ritornando al manuale, quello di Beverini e Parodi è stata la mia bibbia fermodellistica, lo conservo e lo consulto tuttora, specie per l'impianto in analogico in N, anche se oramai è diventato unto e bisunto per via delle frequentissime consultazioni avvenute nel tempo.
Per esempio, ho attuato il blocco elettrico (veramente semplice ed affidabile senza ricorrere all'elettronica) e il cappio di ritorno proprio grazie alle loro istruzioni.
Mi piace però ricordare anche quello più vecchio di Italo Briano, in cui già si potevano scoprire i primi plastici a moduli, le autocostruzioni delle stazioni, della linea aerea (al tempo in cui c'era solo quella RR) del movimento manuale degli scambi tramite fili ed altre preziose idee.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior manuale di fermodellismo
MessaggioInviato: sabato 5 febbraio 2011, 13:53 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 6160
Località: Bruschi
visto che non hai problemi con il francese , esistone dei bellisimi cahier pubblicati sia da loco revue che da rf mnotematici...vernicitaura, sposrcature, paesaggio elettricità ed elettronica etc e devo dire , che sono di gran lunga il meglio di quanto abbia visto pubblicato fino ad ora.
un nauale va bene per suscitare la curiosità , ma non sarà mai approfondito.
Quello della Duegi letto e venduto, troppi articoli presi paro apro e solo tradotti dalle riviste tedesche...un pò una delusione..
Altra cosa che fà rf è la costruzione passo a passo , numero dopo numero partendo dalla progettazione di un impianto, cosa che mi chiedo perchè non venga riproposta daTT o TTm...redazione, ci sei?
saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior manuale di fermodellismo
MessaggioInviato: sabato 5 febbraio 2011, 15:54 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
Messaggi: 851
Località: San Martino Buon Al.
Caro Claudio, la redazione c'è. Io credo che prima o poi qualcosa di importante verrà fuori, nella sostanza che tu citi. A proposito, verrai a Verona? Ho tanta voglia di rivedere gli amici e di farne altri.
Saluti circolari.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior manuale di fermodellismo
MessaggioInviato: sabato 5 febbraio 2011, 16:21 
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Iscritto il: domenica 4 marzo 2007, 17:13
Messaggi: 126
Località: TRENTO
Beh, visto che molti si sono fatti trasportare dai ricordi propongo il mio personale miglior manuale che ho praticamente consumato ormai vent'anni (forse qualcuno in più) fà:
Immagine
Poi proprio qualche giorno fà riflettevo, avendo avuto per le mani la prima uscita della nuova collana in edicola per la nostra passione, che l'Enciclopedia di Modellismo Ferroviario della Hobby & Work è nettamente superiore ed è stata, per me, veramente importante da cui ho imparato tantissime cose sia dei treni reali che per il modellismo.
Ripeto, tutto un altro livello e questo un pò mi dispiace e fà pensare visti i progressi fatti nel campo dei materiali e in generale della nostra passione.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior manuale di fermodellismo
MessaggioInviato: sabato 5 febbraio 2011, 17:06 
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Iscritto il: sabato 6 maggio 2006, 15:55
Messaggi: 1617
Località: bologna
Si faceva sulle linee a binario unico,nei nostri impianti modello se uno ha una stazione nascosta oppure la linea con un blocco automatico ha una notevole ragion d' essere(stazione con 2 soli binari su linea a binario unico con almeno 3 treni circolanti in contemporanea)sempre che piacciano le manovre ovviamente.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior manuale di fermodellismo
MessaggioInviato: domenica 6 febbraio 2011, 10:40 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 14:02
Messaggi: 550
Località: Grosseto
gmg20 ha scritto:
Si faceva sulle linee a binario unico,.



Ho qualche perplessità che nelle stazioni atte agli incroci e precedenze delle linee a binario unico non vi fosse un secondo binario con marciapiade, anche di ridotte dimensioni.
Per esempio, a Torre Bibbiano c'era un solo binario, più uno scambio che portava al fabbricato merci, ma era appunto una semplice fermata, cioè località di servizio dove non era possibile fare incroci e precedenze, non una stazione. Così come Pian delle Vigne, che era anch'essa una fermata.
Ma ho conoscenza solo della linea di Siena.
Le uniche retrocessioni che ho conosciuto sul binario unico in Dirigenza unica potevano limitarsi a pochi metri per liberare un attraversamento a raso.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior manuale di fermodellismo
MessaggioInviato: domenica 6 febbraio 2011, 20:16 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 0:00
Messaggi: 778
Vediamo intanto di chiarire l'aspetto della precedenza in retrocessione: il primo pensiero va ai treni merci che non offrono problemi di passeggeri .... :wink:
Il mio ricordo personale si pone alla fine degli anni '70, forse nei primissimi '80.
Con due amici si decise di andare a trovare a ferragosto dei parenti in vacanza a Cavo sull'Isola d'Elba. C'era un comodo aliscafo da Piombino alle 8.15 la mattina (era anche l'unico!!). Per essere al porto di Piombino a quell'ora c'era da affrontare un viaggio notturno: partenza da Pontedera alle 3 e qualcosa con un locale da Firenze per Grosseto, cambio a Pisa con un diretto da Torino per Roma, cambio a Campiglia ...
Il diretto, pieno e strapieno, viaggia con notevole ritardo e, passando da Castagneto, sorpassa il locale preso a Pontedera posto in retrocessione sul binario.
Arrivammo a Campiglia e cambiammo treno e prima della partenza per Piombino arrivò anche il localino da Firenze .....
Tutto li.
Ciao a tutti.
Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior manuale di fermodellismo
MessaggioInviato: lunedì 7 febbraio 2011, 9:49 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 14:02
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Località: Grosseto
Massimo di Vico ha scritto:
Vediamo intanto di chiarire l'aspetto della precedenza in retrocessione: il primo pensiero va ai treni merci che non offrono problemi di passeggeri .... :wink:
Il mio ricordo personale si pone alla fine degli anni '70, forse nei primissimi '80.
Con due amici si decise di andare a trovare a ferragosto dei parenti in vacanza a Cavo sull'Isola d'Elba. C'era un comodo aliscafo da Piombino alle 8.15 la mattina (era anche l'unico!!). Per essere al porto di Piombino a quell'ora c'era da affrontare un viaggio notturno: partenza da Pontedera alle 3 e qualcosa con un locale da Firenze per Grosseto, cambio a Pisa con un diretto da Torino per Roma, cambio a Campiglia ...
Il diretto, pieno e strapieno, viaggia con notevole ritardo e, passando da Castagneto, sorpassa il locale preso a Pontedera posto in retrocessione sul binario.
Arrivammo a Campiglia e cambiammo treno e prima della partenza per Piombino arrivò anche il localino da Firenze .....
Tutto li.
Ciao a tutti.
Massimo


In quegli anni le relazioni dirette Firenze SMN-Piombino erano espletate da treni composti di materiale leggero, Ale 840 e 540 (quest'ultime erano assegnate solo a Firenze e questa era l'unica occasione per vederle sulla Tirrenica da Pisa in giù), proprio per accelerare le operazioni di regresso nella stazione di Campiglia, che era ancora dotata di scambi a mano. Quindi mi pare strano che quel giorno che tu hai preso quel locale, questo fosse composto di materiale ordinario, il che avrebbe comportato un gran perditempo, visto e considerato che gli scambi di Campiglia sono abbastanza distanti fra loro. E, con il traffico merci che c'era allora per Portovecchio, meno manovre si facevano a Campiglia e meglio era.
Come ho già scritto, precedenze in retrocessione con mezzi leggeri erano fattibili, anche se si cercava di evitarle il più possibile.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior manuale di fermodellismo
MessaggioInviato: lunedì 7 febbraio 2011, 10:49 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 0:00
Messaggi: 778
Guarda che il locale preso a Pontedera era per GROSSETO :wink:
Poi, vista levataccia, il viaggio in piedi stipato come una sardina (ma al finestrino :D ) potrei aver preso "lucciole per lanterne" ma sono ragionevolmente certo di quel che vidi.
A Campiglia treno di materiale leggero, però non ricordo cosa.
Invece ricordo con commozione il transito della "Freccia dell'Elba" da Pontedera, la sera verso le 20.10. Veder passare in velocità quelle elettromotrici con la fascia rossa faceva un bell'effettaccio :D (e ricordava che era ora di tornare a casa per cena :wink:
Ciao, a presto.
Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: Il miglior manuale di fermodellismo
MessaggioInviato: lunedì 7 febbraio 2011, 13:04 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:35
Messaggi: 4160
Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
....il miglior manuale??GLI AMICI 8) ! quelli esperti ma non saputoni,quelli che antepongono il funzionamento e l'esercizio di moduli,plastici,diorami operativi, alla mania -quasi psicotica- del triangolino o del gradino troppo su o troppo giù ed amenitàsimili(che però fanno sempre più precipitare il nostro hobby in un baratro di costi elevati e quindi di scarse new entry),amici giovani o anziani rispetto a me,non importa,ma che sappiano usare le mani e sappiamo insegnare me e ad altri a FARE...per il resto non c'è libro o rivista che tenga,sia pure guardando al mio passato e quindi alla mia infanzia(non solo in senso anagrafico)e non dimenticando riviste e cataloghi oggi,ahimè,sostituiti -sia pure mai del tutto-dal web....per il mio plastico non ringrazierò mai abbastanza persone come Armando/Fiskiottokid(negoziante poco negoziante e MOLTO ...fermodellista!)o il mitico Davide (del G.F.Tropea) ed altri che non cito, ma che sanno bene quanto io li stimi e sia debitore verso di loro,anche a causa di una mia lontanza più o meno forzata da modelli e binari in H0,durata un quarto di secolo! :D


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