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 Oggetto del messaggio: Re: Cogne - Acque Fredde
MessaggioInviato: venerdì 14 gennaio 2011, 9:02 
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Iscritto il: sabato 19 luglio 2008, 8:55
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Mi sono posto il problema anch'io. A parte il fatto che forse la nuova strada sarebbe superflua, è possibile che le competenti (?) autorità intendano rifare ex novo la parte di tracciato in galleria?

E' vero che la spesa sarebbe enorme, ma alle regioni a statuto speciale è permesso questo ed altro ancora.
O hanno subito tagli anch'esse da parte del governo che dovrebbero indurle ad una maggiore prudenza nello spendere e nello sperperare?


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 Oggetto del messaggio: Re: Cogne - Acque Fredde
MessaggioInviato: venerdì 14 gennaio 2011, 12:30 
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Nome: Alessio
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Ultima modifica di centu il giovedì 13 luglio 2017, 6:27, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Cogne - Acque Fredde
MessaggioInviato: venerdì 14 gennaio 2011, 16:23 
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Il salto della quaglia...ah che sport nazionale!!! :x
Comunque, dopo le rivelazioni sulla sede della galleria qualche dubbio viene...la ferrovia in Val d'Aosta proprio non la calcolano eh? :(


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 Oggetto del messaggio: Re: Cogne - Acque Fredde
MessaggioInviato: giovedì 20 gennaio 2011, 11:07 
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Località: Veneto
E' ora e stra-ora che i privilegi delle regioni a statuto speciale vengano almeno ridimensionati. Costituiscono un'offesa permanente agli abitanti delle altre regioni.
Per di più spesso le abbondanti risorse finanziarie delle regioni a s. s. vengono sperperate o finiscono nelle tasche di amici e amici degli amici.


Ultima modifica di Marco Rivola il venerdì 21 gennaio 2011, 16:34, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Cogne - Acque Fredde
MessaggioInviato: giovedì 20 gennaio 2011, 12:02 
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Località: Legnano (MI)
Ormai sono diventate delle leggi anacronistiche, ci vorrebbe un taglio anche a queste spese eccessive vista la situazione economica...


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 Oggetto del messaggio: Re: Cogne - Acque Fredde
MessaggioInviato: mercoledì 26 gennaio 2011, 10:09 
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Marco Rivola ha scritto:
Mi sono posto il problema anch'io. A parte il fatto che forse la nuova strada sarebbe superflua, è possibile che le competenti (?) autorità intendano rifare ex novo la parte di tracciato in galleria?


Una delle motivazioni per ripristinare il servizio su ferro, oltre a quella più squisitamente turistica, era quella di avere un collegamento alternativo in caso di interruzione per neve o frane della statale per Cogne, isolando così la vallata. Questa motivazione evidentemente sta ancora in piedi, solo che invece di fare un collegamento su ferro lo fai su gomma.

s.


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 Oggetto del messaggio: Re: Cogne - Acque Fredde
MessaggioInviato: mercoledì 26 gennaio 2011, 11:56 
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Rimane un'occasione sprecata...oltre ai milioni spesi per il progetto... :(


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 Oggetto del messaggio: Re: Cogne - Acque Fredde
MessaggioInviato: sabato 12 febbraio 2011, 23:21 
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Iscritto il: martedì 11 gennaio 2011, 0:09
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Ragazzi!
Da buon Valdostano, non siamo mica gli Americani..... Prima facciamo sparire q.milione di euro.. Poi per problemi che un q.siasi modellista potrebbe risolvere in fretta i in maniera economica, blocchiamo tutto! Certo tra un pochino altri milioni, spariranno nel buco nero della galleria.. Che magia!


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 Oggetto del messaggio: demolitori
MessaggioInviato: sabato 19 febbraio 2011, 12:49 
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La coalizione tra la giunta regionale ed i sindaci di Cogne e Gressan sta facendo pressioni al consiglio regionale per sancire la definitiva demolizione.

Vogliono far credere che la demolizione della tramvia sia l'unica cosa giusta, ma se pensate che sia a costo basso vi sbagliate.

A tale proposito è interessante la risposta del Sindaco Allera del 4/2 ad un'interpellanza della minoranza consigliare di Cogne, che aveva caldeggiato almeno il ricupero della tratta Cogne Epinel come ferrovia turistica.

“La possibile riconversione del tratto di ferrovia da Cogne ad Epinel come pista ciclabile rientra in un più ampio ed articolato progetto di riconversione dell’ex Villaggio Cogne e delle pertinenze minerarie ad esso annesse.

Tale idea di riconversione era presente nel nostro programma elettorale anche se, vista la sua complessità, non poteva certamente essere considerato un progetto, ma semplicemente un’idea e come tale suscettibile di miglioramenti ed anche di stravolgimenti.

La nostra iniziativa di portare a conoscenza dell’Amministrazione Regionale questa idea è stata fatta solo nell’ottica di bloccare un’ipotesi di “fantasiosa riconversione”, portata avanti dalla precedente Amministrazione comunale e condivisa da alcuni esponenti di spicco del vostro gruppo, che prevedeva l’utilizzo dell’attuale tramvia tra Cogne e Epinel ad uso turistico per portare avanti e indietro i passeggeri, farli transitare nella galleria di Crétaz, all’interno della quale con il passaggio del trenino si sarebbero illuminate delle foto d’epoca del trenino stesso e della miniera.

Su questa iniziativa la Regione ha commissionato uno studio di cui cito solo i dati essenziali dell’investimento riferiti al progetto Cogne-Epinel:

· Costo dell’intervento – Euro 2.285.000

· Costo di esercizio – Euro 260.000 annui

· Possibili entrate – Euro 40.000, stimando 8.000 passaggi a 5 euro il singolo biglietto

· Disavanzo a carico del Comune – Euro 220.000 annui

La pista ciclabile tra Cogne e Epinel, da noi ipotizzata, prevede semplicemente lo smantellando dei binari e delle traversine (che potrebbero facilmente essere rivenduti), la realizzazione di un percorso pedonale e ciclabile in asfalto ecologico, accessibile anche ai disabili, che collegherebbe Cogne ad Epinel su un percorso pianeggiante, molto soleggiato, con splendida vista sugli abitati di Cogne, Crétaz ed Epinel.

Oltre a questo, la nuova pista ciclabile, in un futuro prossimo, potrebbe fornire un facile accesso pedonale tra la discarica Cogne, in cui sarebbe ipotizzato spostare l’Area Camper (liberando i parcheggi di Revettaz ad esclusivo utilizzo della sosta per accedere all’abitato di Cogne ed al Villaggio Cogne) e il centro del Paese.

Oltre a ciò, la pista ciclabile, nel suo tratto iniziale, potrebbe essere utilizzata anche per il transito di eventuali mezzi di soccorso, tra la Centrale Unica prevista all’interno dell’ex stazione e la piazzola di elisoccorso, che a detta dei vertici della Protezione Civile Valdostana e dell’ENAC, troverebbe la sua collocazione ideale proprio sulla discarica, in quanto in posizione strategica ai fini della sicurezza, soprattutto per il volo notturno.

Tale utilizzo permetterebbe inoltre di destinare fin da subito l’attuale stazione a Centrale Unica del Soccorso e a presidio fisso dell’Arma dei Carabinieri, che ormai da troppi anni manca nel nostro Paese.


Sull'ipotesi di uso turistico tra Cogne ed Epinel ribadisco quanto già detto in passato, non aveva senso trasportistico, tuttavia l'intenzione della precedente amministrazione era di mantenere le infrastrutture e mezzi per un utilizzo turistico museale, in attesa di tempi migliori.

Lo studio era stato commissionato nel marzo del 2010 ad un ingegnere della Soc. Inten, la stessa società che, assieme a Geodata ed un esperto giuridico, aveva steso la relazione sullo stato della tramvia nel 2008: era prevista la consegna in 3 settimane per un'importo di 7721 euro.

Finora non ero venuto a conoscenza dei contenuti di tale studio, ma dai pochi dati che il sindaco ha riportato si possono fare parecchie osservazioni, in primis sui costi di ripristino ed esercizio francamente eccessivi.

Principalmente i costi infrastrutturali di ripristino per un servizio turistico Cogne Epinel riguardano lavori di riassetto del binario per 3,5 km circa, con sua regolazione, allargamento e sopraelevazione in curva.

La galleria di Cretaz di 905 m non ha mai denotato problemi, essendo rettilinea il binario potrebbe essere disassato quanto basta per lasciare lo spazio laterale per un'eventuale evacuazione dal convoglio.

I costi per tale lavoro, già riportati in post precedenti, li ricaverei dagli studi Geodata ed Inten: per l'intero tracciato di 11,9 km si erano stimati 1,5 mil.€, ossia circa 125.000 €/km.

Largheggiando e comprendendo il rinnovo dei pochi scambi nella stazione di Cogne si può considerare un costo medio di 150.000 €/km: il costo totale per i 3,5 km da Cogne ad Epinel sarebbe sui 525.000 €.

Per i locomotori e carrozze non si avrebbero spese, sono perfettamente riutilizzabili e su di un binario ben regolato si può effettuare il servizio ad una velocità massima di 20 km/h.

Anche se i locomotori avrebbero un peso di 38 tonn. non si avrebbero problemi al binario, tanto più che si svolgerebbe un servizio limitato a poche corse al giorno, quindi senza problemi di autonomia, con lunghi periodi di inattività nelle mezze stagioni.

Ciò in analogia ad altre ferrovie turistiche, anche minerarie, con molti casi di utilizzo con 1 o 2 corse A/R in giorni festivi nell'alta stagione, al limite con servizi giornalieri nelle due settimane a cavallo delle feste natalizie e quelle di ferragosto.

Il servizio sarebbe a spola con 2 persone, un tramviere alla guida ed un dirigente, ad Epinel non servirebbe un binario di raddoppio ma sarebbe da realizzare una pensilina.

A tale proposito i costi di esercizio annuale ipotizzati (260.000 €) equivalgono allo stipendio annuo di ben 4 - 5 persone: con le considerazioni sopra riportate e le esperienze di impianti simili sono cifre fuori luogo, il servizio potrebbe essere effettuato dal personale del museo od addirittura da volontari, come nella Ferrovia del Furka.

La ricarica delle batterie dei locomotori potrebbe avvenire nel deposito officina di Cogne, già attrezzato allo scopo.

La composizione del convoglio potrebbe essere ridotta a circa 5 carrozze (80 persone) ma aumentabili in caso di comitive, con i 2 locomotori agli estremi (quello in coda inattivo e di riserva in casod i guasto).

Ritornando alla demolizione della tramvia il sindaco di Cogne pensa di guadagnare dalla vendita del binario, ma ciò non ripaga la manodopera, anzi.

Infatti sempre negli studi Geodata ed Inten la soluzione del trenino turistico su gomma in galleria prevedeva un costo di 10 mil.€: detratti i 6-7 mil.€ per la messa in sicurezza della galleria del Drinc, i restanti 3-4 mil.€ sarebbero i costi di demolizione ed asfaltatura della sede, con un costo chilometrico medio di 250.000 - 330.000 €/km: dal binario si potrebbe ricavare circa 20.000 €/km, meno del 10%, considerando un costo del rottame ferroso di 280 €/tonn.

Applicata alla Cogne Epinel si avrebbe un costo tra gli 870.000 ed i 1.100.000 €, mediamente 1 mil.€: se ne spenderebbe la metà per mantenere la tramvia.

Per la demolizione della tramvia in prospettiva verrebbero comunque spesi 10 mil.€, tra l'asfaltatura della Cogne - Epinel e della Plan Praz - Acquefredde, ma anche della galleria del Drinc e quella di Charemoz: il binario sarà d'impiccio, si vuole posare anche una condotta del metano, inoltre per l'ipotizzata condotta d'acqua pensata a servizio degli impianti di innevamento di Pila ora si pensa anche ad un'uso idroelettrico.

Vedo qualche nesso con le vicende della ristrutturazione della centrale di Chavonne, tale condotta può fungere da gronda e captare acque da Pila verso la progettata diga presso Cretaz.


Saluti da Flavio Menolotto


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 Oggetto del messaggio: Re: Cogne - Acque Fredde
MessaggioInviato: sabato 19 febbraio 2011, 12:53 
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Iscritto il: lunedì 23 novembre 2009, 20:28
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Guarda caso nelle audizioni al consiglio regionale il sindaco di Gressan si sbilancia sui costi di demolizione, ben 430.000 euro per il breve tratto di 1 km tra Plan Praz ed Acquefredde, come riportato dall'articolo comparso su "Aosta Sera" .

Trenino Cogne-Pila
“Anche se il trenino non si farà vogliamo che la galleria Cogne-Pila rimanga operativa”

Aosta - Allera e Martinet, sindaci di Cogne e Gressan, ieri, sono stati ascoltati dalla Regione. Al centro della discussione il futuro della galleria che collega Pila a Cogne. Allera: “E’ importante che la galleria rimanga operativa per eventuali emergenze".
Un’audizione nel corso della quale i sindaci di Cogne e Gressan, Franco Allera e Michel Martinet, hanno espresso le loro richieste in merito al Trenino di Cogne. Dal lato regionale non ci sono, per il momento, novità, lo conferma Allera. “In quest’occasione ci hanno solo ascoltato. Per quanto riguarda Cogne abbiamo solo chiesto che la galleria che collega il nostro comune con Pila venga tenuta operativa, anche se il progetto del Trenino viene scartato. Chiediamo quindi quel minimo di manutenzione che consenta di poter usare il collegamento, questo è importante soprattutto in casi, per fortuna non così frequenti, di emergenza”.

Che il trenino non si farà sembra ormai un dato acquisito, ma Allera e Martinet vogliono che non vada perso tutto. Per la riqualificazione del lato di Gressan sono previsti 430 mila euro. La preoccupazione di Gressan è che il nuovo progetto, che prevede il recupero delle strutture di Acque Fredde, andrà a interferire con la pista di Plan Praz. Nel lato Pila gli ex locali della biglietteria avranno nuova vita, e ospiteranno attività commerciali.

Nelle prossime settimane la IV Commissione consiliare, sviluppo economico, dovrà ascoltare l'Assessore regionale ai Trasporti, Aurelio Marguerettaz.

di Cristian Pellissier


Scusate il crosspost ricordo che su tutta la questione vi è un tread apposito del Forum di Cogne all'indirizzo http://cogne.forumup.it/forum-1-cogne.html con una grande quantità di notizie.

Cordiali saluti da Flavio Menolotto


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 Oggetto del messaggio: Re: Cogne - Acque Fredde
MessaggioInviato: venerdì 25 febbraio 2011, 16:26 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 11:08
Messaggi: 1829
Cita:
Per di più spesso le abbondanti risorse finanziarie delle regioni a s. s. vengono sperperate o finiscono nelle tasche di amici e amici degli amici.


Se gli amici valdostani hanno fatto un buco nell'acqua, non significa che l'inefficenza o il malcostume che tu allegramente citi sia di tutte le regioni a s.s. . Nella mia regione - il FVG - non vedo grandi intascature e le cose funziano egregiamente. Inoltre, l'autonomia speciale varia da Regione a regione e, dal 2001, è stata mitigata accrescendo l'autonomia statutaria delle c.d. Regioni a statuto ordinario, compresa la tua. Dunque evitare di fare di tutte le erbe un fascio, please.
Non ti piacciono le regioni a s.s.? Va in Parlamento, cambia la Costituzione.


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 Oggetto del messaggio: fine lavori commissione di inchiesta sulla Tranvia
MessaggioInviato: mercoledì 27 aprile 2011, 11:16 
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Iscritto il: lunedì 23 novembre 2009, 20:28
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A 3 anni dall'insediamento la commissione regionale che doveva valutare lo stato della tranvia e sue possibili soluzioni riassume tutto in poche paginette, invitando il consiglio regionale ad una "riconversione" dell'impianto, alias la sua demolizione.

Prima della fine dei lavori della commissione ho redatto un documento che ho inviato al consiglio regionale, ai sindaci ed alla giunta regionale: sempre scusandomi del crosspost lo potete trovare nel forum Cogne http://cogne.forumup.it/forum-1-cogne.html


In esso vi sono le novità ed i fatti occorsi negli ultimi tempi: sono stato confortato dal positivo riscontro di un ingegnere del campo dei trasporti a trazione elettrica filoviaria e ferrotramviaria, che ha trovato il documento corretto nella sua impostazione generale sia per il ricupero dei locomotori (stabilità - velocità massima di 70 km/h) che con costi medi chilometrici dei vari interventi ferrotranviari plusibili (linee di contatto e rinnovo armamento).

Anche da parte di una primaria impresa di costruzione e lavori su impianti ferrotramviari e minerari i costi medi sull'armamento sono stati considerati plausibili, quindi a distanza di 3 anni le indicazioni degli studi Geodata ed Inten sono ancora valide.

Oltre a riportare dal precedente documento l'alimentazione dei locomotori con barra alta protetta ho proposto in opzione l'alimentazione mista con i locomotori alimentati da una linea aerea tradizionale, nei tratti all'esterno, e da batterie di accumulatori, di ridotto peso e dimensioni, nei tratti in galleria.

Tale opzione era stata a suo tempo autorizzata dalle autorità ministeriali, poi è stato scelto di usare la sola alimentazione da batteria.

Cordiali saluti da Flavio Menolotto


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 Oggetto del messaggio: Re: Cogne - Acque Fredde
MessaggioInviato: mercoledì 27 aprile 2011, 11:16 
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Iscritto il: lunedì 23 novembre 2009, 20:28
Messaggi: 21
Si ha una prima presa di posizione sulla vicenda da parte del gruppo politico valdostano ALPE.

Riporto la dichiarazione, cordiali saluti da Flavio Menolotto.

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Trenino Pila - Cogne

Il vero spreco è non concludere l’opera

19 aprile 2011

Dopo due anni e mezzo di lentissima masticazione del dossier Trenino Pila-Cogne, la IV Commissione del Consiglio regionale ha infine messo insieme alcune paginette, pomposamente definite “Relazione” proponendo al Consiglio regionale di smantellare tutto quello che è stato fatto.


Sono state realizzate opere per ben 30 milioni di euro? Poco importa, dice la Commissione, abbandoniamo tutto per realizzare un sistema funiviario o una strada, con costi molto più elevati.

Incredibile! Se guardiamo alla vicina Svizzera ed al non lontano Alto Adige ci accorgiamo che le piccole e vecchie linee ferroviarie sono state spesso riutilizzate a fini turistici e permettono di addentrarsi anche dentro le antiche miniere. Intorno sono stati realizzati complessi museali che ogni anno ricevono migliaia di visitatori. Nella maggior parte dei casi le linee minerarie svizzere e sudtirolesi viaggiano in gallerie ben più strette di quella del Drink, con carrozze e mezzi di locomozione che sono ad uno standard notevolmente inferiore a quello del materiale realizzato per la linea Pila-Cogne.


Certo in Svizzera ed Alto-Adige non si punta sulla quantità, il trenino non è concepito come un sistema di trasporto pubblico di migliaia di persone, ma come un’offerta turistico-culturale. L’offerta di un viaggio storico in un contesto museale, con stazioni attrezzate con gigantografie, immagini, cartine, reperti…


E’ stato giustamente sottolineato in passato che il trenino Pila-Cogne rappresentava un segmento importantissimo di un itinerario industriale –minerario che parte dallo stabilimento Cogne, risale in funivia fino a Plan Praz, utilizza il trenino per arrivare a Cogne, prosegue con il sistema museale dell’ex villaggio minatori di Cogne e poi sale fino all’imponente miniera di Colonna. Un percorso ed un'attrazione di interesse internazionale.


Con una spesa di circa 10 milioni di euro si possono risolvere i problemi di trazione, sistemare i tratti di galleria degradati da un decennale stato di abbandono, mettere in funzione il trenino. C’è anche la possibilità di aumentare la portata oraria.


Ogni altra alternativa è meno interessante e molto più costosa. Certo ci vuole volontà politica, capacità amministrativa e senso di responsabilità. Altrimenti ci troveremo di fronte alla distruzione irrimediabile di un patrimonio e di una opportunità di grande valore per il presente e per il futuro.

Elio Riccarand


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 Oggetto del messaggio: Re: Cogne - Acque Fredde
MessaggioInviato: mercoledì 27 aprile 2011, 23:46 
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Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2006, 20:33
Messaggi: 1192
Località: Palermo
... meno male che qualcuno si interessa...
ma che peso politico ha questo ALPE?


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 Oggetto del messaggio: Re: Cogne - Acque Fredde
MessaggioInviato: giovedì 28 aprile 2011, 13:32 
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Iscritto il: giovedì 22 giugno 2006, 9:15
Messaggi: 331
Località: Lomellina regione d'Europa
Proprio ieri la Stampa ha pubblicato una breve notizia che parla dell'ipotesi di realizzare una funivia Pila-Cogne al posto della mai rinata tranvia.

s.


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