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 Oggetto del messaggio: Re: Eurofima
MessaggioInviato: venerdì 25 febbraio 2011, 20:50 
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A dire il vero, vista l'originaria classificazione in 19-90 e 21-90, con quel "90" si indicavano proprio carrozze atte a 200, anche se temporaneamente limitate a 160.
I tre prototipi Eurofima misti erano invece atti ai 200 dalla consegna......


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 Oggetto del messaggio: Re: Eurofima
MessaggioInviato: venerdì 25 febbraio 2011, 21:40 
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Iscritto il: giovedì 11 febbraio 2010, 18:04
Messaggi: 167
l.voltan ha scritto:
A dire il vero, vista l'originaria classificazione in 19-90 e 21-90, con quel "90" si indicavano proprio carrozze atte a 200, anche se temporaneamente limitate a 160.
I tre prototipi Eurofima misti erano invece atti ai 200 dalla consegna......



certamente!
però solo le carrozze FS, pur non avendo (ritengo) i requisiti di sicurezza e confort per viaggiare a 200 km/h erano le uniche a portare una classificazione prevista per materiale rotabile da 200 km/h.
infatti tutte le altre amministrazioni ferroviarie che avevano partecipato all'ordinazione delle 500 carrozze (DB, SBB, OBB, SNCB, SNCF) avevano classificato le loro carrozze come atte ai 160:
quindi 19-70 e 21-70.
solo chi come le DB nel giro di pochi anni dotò le proprie Eurofima di smorzatori antiserpeggio e freno d'emergenza a pattini elettromagnetici modificò di conseguenza la classificazione in 19-90.
ricordo che le DB come le SNCF ordinarono solo carrozza di prima classe (per le DB Avmz 207).

curiosamente, le stesse DB, con l'ordinazione 1969 di carrozze TEE, dotate di carrelli MD 36 con freni a disco e freno d'emergenza a pattini elettromagnetici, rese tali carrozze atte ai 200, pur classificandole 19-70 (carrozze a scompartimenti, indice Avmz 111) e 18-70 (carrozze a corridoio centrale, indice Apmz 121). dal 1973 furono limitate a 160 (ovviamente senza cambiare classificazione) visto che allora non vi erano linee in Germania ove i TEE potessero raggiungere in servizio regolare punte di 200 km/h.
solo qualche anno dopo, tra il 1977 ed il 1979, in vista dell'inaugurazione della rete Intercity a 2 classi (1979) tali carrozze e modelli da esse derivati di più recente costruzione furono autorizzate per viaggiare a tutti gli effetti a 200 km/h. ma la classificazione divenne rispettivamente 19-90 e 18-90.

piuttosto non ho mai trovato pubblicazioni che potessero spiegare se, con linee attrezzate per raggiungere nell'esercizio quotidiano i 200 km/h (non parlo quindi di corse sperimentali, come quelle del 1965 in Germania o del 1968 sulla Roma-Napoli), certe carrozze potessero raggiungere e mantenere i 200 km/h in piena sicurezza senza smorzatori antiserpeggio e freno elettromagnetico.

come resta da capire come mai le sole FS abbiano adottato da subito una classificazione riservata a carrozze effettivamente autorizzate a raggiungere i 200 km/h.

intendo chiarire subito una cosa: fin dall'inizio ho ritenuto le Eurofima carrozze di elevato confort e silenziosissime, oltre che molto eleganti nella originale livrea che spezzava la monotonia del grigio ardesia (ebbi occasione di viaggiarci fin dall'inizio - 1978-'79 con l'Exp.227 "Lutetia", tra Arona e Milano Cle).
per un giovane passeggero poi mi sembravano ineguagliabili quei vetri con trattamento speciale non più impiegati sulle Z1 degli anni '80-'90! quasi che le Eurofima avessero rappresentato un apice nella progettazione di materiale rotabile unificato per servizio passeggeri a lunga distanza, mentre le Z1 successive abbiano rappresentato una "regressione" rispetto quelle particolarità progettuali delle Eurofima!


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 Oggetto del messaggio: Re: Eurofima
MessaggioInviato: domenica 27 febbraio 2011, 18:24 
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Iscritto il: mercoledì 28 marzo 2007, 8:53
Messaggi: 499
Allego un paio di foto trovate su internet di carrozze Eurofima dove si notano i carrelli grigi.
Non ho ancora trovato foto delle carrozze Eurofima FS di prima classe ma il capitolato/schema di verniciatura delle FS era probabilmente lo stesso per le due classi.
I carrelli per le 30 carrozze di prima classe costruite dalla Jenbachere Werke furono forniti dalla FIAT Ferroviaria e tutti i carrelli Y0270 prodotti a Savigliano vennero verniciati in grigio.
Giovanni


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 Oggetto del messaggio: Re: Eurofima
MessaggioInviato: venerdì 26 settembre 2025, 20:20 
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Iscritto il: venerdì 6 aprile 2007, 17:05
Messaggi: 546
Riporto su questa discussione per una domanda riguardante i colori dei pittogrammi di classe e fumatori / non fumatori.

In origine i numeri di classe erano in rilevo, con le targhette fumatori / non fumatori in colore avorio.

Successivamente (da quando?) hanno iniziato a sostituire i numeri in rilevo con quelli adesivi? Qual è l'ambientazione per i colori giallo o grigio? Così ad intuito il colore grigio è come quelli applicati sulla livrea bandiera e giallo come quello sulla livrea bigrigio. Sempre andando per logica i pittogrammi sono stati sostituiti prima con quelli grigi (dal 1985?) e poi con quelli gialli (fine 1989?).

Potrebbe avere qualche senso questo ragionamento, per lo meno per identificare temporalmente l'applicazione dei nuovi pittogrammi?


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 Oggetto del messaggio: Re: Eurofima
MessaggioInviato: sabato 27 settembre 2025, 8:00 
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Iscritto il: domenica 2 aprile 2006, 9:33
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Località: Ventimiglia
Ciao!
Non ho informazioni ufficiali al riguardo ma, per quel che ho potuto osservare, i pittogrammi adesivi (sia gialli che grigi) comparvero più tardi, indicativamente nella seconda metà degli anni '90.

Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: Eurofima
MessaggioInviato: sabato 27 settembre 2025, 11:39 
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Iscritto il: venerdì 6 aprile 2007, 17:05
Messaggi: 546
Funkytarro ha scritto:
Ciao!
Non ho informazioni ufficiali al riguardo ma, per quel che ho potuto osservare, i pittogrammi adesivi (sia gialli che grigi) comparvero più tardi, indicativamente nella seconda metà degli anni '90.

Antonio


Grazie per il tuo contributo Antonio!


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