Secondo la scheda R12 del Piano DIrettore del Cantone Ticino la linea storica del S. Gottardo deve essere mantenuta (è scritto esplicitamente a pag. 4). Quindi le intenzioni del Ticino sono molto chiare: la linea va mantenuta, modernizzata nella misura del possibile ed integrata sia nella rete di trasporto pubblico (di merci e di passeggeri) sia sfruttata come attrazione turistica. La scheda R12 è entrata in vigore a livello cantonale, l'approvazione della Confederazione non è ancora arrivata ma è di importanza secondaria poiché la pianificazione del territorio spetta prima di tutto ai cantoni (nel caso specifico ai cantoni di Ticino, Uri, Grigioni e Vallese).
Più informazioni al seguente link:
www.ti.ch/pdSe è vero che i ticinesi hanno diritto a collegamenti efficienti è anche vero che il Ticino non si ferma a Bellinzona ma continua fino ad Airolo dove comunque abita della gente. Se la popolazione che vive tra Bellinzona ed Erstfeld non potrà più utilizzare il treno si troverà in una situazione di grande svantaggio: l'autobus impiega ancora più tempo del treno e deve fare i conti con il traffico, inoltre vi voglio vedere a trasportare biciclette, sci, snowboard e altri affari del genere su un bus pieno. Inoltre si perderebbero ulteriori posti di lavoro sia direttamente presso le FFS sia, cosa ben più grave, a causa del fatto che le industrie che utilizzano la ferrovia per trasportare le merci di cui hanno bisogno e che producono (situate in particolare a Pollegio, Lavorgo ed Airolo) potrebbero delocalizzare la produzione in altre regioni meglio servite (notare che il Cantone va nella direzione opposta promuovendo l'insediamento di industrie nella zona di Ambrì-Piotta proprio in virtù del fatto che l'area è servita dall'autostrada e dalla ferroiva).
Infine, indirettamente, la nuova politica regionale della Confederazione (NPR) promuove la creazione di zone industriali già attrezzate da proporre alle imprese: è quello che si vuole fare con la zona industriale di Ambrì-Piotta, servita da autostrada e ferrovia.
Per quanto riguarda la presenza dell'esercito in Leventina va ricordato che nonostante tutto oggi ad Airolo sono stanziati tutto l'anno circa 700 soldati (della scuola sanitari principalmente) e che ad Ambrì-Piotta si trova un arsenale che è stato riaperto qualche anno fa. L'esercito non intende attualmente ridurre la presenza militare in Leventina ed è stato detto che se ci dovessero essere ulteriori tagli questi influiranno solo marginalmente sul Ticino.
Concludo con una nota personale: per quanto mi riguarda la linea va mantenuta a tutti i costi e sono disposto a finanziarne il mantenimento con le tasse che pago.