gracampar ha scritto:
Il fatto che sia ancora integro e posto in un museo (sul come sia gestito non entro nel merito) lo ritengo positivo visto che si era sentito parlare di demolizione.
Mi ricordo che fu oggetto di interventi di macro restauro estetico ed una linea era stata resa funzionante con binari nuovi (correggetemi se sbaglio...).
I binari originali ricordo che sono autocostruiti e sono soggetti ad arrugginirsi e comunque a non garantire nel tempo l'affidabilità necessaria.
Una linea fu resa funzionante,ma senza sostituire pero' gli storici binari.Ricordo di averlo visto in funzione (e credo proprio sia stata l'ultima volta) nell'ottobre 2009 a Pietrarsa per i festeggiamenti dei 170 anni.
The Dark Master ha scritto:
Riccardo, sono d'accordo sul preservare un bene con i suoi pezzi originali però magari sai come sarebbe ancor di più spettacolare se questo tornasse a "vivere" in tutti i sensi. Credo che molti fermodellisti lo farebbero anche gratutitamento questo tipo di lavoro.
Io mi offrirei subito volontario...ricordo comunque che il plastico è stato restaurato prima di essere esposto a Pietrarsa.
Farlo tornare a vivere sarebbe una cosa spettacolare. Già quando si legge "comando sella di lancio" la mente viaggia immaginando come sarebbe bello vederlo funzionare integralmente.
Però qualsiasi intervento dovrebbe rigorosamente essere manutentivo e mai sostitutivo,l'opera del grande Brunetti non va snaturata per nessun motivo,ricordiamo che è stato fatto tutto a mano con grande passione.
Qualche tempo fa l'ho fotografato tutto,il plastico era spento e silenzioso,ho avuto cosi' modo di girarci intorno...è un'opera fantastica degna di essere esposta in un museo d'arte piuttosto che ferroviario.
La consolazione è comunque che sia stato preservato (ricordiamo che fino a qualche anno fa anche su questo forum ci si interrogava che fine avesse fatto e se un giorno si sarebbe rivisto esposto da qualche parte) che di questi tempi non è affatto poco.
P.s. mi auguro che sia sufficientemente sorvegliato,oltre al danneggiamento di alcune parti della linea aerea e del passaggio a livello (i danneggiamenti sono vicino ai bordi,probabilmente qualche braccio incauto),sul plastico sono posati parecchi modelli,tra cui alcuni come un Etr 200 costruiti dallo stesso Brunetti. Siccome alcuni italici modellisti hanno spesso dimostrato di avere le mani lunghe (oltre ai furti in casa mi riferisco anche ad alcuni furti avvenuti all'interno delle associazioni) e altri hanno dimostrato di gradire quel water dell'arlecchino Bettiart (vedi la baia per conferme) solo perchè raro ed artigianale,sena curarsi del fatto che oltre che impresentabile è anche piu' solubile dello zucchero,non mi stupirei se succedesse qualche triste furto,del resto sono modelli fatti a mano e soprattutto pezzi unici.