Simpatica la risposta di Piero! Di borsisti "professionisti" non ne conosco, a meno che non si vogliano definire tali i commercianti che presenziano anche alle borse-scambio.
E a tal proposito credo si debbano fare delle distinzioni. Un borsista per definizione è un appassionato che a un certo punto decide di disfarsi di alcuni pezzi e li rivende ad un prezzo che è funzione della diffusione del modello, dello stato di conservazione, dell'età e della richiesta.
E' però chiaro che nessuno può vivere di questo: non ci sono abbastanza mostre, né abbastanza mercato per generare un volume di affari tali da generare l'equivalente di uno stipendio.
Ecco perché i "borsisti" in molti casi sono operatori del settore che, in quanto tali, hanno maggiori possibilità di trovare occasioni ed opportunità (le vedove cui accennava Piero).
Non so esattamente come si regolino, ma prendendo a modello i bancarellari dei libri che acquistano al 50% del listino per rivendere al 75% (e loro di giro ne hanno ben di più) direi che, ben che vada acquistano al 30-40% per rivendere al 70/80%.
Se poi qualche borsista "professionale" volesse contribuire sarebbe un'ottima cosa: fare chiarezza aiuterebbe noi e loro...
Andrea
Personalmente ritengo ragionevoli richieste pari all'70% del listino per pezzi pari al nuovo (come spesso sono).
|