Ma che bello questo argomento!!!
Anche io ho avuto la possibilità di viaggiare su un 428. Devo dire che le impressioni di Guido le rivivo in toto e ricordo i moti di disappunto quando dal piazzale ti presentavi e ti rifilavano i libri del "solito" 428. Una cosa voglio però puntualizzare riprendendo quanto scritto da Guido
sincrono ha scritto:
In quegli anni e fino alla fine degli anni 80' di personale impreparato, proprio non lo trovavi. Anche i più giovani, come ero io all'ora, arrivavano alla qualifica dopo aver frequentato nove mesi di scuola da Aiuto Macchinista, aver superato l'esame finale, dopo aver viaggiato quasi sempre a coppia fissa su treni merci e viaggiatori per almeno 3 anni. Alla fine dovevi superare un nuovo esame, dove ti torturavano per almeno 1 ora e se sbagliavi qualcosa, volavi fuori e non potevi più presentarti fino al prossimo concorso interno, infine, la corsa di prova che, guarda caso, era sempre effettuata con un 428 ( ti dice niente questo?). Se poi ti bocciavano di nuovo, potevi ritentare presentando domanda presso un altro compartimento. Dopo aver superato l'esame finale, viaggiavi per 6 mesi senza nomina e se tutto andava bene, riuscivi ad ottenerla, altrimenti, tornavi indietro. Ci sono agenti, bocciati più volte, che hanno terminato la loro carriera, da AM. Quindi di ragazzini, al maniglione, proprio non li trovavi.
Tutto "abbastanza" vero, ma esisteva anche un limbo nel quale si barcamenava un bel po' di personale. I TV208... Anche io da AM ho atteso 1 anno e più prima di fare la scuola da aiuto macch. Entrato a maggio ho fatto un corso (TV 208) di circa 40 gg e sono stato subito messo in macchina, con un collega macchinista certo...ma quante volte abbiamo viaggiato io (TV208) e un AM "approvato". Con il 208 io (e tutti quelli assunti con me) abbiamo viaggiato fino a Ottobre dell'anno successivo prima di fare il corso da AM (quindi dopo 17 mesi!!!). E poi c'erano i 208 istituzionalizzati. Ovvero personale della manovra e/o di altre qualifiche analoghe che prendevano il 208 per venire a viaggiare nei periodi di traffico (estate e vacanze varie) per racimolare uno stipendio infarcito dalle "competenze" del macchina. Ecco questo personale non era proprio il massimo della preparazione e "purtroppo" era utilizzato su tutti i treni. Io stesso da macchinista approvato ho viaggiato diverse volte con manovali che avevano il 208. Era la regola!!
Ma torniamo al 428.
Ricordo una sonora litigata a To Sm con il CD Piazzale.
I fatti:
Sono un giovin Macch che ha appena finito la scuola e dato da poco l'esame (con corsa prova). Un "approvato" in gergo. Ovvero un AM che può viaggiare da macch ed è in attesa della nomina e che se fa una "cappella" se la può scordare. Sono disponibile alle 11 del mattino. Non c'erano cellulari e quindi mi faccio vivo al mattino verso le 8, con il DL che mi conferma che partirò - con ogni probabilità - verso sera. Approfitto del tempo allora per fare i fatti miei e così trascorro la mattinata. Alle 13 vado a pranzo, invitato dalla famiglia della allora fidanzata (oggi moglie), figlia anch'essa di un macchinista. Mentre siamo a tavola suona il telefono: IL deposito. Il suocero allora si alza già incavolato nero (lui era in turno e quindi si scocciava moltissimo - come tutti gli anziani dell'epoca - se "toccavano" la sua giornata

) ma mia suocera dice <<No guarda e per lui (indicando me)>>. Vado perplesso al telefono (mi sarò mica sbagliato.... avrò capito male....) e sento la voce del CD distributore che implora: <<presto vai in stazione...c'è un treno abbandonato sui binari di corsa(proprio così)...è un celerone che porta mozzarelle da Napoli e deve andare a Torino>> . Cerco di saperne di più ma quello taglia corto e con fare supplicante mi chiede di fare presto perchè in stazione fanno il diavolo a quattro. Era successo che quel treno doveva passare alle 5 del mattino ed era quindi in lievissimo ritardo

. Il pdm aveva chiesto il cambio aveva fatto l'm40 solo che nessuno li aveva considerati. Loro, esasperati, al compimento della prestazione hanno frenato, abbassato i trolley, freno a mano e via. Parto da casa della fidanzata, masticando velocemente i resti di una bistecca e salutando, con rammarico, il dessert che rimaneva triste sulla tavola a guardarmi e mi avvio di corsa, senza neppure cambiarmi, in stazione. Il caffe? per carità muoviti che è tardi. Li trovo il socio che addentava famelico un panino e che ce l'aveva con questa vita di m..... che non si può stare tranquilli...che chi me l'ha fatto fare.... ecc..ecc... tutti luoghi comuni che i macchinisti utilizzano in occasioni del genere salvo...amare proprio tanto quella vita e rimpiangerla negli anni
Eccolo li il nostro celerone. 7-8 carri chiusi e uno splendido 428 terza serie aerodinamico in testa. Io sono il giovane e il socio - che vuole addentare un altro panino (sempre lamentandosi..è ovvio) mi invita con un grugnito ad accomodarmi al banco. "Sei già macchinista te?" "beh..si" "c..zo...oggigiorno la nomina la danno proprio a cani e porci" dice senza guardarmi. E addenta il suo panino. "Io ho dovuto viaggiare diversi anni per fare l'esame da macch.." "e dopo ho aspettato per 2-3 anni la nomina" e giù con elucubrazioni e brontolii di questo tipo. In effetti, io, dopo 4 anni dall'assunzione ero già macchinista e la cosa che ha fatto incavolare gli anzianotti dell'epoca era che ad aprile ho (abbiamo) fatto l'esame, a maggio corsa prova e nomina 30 giugno. Insomma tra una considerazione e l'altra (del socio) tiriamo su, carichiamo, prescrizioni, un po' di prova freno e via di corsa. Il 428 era già limitato a 100 ma del resto rispetto i veicoli non si poteva far di più. Ed anche a 100 era un bell'andare. Tanti macchinisti "anziani" dell'epoca avevano due terrori. La velocità massima (vai un po' più piano che tanto fai orario lo stesso)e .......la RIPETIZIONE SEGNALI: <<Cosa diavolo (eufemismo

) attacchi quella stronzata (altro eufemismo

) che poi ci frena e facciamo ritardo??>> Io insistetti a volerla inserire a tutti i costi (ero un macchinista anch'io cavolo!!

) ma c'era (se non ricordo male) una Sasib che, immancabilmente, andò subito in frenatura inchiodandoci sugli scambi d'uscita suscitando il comprensibile allarme del personale di stazione e il disgusto del socio che mi rivolse uno sguardo sprezzante senza proferir parola. Avesse potuto, mi avrebbe vomitato addosso una serie di insulti da taverna e quei panini con mortadella con i quali stava mettendo a dura prova la sua capacità digestiva. Sapevo - in quel momento - di aver toccato il punto più basso nella sua considerazione, mancava solo che facessi scattare la macchina. Non accadde, ma un lieve slittamento degli assi (era quasi fisiologico lo slittamento del 428) gli fece inarcare un sopracciglio che prometteva tuoni e fulmini. Precisazione: il socio era un omone di circa 1.85 e pesava 110-120 kg che, insomma, ad un ragazzo di 24 anni un po' di timore incuteva, per quanto io non fossi un tipo mingherlino e impressionabile. Il viaggio, comunque, proseguì e finalmente giungemmo a To PN. Tolto il materiale, il nostro 428 era destinato al DL e ci avviammo seguendo il percorso indicatoci dalle marmotte. All'ingresso in deposito il manovratore ci fa segno di avanzare fino alla cabina. Con circospezione ci facciamo avanti e all'altezza della cabina la "doccia fredda": << vi mando in fondazione per la NORMALE!!>> La normale???

come sarebbe?

Con la mente già protesa alla vettura di rientro, il mio sguardo smarrito si volge verso il socio a cercare soccorso. ma incrocia altrettanta costernazione. Scendo dal loc lasciando il socio attonito (colpito a tradimento direi) e mentre frugo mentalmente nel mio "repertorio delle scuse" mi dirigo verso l'uffico del CD Piazzale. Cavolo, un 428 che viene da Napoli a fargli la normale significa... Kg su Kg di olio e vettura stasera....altro che pizza con gli amici. Arrivo e trovo un CD che appena entro ha già capito tutto!!! Mi previene con un sorrisino beffardo: <<dovete fare la normale!>> dice. Cerco subito di arrampicarmi su un vetro insaponato. <<Ma capo noi il treno lo abbiamo preso abbandonato>>. <<Si, ma di turno c'è la normale>> dice lui. <<Ah! di turno (tono trionfante) ma per noi è un servizio straordinario dato che è un treno di un altro impianto>> ribatto come il miglior Perry Mason. <<Benissimo>> conclude lui, <<se è uno straordinario allora ci sta la normale>>. Aveva ragione! Più che un Perry Mason ero un Pirla Mason. Con un servizio straordinario potevano metterti una normale all'inizio o alla fine del turno. Mi ero dato la zappa sui piedi!!
A quel punto (il socio seguiva con apprensione dietro le quinte la discussione) chiedo l'onore delle armi. <<Vabbè capo>> gli faccio, <<fammi una cortesia, sono uscito in fretta da casa e non ho avuto tempo per mettermi la divisa. Hai qualcosa da indossare per non sporcare gli abiti? Chessò, un grembiule o qualcosa di simile?>>
Lui invece vuole stravincere:<< Allora ti faccio rapporto perchè sei senza divisa>> sibila.
UN ribollire dentro di me mi scuote, mi inalbero e mi gonfio, paonazzo, diventando quasi delle dimensioni del mio socio. Mi metto a urlare: <<chi cavolo (eufemismo

) credi di essere? la normale te la fai te! la macchina resta lì e te la manovri te! vai a cagare te e quegli stupidi che ti hanno fatto CD!!>> Il tutto accompagnato dagli sguardi increduli del socio al quale mi rivolgo con decisione<<dai prendi la roba e andiamo!!>> L'altro (il CD) comincia a farfugliare che avrebbe scritto, che io DOVEVO fare la normale, che era un ordine e che ero senza divisa. Lo squadro con disprezzo da capo a piedi e gli dico:<< tutto posso accettare e la normale te l'avrei anche fatta. Ma non posso accettare che mi faccia rapporto (perchè non sono in divisa) uno che indossa i pantaloni della divisa con una camicia di flanella a quadri rossi e neri in pieno giugno!!!

>> Su quella frase, che lo ammutolì, ce ne andammo ridacchiando e giunti in sede parlai con il titolare. Gli dissi i fatti e aggiunsi che se mi fosse arrivato da giustificare non sarei più partito senza il preavviso previsto dalla normativa. Il capo - ovviamente - mi giustificò e, soprattutto, il socio occasionale di quella volta, dopo quell'episodio, divenne un buon amico. Il 428 lo ritrovai qualche giorno dopo e sui libri di bordo c'era scritto: normale eseguita da personale di riserva!!

Credo che, alla fine, loro siano stati gli unici a rimetterci...
Grazie per l'attenzione e scusate se sono stato un po...prolisso.
Ciao