Eurostar ha scritto:
Ciao Sincrono, bellissima descrizione come al solito. La E 428 è la macchina che cita Pietro Germi nel film il ferroviere? Quando in merito al suo "incidente" su piazzale di Bologna dice che aveva fatto 8 ore con un mostro di macchina?
Si, proprio il 428, se ricordo bene era la 173.
Mattia646 ha scritto:
Complimenti...bellissimi racconti e bellissime situazioni anche se, certo, non sembravano proprio semplice, domanda spassionata ma ignorantissima...NORMALE...cioè?

In partenza ed in arrivo era (non so se è ancora così) previsto che il pdm effettuasse una visita ridotta alla macchina. Poi, nel turno delle locomotive era previsto, dopo una certa percorrenza (1500 km) che il mezzo fosse sottoposto a visita Normale. Mentre la "ridotta" doveva essere sempre eseguita, la N, veniva fatta coincidere con il turno del pdm, almeno 2/3 volte ogni 30 gg di turno ed era sempre, o quasi, legata ai treni che arrivavano al mattino dal sud. Poi le trovavi anche disseminate con altri treni, anche di notte. Le visite comprendevano:
- Per la "ridotta": controllo del rodiggio comprendente assi e sospensione, organi di aggancio e repulsione, del freno, fanali, pantografi (da terra), piccola lubrificazione. A bordo: controllo attrezzi, mezzi di segnalamento, estintori, prove a vuoto e di scatto, funzionamento rubinetti del freno, ecc..
- La Normale,oltre ai controlli della ridotta, prevedeva una serie di verifiche approfondite , in cabina AT: temperatura (in arrivo) pinze e coltelli di esclusione, IR, contattori, combinatori. Funzionamento dei contattori e blocchi ausiliari, controllo motoventilatori/dinamo o motoalternatori (collettori e spazzole ), ecc...
Esterno: Lubrificazione vaschette boccole/parasale, pantografi (stato striscianti, da effettuare su apposito binario disalimentabile, sul tetto) e telaio, livellamento olio Friedman esterni, controllo manichette di ventilazione motori, ecc..
Sottocassa: rilevamento temperature anormali, controllo e rabbocco cuscinetti assi cavi, controllo integrità meccanica delle molle del gancio di trazione, timoneria freno, ancoraggi dei motori di trazione, bordini, trasmissione del moto, ecc...Per le visite erano accreditati i tempi: 15/20' per le ridotte; 45' per tutte le locomotive elettriche, escluso 645/646- 656, a cui competevano 60'.
Il personale era responsabile del funzionamento del mezzo: fino alla sucessiva ridotta o, nel caso di N, per 1500km, o fino alla successiva N.
Le visite N potevano (per esigenze di servizio) essere rimandate, di volta in volta, fino a 5000km massimi.
Se, durante questo periodo (solo fino ai 1500km), capitava qualche problema, il pdm che aveva effettuato l'ultima N, veniva chiamato in causa (dopo accertamento/constatazione di officina) e se ritenuto responsabile, sottoposto a provvedimento disciplinare (multa, sospensione dal servizio), fino a dover rispondere del danno nel rapprto 1/10. Esisteva anche il caso di responsabilità penale.
Nei servizi straordinari, la N poteva essere imposta, sia in partenza che in arrivo.
Il sottoscritto, per dormire sonni tranquilli, era di una pignoleria esasperante e spesso "fermavo" le macchine, non meritevoli della mia approvazione, tanto da essere considerato "il terrore dei piazzalisti". Spesso, quando mi vedevano entrare in DL con una macchina da sottoporre a visita N, il piazzalista (se aveva bisogno di utilizzare la macchina ), mi chiedeva -" quanti km ha?" e se erano inferiori ai 1000, potevi stare tranquillo che non me la faceva effettuare!
Certo, quando segnavi la riparazione, non dovevi segnalare cazzate, ma anomalie realmente riscontrate, altrimenti ti facevano il c.. per aver fermato una macchina inutilmente.
Ragazzi, non era semplice il lavoro di macchinista in quel periodo! Però imparavi a conoscere a fondo le locomotive. Poi, con l'elettronica, nuove trasmissioni e cuscinetti a rulli, anche la N è diventata inutile.
Ciao
Guido