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 Oggetto del messaggio: Re: E 428, peripezie e varie
MessaggioInviato: giovedì 9 giugno 2011, 18:21 
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Iscritto il: sabato 10 luglio 2010, 21:29
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Li posavano i cantonieri e li rimpiazzavano ad ogni passaggio treno. Provate ad immaginare quale fosse il costo di questa funzione e che pericoli correvano queste persone. Avevano appositi fabbricati, di piccole dimensioni dove trovavano riparo e, appunto, i petardi. Considerate anche il fatto che i petardi gli avevamo anche a bordo sulla locomotiva, in numero di 6 e servivano come segnalazione di emergenza per provocare l'arresto dei treni sulle linee non servite da B.A.
Sulle linee esercitate da B.A. si adopera il dispositivo di shuntaggio del binario. Per avere la certezza che i petardi non facessero cilecca, ne venivano posti 3 a pochi cm di distanza in modo che il macchinista sentisse un'unica corposa esplosione al che, si azionava la rapida. Quando sentivamo il primo colpo, ci preparavamo ad azionare il freno di emergenza. Al presentarsi del 2° e del terzo, tutto ok., eravamo in prossimità di un segnale di avviso.


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428, peripezie e varie
MessaggioInviato: giovedì 9 giugno 2011, 19:14 
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Iscritto il: mercoledì 8 dicembre 2010, 19:16
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Porca miseria Guido........non mi prendere per matto, ma mi hai fatto venire voglia di fare un pò di condotta con un E 428!!!!!
Quanto mi sarebbe piaciuto guidarlo!! Lì si che imparavi a fare il macchinista come si deve, altrochè.......per non parlare poi del periodo; quello della vera e unica ferrovia!!!
Una domanda Guido; visto anche i vari esperimenti fatti negli anni alle prese d'aria sull'avancorpo in cui erano installati i 2 comporessori C 38; hai mai avuto problemi di surriscaldamento a questi apparecchi?

Saluti, Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428, peripezie e varie
MessaggioInviato: giovedì 9 giugno 2011, 20:08 
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I compressori del 428, malgrado le modifiche attuate nel corso degli anni, hanno sempre patito i colpi di calore. In corsa non si verificava, ma quando andavi in testa ad un merci di forte composizione, allora si che mandavi in crisi i compressori (questo succedeva anche con i 626 ). Il loro rendimento era basso, poi erano anche spompati, per cui ci mettevi un sacco di tempo a caricare la condotta del freno. A volte impiegavi anche una ventina di minuti prima di riuscire ad essere pronto alla prova del freno. E te ne accorgevi dall'odore di olio caldo che percepivi in prossimità degli stessi. E' che più si scaldavano e meno rendevano. Bisogna dire che i c38 erano veramente scarsi e trascinavano parecchio olio, con la consegunte nebulizzazione di olio in cabina durante la frenatura. Poveri i nostri polmoni!
Ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428, peripezie e varie
MessaggioInviato: giovedì 9 giugno 2011, 21:45 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Una domanda a sincrono.
Mi scuso perchè è un po' cervellotica.

Mi riallaccio a quella volta in cui il carrello del 428 oscillava, battendo su una e sull' altra rotaia.

Ho l' impressione che il cassone coi compressori, posto fortemente disassato rispetto alle ruote motrici su cui poggiava, tendesse a fare da pendolo.
Lessi tempo fà che i carrelli portanti avevano delle molle di richiamo che arrivavano, mi sembra, a 3000 kg alla massima escursione laterale.
Ma presuppongo anche che, per piccoli spostamenti, la forza di richiamo fosse molto inferiore.

Quindi la domanda è :
c' era differenza, anche piccola, fra la qualità di marcia del 428 con avancorpi e gli altri ?

grazie per la pazienza
Stefano Minghetti

p.s. : le tre botte secche dei petardi, con la relativa fumata laterale, mi ricordano i miei 20 anni, passeggero di ALe880.


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428, peripezie e varie
MessaggioInviato: giovedì 9 giugno 2011, 22:45 
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Iscritto il: sabato 10 luglio 2010, 21:29
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Per quanto possa dirti, il comportamento dinamico della 2° e 3° serie, mi sembrava più equilibrato, più stabile. Cambiava anche la prospettiva, sulla 1°serie viaggiavi sul carrello motore, sulle aerodinamiche eri sul carrello portante, quindi non so dirti se era solo un impressione o altro. Ti dirò che a volte capitava anche in rettilineo. Probabilmente quando si raggiungeva una certa velocità critica (intorno ai 110, mi sembra) si cominciava a notare un certo movimento leggermente "serpeggiante". Il più delle volte l'inconveniente era dovuto agli smorzatori non efficenti o ai profili delle ruote o ai bordini bisognosi di riprofilatura. Invece per quanto riguarda lo" sbattimento" in curva mi è capitato solo quelle due volte e io sono tuttora convinto che anche l'armamento avesse le sue responsabilità, solo che con un altro mezzo non te ne saresti neanche accorto, mentre col bestione, certe situazioni venivano amplificate proprio a causa di una meccanica piuttosto grezza ed aggressiva. Non oso immaginare cosa doveva essere prima dell'applicazione degli smorzatori tra i carrelli motore. Non vorrei dirti una fesseria ma mi sembra che proprio per evitare moti anomali ai carrelli portanti, sulla 3° serie fossero stati applicati degli ammortizzatori alla molla di richiamo. Qualcuno ha dei disegni dei carrelli portanti?

@ petardi: tre botte secche e odore di polvere pirica!

Aggiungo un particolare emotivo, tutto mio, sui 428. Abbiamo appurato che, a livello di presenza, con la sua mole imponente e la meccanica così in vista era una macchina decisamente affascinante. Dava una impressione di potenza e di solidità che nessun altro locomotore è più stato in grado di suscitare. Abbiamo discusso sulle difficoltà di condotta a causa di certe tendenze agli slittamenti, alla scarsa capacità frenante, alla scarsa visibilità (1°s), alle cabine gelate di inverno e tipo forno in estate. or bene, se volevate rendermi triste, dovevate mandarmi ad effettuare un "localaccio" domenicale, in una piovosa e scura giornata autunnale. Cadevo in depressione! Salivi a bordo e provavi una sensazione di disagio dovuta alla oscura e poco accogliente cabina.
Però devo ammettere che a volte mi era persino simpatica, mi sembrava viva, quando di notte in testa ad un merci, ti fermavano in qualche sperduta stazione di campagna. Staccavo i ventilatori, la luce strumenti diffondeva una soffusa luminosità, il tachimetro con il suo tac tac tac tac...ti prendeva la bottarella di sonno e allora chiudevi appena gli occhi e nel silenzio dell'ambiente esterno, ascoltavi i rumori della bestia...tac..tac.. roaaar tac..tac..roar. Ebbene il 428 era una macchina viva, oltre al rumore del tachimetro, emanava altre specie di rumori, tutti di origine pneumatica. Qualche valvola che vibrava...tac..tac..rooooaaaarrr!
Poi finiva che il tachimetro, finalmente, si arrestava e ti concedeva un piacevole silenzio, però quasi sempre coincidente con la messa a via libera del segnale di partenza.


Ultima modifica di sincrono il sabato 11 giugno 2011, 12:48, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: E 428, peripezie e varie
MessaggioInviato: giovedì 9 giugno 2011, 23:31 
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sincrono ha scritto:
...Staccavo i ventilatori, la luce strumenti, diffondeva una soffusa luminosità, il tachimetro con il suo tac tac tac tac...ti prendeva la bottarella di sonno e allora chiudevi appena gli occhi e nel silenzio dell'ambiente esterno, ascoltavi i rumori della bestia...tac..tac.. roaaar tac..tac...
Ronf... mai fatto un sonnellino sulla "branda" in cabina della I-II serie? :P

Ciao
Andy


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428, peripezie e varie
MessaggioInviato: giovedì 9 giugno 2011, 23:46 
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andicoc ha scritto:
sincrono ha scritto:
...Staccavo i ventilatori, la luce strumenti, diffondeva una soffusa luminosità, il tachimetro con il suo tac tac tac tac...ti prendeva la bottarella di sonno e allora chiudevi appena gli occhi e nel silenzio dell'ambiente esterno, ascoltavi i rumori della bestia...tac..tac.. roaaar tac..tac...
Ronf... mai fatto un sonnellino sulla "branda" in cabina della I-II serie? :P

Ciao
Andy

Sul pancone in legnaccio in cab A intendi? Si, lo ammetto. Con le soste di una o due ore, il pisolino ci scappava e come cuscino, un po' di cascame. Ahhhh, mannaggia, bei tempi, anche perchè avevo 24/25 anni!


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428, peripezie e varie
MessaggioInviato: venerdì 10 giugno 2011, 0:18 
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sincrono ha scritto:
andicoc ha scritto:
... mai fatto un sonnellino sulla "branda" in cabina della I-II serie? :P

Ciao
Andy

Sul pancone in legnaccio in cab A intendi?

Sì, proprio quello ;)

Cita:
Si, lo ammetto. Con le soste di una o due ore, il pisolino ci scappava e come cuscino, un po' di cascame ...
Il cascame! Ma quanto "faceva ferrovia" il cascame? Un sacco! Se penso che i ferrovierini di oggi neanche sanno cos'è, il cascame... mi cascano le braccia! :lol:

Ciao
Andy


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428, peripezie e varie
MessaggioInviato: venerdì 10 giugno 2011, 15:47 
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ancora una domanda a sincrono.

mi aggancio al topic 428 per .. andare un po' off topic. Poco, però.

Prima che le forbici facessero il loro dovere, esistevano i treni raccoglitori e distributori, ed in tutte le stazioni c' era una configurazione del genere :

Allegato:
Stazioncina per manovre.JPG
Stazioncina per manovre.JPG [ 10.45 KiB | Osservato 5864 volte ]


Ti chiedo di confermare, smentire, integrare queste mie deduzioni, prese in base a quel poco che sono arrivato a vedere.

1. il raccoglitore era ricevuto in deviata sul binario di precedenza
2. i carri venivano manovrati per lasciare quelli destinati quì e per prelevare al loro posto quelli in partenza da quì
3. il treno era ricomposto ed era pronto a partire verso la stazione successiva, ove fare le stesse manovre

La presenza della comunicazione "3" mi fà pensare che quando il treno era rivolto verso "A", si facesse una manovra più complessa.
I carri destinati quì venivano lasciati sull' asta di manovra, fra le comunicazioni "3" e "4".
Poi locomotiva e carri restanti si portavano a destra della comunicazione "4" per poi manovrare i carri lasciati, immettendoli nel tronchino vuoto e prelevando quelli in partenza dall' altro tronchino.
Anche i carri in partenza erano posti fra le comunicazioni "3" e "4" per essere prelevati dal lato opposto ed andare, così, a ricomporre il treno.

Ti è familiare o non succedeva prorpio ?
Se non è così, ricordi di aver usato mai la comunicazione "3" ? Per far cosa ?

Ancora grazie per la disponibilità.


Stefano Minghetti

p.s. se non chiaro posso far vedere una sequenza di disegnini.


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428, peripezie e varie
MessaggioInviato: venerdì 10 giugno 2011, 17:42 
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grazie guido......


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428, peripezie e varie
MessaggioInviato: venerdì 10 giugno 2011, 18:12 
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Località: Faenza
p.s. grazie a sincrono anche per le impressioni soggettive. Mi è piaciuta l' immagine del ticchettio notturno del tachigrafo, interrotto, di quando in quando, dalla partenza del compressore (spompato).

Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428, peripezie e varie
MessaggioInviato: venerdì 10 giugno 2011, 23:14 
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Messaggi: 284
ste.klausen21 ha scritto:
ancora una domanda a sincrono.

mi aggancio al topic 428 per .. andare un po' off topic. Poco, però.

Prima che le forbici facessero il loro dovere, esistevano i treni raccoglitori e distributori, ed in tutte le stazioni c' era una configurazione del genere :

Allegato:
Stazioncina per manovre.JPG


Ti chiedo di confermare, smentire, integrare queste mie deduzioni, prese in base a quel poco che sono arrivato a vedere.

1. il raccoglitore era ricevuto in deviata sul binario di precedenza
2. i carri venivano manovrati per lasciare quelli destinati quì e per prelevare al loro posto quelli in partenza da quì
3. il treno era ricomposto ed era pronto a partire verso la stazione successiva, ove fare le stesse manovre

La presenza della comunicazione "3" mi fà pensare che quando il treno era rivolto verso "A", si facesse una manovra più complessa.
I carri destinati quì venivano lasciati sull' asta di manovra, fra le comunicazioni "3" e "4".
Poi locomotiva e carri restanti si portavano a destra della comunicazione "4" per poi manovrare i carri lasciati, immettendoli nel tronchino vuoto e prelevando quelli in partenza dall' altro tronchino.
Anche i carri in partenza erano posti fra le comunicazioni "3" e "4" per essere prelevati dal lato opposto ed andare, così, a ricomporre il treno.

Ti è familiare o non succedeva prorpio ?
Se non è così, ricordi di aver usato mai la comunicazione "3" ? Per far cosa ?

Ancora grazie per la disponibilità.


Stefano Minghetti

p.s. se non chiaro posso far vedere una sequenza di disegnini.


Oddio, Stefano, mi mandi in crisi mnemonica. Per quello che ricordo, difficilmente ti prendevano sul binario di precedenza se dovevi manovrare e lasciare lì ferma una colonna di carri. Normalmente, nella situazione da te esposta, ti ricevevano o sul binario di corretto tracciato, per poi retrocedere verso l'asta di manovra e giocare sulle comunicazioni 3 e 5 per lo scarto eventuale anche sull'asta tronca senso A. Tieni presente che con i raccoglitori, le composizioni erano molto variabili da stazione a stazione. Raccoglievi 4 carri a C, ne lasciavi 2 a B e magari ne agganciavi altri 3 ad A. Il raccoglitore partiva dalla stazione di origine con i carri già sistemati in modo di evitare troppe manovre. Per mia fortuna, di raccoglitori ne ho fatti veramente pochini, così come i merci, in generale. Naturalmente, la comunicazione 3, in questo caso, serviva anche per reimmettersi sul binario di corsa quando si ripartiva dal tronco lato B. Se non mi sono spiegato, prova a farmi qualche schemino. A proposito, i treni raccoglitori, non erano giornalieri ma si effettuavano due/tre volte alla settimana e tante volte venivano soppressi e in vece loro veniva messo in piedi un servizio"Spola" che si occupava di andare a raccogliere carri in un unica stazione, la più produttiva della linea. Così c'era meno dispendio di personale e macchine. Poi quando arrivavi a destinazione, scartavi e ripartivi "isolato" per un'altra stazione, in altra linea, così di seguito, fino al termine dell'orario del pdm. Questo servizio, in pratica, era una riserva presenziata che noi chiamavamo la "Croce rossa".


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428, peripezie e varie
MessaggioInviato: sabato 11 giugno 2011, 11:29 
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Bellissimo topic,come del resto tutti gli altri del medesimo autore :wink: E bellissima macchina,a quanto pare soprattutto agli occhi dei non addetti ai lavori,la E 428. Secondo me comunque,ogni macchina va sempre contestualizzata e giudicata tenendo conto del momento storico in cui è venuta fuori. Magari negli anni '40 non era poi così malvagia :lol:

p.s. per Sincrono

Ti è mai capitato di parlare con qualche collega francese che avesse condotto una 2D2? Immagino che,così a sensazione, non dovevano essere troppo dissimili dalle nostre E 428...
Grazie


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428, peripezie e varie
MessaggioInviato: domenica 12 giugno 2011, 14:20 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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sincrono ha scritto:
Normalmente, nella situazione da te esposta, ti ricevevano o sul binario di corretto tracciato, per poi retrocedere verso l'asta di manovra e giocare sulle comunicazioni 3 e 5 per lo scarto eventuale anche sull'asta tronca senso A.


Ah ecco ! A questo non avevo pensato !

Se ho capito bene, nel caso il treno fosse rivolto verso "A", si portava la locomotiva in coda e si manovravano i carri di coda come se il treno fosse rivolto verso "B". Ovvero :

Allegato:
Stazioncina e manovre 1.JPG
Stazioncina e manovre 1.JPG [ 80.26 KiB | Osservato 5713 volte ]


E' così ?

Ho raggruppato nei disegni più movimenti, per occupare meno spazio.
Se non sono chiari, ditelo pure.

Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: E 428, peripezie e varie
MessaggioInviato: domenica 12 giugno 2011, 17:00 
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Andrea F.S. ha scritto:
Porca miseria Guido........non mi prendere per matto, ma mi hai fatto venire voglia di fare un pò di condotta con un E 428!!!!!
Quanto mi sarebbe piaciuto guidarlo!! Lì si che imparavi a fare il macchinista come si deve, altrochè.......per non parlare poi del periodo; quello della vera e unica ferrovia!!!
Una domanda Guido; visto anche i vari esperimenti fatti negli anni alle prese d'aria sull'avancorpo in cui erano installati i 2 comporessori C 38; hai mai avuto problemi di surriscaldamento a questi apparecchi?

Saluti, Andrea

Ciao Andrea, se vuoi tornare giovane maestro e hai voglia di fare condotta col mitico Bestione, domenica prossima il Treno Azzurro di LaSpezia va a Ventimiglia con... E.428.226 e 058!!!!!!!!!!! :D :D :D :D :D
Da non perdere, anche perchè passerà in posti che fra non molto spariranno. :evil: :evil:
Saluti. GD.


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