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 Oggetto del messaggio: Re: Linea rinnovabile.
MessaggioInviato: sabato 18 giugno 2011, 9:34 
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Devo chiedere nuovamente ad un mio amico che lavora a Carmignano in un azienda del settore per sapere se hanno superato il problema del bilancio energetico negativo.

In ogni caso, l'uso di certi tipi di centrali e` giocare d'azzardo sulla vita dei propri figli se non sulla propria....


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 Oggetto del messaggio: Re: Linea rinnovabile.
MessaggioInviato: domenica 19 giugno 2011, 15:37 
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Non considerando solo il costo dell'impianto di produzione, ma anche quello delle linee di trasporto, il fotovoltaico è economico per le utenze isolate, per il resto necessita di un abbassamento dei costi di produzione, raggiungibile con sostanziali investimenti sulla ricerca, vs nuove possibili tecniche


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 Oggetto del messaggio: Re: Linea rinnovabile.
MessaggioInviato: domenica 19 giugno 2011, 21:25 
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fao45 ha scritto:
Non considerando solo il costo dell'impianto di produzione, ma anche quello delle linee di trasporto, il fotovoltaico è economico per le utenze isolate, per il resto necessita di un abbassamento dei costi di produzione, raggiungibile con sostanziali investimenti sulla ricerca, vs nuove possibili tecniche


Ci si dimentica della sommatoria delle potenze isolate...

Fintanto che non arrivo` Porta, era inutile aggiungere la doppia espansione al vapore surriscaldato...


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 Oggetto del messaggio: Re: Linea rinnovabile.
MessaggioInviato: lunedì 20 giugno 2011, 14:04 
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ti spiacerebbe essere un po' più chiaro ?


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 Oggetto del messaggio: Re: Linea rinnovabile.
MessaggioInviato: lunedì 20 giugno 2011, 14:50 
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fao45 ha scritto:
ti spiacerebbe essere un po' più chiaro ?


Ci si dimentica quanto piccoli ammontari sommati riescano a fare grandi cifre. E quando il numero delle installazioni diventa significativo, diventa significativa la quantita` di energia prodotta. Non è la singola installazione che fa la differenza ma il fatto che si faccia anche quella installazione e che quindi le installazioni siano tante, riciclando tutti gli spazi possibili (per non mangiare altro spazio).

Il fotovoltaico porta la produzione dal consumatore, eliminando il traporto, tutti considerano piccole le perdite di trasporto e conversione, ma ci sono anche loro. Tutto quanto può far brodo per ridurre la necessità di produrre energia dai grossi impianti.

Prima di Livio Dante Porta nelle locomotive a vapore quasi nessuno metteva insieme doppia espansione e surriscaldamento del vapore, perche' si diceva che il beneficio era piccolo, ma lui con una serie di piccoli guadagni arrivo` all'efficenza del diesel...


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 Oggetto del messaggio: Re: Linea rinnovabile.
MessaggioInviato: lunedì 27 giugno 2011, 11:57 
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La trovo, non offenderti, una visione un po' ingenua...


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 Oggetto del messaggio: Re: Linea rinnovabile.
MessaggioInviato: lunedì 27 giugno 2011, 13:20 
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Ale Sasso ha scritto:
La trovo, non offenderti, una visione un po' ingenua...


Non la trovo affatto ingenua. E' l'economia che e` prona a fare un uso "folkloristico" della matematica e mette nei conti quello che piu` aggrada.

Non credo mica che le microutenze fotovoltaiche risolveranno il problema, ma potranno dare una buona mano a risolverlo. Insieme ad altre fonti rinnovabili, ad un uso piu` saggio della corrente elettrica...


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 Oggetto del messaggio: Re: Linea rinnovabile.
MessaggioInviato: lunedì 27 giugno 2011, 16:52 
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saint ha scritto:
Ale Sasso ha scritto:
La trovo, non offenderti, una visione un po' ingenua...


Non la trovo affatto ingenua. E' l'economia che e` prona a fare un uso "folkloristico" della matematica e mette nei conti quello che piu` aggrada.

Non credo mica che le microutenze fotovoltaiche risolveranno il problema, ma potranno dare una buona mano a risolverlo. Insieme ad altre fonti rinnovabili, ad un uso piu` saggio della corrente elettrica...


Quello che dici è vero, tanti piccoli numeri fanno un grande numero. Ma purtroppo il più grande problema non è questo, ma è che la fonte è aleatoria. Quindi se a ciascuno devono essere garantiti X kW contrattuali dalla società elettrica 24 ore su 24 non è possiblie garantirli con sistemi da fonte rinnovabili.
La soluzione sarebbe quella di avere reti adatte agli scambi energetici nei due sensi e avere centrali elettiche tradizionali con maggiori flessibilità di regolazione, ma qui nasce il problema dei produttori ai quali sicuramente non va giù il fatto di avere centrali da migliaia di MW operanti a potenza parziale per parte del tempo, oltre ai limiti tecnici di regolazione che sono abbastanza ristretti per via delle elevate inerzie termiche delle centrali.
Per quel che rigurada le perdite, meno distanza, meno perdite.

Un'altra soluzione sarebbero contratti con garanzia di solo una parte della potenza elettrica impegnata.


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 Oggetto del messaggio: Re: Linea rinnovabile.
MessaggioInviato: lunedì 27 giugno 2011, 17:23 
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Eurostar ha scritto:
Quello che dici è vero, tanti piccoli numeri fanno un grande numero. Ma purtroppo il più grande problema non è questo, ma è che la fonte è aleatoria.


A meno che non abbia un'andamento veramente patologico e necessitare come modello di una variabile aletoria di Cauchy (una cosa dannatamente perversa il cui scopo principale sia duplice, intellettuale - dimostrare che tale perversità statistica può esistere - e di terrorizzazione degli studenti :) :) :) :) ), puoi sempre avere dei valori statistici affidabili sui quali progettare. E se parliamo di microimpianti, questi non saranno fatti tanto per fornire energia alla rete, quanto per non comprarne, diminuendo la richiesta.

Eurostar ha scritto:
Quindi se a ciascuno devono essere garantiti X kW contrattuali dalla società elettrica 24 ore su 24 non è possiblie garantirli con sistemi da fonte rinnovabili.


Nelle campagne del ricco Nord Est la rete elettrica sta abbondantemente allenando i suoi utenti a mancanze di corrente e spike, altro che garantire i Kw.

Eurostar ha scritto:
La soluzione sarebbe quella di avere reti adatte agli scambi energetici nei due sensi e avere centrali elettiche tradizionali con maggiori flessibilità di regolazione, ma qui nasce il problema dei produttori ai quali sicuramente non va giù il fatto di avere centrali da migliaia di MW operanti a potenza parziale per parte del tempo, oltre ai limiti tecnici di regolazione che sono abbastanza ristretti per via delle elevate inerzie termiche delle centrali.


verissimo sulla inerzia termica delle centrali, ma la flessibiltà si fa guardacaso con i piccoli impianti diffusi, inclusi microimpianti idroelettrici.

E a parer mio certe scelte "strategiche" che influiscono sulla vita di tutti non dovrebbero essere regolate dal profitto.
Per quel che rigurada le perdite, meno distanza, meno perdite.

Un'altra soluzione sarebbero contratti con garanzia di solo una parte della potenza elettrica impegnata.[/quote]


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 Oggetto del messaggio: Re: Linea rinnovabile.
MessaggioInviato: lunedì 27 giugno 2011, 17:34 
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Sono d'accordo con te sul fatto che certe scelte strategiche dovrebbero essere fatte secondo una logica sostenibile e non secondo una logica economica. Purtroppo a volte non è solo l'economia a marciare contro la logica...ma anche le fobie della gente. Per esempio a cosa serve illuminare a giorno i vani scala dei condomini dicendo che in caso di emergenza devono essere percorribili? Ok....è vero in caso di emergenza sarebbe bene avere l'androne illuminato....ma non esageriamo, uno lo sa dove vive e lo sa come accendere la luce, la sicurezze è una cosa da garantire, ma non esageriamo.
D'accordo anche su fatto che i microimpianti servono a comprare meno energia, ma pare che in questo caso costi meno comprare la relativa quota di energia piuttosto che costruire l'impianto. Anche qui la scelta dovrebbe essere di tipo logico-sostenibile e non economica, quando ti fai una casa che spendi 200mila euro o 220 mila alla fine non ti cambia un gran che, ma magari ti farà comodo pagare 50 euro di luce anziche 100.


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 Oggetto del messaggio: Re: Linea rinnovabile.
MessaggioInviato: martedì 28 giugno 2011, 12:13 
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Località: Montescudaio (PI)
Cita:
Quello che dici è vero, tanti piccoli numeri fanno un grande numero. Ma purtroppo il più grande problema non è questo, ma è che la fonte è aleatoria. Quindi se a ciascuno devono essere garantiti X kW contrattuali dalla società elettrica 24 ore su 24 non è possiblie garantirli con sistemi da fonte rinnovabili.


Smart grid...


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 Oggetto del messaggio: Re: Linea rinnovabile.
MessaggioInviato: martedì 28 giugno 2011, 16:59 
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Iscritto il: martedì 11 aprile 2006, 13:37
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Località: Genova
saint ha scritto:
(...) Non la trovo affatto ingenua. E' l'economia che e` prona a fare un uso "folkloristico" della matematica e mette nei conti quello che piu` aggrada.
Non credo mica che le microutenze fotovoltaiche risolveranno il problema, ma potranno dare una buona mano a risolverlo. Insieme ad altre fonti rinnovabili, ad un uso piu` saggio della corrente elettrica...


Detta così non ammette contraddittorio.
Così come affermare che se salgo su uno sgabello mi avvicino alla Luna.

Scusa, ma da persona che di matematica e di economia (le materie che hai citato tu) nonché di energia elettrica ne ha masticato un pochetto proprio non la seguo questa tua strada.


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 Oggetto del messaggio: Re: Linea rinnovabile.
MessaggioInviato: martedì 28 giugno 2011, 17:21 
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Marcello (PT) ha scritto:



avevo visto da tempo questo link


che dire...sono troppo avanti per noi Italiani


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 Oggetto del messaggio: Re: Linea rinnovabile.
MessaggioInviato: mercoledì 29 giugno 2011, 8:13 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:40
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Ale Sasso ha scritto:
saint ha scritto:
(...) Non la trovo affatto ingenua. E' l'economia che e` prona a fare un uso "folkloristico" della matematica e mette nei conti quello che piu` aggrada.


E` una mia critica ai modelli matematici dell'economia, troppo semplicistici per modellare il comportamento umano.

Ale Sasso ha scritto:
saint ha scritto:
Non credo mica che le microutenze fotovoltaiche risolveranno il problema, ma potranno dare una buona mano a risolverlo. Insieme ad altre fonti rinnovabili, ad un uso piu` saggio della corrente elettrica...


Detta così non ammette contraddittorio.
Così come affermare che se salgo su uno sgabello mi avvicino alla Luna.


Ale, piantiamola coi sofismi! Che sei sufficentemente intelligente da sapere che non puoi fare una pila di sgabelli per raggiungere la luna, mentre non puoi negare che ogni microutenza concorre in (micro)maniera a ridurre la richiesta di corrente. E che nel momento in cui il numero di microelementi (ma non infinitesimi) e` sufficiente, la somma comincia ad essere una percentuale del consumo totale che non esprimi con sole cifre decimali. Non credo che nessuno punti al 100%, ma arrivare ad un contributo a 2 cifre gia` sarebbe una buona cosa.

Quanto agli usi piu` saggi, non mi sto riferendo al "regrediamo per stare meglio" quanto, ad esempio, ai risparmi energetici che si possono avere nell'IT (che mangia quantita` enormi di corrente) con varie tecniche in fase di sperimentazione -i.e. progetto GAMES della UE.


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 Oggetto del messaggio: Re: Linea rinnovabile.
MessaggioInviato: mercoledì 29 giugno 2011, 22:04 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Località: Faenza
Il fotovoltaico, se impiegato su larga scala, avrebbe le seguenti controndicazioni :

1. quando il cielo è nuvoloso ( ma noi vediamo ancora bene), il fotovoltaico produce 0.
Questo significa che, quando una perturbazione tiene nuvole su tutta l' Italia per 2 giorni, l' energia deve essere fornita dalle solite centrali. Delle quali non si potrebbe dismettere neanche 1 MW.

2. quando arriva il fronte della nuvola, l' energia prodotta và a 0 in meno di 1 sec. Il pannello, in sè, ha tempi di reazione di microsecondi.
Gli impianti di generazione attuali non sono progettati per tempi di reazione simili. La valvola di una centrale idroelettrica non può certo aprirsi in un secondo. E se lo facesse, il flusso d' acqua nella condotta forzata non potrebbe certo regimarsi in un secondo.
Quindi non tutte le centrali sarebbero disponibili per compensare immediatamente la variabilità del solare.
Non sò se le centrali a combustibile siano più pronte. Ma un secondo mi sembra veramente corto.
Risultato : buco nella potenza disponibile. Sovraccarico delle centrali più sveglie. Scatto a catena delle protezioni. Tutta l' Italia al buio. Una giornata per ripartire.

3. il non poter prevedere a priori chi sarà il generatore e chi l' utilizzatore (generazione diffusa e volano di rete), richiederebbe un aumento generalizzato della sezione dei cavi e dei sistemi di regolazione sui trasformatori.
Con tanti microimpianti a 230 V, il punto che mi sembra tecnicamente più difficile da risolvere sono i vari trasformatori in linea, che potrebbero necessitare di prese intermedie aggiuntive. Ovvero : li si dovrebbe sostituire tutti, assieme ai relativi sistemi di regolazione.

4. d' inverno la produzione cala del 70% rispetto a quella estiva. Di notte non produce mai.

I limiti indicati resterebbero invariati anche se si potessero costruire pannelli fotovoltaici a rendimento unitario.

Il fotovoltaico potrebbe essere limitato a qualche percento, dando soldi alla ricerca. Soldi che, comunque, sborsa la finanza pubblica e che potrebbero anche essere assegnati con altri criteri.
Potrebbe avere utilità per impieghi limitati (p.es. alimentazione di condizionatori d' aria in loco).

Ma per quanto esposto sopra, il fotovoltaico non può sostituirsi o integrare massicciamente l' attuale sistema di produzione dell' energia elettrica.


Stefano Minghetti


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