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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Quesito di esercizio
MessaggioInviato: venerdì 22 luglio 2011, 21:02 
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Iscritto il: mercoledì 20 luglio 2011, 0:38
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Buonasera, chiedo aiuto agli esperti di esercizio per ua domanda circa i sistemi di circolazione.
Su una linea a scarso traffico retta da dirigente unico questi comanda di fatto tutta la linea avvalendosi a volte di dirigenti locali. Vorrei capire se su questo tipo di linee vige automaticamente il regime di giunto tra le stazioni o se è solo un'eventualità. O forse sto facendo confusione...? :roll: Sicuramente sul forum ci sono diversi utenti in grado di fare chiarezza.
:wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Quesito di esercizio
MessaggioInviato: domenica 24 luglio 2011, 0:30 
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Iscritto il: martedì 4 luglio 2006, 23:47
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Pep_Tornera ha scritto:
Buonasera, chiedo aiuto agli esperti di esercizio per ua domanda circa i sistemi di circolazione.
Su una linea a scarso traffico retta da dirigente unico questi comanda di fatto tutta la linea avvalendosi a volte di dirigenti locali. Vorrei capire se su questo tipo di linee vige automaticamente il regime di giunto tra le stazioni o se è solo un'eventualità. O forse sto facendo confusione...? :roll: Sicuramente sul forum ci sono diversi utenti in grado di fare chiarezza.
:wink:

Avendo il manuale sulla dirigenza unica e non ricordando bene il sistema di esercizio, prima di dirti castronerie, vado a rileggerlo e ti faccio sapere :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Quesito di esercizio
MessaggioInviato: domenica 24 luglio 2011, 11:17 
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Iscritto il: lunedì 23 agosto 2010, 11:04
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Ciao

Cita:
Su una linea a scarso traffico retta da dirigente unico questi comanda di fatto tutta la linea avvalendosi a volte di dirigenti locali


non è esatto, se una linea è gestita dal dirigente unico, sulla linea non c'è alcun dirigente oltre a lui, pertanto per il controllo degli enti delle stazioni, e per il controllo degli incroci si avvale del capotreno (la dirigenza unica prevede infatti che il personale dei treni intervenga nel controllo degli incroci).
Questo per quanto riguarda il sistema di esercizio.

Per quanto riguarda invece il distanziamento dei treni in linea, su queste linee è sempre in uso il blocco telefonico, anche perchè il blocco elettrico manuale (ovviamente non parliamo nemmeno di blocco elettrico automatico e tantomeno di blocco radio) prevede che ogni stazione sia presenziata da un dirigente movimento o agente guardiablocco (e allora si userebbe il sistema di esercizio a dirigenza locale);
In linea del tutto teorica nulla vieterebbe che possa essere utilizzato il blocco contaassi, tuttavia quando una linea viene attrezzata con tale tipo di blocco, generalmente vengono anche centralizzati gli apparati di stazione, in modo che gli enti siano resi telecomandabili sia localmente che da un posto centrale.
In questo modo dal dirigente unico si passa al dirigente centrale operativo.

Come avrai capito le due cose non sono a rigore legate, ma in realtà nella pratica vanno a braccetto.

Ciao,


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 Oggetto del messaggio: Re: Quesito di esercizio
MessaggioInviato: domenica 24 luglio 2011, 13:11 
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Iscritto il: mercoledì 20 luglio 2011, 0:38
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bruscolino ha scritto:
non è esatto, se una linea è gestita dal dirigente unico, sulla linea non c'è alcun dirigente oltre a lui, pertanto per il controllo degli enti delle stazioni, e per il controllo degli incroci si avvale del capotreno (la dirigenza unica prevede infatti che il personale dei treni intervenga nel controllo degli incroci).
Ciao,


Grazie per le spiegazioni. Ma allora, le persone che presenziano le stazioni abilitate per effettuare incroci o precedenze non sono veri e propri dirigenti movimento? Non sono loro che forniscono le indicazioni di "giunto"? Grazie per la pazienza.


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 Oggetto del messaggio: Re: Quesito di esercizio
MessaggioInviato: domenica 24 luglio 2011, 14:20 
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Iscritto il: lunedì 23 agosto 2010, 11:04
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La qualifica di queste persone era/è "Assuntore". Si tratta di una sorta di manovale che all'inizio non era neanche un dipendente FS e che aveva in custodia la stazione.
Il loro compito era quello di predisporre l'itinerario di ingresso sul corretto tracciato aprendo il segnale di protezione (di II categoria) su ordine del dirigente unico. Una volta giunto il treno in stazione l'assuntore era dipendente dagli ordini del capotreno che assumeva le funzioni di dirigente movimento nella stazione in cui arrivava. Se questa per quel treno era sede di incrocio, era il capotreno che si relazionava col dirigente unico conferendo il giunto del proprio treno e ordinava la formazione dell'itinerario di ingresso del treno incrociante.
A questo punto l'assuntore inforcava la bicicletta con le chiavi dei deviatoi da manovrare, predisponeva l'itinerario di ingresso, portava le chiavi di risulta nell'ufficio movimento e apriva il segnale di protezione sempre su ordine del capotreno.
Se la stazione non era sede di incrocio il capotreno ordinava la formazione dell'itinerario di partenza (si toglieva la bandiera che era il segnale di arresto, dato che le stazioni in genere erano dotate di solo segnalamento di protezione), e il treno veniva licenziato dal capotreno.
L'assuntore era quindi una figura che non godeva di autonomia di decisione nella circolazione ma sottostava agli ordini del dirigente unico o del capotreno.
Tra gli altri compiti c'era quello di mantenere il decoro della stazione e vendere i biglietti credo.

Il "giunto" di un treno viene trasmesso attraverso dispaccio con modulo m40 dal capotreno (o dall' agente che ne assume le funzioni nel caso in cui il treno non sia scortato dal capotreno), al dirigente unico ( o dco o dm).

Ovviamente un assuntore che viveva con la propria famiglia nella stazione, e che quindi la conosceva a menadito aveva molta pratica nella circolazione e quindi di fatto il capotreno si limitava ad acconsentire alle operazioni che egli faceva, ma sempre assumendosene la responsabilità.
Poi con il tempo gli assuntori furono inquadrati sotto i ruoli FS e assunti in ferrovia (credo con il grado di manovale di stazione) e alcuni di loro finirono la loro carriera come dirigenti movimento.


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 Oggetto del messaggio: Re: Quesito di esercizio
MessaggioInviato: domenica 24 luglio 2011, 19:05 
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Grazie molte, sei stato veramente chiaro.


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 Oggetto del messaggio: Re: Quesito di esercizio
MessaggioInviato: domenica 11 marzo 2012, 4:14 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
Messaggi: 32334
Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Quanto scritto da bruscolino deve essere integrato e parzialmente rettificato.
Concettualmente nelle linee a DU la circolazione dei treni è regolata da un solo dirigente e pertanto le stazioni sono rette da agenti abilitati soltanto a determinate mansioni di movimento che sono denominati Aiutanti di movimento.
Alcune stazioni, però, possono essere rette permanentemente da dirigenti di movimento locali oppure del tutto impresenziate.
Nelle stazioni presenziate da DM valgono le norme previste dai regolamenti comuni.
Gli AM operano su ordine del DU o del CT quando presente in stazione.
Il DU può anche essere il DM della stazione dove ha la propria sede.
Il distanziamento dei treni viene regolato dal DU mediante i fonogrammi di “giunto” che riceve dalle stazioni mediante protocollo M100c e che deve essere controfirmato dal CT, salvo esonero con specifica annotazione nell’orario di servizio.
Il Blocco telefonico non esiste sulle linee a DU perché le VL (vie libere) devono essere scambiate tra due DM.
Attualmente sulla rete RFI sono in esercizio DU le linee S. Nicola di Melfi – Gioia del Colle e Spinazzola – Barletta, mentre sulla Sulmona – Carpinone l’esercizio ferroviario è stato recentemente sospeso.
Per queste due tratte il DU ha sede a Spinazzola di cui è anche DM.
Barletta è in telecomando DCO o retta da DM per particolari necessità.
Gioia del Colle e S. Nicola sono rette da DM.
Gravina e Altamura sono rette da Aiutante di movimento.
Venosa, Poggiorsini, Minervino, Canosa, Casal Sabini e Santeramo sono impresenziate e dotate di scambi a molla con ritorno automatico ed ingresso obbligato dei treni pari in bin. 1 e dei treni dispari in bin. 2.
I DM possono essere anche in stazioni interne alla tratta in DU; per esempio, quando era a DU la linea Castelfranco – Calalzo, i DM erano a Castelfranco, Montebelluna, Belluno, Ponte nelle Alpi e Calalzo.
Omnibus


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 Oggetto del messaggio: Re: Quesito di esercizio
MessaggioInviato: lunedì 12 marzo 2012, 12:18 
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Iscritto il: mercoledì 20 luglio 2011, 0:38
Messaggi: 56
Località: Napoli/Catania
Grazie molte anche a te, "Omnibus", è un piacere leggere cose scritte da persone così preparate.


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 Oggetto del messaggio: Re: Quesito di esercizio
MessaggioInviato: lunedì 12 marzo 2012, 17:37 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 23:10
Messaggi: 385
Località: Contea di Hazzard
Vorrei fare una domanda senza andare troppo off-topic: ma in una linea retta da DCO e nel caso specifico la linea lenta della Firenze - Roma, nel caso avvenga un guasto alle comunicazioni ed il DCO non è più in grado di telecomandare un impianto dove è possibile effettuare precedenze, come ci si comporta? (ammettendo che l' ACEI di stazione funzioni regolarmente).
Grazie.


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 Oggetto del messaggio: Re: Quesito di esercizio
MessaggioInviato: lunedì 12 marzo 2012, 19:40 
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Iscritto il: venerdì 3 febbraio 2006, 13:31
Messaggi: 1764
Località: Roma
Di corsa mandano il personale a presenziare l'ACEI e a riparare il guasto. :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Quesito di esercizio
MessaggioInviato: lunedì 12 marzo 2012, 23:29 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 22:05
Messaggi: 2189
Giancarlo Giacobbo ha scritto:
Di corsa mandano il personale a presenziare l'ACEI e a riparare il guasto. :D


beh,non è detto:in attesa che arrivi il personale a presenziare(ammesso che cè l'abbiano)e che arrivi il personale degli IS,i treni non rimangono fermi ai segnali...esistono le prescrizioni come gli m40telec insegnano,e il DCO manda i treni con le prescrizioni....


saluti


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