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 Oggetto del messaggio: Re: Che state facendo?
MessaggioInviato: lunedì 18 luglio 2011, 19:22 
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Iscritto il: sabato 28 gennaio 2006, 9:47
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Località: sulla MILANO - CHIASSO
lentamente ma i lavori procedono

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ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: Che state facendo?
MessaggioInviato: lunedì 18 luglio 2011, 19:33 
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ne hai di lavoro da fare axel!
Complimenti hupac, gran bel lavoro.
Mandi, max


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 Oggetto del messaggio: Re: Che state facendo?
MessaggioInviato: martedì 19 luglio 2011, 14:46 
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Località: TROPEA(VV)
Prime prove bagagliaio XMPR


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 Oggetto del messaggio: Re: Che state facendo?
MessaggioInviato: martedì 19 luglio 2011, 15:40 
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Località: Como
Tanto lavoro da fare Alex.
Belle comunque
Complimenti


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 Oggetto del messaggio: Re: Che state facendo?
MessaggioInviato: martedì 19 luglio 2011, 19:14 
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Messaggi: 5907
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nerofumo ha scritto:
Tanto lavoro da fare Alex.
Belle comunque
Complimenti

Grazie :)
Non importa se il lavoro da fare sarà tanto.Questi 6 bagagliai li sto realizzando per un caro amico :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Che state facendo?
MessaggioInviato: martedì 19 luglio 2011, 21:19 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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AXEL ha scritto:
nerofumo ha scritto:
Tanto lavoro da fare Alex.
Belle comunque
Complimenti

Grazie :)
Non importa se il lavoro da fare sarà tanto.Questi 6 bagagliai li sto realizzando per un caro amico :wink:

Metterò il rosicamento alla fine. :wink:

Ho fatto la prova se la meccanica giappo allungata poteva essere buona per un Tigre, l'aggiunta del carrello intermedio era trascurabile, ma data la presenza di un solo carrello motore un telaio tanto allungato richiedeva una zavorra eccessiva per impedirgli di impennarsi.
Visto che non avevo ancora tagliato il supporto originale, ho ricomposto la meccanica e rimettendola nel suo astuccio ho osservato che nel locomotorino Diesel che ho già fatto in versione a 2 assi la meccanica non modificata ci sta quasi esattamente: basta montare la parete anteriore di ciascun cofano non fra le pareti laterali ma davanti ad esse, una modifica da nulla, specie visto che sarebbe un'altra costruzione integrale. A carrelli sarebbe più plausibile, visti i carichi assiali delle concesse anni '50/60 tipo SV.
Una locomotiva a due assi e a due motori, di circa 280 kW, avrebbe potuto circolare senza scassare i binari? Ricordo che mi sono basato su un originale svizzero che ha un carico assiale di 19t... :oops:


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 Oggetto del messaggio: Re: Che state facendo?
MessaggioInviato: sabato 23 luglio 2011, 13:57 
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 Oggetto del messaggio: Re: Che state facendo?
MessaggioInviato: mercoledì 27 luglio 2011, 10:18 
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A qualcuno avanza una D.345 di Del Prado, o magari l'ha scassata nel cercare di elaborarla?
Basta siano buone le cabine: :wink:
In H0 si può partire da una 445 Lima (dovrebbe essere "giusta" anche come lunghezza).


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Commento file: La politensione TEE sarebbe stata così
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 Oggetto del messaggio: Re: Che state facendo?
MessaggioInviato: mercoledì 27 luglio 2011, 11:07 
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Modello di (parecchia!) fantasia eh?
Io la vedo più credibile con quattro monobarccio:
il pantografo alzato dovrebbe essere distante in modo da evitare interferenze meccaniche ed elettriche con quello a riposo.

E buon lavoro :shock:

Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: Che state facendo?
MessaggioInviato: mercoledì 27 luglio 2011, 11:59 
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Cinese ha scritto:
Modello di (parecchia!) fantasia eh?
Io la vedo più credibile con quattro monobarccio:
il pantografo alzato dovrebbe essere distante in modo da evitare interferenze meccaniche ed elettriche con quello a riposo.

E buon lavoro :shock:

Andrea

Di fantasia? :shock: Di fantasia un tubo! :P
Se ce l'hai, prendi il n° 182 de I Treni, pagina 16, in alto...
FS e TIBB ci hanno lavorato per circa due anni (1962/64), pare che l'abbandono fosse dovuto più a ragioni politiche che tecniche.
Si sa abbastanza di questa mai nata locomotiva: doveva avere un controllo a shunt chopper con una sola combinazione dei motori :shock: :shock: , forse un controllo della velocità affine a quello dei filobus, agendo solo sui "campi".
I 4 pantografi compenetrati non erano certo strani: il famoso RAe TEE cosa aveva? E TIBB cosa significa? :wink: Niente di strano che abbiano preferito un brevetto svizzero ai pantografi francesi. Forse discutibile ma non strano.
Di mio c'è solo l'ipotetica sigla E.422, dato che avrebbe avuto due motori e sarebbe stata (per noi) a corrente continua. Non riesco a capire ancora dove avrebbero fatto stare le apparecchiature di tetto per l'alta tensione in monofase, che di solito sono esterne, su una macchina così piccola.
L'archivio storico del TIBB è consultabile da chiunque o solo da specialisti? Forse qualcosa di più salterebbe fuori.
In N è problematica perchè per ovvie ragioni meccaniche i pantografi sono surdimensionati, ci ho provato! :mrgreen: Non sono riuscito a farci stare lo sfiato dell'aria. :(
Le soluzioni sono due: o "stiracchio" di più l'intera macchina (la meccanica giappo mi permette di arrivare a un po' più dei 65 mm di interperno) o cerco pantografi in scala (come i Lineamodel), ma comprando solo quelli le spese per averli superano il loro stesso costo.

L'idea di un ipotetico "ammodernamento" con pantografi monobraccio potrebbe andare, ho pantografi francesi in avanzo: se li ho contati bene, ne ho nove :o perchè avevo a suo tempo reso più realistiche due loco Arnold non mie mettendo i pantografi "veri tedeschi" e portandomi a casa quelli francesi d'origine, e altri ne avevo per conto mio.

In H0 credo si possa avere come ricambio la "quaterna" di pantografi del TEE Gottardo di Marklin, e provare a montarli su una D.445 Lima il più malconcia possibile (per evitare timori reverenziali da modello in buono stato :mrgreen: ).


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 Oggetto del messaggio: Re: Che state facendo?
MessaggioInviato: giovedì 28 luglio 2011, 21:05 
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Giusto! Non ripensavo ai pantografi del TEE Gottardo (molte locomotive policorrente sono attrezzate coi monobraccio).
Per la loco ti credo sulla parola anche senza cercare il vecchio numero 182.
Un motore diesel di quelle dimensioni, comprensivo del sistema di raffreddamento, lascerebbe tranquillamente il posto al trasformatore
e agli armadi dei chopper senza comportare sovrappesi...

Buon lavoro snajper

Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: Che state facendo?
MessaggioInviato: venerdì 29 luglio 2011, 7:50 
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Cinese ha scritto:
Giusto! Non ripensavo ai pantografi del TEE Gottardo (molte locomotive policorrente sono attrezzate coi monobraccio).
Per la loco ti credo sulla parola anche senza cercare il vecchio numero 182.
Un motore diesel di quelle dimensioni, comprensivo del sistema di raffreddamento, lascerebbe tranquillamente il posto al trasformatore
e agli armadi dei chopper senza comportare sovrappesi...

Buon lavoro snajper

Andrea

Vi ricordate che all'introduzione dell'Euro si gridò alla "casa costruita dal tetto"?
Per questa locomotiva "fantasma", la costruzione comincerà dal tetto. :mrgreen:
Infatti sarà proprio il tetto, a causa degli ingombri dei pantografi, a determinare la lunghezza finale, forse un po' più di quella della D.443 da cui al vero sarebbe derivata. Fortunatamente sono surdimensionati anche in larghezza, anche montati spostati "toccherebbero" comunque.
Dirò altre conclusioni quando ci arriverò. Tanto la prossima settimana sono fuori per lavoro.


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 Oggetto del messaggio: Re: Che state facendo?
MessaggioInviato: sabato 30 luglio 2011, 14:38 
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Cinese ha scritto:
Giusto! Non ripensavo ai pantografi del TEE Gottardo (molte locomotive policorrente sono attrezzate coi monobraccio).
Per la loco ti credo sulla parola anche senza cercare il vecchio numero 182.
Un motore diesel di quelle dimensioni, comprensivo del sistema di raffreddamento, lascerebbe tranquillamente il posto al trasformatore
e agli armadi dei chopper senza comportare sovrappesi...

Buon lavoro snajper

Andrea

Andrea, l'articolo parlava di controllo a shunt chopper, quindi l'avviamento sarebbe avvenuto con un tradizionale reostato e, con due soli motori, (una sola combinazione) immagino fosse previsto uno shunt variabile sui campi dei motori, un po' come certi filobus.
Qui ho elaborato la pianta aggiungendo dove probabilmente stava il reostato e verosimilmente lo shunt chopper (nel figurino mancava).
Il primo pendolino usava uno strano "shunt a chopper" per i campi, rimasto unico in campo ferroviario, forse era stato ripreso da questo progetto, anche se non so quanto Fiat ferroviaria (produttrice del Pendolino) e TIBB "si conoscessero".
Non è come si vede indicata la posizione nè dell'IR (che piccolo non è) nè degli interruttori AT in monofase (di solito piazzati sul tetto). Man mano che andrò avanti (ho un po' di problemi di vista attualmente) vedrò come rendere reale questa parte della macchina. Penso ad uno sfiato unilaterale, in modo da lasciar posto a una linea AT esterna che colleghi le due paia di pantografi.

Una nota costruttiva: per i musi ho pensato di limare e scartavetrare una plastica piena, piuttosto di incurvarla e piegarla: faccio prima! Penso di farli "a livelli": la parte piena, poi i finestrini, che hanno diversa inclinazione, poi la parte col terzo faro. Bella sfida, no?


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 Oggetto del messaggio: Re: Che state facendo?
MessaggioInviato: lunedì 1 agosto 2011, 10:27 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:16
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Ieri ho finalmente digitalizzato la mia Ale 601 Lima. :D
Qualcuno sa se sono ancora reperibili le tendine?


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 Oggetto del messaggio: Re: Che state facendo?
MessaggioInviato: lunedì 1 agosto 2011, 10:50 
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snajper ha scritto:
Andrea, l'articolo parlava di controllo a shunt chopper, quindi l'avviamento sarebbe avvenuto con un tradizionale reostato e, con due soli motori, (una sola combinazione) immagino fosse previsto uno shunt variabile sui campi dei motori, un po' come certi filobus.
Qui ho elaborato la pianta aggiungendo dove probabilmente stava il reostato e verosimilmente lo shunt chopper (nel figurino mancava).
Il primo pendolino usava uno strano "shunt a chopper" per i campi, rimasto unico in campo ferroviario, forse era stato ripreso da questo progetto, anche se non so quanto Fiat ferroviaria (produttrice del Pendolino) e TIBB "si conoscessero".
Non è come si vede indicata la posizione nè dell'IR (che piccolo non è) nè degli interruttori AT in monofase (di solito piazzati sul tetto). Man mano che andrò avanti (ho un po' di problemi di vista attualmente) vedrò come rendere reale questa parte della macchina. Penso ad uno sfiato unilaterale, in modo da lasciar posto a una linea AT esterna che colleghi le due paia di pantografi.

Una nota costruttiva: per i musi ho pensato di limare e scartavetrare una plastica piena, piuttosto di incurvarla e piegarla: faccio prima! Penso di farli "a livelli": la parte piena, poi i finestrini, che hanno diversa inclinazione, poi la parte col terzo faro. Bella sfida, no?


Effettivamente lo shunt chopper è un circuito di per se compatto perché la dissipazione la fanno i reostati, gli SCR sostituiscono gli armdi di relè e avrebbe un funzionamento limitato alla partenza (alla velocità ci pensano gli indebolimenti di campo!)
quindi
un armadio a ventilazione forzata risulterebbe di piccole dimensioni.

Domanda, non ti conviene partire da una cassa di ricambio di una 443?


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