Caro Marco,
scusa se torno sull' argomento, ma vorrei farti conoscere alcune altre mie opinioni in merito, ed alcune mie perplessità.
Dirò cose che, magari, non piaceranno a te e, forse, nemmeno ad altri. Ma queste considerazioni nascono dalla mia storia di appassionato di ferrovie e di fermodellista.
Ovviamente, quello che affermo non è legge. Si fà per discuterne. E chiunque può inserire le sue osservazioni o il suo dissenso.
Se le trovi scoraggianti, ignorale pure, e sentiti anche libero di non rispondermi ! Non voglio porre ostacoli a qualcuno che mi pare abbia entusiasmo e voglia di fare !
Ho riletto i tuoi interventi e credo che, quando si fà un plastico, sia meglio affrontare e sistemare subito qualche difficolà iniziale, piuttosto che tenersi, poi, delle limitazioni che non si erano adeguatamente valutate.
DIGITALE
I programmi di gestione della circolazione si basano sui seguenti presupposti :
- tutto il tracciato controllato deve essere "visto" dal programma, tramite i moduli di retroazione. Il programma ci mostrerà anche quale treno c' è in ogni punto.
- è necessario avere dei sezionamenti (per i moduli di retroazione). Il sistema digitale non avrà meno sezionamenti dell' analogico di pari prestazioni.
- la zona automatica deve essere comandata in esclusiva dal programma di circolazione
- il controllo del traffico non accetta locomotive analogiche
Se tutte le condizioni sopra si verificano, allora il tuo sistema digitale potrà funzionare.
ANALOGICO
- i moduli di rilevazione non funzionano correttamente in analogico. A treni fermi credo che segnalino libere le sezioni
- il programma di controllo circolazione non funziona in analogico
- occorrono degli interruttori per comandare i sezionamenti
- è più difficile gestire i treni navetta se ci sono automatismi (il convoglio occupa con la testa, ma il motore comandato è in coda)
- esistono moduli di blocco automatico. Essi sono utilizzabili anche per comandare il movimento in una tratta in precedenza ad uno scambio o incrocio o altro.
ANALOGICO E DIGITALE
Fare un plastico complesso ... è complesso !!!
Ma se lo si vuole far funzionare in analogico o in digitale a scelta, allora la complessità aumenta. Sarà necessario commutare dei circuiti.
RILEVAZIONE DELLA TESTA O DEL CONVOGLIO
In caso di sgancio di vagoni in corsa :
- i sistemi che rilevano il solo passaggio della locomotiva (ad assorbimento, a reed, a pedali) non consentono totale sicurezza
- i sistemi che rilevano il passaggio di qualsiasi rotabile attrezzato (ad assorbimento e vagoni con assi attrezzati oppure a reed sfalsati) evitano tamponamenti
TELECAMERE E CIRCUITI DI BINARIO
Non è impossibile, ma è un sistema che io non adotterei in un impiantio così complesso.
Governare tre stazioni nascoste, di cui una di testa, con l' uso di sole telecamere, credo non darebbe risultati soddisfacenti.
Valuterei dei sistemi di controllo (lo sò, non è semplice, ma esistono dei moduli in commercio)
Esistono dei moduli di varie marche per gestire il blocco automatico, probabilmente compatibili sia in analogico sia in digitale.
Per fugare dubbi, fà delle prove, comandando a vista la zona che nasconderai.
Esegui i movimenti necessari a far uscire i treni che vorrai far uscire, poi chiediti che difficoltà troveresti a fare quelle operazioni solo tramite webcam.
E chiediti se il tipo di traffico così creato sarebbe per tè soddisfacente.
CONCLUSIONE SULLA PARTE TECNICA
Dopo tutta questa tiritera, a qualcuno verrà da sbottare in un : ... eccheppaperi, ma un plastico lo può fare solo la Nasa ?
No, ma credo che fare un plastico sia sempre complicato. Tanto vale che, a fronte del lavoro, ci sia la soddisfazione di aver fatto qualcosa, che fà quello che avevamo immaginato.
Ovviamente la difficoltà è proporzionata al risultato che si vuole ottenere.
Ripeto : se circolano 2 o 3 convogli contemporaneamente, si fà come si vuole. Ma se sono di più, cominciamo a sentire un po' dei problemi che ci sono nel vero.
E quando si sentono problemi simili al vero, a mio parere, è già fermodellismo !
STAZIONE RIPRODOTTA (per quando la farai)
Hai fatto la separazione fra zona riprodotta e zona di servizio. Questo è, a mio avviso, il presupposto indispensabile per avere movimenti realistici.
Noto, nella discussione "Qual'è il tracciato più bello per un mega-plastico?", che a pag. 3, mostri la foto di un impianto H0 che apprezzeresti.
Si tratta di una stazione di testa tedesca con un certo traffico.
Ti propongo, allora, di confrontare quella foto con la foto della stazione di Dresda, vista dal cavalcavia , che si trova, per esempio, su
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Dresd ... f_2008.jpgNon è per suggerirti di riprodurla, ma è per prendere un esempio per le mie argomentazioni.
Solitamente si è portati a pensare che il realismo della vera sia approssimabile solo lontanamente (o neanche lontanamente).
Ciò che la stazione vera ha, e che le dà quel senso di naturalezza, potrebbe essere l' insieme di queste caratteristiche :
- spazi non troppo stretti
- binari geometrici, ma non inquadrati in un reticolo rigido
- colori spenti
- lunghezza assai predominante rispetto alla larghezza
- buon numero di dettagli fini
- (viavai di treni)
Sono tutte particolarità che abbiamo già visto sui plastici che più abbiamo apprezzato. Ovvero : sono particolarità riproducibili.
Ragionandoci, se ne può fare una versione, eventualmente ridotta, ma realistica.
Nel tuo caso disponi di spazio. La stazione vera può essere accorciata, ed addiritura semplificata, eliminando scambi e binari che non siano strettamente indispensabili al tipo di traffico.
Per aver visto funzionare la stazione di Dresda, quando era attiva la webcam, sò che i binari sotto la volta a sinistra sono utilizzati dalla s-bahn, da qualche convoglio da/per la Repubblica ceca e da occasionali treni speciali a vapore.
Sotto la volta centrale sono ospitati i treni aventi inizio/fine corsa a Dresda, con composizioni varie : da semplici binati di automotrici a composizioni di ICE.
La volta a destra è usata per qualche altro passeggeri e per transito merci (non era molto ben visibile dalla webcam).
I binari sotto la volta centrale sono tronchi.
Come vedi i binari sono specializzati, e ad ogni gruppo di essi fà capo un certo tipo di convogli. Questo è fondamentale per predisporre un adeguato sistema di binari nascosti, utili a preparare i convogli che poi andranno in stazione (è la parte che stai ultimando).
CONCLUSIONE SULLA STAZIONE
Si vedono sempre più plastici che riproducono stazioni vere. E' una lenta rivoluzione che stà interesando il mondo del fermodellismo. Potrebbe essere un' ipotesi da prendere in considerazione, per un plastico che parte ora, e che dispone di un certo spazio.
Ma ora devo smettere. Sono arrivati dei signori vestiti di bianco, che mi propongono di indossare una camicia, pure quella bianca. E di far un giro in ambulanza con loro.
Dicono che mi hanno preparato una stanza dove potrò saltare quanto vorrò e, soprattutto, parlare a lungo senza dar fastidio a nessuno.
Glip ! Ciao !
Stefano Minghetti