Il trasporto pubblico locale in Campania, dal 12 settembre, subirà tagli di tutti i tipi. E così migliaia di auto invaderanno le strade, visto che troppe corse ordinarie e, persino, operaie saranno tagliate.
Nel dettaglio ecco la situazione:
1) La ferrovia Circumvesuviana, nonostante l'intenso traffico viaggiatori, chiude le biglietterie di 22 stazioni (Napoli G. Ferraris, Ponticelli, Casalnuovo, Barra, Vesuvio deMeis, Salice, Via Libertà, Pollena, Talona, Leopardi, Somma, Pratola, Torre Annunziata, Poggiomarino, Pomigliano, Moregine, Cisterna, Meta, Brusciano, S. Agnello, San Vitaliano, Saviano. Il servizio ferroviario vedrà il taglio di diverse corse, soprattutto nelle ore non di punta dove la frequenza potrà arrivare anche ad un treno ogni ora contro la precedente frequenza di un treno ogni 20'. In ogni caso il servizio inizierà alle 6 e terminerà alle 21 (salvo sulla linea Napoli-Sorrento ove cesserà alle 23). Per le linee Napoli - Centro Direzionale - San Giorgio e Napoli - Acerra, il servizio inizierà alle 6 per terminare alle 19 nei soli giorni feriali. Prevista una corsa autobus al mattino presto (intorno alle 5) ed alla sera tardi (verso le 22,30) sulle tratte principali.
2) La SEPSA che gestisce ferrovia Cumana e Circumflegrea taglierà diverse corse. In particolare la Cumana avrà treni ogni 20' sull'intera linea mentre non ci saranno più i treni Montesanto - Bagnoli ogni 10' nelle ore di punta. La Circumflegrea taglia le corse Licola - Torregaveta dopo le 17.
3) Tempi duri anche per gli operai della zona industriale di Pomigliano: la EAV BUS lascerà le corse solo per l'ingresso negli stabilimenti alle ore 6 e l'uscita alle ore 22. Ciò significa che chi ha turni diversi (tipo turno centrale dalle 8 alle 17 o turno con inizio/fine alle 14) non possono usufruire di autobus e quindi saranno costretti ad usare l'auto. Soppresse inoltre diverse corse notturne. Ridimensionato il servizio automobilistico sulla penisola sorrentina.
Non vi sono notizie ufficiali ma si parla di ridimensionamento anche per Metrocampania Nord-Est e SITA. Tutto questo ha un impatto non solo economico sulle famiglie, visto che in alcuni casi, la gente sarà costretta ad usare l'auto e non il mezzo pubblico, ma anche di costi sociali. Chi lavora in regola sa che esiste l'infortunio in itinere: il tragitto casa-lavoro è infatti coperto da assicurazione INAIL per cui chi subisce un infortunio lungo il tragitto casa-lavoro viene indennizzato come chi subisce un infortunio sul lavoro. Incentivando l'utilizzo dell'auto, statisticamente si porta ad un aumento di infortuni in itinere con conseguente aumento degli indennizzi il cui costo ricade comunque su di noi.
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