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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Plastirama Littlegeorge79
MessaggioInviato: venerdì 23 marzo 2012, 13:23 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Località: Fabriano
littlegeorge79 ha scritto:
Grazie Fabrì! :wink: La marmotta di sx sembra più lontana (dal binario) di quella di sx o è solo un effetto ottico?

@best cos'è la SL?

E' solo un affetto ottico, legato alla prospettiva e alla massicciata più scura. Sono alla stessa distanza!


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastirama Littlegeorge79
MessaggioInviato: venerdì 23 marzo 2012, 21:58 
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Iscritto il: giovedì 24 gennaio 2008, 18:40
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Località: piemonte
Ottanta centimetri (al vero) dal lato esterno del fungo della rotaia, come tutti gli ostacoli fissi del resto, ad eccezione dei marciapiedi di stazione. Misurato di persona personalmente questa mattina a Premosello Chiovenda. E una ventina di metri prima degli aghi

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastirama di Littlegeorge79
MessaggioInviato: lunedì 18 marzo 2013, 22:56 
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Iscritto il: sabato 17 maggio 2008, 8:32
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Località: Senigallia (An)
Salve, ad un anno di distanza... ritorno alla carica con qualche nuovo lavoro e ulteriori richieste!

1) Ho collaudato tutti gli scambi e li ho collegati tramite cavi e morsettiere ad un pannello di comando
2) Ho iniziato a fare i marciapiedi "mixando" le tecniche del forex di Mari e Lepri
3) Dovrei montare la stazione CLM aspettando risposta a questa domanda http://www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?f=7&t=51312&start=15
4) Dovrei installare i segnali e le marmotte per completare il quadro elettrico.
5) Fissare i binari al piano e posare la massicciata.

Vista del plastirama dal fondo, con facciata stazione CLM e marciapiedi appoggiati.
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Vista frontale stazione con marciapiedi ed attraversamenti
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Vista aerea dell'area stazione. Originariamente il 3° binario (cioè quello a sx) era previsto solo per i merci e come accesso al consorzio e al piccolo deposito loco diesel. Ci va un piccolo marciapiede (righette verdi) lungo max 30-40cm per una singola Aln. Mi conviene aggiungerlo, o è più credibile lasciarlo solo per i merci?
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Infine, dovrei mettere i segnali sui marciapiedi, come avviene in alcune stazioni (vedi foto dx). In questo caso devo metterli con base sul sughero e farli uscire dal marciapiede, oppure posso mettere il basamento direttamente sul marciapiede, fregandomene dell'altezza?
Immagine Immagine

Grazie a tutti per i consigli! :wink:


Ultima modifica di littlegeorge79 il martedì 19 marzo 2013, 10:30, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastirama di Littlegeorge79
MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 9:11 
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Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
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La marmotta, in un contesto operativo come quello che stai costruendo, mi sembra del tutto fuori luogo.
Infatti, se avessimo a che fare con una ambientazione "ante CTC", vista l'esiguità del piazzale, avremmo avuto scambi a mano, o al massimo un Apparato Centrale a leve e chiavi, o ACE, privo delle marmotte.
Per una ambientazione in epoca attuale, un bel ACEI telecomandabile che, secondo gli standard in uso, è privo del segnalamento di manovra.

Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastirama di Littlegeorge79
MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 10:50 
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Iscritto il: sabato 17 maggio 2008, 8:32
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A Federici ha scritto:
La marmotta, in un contesto operativo come quello che stai costruendo, mi sembra del tutto fuori luogo.
Infatti, se avessimo a che fare con una ambientazione "ante CTC", vista l'esiguità del piazzale, avremmo avuto scambi a mano, o al massimo un Apparato Centrale a leve e chiavi, o ACE, privo delle marmotte.
Per una ambientazione in epoca attuale, un bel ACEI telecomandabile che, secondo gli standard in uso, è privo del segnalamento di manovra.

Antonio


Ciao Antonio, questo è lo schema di stazione. L'ambientazione è epoca IV-V, stazione di testa di una linea non elettrificata, che collega un paese di media grandezza a vocazione agricola con il capoluogo posto sulla costa ed interconnesso quindi ad una linea ad elevato traffico, con qualche concessione ad un eventuale servizio privato su stile FCU, o meglio FER, cioè cogestito da FS/RFI ma con possibilità di utilizzare anche mezzi di ferrovie private di mia immaginazione.
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Essendo una stazione di testa con servizio normale (non a spola), mi è stato suggerito da un macchinista e confermato da un capostazione di dover mettere le marmotte per regolare l'accesso ai binari dallo scalo merci al primo binario e per l'accesso dai tre binari al Tronco di manovra per inversione loco e al raccordo.
Ora, le marmotte le ho già acquistate, ma ovviamente più l'impianto elettrico è semplificato, meglio è.
Ad ogni modo, devo ovviamente collocare i segnali e cablarli prima di procedere alla posa del pietrisco, rimando quindi anche all'ultimo quesito dell'ultima foto del mio post.

Grazie,
Davide


Ultima modifica di littlegeorge79 il martedì 19 marzo 2013, 11:59, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastirama di Littlegeorge79
MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 11:54 
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Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
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Premesso che io sono condizionato dal mio amore per la ferrovia della mia infanzia, con pochi segnali e molte manovre, qualora tu voglia comuqnue inserire segnali di manovra, come, in FCU, nelle stazioni di Umbertide e Sansepoclro, ritengo necessario che tu faccia qualche modifica, perché o il segnalmento di manovra copre l'intera manovra, oppure non ha praticamente senso, essendo comuque necessario il ricorso al manovratore.
Prendi, ad esempio, il ciclo di inversione della locomotiva: un treno è ricevuto sul binario 1; la locomotiva vinee sganciata (ammettiamo dal secondo agente, in assenza di manvoratore) e avanza, con il segnale basso, verso l'asta.
Poi che fa? Manca almeno un segnale basso dall'asta verso la piena linea attraverso i binari di circolazione, ed un secondo segnale basso, dal binario di circolazione al binario di linea; poi, ammesso che la locomotiva si sia portata con i segnali bassi sulla linea, arrestandosi prima del picchetto, perché possa attestarsi al materiale in sosta, occorre ancora il manovratore, mancando il segnale basso.
Non risponde bene alle situazioni reali tipiche l'inoltro con marmotta verso i binari di raccordo; qui, al vero, esistono cancelli e fermacarri a chiave, di cui una in possesso della stazione ed una in possesso del gestore del raccordo, e la circolazione si svolge con l'impiego di un manovratore.
Sinile condizione per la rimessa e i binari di scalo, i cui deviatoi saranno, presumibilmente, a manovra manuale (macaco) e dotati, al vero, di fermascambio a chiave.

Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastirama di Littlegeorge79
MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 12:19 
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A Federici ha scritto:
Premesso che io sono condizionato dal mio amore per la ferrovia della mia infanzia, con pochi segnali e molte manovre, qualora tu voglia comuqnue inserire segnali di manovra, come, in FCU, nelle stazioni di Umbertide e Sansepoclro, ritengo necessario che tu faccia qualche modifica, perché o il segnalmento di manovra copre l'intera manovra, oppure non ha praticamente senso, essendo comuque necessario il ricorso al manovratore.
Prendi, ad esempio, il ciclo di inversione della locomotiva: un treno è ricevuto sul binario 1; la locomotiva vinee sganciata (ammettiamo dal secondo agente, in assenza di manvoratore) e avanza, con il segnale basso, verso l'asta.
Poi che fa? Manca almeno un segnale basso dall'asta verso la piena linea attraverso i binari di circolazione, ed un secondo segnale basso, dal binario di circolazione al binario di linea; poi, ammesso che la locomotiva si sia portata con i segnali bassi sulla linea, arrestandosi prima del picchetto, perché possa attestarsi al materiale in sosta, occorre ancora il manovratore, mancando il segnale basso.
Non risponde bene alle situazioni reali tipiche l'inoltro con marmotta verso i binari di raccordo; qui, al vero, esistono cancelli e fermacarri a chiave, di cui una in possesso della stazione ed una in possesso del gestore del raccordo, e la circolazione si svolge con l'impiego di un manovratore.
Sinile condizione per la rimessa e i binari di scalo, i cui deviatoi saranno, presumibilmente, a manovra manuale (macaco) e dotati, al vero, di fermascambio a chiave.

Antonio


Infatti Antonio, come dici tu, secondo me è meglio semplificare, però è innegabile che anche se il progetto deve essere improntato al massimo realismo, un po' di licenza bisogna anche prendersela, e secondo me le marmotte sono punti di attrazione per la vista sul piazzale di stazione!
Come hai accennato tu, lo scambio all'interno del raccordo (consorzio agrario), verrà comandato manualmente tramite macaco. A questo punto potrei eliminare le marmotte sui binari che vanno all'asta di manovra e magari mantenerla all'interno dello scalo. Oppure, cosa che penso sia più plausibile, vista la ridotta capacità dello scalo merci (soprattutto in epoca V) e la contemporanea presenza del consorzio agrario, che come detto riveste grande importanza essendo questo un paese votato all'agricoltura, forse potrei eliminare la marmotta dello scalo e metterla sull'asta di manovra a dare il segnale di partenza verso i 3 binari. Così ogni binario ha la sua segnalazione bassa e lo scalo viene comandato con manovre a vista, ribadisco, visto lo scarso volume di traffico previsto in orario per altri tipi di merci tolto le merci di destinazione agricola (merci deperibili, combustibili, fertilizzanti, macchinari agricoli ecc...) già assorbiti dal consorzio. Ah, il picchetto di manovra è quel cosino bianco blu prima del PL, e venendo dalla "piena" linea a dx non c'è segnale in quanto immaginariamente presente all'interno o prima della galleria che conduce il treno in stazione!
Che ne pensi?
Per gli altri punti hai qualche idea?
Grazie,
Davide


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastirama di Littlegeorge79
MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 14:01 
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Le "marmotte" piazzate lì non servono a nulla come ha detto Antonio.

I casi sono due o fai un segnalamento di manovra completo o le togli.

Per segnalamento di manovra completo intendo questo:

Allegato:
quadrocomandoplastirama_completo.jpg
quadrocomandoplastirama_completo.jpg [ 51.49 KiB | Osservato 3496 volte ]



Per avere una situazione così dovresti avera almeno una quarantina di manovre al giorno per binario... altrimenti la complessità circuitale e l'esborso economico (reale) sarebbe uno spreco bello e buono......

ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastirama di Littlegeorge79
MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 14:24 
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Ok allora mi avete convinto... via le marmotte! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Per il resto che mi consigliate?

Grazie,
Davide


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastirama di Littlegeorge79
MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 20:04 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
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Località: Massa Finalese (MO)
Il marciapiedino corto lo eviterei... Mi sa di posticcio! Anche al vero, le piccole stazioni non erano e non sono sempre piene di treni, quindi tanti binari atti al servizio passeggeri non servono...


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastirama di Littlegeorge79
MessaggioInviato: venerdì 12 aprile 2013, 13:14 
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Iscritto il: sabato 17 maggio 2008, 8:32
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Località: Senigallia (An)
Procede spedita la costruzione della nuova stazione autarchica.. per l'occasione liberamente ridotta ed ispirata alla stazione di Genga San Vittore sulla Roma-Ancona! Appena arrivato il nuovo tetto sperimentale in livrea "colomba pasquale" :D che verrà quanto prima sostituito da quello tradizionale in coppi non appena la ditta costruttrice chiarirà alcuni dubbi geometrici in merito... :shock:

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MessaggioInviato: giovedì 18 aprile 2013, 14:17 
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Messaggi: 192
Località: Senigallia (An)
Completato il tetto e le rifiniture esterne. Con l'occasione ho fatto il tetto anche al casello.....

Fronte
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Retro
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Laterale

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Casello

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Immagine

Per la pittura della stazione pensavo di indirizzarmi sui colori classici giallo sabbia o rosa pallido.
Però volevo sapere, visto la soddisfazione a metà sulla verniciatura del forex del casello, cosa mi consigliate riguardo al primer. Non sono riuscito a trovarlo qui da me. Inoltre prevedendo di utlizzare i colori Puravest, sono molto contrariato sull'utilizzo di eventuali primer Tamyia, in quanto ho provato a dare il bianco di fondo Tamyia su un pezzo di prova di forex e poi ci ho messo su i Puravest, ma questi ultimi sciolgono i Tamyia e viceversa, facendo un pasticcio. Il bianco Puravest non copre molto a mio parere... sono molto in dubbio, dubbio che cresce leggendo le vostre opinioni. C'è chi va solo di primer, chi da lo stucco, chi niente.. conclusione? :?


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastirama di Littlegeorge79
MessaggioInviato: giovedì 18 aprile 2013, 15:10 
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Iscritto il: venerdì 23 settembre 2011, 13:13
Messaggi: 235
non sono proprio il massimo in consigli sulla verniciatura,ma mi ha colpito la tua affermazione sul fondo Tamya.
io ho costruito e verniciato alcuni carri in resina e metallo bianco e in kit di ottone,e ho sempre dato una mano di fondo grigio tamya a spruzzo e verniciato i carri con i colori puravest ad aerografo,e poi invecchiati a pennello sempre con puravest,e a polveri e fissato il tutto con trasparente opaco tamya,e non ho riscontrato nessun problema di compatibilità :?:

Comunque complimenti per il lavoro :wink:


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