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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: venerdì 6 aprile 2012, 12:26 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
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MAX187HO, dopo tanta teoria ci vuole anche la pratica, altrimenti siamo veramente alle solite.
Che cosa devono fare, infine, i macchinisti: devono portarsi gli arnesi da casa o chiedere all'impresa di dotare ogni cabina degli strumenti all'uopo?
A Padova (parlo di questa perché la frequento quotidianamente da quarant'anni) ho visto più di un macchinista lavarsi i vetri in caso di bisogno, ma lo potevano fare perché trovavano gli spazzoloni dei pulitori e l'acqua.
Ora i pulitori non sono più in stazione, bensì in platea lavaggio e non coprono nemmeno l'arco delle 24 ore; di conseguenza si sono portati tutti gli attrezzi nella attuale postazione lavorativa e le fontanelle sono state tutte eliminate perché la gente non chiudeva a dovere i rubinetti.
L'azienda non ha previsto nel contratto dei pulitori alcuna prestazione ordinaria extra platea.
Se provi a chiamarli per venire in stazione, devi trovare quello che ti fa un piacere e sempreché non sia un periodo orario in cui la postazione è sguarnita.
E tralasciamo pure tutte le conseguenze normative, burocratiche, assicurative, ecc, ecc, che interverrebbero se uno (macchista o pulitore) si facesse male nell'eseguire una mansione non prevista per lui o fuori dal suo ambito lavorativo territoriale.
Allora che fare, per non essere alle solite?
Omnibus


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: sabato 7 aprile 2012, 2:00 
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Ciao Omnibus, posso risponderti dicendo che la pratica lo messa e la stò mettendo tutt'ora in atto. So benissimo che niente è facile e immediato ma certo nulla è impossibile. Ed in casi estremi bisogna trovare una soluzione al pari. Sono tuttavia consapevole che qualsiasi intervento "fuori norme" non debba assolutamente giustificare chi era preposto a svolgere una mansione e non lo ha fatto. Cosa posso dire: qualcuno certamente avrà pulito, poi, quel benedetto vetro.... O forse no: più probabilmente, visto che siamo in Italia, avranno sostituito il locomotore! :lol: Ciao a tutti e passate una buona Pasqua! Auguri anche alle Vostre famiglie. MAX


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: venerdì 20 aprile 2012, 20:03 
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Ma alla fine, MAX187HO, non è arrivata una risposta precisa e attuabile alla domanda "Che cosa devono fare i macchinisti: devono portarsi gli arnesi da casa o chiedere all'impresa di dotare ogni cabina degli strumenti adatti alla bisogna?".
Omnibus


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: domenica 22 aprile 2012, 22:50 
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Omnibus ha scritto:
Ma alla fine, MAX187HO, non è arrivata una risposta precisa e attuabile alla domanda "Che cosa devono fare i macchinisti: devono portarsi gli arnesi da casa o chiedere all'impresa di dotare ogni cabina degli strumenti adatti alla bisogna?".
Omnibus

OMNIBUS, è un forum e come tale ha accolto una mia opinione.Di soluzioni ne ho scritte: a buon intenditor... Ritengo inutile ripetermi. CHI NE HA DI PIU' LO ADOPERI. Questo è un Paese in cui ci sono troppi diritti e pochi sentono il dovere da svolgere. Ricordiamoci che è il dovere che dà il diritto. Chi non sente il dovere non è in grado neanche di sentirne la responsabilità. Ci vuole più rispetto per il proprio lavoro e soprattutto per gli Altri. Vuoi una soluzione? Eccola. Ciao, Max


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: mercoledì 2 maggio 2012, 16:26 
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Non ho messo in dubbio il diritto della tua opinione.
Ho chiesto una proposta concreta che sia attuabile all'interno delle normative esistenti.
Questa non la hai fornita, men che meno nell'ultimo intervento.
Omnibus


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: giovedì 3 maggio 2012, 6:49 
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Nome: Alessio
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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: giovedì 3 maggio 2012, 14:28 
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Si però, quello che dice Omnibus è che, anche armandosi di buona volontà, non è possibile pulire i finestrini delle loc perché non ci sono gli strumenti per farlo. Immagino che occorra uno spazzolone con manico lungo e un secchione con tanta acqua. Se nella staz. X non ci sono simili attrezzature non credo che i macchinisti abbiano la possibilità di portarseli... da casa.
[Altra cosa è quando una loc viene ritirata in deposito in pessime condizioni nonostante ci fosse il tempo e le attrezzature per una pulizia sommaria: il che significa tanto menefreghismo e poca volontà del personale preposto alla manutenzione dei veicoli]


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: giovedì 3 maggio 2012, 16:25 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 0:00
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Per me queste storie fanno male alla ferrovia in generale ed ai ferrovieri in particolare.
Mi spiego.
Nessuno ha visto la cosa con gli occhi dell'utente, la persona media che non distingue un locomotore da un vagone pilota (per intenderci!), la persona che paga per andare dal posto A al posto B.
Questa persona, che voglio chiamare Pantalone ( :wink: ) paga il biglietto, monta in treno e ..... rimane li, per poi sapere che non parte per il vetro sporco.
Amareggiato Pantalone la volta dopo decide di prendere l'autobus, paga il biglietto monta sopra e vede il vetro sporco.
"Stai a vedere che anche questa volta non si parte" Pensa con fastidio, invece arriva l'autista, pulisce il vetro, mette in moto e parte.
Da quel momento Pantalone cosà sceglierà?
Ed a questi punti tiro giù un pensiero MOLTO molesto su cui invito tutti a riflettere (e rispondere usando toni pacati, grazie :D ): in Italia tute le strutture a vario titolo possedute dallo stato NON SONO a servizio della collettività ma a servizio del proprio potere personale avulso dal contesto sociale (tanto alla fine paga Pantalone).
Saluti polemici.
Massimo
PS Sono certo che in ferrovia esistono ferrovieri che strameritano lo stipendio che prendono, ma non sono tanti!


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: giovedì 3 maggio 2012, 23:03 
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Omnibus ha scritto:
Non ho messo in dubbio il diritto della tua opinione.
Ho chiesto una proposta concreta che sia attuabile all'interno delle normative esistenti.
Questa non la hai fornita, men che meno nell'ultimo intervento.
Omnibus

Caro Omnibus, ti reinvito a leggere qualche mio messaggio fà.... Piuttosto, perchè non proponi Tu qualche soluzione!?!? :?: Qualcuno scrisse:" O VOI CHE CRITICATE LE OPERE NOSTRE, FATELE MEGLIO MA A SPESE VOSTRE"... Biasimare, biasimare... e a quando una proposta di risoluzione? Dai, coraggio, prova anche Tu a proporre qualcosa. Sempre lì a criticare! :wink: (te lo scrivo con ironia, mai e poi mai con arroganza. Ti rispetto molto e trovo stimolante il dibattito con una persona acuta). MAX


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: venerdì 4 maggio 2012, 12:27 
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Condivido alcuni interventi trattati nel topic ma si è spesso caduti e scaduti in banale faziosità.. nessuno ha visto le condizioni del vetro, nè si è accertato della veridicità dell'articolo (giornalistico..?!?).. in compenso abbiamo letto lezioni di stile e si è sputato gratuitamente sull'operato di alcuni ferrovieri.. :roll: mi chiedo allora perchè non avete consegnato il curriculum.. :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: sabato 5 maggio 2012, 7:56 
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Eh no, MAX187HO, le considerazioni del tuo ultimo intervento le devi rivolgere a te stesso.
Sei tu che hai fatto le critiche e continui a svicolare di fronte a una domanda semplice ma ben precisa che sorge da una situazione reale.
Evidentemente ti sei incartato.
Omnibus


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: mercoledì 9 maggio 2012, 21:37 
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COMPLIMENTI!! Hai vinto il 1°premio per la più grande schivata del mondo.
Rileggiti con attenzione TUTTI I MIEI MESSAGGI perchè io ho letto tutti i tuoi interventi,
e ciò che si evince è cio che e stato ripetutamente scritto e riscritto:IO HO DATO UNA SOLUZIONE,TU LE CONSEGUENTI CRITICHE.Continua pue a fare "orecchio da mercante" ma continuerai da solo se perseveri nel negare l'evidenza. O ce un dibattito serio e responsabile altrimenti scambiamoci barzelette,che saranno quantomeno più divertenti. Ora: cosiderando che la svicolata ti appartiene come si legge dal tuo ultimo intervento forse è il caso che nel prossimo venga descritta una TUA possibile proposta di soluzione.
Desidero sapere come avresti agito tu.ciao by MAX187HO


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: giovedì 10 maggio 2012, 3:49 
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Bene, MAX187HO, ho riletto tutti i tuoi messaggi e per di più me li sono fatti leggere anche da un'altra persona che li leggeva per la prima volta.
Alla fine abbiamo convenuto entrambi che le critiche le hai fatte solo tu e non hai dato alcuna risposta.
Provo a riformulare la domanda nella maniera più semplice di cui sono capace.
"A Padova sui marciapiedi di stazione non esistono prese d'acqua, non ci sono spazzoloni disponibili, non ci sono gli addetti alla pulizia dei treni.
Se una cabina di guida ha i vetri sporchi tali da impedire una buona visuale, come si deve fare per pulirli? Come si deve comportare il macchinista?"
Avevo indicato due teoriche possibilità:
- il macchinista si porta l'attrezzatura da casa (ovviamente se la deve portare e riportare di volta in volta comprese le taniche piene d'acqua);
- la categoria dei macchinisti richiede formalmente all'azienda che tutte le cabine di guida vengano attrezzate anche di strumentazione idonea a quella bisogna.
E' così difficile e complicato dare una risposta a questa semplice domanda?
Omnibus


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: martedì 15 maggio 2012, 1:37 
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Omnibus ha scritto:
Bene, MAX187HO, ho riletto tutti i tuoi messaggi e per di più me li sono fatti leggere anche da un'altra persona che li leggeva per la prima volta.
Alla fine abbiamo convenuto entrambi che le critiche le hai fatte solo tu e non hai dato alcuna risposta.
Provo a riformulare la domanda nella maniera più semplice di cui sono capace.
"A Padova sui marciapiedi di stazione non esistono prese d'acqua, non ci sono spazzoloni disponibili, non ci sono gli addetti alla pulizia dei treni.
Se una cabina di guida ha i vetri sporchi tali da impedire una buona visuale, come si deve fare per pulirli? Come si deve comportare il macchinista?"
Avevo indicato due teoriche possibilità:
- il macchinista si porta l'attrezzatura da casa (ovviamente se la deve portare e riportare di volta in volta comprese le taniche piene d'acqua);
- la categoria dei macchinisti richiede formalmente all'azienda che tutte le cabine di guida vengano attrezzate anche di strumentazione idonea a quella bisogna.
E' così difficile e complicato dare una risposta a questa semplice domanda?
Omnibus

Omnibus, se per me è difficile rispondere, per te non è facile dedurre... Non ho forse portato con il messaggio del 3 MARZO, una mia personale esperienza "sul campo", descrivendo attrezzature e metodo?! E la prima delle tue due teoriche possibilità non fà altro che confermare quello che scrissi quel giorno. L'esempio da me portato lo consideri come una critica o come una possibile soluzione?!?!?! Non so quanto sia stata valutata da te come teorica possibilità, ma ti assicuro che come possibilità pratica funziona! E se non ti sei mai cimentato nell'arduo compito eccoti una ghiotta occasione per provare. Capisco che sei o sei stato un "topo d'ufficio" e che per coloro che come te stanno dietro una scrivania il mondo funziona, o dovrebbe funzionare, secondo quello che c'è scritto sui libri, sui codici e regolamenti vari..., ma purtroppo non è così. Il lavoro di "concetto" lo può fare un professore, un accademico, uno che alla sera non ha bisogno di lavarsi le mani. Chi fà questo tipo di lavoro difficilmente riesce a cogliere le sfumature, le finezze, quei piccoli espedienti che portano al raggiungimento del risultato, quasi sempre positivo, di ogni tipo di lavoro meno blasonato, un po' più manuale, ma forse altrettanto utile. Perchè sono fermamente convinto che solo chi mette le mani in pasta acquista l'esperienza indispensabile per fare meglio e di più. Da quel che continui a ripetere, per te l'acqua è un problema trovarla.... Un secchio da 10 litri riempito in un wc di una qualsiasi stazione (lo si può fare anche a S. Stino di Livenza, INCREDIBILE,...) potrebbe essere teoricamente fattibile? Il secchio rappresenta il nuovo problema? Ne portiamo Noi uno da casa? Pensi che qualcuno si stia tenendo la pancia dal ridere? Ridete pure ma non sono il solo che da mooolto tempo si porta secchio e spazzolone da una corriera all'altra... Ho oltrepassato nel mese di Aprile il tetto dei 3 milioni di km percorsi con un mezzo pesante, guidato per quarant'anni su ogni strada d'Europa: sapessi quante volte ho dovuto diventare meccanico o gommista o elettrauto per far fronte a guasti o imprevisti. I ritardi ci sono stati, certo, ma l'autista ha cercato sempre e comunque una soluzione immediata, anche se NON CONTEMPLATA tra le sue mansioni, evitando lamentele e assicurando la continuazione del viaggio. Se nel mentre è venuto meno al rispetto di determinate regole, bèh, forse, visti i risultati, ha scelto il male minore. Per la seconda delle tue possibilità soprascritte ti stringo la mano, ritenendola legittima e fattibile. Mi viene però il forte sospetto che l'attrezzatura in dotazione in ogni locomotiva segua il destino delle cassette di pronto soccorso OBBLIGATORIE in ogni corriera: spariscono! :? Comunque un tentativo lo si può fare. Ciao, MAX


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: martedì 15 maggio 2012, 15:29 
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Iscritto il: lunedì 17 agosto 2009, 13:45
Messaggi: 40
Località: Signa (FI)
Omnibus ha scritto:
A Padova sui marciapiedi di stazione non esistono prese d'acqua, non ci sono spazzoloni disponibili, non ci sono gli addetti alla pulizia dei treni.


Scusa Omnibus ma come è possibile che in una stazione come Padova (Padova!) non ci sia niente di quello che dici?
Passi una stazioncina di transito, ma in queste mi viene da dire che il buonsenso lo renderebbe obbligatorio!


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