Omnibus ha scritto:
Bene, MAX187HO, ho riletto tutti i tuoi messaggi e per di più me li sono fatti leggere anche da un'altra persona che li leggeva per la prima volta.
Alla fine abbiamo convenuto entrambi che le critiche le hai fatte solo tu e non hai dato alcuna risposta.
Provo a riformulare la domanda nella maniera più semplice di cui sono capace.
"A Padova sui marciapiedi di stazione non esistono prese d'acqua, non ci sono spazzoloni disponibili, non ci sono gli addetti alla pulizia dei treni.
Se una cabina di guida ha i vetri sporchi tali da impedire una buona visuale, come si deve fare per pulirli? Come si deve comportare il macchinista?"
Avevo indicato due teoriche possibilità:
- il macchinista si porta l'attrezzatura da casa (ovviamente se la deve portare e riportare di volta in volta comprese le taniche piene d'acqua);
- la categoria dei macchinisti richiede formalmente all'azienda che tutte le cabine di guida vengano attrezzate anche di strumentazione idonea a quella bisogna.
E' così difficile e complicato dare una risposta a questa semplice domanda?
Omnibus
Omnibus, se per me è difficile rispondere, per te non è facile dedurre... Non ho forse portato con il messaggio del 3 MARZO, una mia personale esperienza "sul campo", descrivendo attrezzature e metodo?! E la prima delle tue due teoriche possibilità non fà altro che confermare quello che scrissi quel giorno. L'esempio da me portato lo consideri come una critica o come una possibile soluzione?!?!?! Non so quanto sia stata valutata da te come teorica possibilità, ma ti assicuro che come possibilità pratica funziona! E se non ti sei mai cimentato nell'arduo compito eccoti una ghiotta occasione per provare. Capisco che sei o sei stato un "topo d'ufficio" e che per coloro che come te stanno dietro una scrivania il mondo funziona, o dovrebbe funzionare, secondo quello che c'è scritto sui libri, sui codici e regolamenti vari..., ma purtroppo non è così. Il lavoro di "concetto" lo può fare un professore, un accademico, uno che alla sera non ha bisogno di lavarsi le mani. Chi fà questo tipo di lavoro difficilmente riesce a cogliere le sfumature, le finezze, quei piccoli espedienti che portano al raggiungimento del risultato, quasi sempre positivo, di ogni tipo di lavoro meno blasonato, un po' più manuale, ma forse altrettanto utile. Perchè sono fermamente convinto che solo chi mette le mani in pasta acquista l'esperienza indispensabile per fare meglio e di più. Da quel che continui a ripetere, per te l'acqua è un problema trovarla.... Un secchio da 10 litri riempito in un wc di una qualsiasi stazione (lo si può fare anche a S. Stino di Livenza, INCREDIBILE,...) potrebbe essere teoricamente fattibile? Il secchio rappresenta il nuovo problema? Ne portiamo Noi uno da casa? Pensi che qualcuno si stia tenendo la pancia dal ridere? Ridete pure ma non sono il solo che da mooolto tempo si porta secchio e spazzolone da una corriera all'altra... Ho oltrepassato nel mese di Aprile il tetto dei 3 milioni di km percorsi con un mezzo pesante, guidato per quarant'anni su ogni strada d'Europa: sapessi quante volte ho dovuto diventare meccanico o gommista o elettrauto per far fronte a guasti o imprevisti. I ritardi ci sono stati, certo, ma l'autista ha cercato sempre e comunque una soluzione immediata, anche se NON CONTEMPLATA tra le sue mansioni, evitando lamentele e assicurando la continuazione del viaggio. Se nel mentre è venuto meno al rispetto di determinate regole, bèh, forse, visti i risultati, ha scelto il male minore. Per la seconda delle tue possibilità soprascritte ti stringo la mano, ritenendola legittima e fattibile. Mi viene però il forte sospetto che l'attrezzatura in dotazione in ogni locomotiva segua il destino delle cassette di pronto soccorso OBBLIGATORIE in ogni corriera: spariscono!

Comunque un tentativo lo si può fare. Ciao, MAX