Siamo effettivamente sulla Calalzo - Cortina - Dobbiaco nel 1928, durante i lavori di elettrificazione, precisamente nel piazzale del deposito di Calalzo Alto. Il binario a semicerchio che taglia i binari del piazzale è quello di corsa che provenendo da Calalzo (a sinistra), prosegue per Cortina (sulla destra). Alle spalle del fotografo è la rimessa. La locomotiva a destra, già isolata dai binari di corsa, dovrebbe essere una Feldbahn del tipo 4 risalente alla costruzione della linea ad opera di Cecco Beppe.
La foto si trova a pagina 77 dello spettacoloso libro di Evaldo Gaspari "La ferrovia delle dolomiti" - Athesia editore -Bolzano di cui consiglio a tutti la lettura e che, con i suoi 2 kg abbondanti di peso, è estremamente indicato per essere assestato sulla nuca degli ottentotti che nel 1964 riuscirono a chiudere quell'incanto di linea.
Ora però basta con le ferrovie. Domani me ne vado su un'isola (quiz!) che per fortuna di ferrovie non ne ha (però una piccola rete a scartamento ridotto ci starebbe quasi bene e.... avrebbe un nome altisonante ed evocativo: F.E. !!)
Ciao,
Stefano
