Mah, la rimessa ci potrebbe anche stare, non è fondamentale... Dipende da quanto si immagina lunga la linea.
Parli di stazione principale: ebbene, si immagina che la linea sia piuttosto corta (toh, mettiamo 15-16 km), quindi è superflua, si fa prima a far partire il primo treno del mattino dalla stazione capotronco, farlo arrivare e subito ripartire.
Nel caso si immagini la linea un po'più lunga (>30-32 km), o che la stessa fosse stata rilevata dalle FS ad una concessa (è successo più volte, il primo caso che mi viene in mente è la Rocchette-Schio, rilevata dallo Stato ai primi del '900 alla SV), la rimessa, magari in disuso e semidiroccata, ci sta. Comunque, lasciare le vestigia di un rifornitore idrico (o lasciarcelo proprio, a seconda dell'epoca, insieme ad un piccolo deposito per il carbone) non è mai male. Non deve essere enorme, ma sicuramente in una stazione terminale, siapur piccola, era utile, anche perchè il servizio sarebbe stato svolto con locotender, che abbisognavano di maggiori rifornimenti idrici.
Capitolo loco da manovra: Anche un 214 in una situazione del genere è esuberante. Una sogliola, specie se ambienti tutto in epoca ante anni '80, ci sta. Tieni comunque conto che spesso le manovre le faceva la loco titolare... ed in una situazione del genere, sempre se la linea è piuttosto breve, è più facile che il traffico merci venga svolto con tradotte, trainate dalla loco da manovra della stazione capotronco, che si potrebbe immaginare avesse un 245 distaccato appunto per questo motivo, anche se non ce n'era il bisogno per le manovre in stazione (se non sbaglio il 245 ha anche il rapporto da 60 km/h, credo).
E comunque il Masselli ha ragione, fino a poco tempo fa in Piemonte (prima che potassero definitivamente tutto), si erano viste E 632 (o 652) al traino di
ben due UIC-X...
Riguardati su TTM 19 l'articolo su Colle Val d'Elsa... vedo alcune analogie tra quella stazione e la tua

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