Purtroppo ho appreso ora da TG24 che un ragazzino di 12 anni è rimasto folgorato dai cavi dell'alta tensione (probabilmente catenaria) alla stazione di S. Giovanni Valdarno ad Arezzo. Ora è ricoverato in gravissime condizioni al Meyer di Firenze.
Sembra che il giovane stesse giocando col fratello maggiore sul tetto di alcuni carri cisterna fermi su un tronchino.

Non ho parole...

Ma che cavolo di giochi fanno!!


Alex

La stazione di San Giovanni Valdarno è a San Giovanni Valdarno, comune in provincia di Arezzo. E' uno "sport" molto praticato all'estero, soprattutto in GB e paesi nordici. Contenti loro... Solo che un bambino di 12 anni è ancora piccolo per andarsene a zonzo da solo dove vuole. Mi dispiace.
Sandro.

Mi dispiace per il bambino, tuttavia spero non sia anche questa l'occasione per dire che il treno e la ferrovia sono dei pericoli e che i carri andavano sorvegliati. Piuttosto il bambino andava sorvegliato....

a me dispiace per la ferrovia, che come al solito sarà attaccata da tutti, dai genitori che faranno causa e la vinceranno, dai giornalisti che coglieranno la palla al balzo per fare qualche articolo contro la ferrovia, col paradosso che la colpa sarà della "ferrovia non sicura", non vedo l'ora di leggere l'ipotetica circolare ansf... capirai, era pure una cisterna... "sfiorata una seconda viareggio"

a 12 anni andavo in bicicletta al segnale di protezione (ad ala) di Vigordarzere lato Camposanpiero a vedere la 745 069 con il merci "dei sasi" (tramogge con pietrisco) da Bassano per Padova
non mi sono mai fatto male, evidentemente avevo la testa sulle spalle più di tanti ragazzini d'oggi
e comunque è solo una questione di come ti educano i genitori e di quale responsabilità ti danno.....

per la cronaca il dodicenne fulminato era con il fratello di 15 anni che pure lui sembra saltellasse sui carri merci (cisterna)

Propongo al fratello, come prossimo divertimento, l'attraversamento dell'autostrada correndo, da fare possibilmente bendato.

Sono d'accordo con te Marco. Un tempo nelle persone, adulti e bambini ( che sono il riflesso degli adulti) c'era molta più consapevolezza. Gli eccessi nella sicurezza, portano anche a perdere il senso del pericolo che è una delle migliori armi contro gli incidenti. La prima regola in materia di sicurezza sarebbe quella di accendere il cervello al risveglio e mantenerlo acceso ed efficiente tutta la giornata.

Cosa non facile e forse addirittura impossibile per un bambino di 12 anni!

Ciao.

oia oia i ragazzi di oggi non sanno piu' giocare !!!

spero che quel ragazzino si salvi !!!

dopotutto e un solo un ragazzo !! un essere umano come tutti noi !.

poi di chi sia la colpa viene in un secondo momento ....

spero solo che si riprenda !!!
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Per salire su un carro botte su un binario con catenaria bisogna essere entrati un bel po' all'interno della stazione.

Io a 12 anni ero quasi sempre all'interno della stazione di Pistoia, lato scalo merci, c'era molto spazio ed andavamo a giocare lì, il maresciallo polfer che aveva la palazzina proprio dove andavamo noi ci lasciava fare perché diceva che era più sicuro stare lì che nella strada. Eravamo bambini ma non ci sognavamo nemmeno di andare tra i binari, tanto meno salire sui carri. Sapevamo bene che era rischioso, e se l'avessimo solo accennato anche una volta sicuramente ci avrebbero allontanato per sempre.

Io ai 12 anni sapevo benissimo che se ti avvicini a qualsiasi cosa sotto alta tensione finisci arrosto...... quello che manca alle nuove generazioni al di la di educazione e cultura (che comunque male non fanno) e il concetto di giusto e sbagliato, che per essere esercitato comporta un uso intenso della materia celebrale. la TV non aiuta essendo piena di spazzatura educazionale (se in TV fai vedere un bischero che si fa i capelli col mitra stai sicuro che qualcuno nel mondo ci prova...... ) e le famiglie non si interessano minimamente alla questione. il risultato sono ragazzi che compiono ogni genere di impresa nefanda rischiando le penne senza esserne minimamente coscienti, fino al momento in cui purtroppo ci scappa il morto.

questo giochino l'ho visto fare di persona a Pisa da due sedicenni su un carro a pareti scorrevoli. ero a far foto ai treni in transito nel campo dietro lo scalo campasso quando mi si sono materiallizzati nell'obbiettivo questi due disgraziati che si aggiravano sul tetto sfiorando la linea aerea senza preoccuparsene minimamente. agli urli di avvertimento a star lontani dai fili e a scendere da parte mia, hanno ben pensato di rispondere a insulti e sfottò nei miei confronti .
siccome la mia filosofia e "se tè la vai a cercare poi non lamentarti sè la trovi" li ho gentilmente invitati a toccare i fili e a crepare e che sarei stato felice di partecipare al loro funerale. il piu geniale dei due mi domandò, "perche, cosa cè nei fili?". 3600 volt imbecille!
risultato: dopo 20 secondi erano a terra! quel che si definisce morire d'ignoranza.
meditate gente meditate.....

Davvero quell'idiota ti ha chiesto cosa c'è nei fili????
GD

Forse pensava che servissero a stendere il bucato...

Forse i toni si dovrebbero abbassare, in una discussione dove si parla di una persona morta a 12 anni.

Passi per idiota, imbecille che saranno detti anche per rabbia per chi ha buttato via la sua vita così, ma dire vai a crepare, sarei felice di partecipare al funerale... sono cose non si dovrebbero neanche pensare, ma non si perde occasione per dire sempre la cosa più becera. Un pensiero alle famiglie, che forse ci hanno provato a metterli in guardia ma forse non ci sono riusciti.

Sono d'accordo con Marco Bruzzo sull'importanza dell'educazione e sui giovani di una volta che con i loro limiti, avevano senz'altro la testa sulle spalle. Oggi si dice "sono ragazzi". Ma si può essere ragazzi e usare la testa, oggi più di ieri.

saluti

Il triste perbenismo all'italiana che spesso non porta dei gran bei risultati, soprattutto ultimamente...
Ma andiamo avanti in questo modo... Così, tra qualche mese saremo qui nuovamente a sentire "imprese" di questo genere...

Le famiglie "forse ci hanno provato a metterli in guardia ma forse non ci sono riusciti.". Appunto: forse...
Vedo in giro schiere di quarantenni e cinquantenni ignoranti ed inebetiti che mi preoccupano assai. Dubito che ne possa uscire qualcosa di buono e costruttivo. Ovvio: non sono tutti così.