Cafè Express: film del 1980
Regia di Nanni Loy, con Nino Manfredi, Adolfo Celi, Vittorio Caprioli, Vittorio Mezzogiorno. Leo Gullotta, Lina Sastri,Gigi Reder.
Michele Abbagnano (Nino Manfredi) è un invalido di mezza età che per sopravvivere e mantenere il figlio quattordicenne in un collegio, si improvvisa venditore abusivo di caffè viaggiando clandestino sulla tratta ferroviaria notturna da Vallo della Lucania a Napoli.
Il film narra le sue vicissitudini e gli espedienti per sbarcare il lunario mentre è braccato dalla polizia ferroviaria, che indifferente ai tanti malviventi d'accatto ed in doppiopetto che circolano sul treno, dà la caccia proprio a lui, disgraziato vedovo con figlio malato a carico. Lo braccano anche un gruppetto di ladruncoli che lo vorrebbero come complice coatto per consumare i loro borseggi.
Ma l'ispettore delle Ferrovie (Adolfo Celi) ed il maresciallo dei Carabinieri (Tano Cimarosa) al dunque sapranno chiudere un occhio.
Il film è espressione di un'Italia che sopravvive, quell'Italia fatta di gente che è ai margini della società, che ha la provvidenza come unica possibilità di essere.
Il soggetto nasce dal successo della miniserie televisiva "Viaggio in seconda classe" (1978), ideata anch'essa da Nanni Loy, una candid camera tra gli scompartimenti dei treni italiani, dove i passeggeri, anziché vittime di scherzi e situazioni paradossali, raccontano le proprie storie ed impressioni sulla realtà contemporanea.
Sensibile, come spesso accade nel suo cinema, alla sorte del proletariato, Loy recluta l'attore che meglio di ogni altro riesce ad indossare i panni del meridionale dignitoso, Nino Manfredi, che qui torna ai ruoli di Pane e cioccolata dando una prova straordinaria.
Il soggetto di Nanni Loy ed Elvio Porta, sceneggiato con lo stesso Manfredi, è un'amara riflessione su una delle tante ingiustizie d'Italia, dove alla tracotanza del Palazzo fa da contraltare l'umanità plebea della gente comune.
Buona visione!
http://www.youtube.com/watch?v=Rem287n-hC4