rosasera ha scritto:
Piccolo esempio: la Avellino-Rocchetta, chiusa a dicembre 2010, non aveva alcun senso di esistere così com'era. A che mi serve prendere il treno ad una stazione senza alcun servizio e a chilometri di distanza dal centro abitato se invece posso prendere un autobus (se c'è) o l'auto sotto casa comodamente? Bastava davvero creare un po di luoghi di interscambio (a Ponteromito, ad esempio, spostando di pochi metri la fermata di Montemarano, c'è spazio per parcheggio auto e già ci passano tanti autobus dell'AIR) e verificare la reale necessità dei pendolari (la fermata di Morra ad esempio è nella zona industriale di Morra dove lavorano centinaia e centinaia di dipendenti di industrie che volentieri avrebbero lasciato l'auto a casa o alle stazioni se c'erano treni negli orari utili per arrivare in fabbrica e soprattutto d'inverno quando c'è la neve). E non mi venite a dire che nessuno dei nostri amministratori abbia pensato a queste idee. Ma semplicemente era meglio dare l'illusione che le ferrovie ci fossero, con orari assurdi e senza alcuna integrazione, e poi lasciar fare al tempo. Ed il tempo ha fatto! La Campania sta perdendo non solo le ferrovie ma anche i bus che non vanno meglio: fallita l'azienda di trasporto pubblico degli autobus di Caserta (ACMS ora sostituita da CLP), sull'orlo del baratro quella di Salerno (Cstp), e non è che l'ANM di Napoli stia meglio (basta vedere le notizie di questi giorni).
Un esempio dell'assurdità trasportistica da questo punto di vista è in casa Duegi: la nostra sede è in una zona artigianale in un comune limitrofo a Padova (perciò non in mezzo al nulla). Le fermate dei bus urbano ed extraurbano sono a oltre 1500 metri perciò TUTTI i lavoratori del sito produttivo vengono al lavoro con il mezzo privato (compresi noi). Ovviamente quando si è parlato di costruire la linea ferroviaria di circonvallazione di Padova (che sarebbe diventata una sorta di metro attorno a Padova) e che sarebbe passata a ridosso della zona industriale, le popolazioni locali sono insorte....
In realtà abbiamo sei corse di bus: tre tra le 7 e le 8 del mattino ma in direzione opposta al flusso in quanto servono per gli studenti che vanno in città e tre al contrario tra le 13,30 e le 14,30 (notorionamente negli uffici e fabbriche si lavora fino alle 17,30/18,30). La cosa buffa è stata che il sindaco, quando è partito il servizio due anni fa, ha mandato un avviso a tutte le aziende annunciando l'inutile novità, a dimostrazione che i politici di flussi di trasporto capiscono poco o nulla.....