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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: mercoledì 30 agosto 2006, 8:33 
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Ecco anche lo schema sulla K-28 di Mountain Model Import

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K27 / Sandro


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 Oggetto del messaggio: Invecchiamento
MessaggioInviato: mercoledì 30 agosto 2006, 10:37 
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Per mio principio i treni vanno rigorosamente sporcati al fine di rendere il più possibile realistiche le foto ( vedi il mio diorama di Casabianca di TTM ).
Di tecnice usate ne ho sviluppate ed affinate un' infinità, da scriverci un libro. Insieme a Benedetto Sabatini pubblicheremo un'articolo sul diorama 0N30 del ponte su TTM, intanto qualche anticipazione.
Le pareti del caboose sono state prima grattate con una lametta a seghetto di quelle da inserire nel cutter, successivamente verniciate con un misto di matt 26 e 33 della humbrol ( mi raccomando tassativamente smalto sintetico, no acrilici che con l' alcool vengono disciolti ); una lumeggiatura con del bianco avorio è necessaria per dare al legno un' aspetto vecchio. Ad essicazione avvenuta ho utilizzato per l' invecchiamento dell' anilina ad alcool color rosso mogano, nero, verde e giallo con diluizioni varie.
Per la cassa ho usato degli ossidi ( ottimo il color giallo messico della liberon comprato da Leroy Merlin ) che ho spolverato sull' oggetto preventivamente verniaciato con i solito miscuglio 26 e 33 matt diluito e non ancora asciutto.
Successivamente il solito invecchiamento con anilina.
Buon lavoro e un' altra elaborazione
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 Oggetto del messaggio: scartamento ridotto americano
MessaggioInviato: mercoledì 30 agosto 2006, 11:34 
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Cari amici, sono orma vent'anni che le varie case costruttrici di modelli ferroviari spacciano questi come modelli a scartamento ridotto della DRGW e della RGS.
Non si puo' acquistare un modello di queste due ferrovie (cosi' come la Colorado e Southern, la Yosemite Valley ed altre) in scala HO. Di certo sono modelli rifatti e ridipinti con numeri e colori di fantasia.
Lo aveva fatto la Mantua vent'anni fa, ha continuato la Roundhouse (fino a quando ha prodotto i kit in HOn3), lo ha fatto e continua a fare la Bachmann.
Non che i modelli non sono belli, ma lo scartamento ridotto e' altra cosa.
Intanto dobbiamo dire che le 2-6-0 e le 2-8-0- che viaggiavano in Colorado erano tutte Baldwin che indubbiamente avevano qualche somiglianza con altre loco costruite in America, ma avevano il sistema bielle leggermente diverso.
E la Bumble-Bee era una C-16 della Baldwin.
Le uniche loco diverse erano le K28 2-8-2 costruite dalla Schenectady e denominate "sporting model": nome derivato dalla loro figura affusolata abbassata sul terreno.Una locomotiva veramente affascinante.
Pero' questo non vuol dire che se un modello è bello non lo debba tenere anche se non è conforme all'originale. Il convoglio di Tito è un bell'oggetto e sicuramente con una leggera sporcatura....
L'ultima sciocchezza, se cosi si puo' chiamare,la sta facendo la Con-Cor che sta vendendo il Galloping Goose
in HO e in HOn3 di compagnie che nulla hanno mai avuto a che vedere con "L'anatra zoppa". Questa è stata una invenzione della RGS e ha viaggiato esclusivamente sulla rete Montrose-Durango
K28


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MessaggioInviato: mercoledì 30 agosto 2006, 12:29 
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Nome: Daniele Viganò
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X Rodolfo Leuzzi... grazie per le dritte! Aspetterò con attesa il prossimo TTM e complimenti anche per Casablanca! (Grazie anche a Benedetto che ha realizzato il mio desiderio di un articolo "in 0n30" :D)

x K28: In parte è per quello che la mia idea di linea in 0n30 è freelance, poichè non riuscirei, con il materiale commerciale, nel mio caso Bachmann, a far quadrare il tutto... e poi non devo preoccuparmi di mischiare una Shay del 1880 allo stato di origine con una 2-8-0 del 1914! E secondo me il successo inimmaginato della 0n30 e di Bachmann sta proprio lì, cioè il fatto di aver riferimenti vaghi lasciando il resto alla fantasia dell'aqcuirente.
Ps il modello di Tito è effettivamente a scartamento ridotto, poichè in 0n30 e non H0, certo se la Bachmann avesse prodotto la C-16 ci avrebbe appioppato davanti lei, ma essendo uno start-set non penso ci abbiano fatto molto caso (tanto che è il più ricercato, su ebay costa di più, ad esempio, del mio della OR&W).

Anche se negli ultimi modelli Bachmann ha invertito la tendenza: infatti sia la Shay (per la Climax non ho cercato) sia la Baldwin sono riproduzioni quasi esatte di prototiti esistiti realmente (la Shay è la #122, mentre la Consolidation è stata prodotta per le ferrovie messicane).

Ciaoo


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MessaggioInviato: mercoledì 30 agosto 2006, 18:48 
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Iscritto il: domenica 23 luglio 2006, 14:33
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Gli affari sono affari... Dai non lamentarti K28, se Con-Cor e altri produttori riescono a vendere materiale per così dire non realistico a noi che c'e f.... L'importante é che ne realizzino almeno qualcosa di conforme (vedi Con Cor con i Goose) e non di meno che riescano a contenere i prezzi... e ancora, se li fanno é perché c'é qualcuno che li compera... guarda MMI che altro non é che PSC, ha prodotto la prima serie di K-27 in 1500 esemplari in On30 ne ha fatti 5000 !!!!!!!!!! (tutti esauriti).


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 Oggetto del messaggio: Re: Invecchiamento
MessaggioInviato: mercoledì 30 agosto 2006, 21:37 
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Iscritto il: mercoledì 30 agosto 2006, 8:49
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rodolfo leuzzi ha scritto:
...
Le pareti del caboose sono state prima grattate con una lametta a seghetto di quelle da inserire nel cutter...

...Cosi ottieni le venature del legno. Ottimo.
Per la H0 ho fatto qualche prova con carta a vetro grossa e punta del compasso.
Mi viene voglia di provare con qualche lama di segetto...
Le lame che dici dove si trovano?

Ciao

Andrea


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MessaggioInviato: mercoledì 30 agosto 2006, 23:28 
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Nome: Daniele Viganò
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E' esatto quello che dice k27... la C-16 in 0n30, le Mikado di MMI e la stessa Bachmann ne sono la prova!

Per l'invecchiamento: la procedura descritta da Leuzzi, ora che ci penso, è molto simile a quella descritta qua http://www.pacificcoastairlinerr.com/decks/ (date un'occhiata all'intero sito ci sono spunti molto interessanti!)


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MessaggioInviato: giovedì 31 agosto 2006, 17:41 
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Nome: Daniele Viganò
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Forse un po' OT dal modellismo, ma vi consiglio di leggere la storia presente a questo link: http://www.narrowgauge.org/ncmap/excurs ... -DSPP.html

Si tratta del racconto di un fuochista della DSP&P che operava sulla Gunninson Branch (famosa per l'Alpine tunnel). Non è cortissimo nè di inglese "immediato", ma vale un piccolo sforzo!

Ciao a tutti, Daniele :)


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 Oggetto del messaggio: invecchiamento rotabili 0N30
MessaggioInviato: giovedì 31 agosto 2006, 18:41 
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Per il Cinese:
le lame si trovano in qualsiasi negozio di modellismo, eccoti la foto
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Per Dani:
l' indirizzo che ci ha fornito per l'invecchiamento è interessante ma la tecnica usata per far risaltare il legno vecchio non va, lui parte da una base chiara e poi riempie gli interstizi creati con un taglierino e non con la seghezza sopra indicata. Questo è l' opposto di quello che faccio io e a me sembra che ci sia troppo bianco, partendo da una base scura e lumeggiando dopo con il bianco si ottiene un risultato più fine.
Un caro saluto ad un caro amico modellista che ho conosciuto a gennaio al Loco Prestige di Frattocchie, Giovanni Fois che non avevo riconosciuto con il suo nickname, è un grande intenditore di americano e di 0N30; ha presentato un interessantissimo diorama in puro stile e spirito modellistico americano.
Buon lavoro a tutti


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 Oggetto del messaggio: Re: invecchiamento rotabili 0N30
MessaggioInviato: giovedì 31 agosto 2006, 18:56 
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Nome: Daniele Viganò
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rodolfo leuzzi ha scritto:
l' indirizzo che ci ha fornito per l'invecchiamento è interessante ma la tecnica usata per far risaltare il legno vecchio non va, lui parte da una base chiara e poi riempie gli interstizi creati con un taglierino e non con la seghezza sopra indicata. Questo è l' opposto di quello che faccio io e a me sembra che ci sia troppo bianco, partendo da una base scura e lumeggiando dopo con il bianco si ottiene un risultato più fine.


Sì scusa, intendevo la necessità di "grattare" la plastica con una lametta, per il resto penso che tu abbia proprio ragione e in effetti la differenza di risultato si vede!

PS: quanta gente che si è ritrovata in questo topic... e soprattutto non immaginavo ci fossero cosi tanti gli appassionati di scartamento ridotto americano!

PS2: dimenticavo un dettaglio essenziale del racconto di cui ho scritto sopra: risale al 1886.


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MessaggioInviato: giovedì 31 agosto 2006, 19:26 
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Ciao, mi intrometto per chiedere una spiegazione sullo scartamento ridotto americano. Quel'è la differenza tra 0n3 e 0n30? Da un precedente intervento mi è parso di capire che i rotabili in 0n30 usano binari in H0, e lo 0n3?

Che bella la K-28 di MMI, quasi quasi...


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 Oggetto del messaggio: scartamento ridotto americano
MessaggioInviato: giovedì 31 agosto 2006, 19:35 
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Località: Via delle Aleutine 70 Roma
Caro Rodolfo, grazie per le cordiali parole dedicate ad un modellista "narrow yankee" che dal 1970 bazzica in questo giro. Nella mia vita da modellista e ancora prima del 1970 avevo gia' costruito alcuni diorami che sono stati esposti in vari negozi di Roma. Ma dal '70 la mia passione si è amdata consolidando nella riproduzione e nell'assemblamento di materiale in ottone,legno e plastica.
Molti di questi modelli sono stati presentati a Loco Prestige, a gennaio, alle Frarrocchie e la locomotiva in Hon3 K28 della DRGW ha vinto il primo premio.
Mi si passi questo attimo di vanteria, ma era la prima volta che presentavo un mio lavoro ad altra gente.
Una precisazione: non sono un esperto ma solo un buon intenditore delle scale Nn3, HOn3, Sn3 e On3 e non della scala On3o che non amo molto, come sanno i nostri amici di questo forum.
Per la prossima mostra di Loco Prestige sto preparando del materiale inedito e un diorama in stretto spirito americano come dici ru.
Grazie comunque per la considerazione.
K28


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MessaggioInviato: giovedì 31 agosto 2006, 20:52 
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Nome: Daniele Viganò
Iscritto il: venerdì 23 giugno 2006, 18:30
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Stefano ha scritto:
Ciao, mi intrometto per chiedere una spiegazione sullo scartamento ridotto americano. Quel'è la differenza tra 0n3 e 0n30? Da un precedente intervento mi è parso di capire che i rotabili in 0n30 usano binari in H0, e lo 0n3?

Che bella la K-28 di MMI, quasi quasi...


La 0n30 rappresenta uno scartamento di 30 pollici (corrispondente a 2 piedi e 1/2), mentre l'0n3 corrisponde allo scartamento di 3 piedi (36 pollici). Nel modellismo l'0n30 utilizza binari H0 (16.5mm), mentre l'0n3 è di 22,1mm, utilizzando quindi binari appositi.
Ricordo poi che per gli americani la scala 0 corrisponde al rapporto 1:48, mentre in europa si parla di 1:45.

Ciao!


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MessaggioInviato: giovedì 31 agosto 2006, 23:55 
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E bravo Dani... Sei arrivato con la risposta prima di me...

Tutto perfettamente vero quello che dici per rispetto alle differenze tra lo 0n3 e lo 0n30.
Mi permetto di aggiungere, e qui k28 sarà almeno un pochino contento, che le riproduzioni di materiale delle verie D&RGW, RGS, C&S, ecc in 0n30 sono come scartamento pura fantasia... ma questa violenza nei confronti dello 0n3 ha dall'altro lato permesso a tantissimi appassionati di intraprendere la strada del Narrow Gauge senza dover per questo affrontare inanzitutto gli esorbitanti costi (le K- in 0n3 non si trovano sotto a $1'500 mentre ora con $400 ne ho un paio in casa) e non da ultimo l'autocostruzione dei binari in on3. (Scusate se é poco ma fate un po' il conto dei chiodi con 4 pezzi ogni centimetro a mezzo!!!!)

... a proposito... felice di vedere che gli intereressati di Narrow gauge continuano ad aumentare... e per chi pensa alla K-28... muoviti! sono quasi esaurite...

bye... k27 / Sandro


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MessaggioInviato: venerdì 1 settembre 2006, 15:56 
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Grazie per le risposte! Avevo intuito che lo On30 era, in certi casi, una forzatura, ora ho le idee più chiare.

Per lo 0n3 non esistono binari nenche in kit?

Ciao


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