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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: mercoledì 28 novembre 2012, 20:18 
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Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
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Nel caso specifico, ecco la stazione ed il relativo "banco ACE"

Immagine

In pratica, ogni levetta corrisponde ad un ente centralizzato. I deviatoi non comandati dalle levette sono non centralizzati, e "liberi"; la loro manovra è sempre possibile con pulsanti, come se si trattasse di deviatoi non fermascambiati dotati di macachi!
Le condizioni sono riportate su ogni levetta, e sono proprie delle serrature meccaniche. Per esempio, le la leva 1 in posizione indietro vuole 2i o 3i o 4i, vuol dire che il comando della levata 1 indietro è possibile solo se una delle tre levette (2,3,4) è stata precedentemente posta in posizione "indietro". Per contro, tali levette restano bloccate fino all'avvenuto riposizionamento della leva 1 nella posizione normale (centrale)
Nella serratura meccanica, ovviamente, il blocco reciproco delle leve si realizza mediante vincoli meccanici; quel che voglio fare io, ovviamente, è più semplice, e si riduce a rendere o meno i comandi efficaci. Ossia comandi coerenti ed in corretta sequenza
Ad esempio, la leva 1 tirata indietro senza precedentemente aver manovrato le leve 2,3,o 4 rende inefficace la manovra comandata dalla leva 1 e la successiva manovra delle leve 2,3,4, fintantoché la leva 1 non è stata riposizionata normale.
Analogamente, le manovre dei deviatoi debbono avvenire solo se essi sono "liberi", ossia non vincolati dalle relative leve di istradamento (2.3.4, ad esempio), e l'azionamento di tali leve è efficace solo se tutto ciò che viene richiesto è precedentemente in corretta posizione.
Insomma, ad occhio, potrebbe trattarsi catene di if composti rispetto ai segnali di input raccolti dalle levette, direi.
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: mercoledì 28 novembre 2012, 20:42 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
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Località: Massa Finalese (MO)
Effettivamente sì, non volendo vincolare il comando degli enti al comando di un semplice itinerario, ma alle sole leve, il tutto mi pare più fattibile. Anche con una banale logica cablata (forse si fa anche prima...)


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: mercoledì 28 novembre 2012, 21:24 
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Iscritto il: venerdì 25 aprile 2008, 12:15
Messaggi: 1897
A Federici ha scritto:
Nel caso specifico, ecco la stazione ed il relativo "banco ACE"
Bellissimo, anche se non condivido appieno l'ergonomia del sistema, riconosco che il tuo banco di manovra si avvicina moltissimo a quello che intendo io.
Informazioni sulla sua realizzazione?


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: giovedì 29 novembre 2012, 10:24 
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Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
Messaggi: 1423
Realtivamente all'ACE, al momento del suo "concepimento" avevo pensato di andare in logica cablata.
I deviatoi "centralizzati" sono manovrati da doppi deviatoi, mediante il dispositivo a scarica di condensatore proposto da Marcello (PT). Il problema, se mai, è la complessità in termini di "catena" elettrica: i deviatori debbono essere a 3 o 4 vie, per realizzare elettricamente la verifica delle condizioni, ovvero la manovra dei deviatoi deve avvenire indirettamente mediante relè a due vie. La cosa è ancora più complessa nel caso delle leve di istradamento.
L'idea di "arduino" mi intriga, anche se, ovviamente, alla fine il tutto potrebbe risorversi in una maggiore complicazione delle cose.
E non è che il tempo, a dire il vero, abbondi!!!!
Negli ultimi tempi, fra lavoro, vita da pendolare, e bimbo, anche verniciare e mettere in opera una colonna idraulica sta diventando una impresa!
Antonio Federici


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: giovedì 29 novembre 2012, 11:09 
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Nome: G.P.
Iscritto il: lunedì 25 gennaio 2010, 0:08
Messaggi: 1715
Ciao Antonio,

ti posso dire che ti capisco per il tempo....io ho si e no 5-6 ore a settimana da dedicare al nostro hobby. :(

Detto questo, comunque, la risposta che ti posso dare è solo che dovresti provare per via empirica. Se vuoi, compri un arduino (prova con quello piu economico, il leonardo) e vedi se riesci a combinare qualcosa. Se poi funzionasse ti prendi il mega....e il leonardo lo rivendi a me. :mrgreen:

Al momento Arduino lo vedo sicuramente fattibile per la gestione di scambi, led, etc....insomma tutta roba indipendente l'una con gli altri.

Ma come hai detto tu, per fare questo:
A Federici ha scritto:
Per esempio, le la leva 1 in posizione indietro vuole 2i o 3i o 4i, vuol dire che il comando della levata 1 indietro è possibile solo se una delle tre levette (2,3,4) è stata precedentemente posta in posizione "indietro". Per contro, tali levette restano bloccate fino all'avvenuto riposizionamento della leva 1 nella posizione normale (centrale)


lo vedo molto semplice con una condizione per cui:
if(leva_2_manovrata==true, leva_3_manovrata==true, leva_4_manovrata==true){
allora_manovra_leva_1;
}

dove il "leva_2_manovrata==true" potrebbe essere il risultato della pressione di un pulsante/interruttore.

ti direi che non mi sembra nulla di complicato, ma bisogna però scoprirlo in maniera empirica. Sulla carta, ti dico che si può fare.

Gianfranco


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: giovedì 29 novembre 2012, 14:20 
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Iscritto il: venerdì 25 aprile 2008, 12:15
Messaggi: 1897
crystal13 ha scritto:
Sulla carta, ti dico che si può fare.
Ne sono convintissimo anch'io, anche il mio sistema di blocco ampliato e sviluppato come si deve; solo che dobbiamo sperimentarlo ancora in quanto le istruzioni intellegibili mancano.
Allora tu pensa che, al comando di un pulsante di itinerario, corrisponda automaticamente:
1 - la deviazione degli scambi;
2 - l'alimentazione dell'itinerario compreso il binario di stazione;
3 - la disalimentazione degli altri binari di stazione;
4 - l'inibizione di tutti i comandi incompatibili con questo;
5 - il blocco della linea con rallentamento e arresto dell'eventuale treno in transito;
6 - la disposizione di tutti i segnali interessati al colore prescritto;
7 - ecc., ecc.
Pensate in grande, non navigate a vista: potreste incontrare la nebbia!


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: giovedì 29 novembre 2012, 17:49 
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Iscritto il: sabato 27 ottobre 2007, 9:02
Messaggi: 2853
Località: Torino
Piccola dritta se volete pubblicare dei sorgenti scritti in qualsiasi linguaggio.
Questo forum, come quasi tutti quelli fatti con la stessa veste grafica preconfezionata, permette di scrivere codice in modo leggibile e formattato rispettando gli spazi di rientro, basta scrivere il codice evidenziarlo e premere il pulsante Code.

Codice senza Code:

If (pippo == pluto) then
paperino = paperino + 1
else
paperino = paperino - 1
end if

Codice con Code:

Codice:
If (pippo == pluto) then
  paperino = paperino + 1
else
  paperino = paperino - 1
end if


Ciao
Despx 8)


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: giovedì 29 novembre 2012, 18:32 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
Messaggi: 3791
Località: Massa Finalese (MO)
Per logica cablata intendevo mediante porte logiche che pilotano le uscite "di potenza". Il tutto non è certo flessibile, e se si vuole fare un controllo ad itinerari vero e proprio (ma non è il caso dell'ACE!) bisogna cercare altre strade, ma considerando che si vuole semplicemente inibire un comando se è incompatibile, con qualche porta logica si risolve... L'uscita delle stesse pilota (in modo opportuno) l'apparato.


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: giovedì 29 novembre 2012, 19:35 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
Messaggi: 2824
Sì, si può fare. E' la stessa idea che ho avuto oltre dieci anni fa... e l'ho anche realizzata... e funziona anche bene.
Certo, non bisogna spaventarsi per i cablaggi se l'ACEI incomincia ad avere molti itinerari, anzi ne ho fatti 2 di ACEI, uno da 10 e uno da 24 itinerari.


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: venerdì 30 novembre 2012, 1:42 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6361
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
A parte le divagazioni digitale/analogico e pure sul tipo di hardware/linguaggio di programmazione, percepisco una lacuna sui concetti di ACE e ACEI.
ACE = apparato di comando elettrico, è un semplice comando elettrico di apparati di binario e segnalamento comandato da un banco a leve bloccate meccanicamente con catenacci comandati elettricamente
ACEI = apparato di comando elettrico ad itinerari, è un sistema logico automatico di comando basata sulla creazione di itinerari che il treno deve percorrere. Tipicamente per ACEI si intende un apparecchiatura a logica elettromeccanica, perchè così è nata, ma funziona pari pari con comando a microprocessore (fatte salve le potenzilaità diverse e le funzioni aggiuntive possibili, ad es. la diagnostica). Gli interblocchi avvengono solo tramite circuiti elettrici opportunemente cablati ovvero tramite opportuna programmazione del microprocessore: in pratica sono la stessa cosa, una cablata l'altra scritta con un linguaggio matematico.

All'atto pratico il dirigente movimento con l'ACE ha davanti a se un banco con tante leve quanti sono gli apparati binario o i segnali da gestire, quindi deve agire di testa e unto di gomito. Con l'ACEI ha davanti a se una piccola tastiera con la quale digitare il numero dell'itinerario, quindi leggere su una tabella, o ricordasri un numero d'itinerario ed usare un dito. Nell'ACEI, per ovvi motivi, esiste anche tutto il pulpito con i pulsanti o le levette, per comandare in regine di comando manuale d'emergenza ogni singolo apparato. Da non dimenticare che l'ACEI prevede l'annullamento automatico dell'itinerario una volta che il treno ha impegnato e poi liberato la tratta (nelle grandi stazioni gli itinerari completi sono in relatà l'insieme di tanti macro itinerari, spesso di un solo scambio, liberabili anche parzialmente). Sorvoliamo sul telecomando remoto di un ACEI, sarebbe troppo lunga.
Già con l'ACEI c'è stato un grosso salto di potenzialità linea/stazione rispetto all'ACE, oggi con l'elettronica si aggiungono la semplificazione costruttiva e circuitale e la diagnostica puntuale in tempo reale. Va da se che con l'elettronica si può comandare/controllare da un'unica palazzina tutta la rete ferroviaria di uno stato con risposte ai comandi entro un secondo di tempo.
Tornando al modellismo, riprodurre in elettromeccanica un ACEI realistico richiede più o meno gli stessi spazi e costi di uno reale (in realtà minori solo per via che si possono utilizzare apparecchiature generiche per automazione e non apparati specifici ed esclusivi), però si parla sempre di metri cubi e parecchi soldi.
Per riprodurre un banco ACE bisogna costrirsi tutto da soli, a livello commerciale non esiste niente che riproduca esattamente una leva con interblocco a catenaccio, e comunque dietro occorrono anche dei relè, senza dimenticare i CdB o i pedali, non di immediata realizzazione nel modellismo, lasciamo perdere il sitema conta assi.
In alternativa ai circuiti elettromeccanici esiste sempre l'elettronica a logica cablata, però in alcuni casi è più complesso.
Discorso diverso è riprodurre il blocco automatico su una linea modello, un reed ed un relè per ogni tratta sono sufficenti, sempre se ci si accontenta dei soli rosso e verde sui semafori. Se si vuole anche il giallo, e magari pure lampeggiante (e il verde lampeggiante dove lo lasciamo), ovvero i semafori a più vele che tengano conto della posizione degli scambi, allora il discorso si complica parecchio, a livello modellistico è di fatto impensabile in via elettromeccanica. Se poi si vuole che tutto ciò agisca pure sulle locomotive ... armarsi di tanto tempo e pazienza, e imparare a menadito tante cose.
A livello personale e ludico usare Arduino piuttosto che PIC o un PC interfacciato con apparati digitali DCC/Motorola è puro gusto personale. Per gli addetti ai lavori dell'automazione risulta sicuramente più facile utilizzare apparecchiature diverse da quelle proposte a livello hobbistico, però i discorsi fatti prima sono i medesimi.


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: venerdì 30 novembre 2012, 8:14 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 12:44
Messaggi: 578
Località: Pavia-Bologna-Pietra Ligure
marco_58 ha scritto:
A parte le divagazioni digitale/analogico e pure sul tipo di hardware/linguaggio di programmazione, percepisco una lacuna sui concetti di ACE e ACEI.
ACE = apparato di comando elettrico, è un semplice comando elettrico di apparati di binario e segnalamento comandato da un banco a leve bloccate meccanicamente con catenacci comandati elettricamente
ACEI = apparato di comando elettrico ad itinerari, è un sistema logico automatico di comando basata sulla creazione di itinerari che il treno deve percorrere. Tipicamente per ACEI si intende un apparecchiatura a logica elettromeccanica, perchè così è nata, ma funziona pari pari con comando a microprocessore (fatte salve le potenzilaità diverse e le funzioni aggiuntive possibili, ad es. la diagnostica). Gli interblocchi avvengono solo tramite circuiti elettrici opportunemente cablati ovvero tramite opportuna programmazione del microprocessore: in pratica sono la stessa cosa, una cablata l'altra scritta con un linguaggio matematico.


Marco gli ACEI sono SOLO elettromeccanici, poi sono stati creati gli ACS, poi diventati ACC ora ACC/M (stiamo parlando della realtà) :) .


marco_58 ha scritto:
All'atto pratico il dirigente movimento con l'ACE ha davanti a se un banco con tante leve quanti sono gli apparati binario o i segnali da gestire, quindi deve agire di testa e unto di gomito.


Per apparati di binario si intende, segnale (rossa o gialla per gli avvisi), deviatoi (nera), pl (viola). Esistono anche le leve da Itinerario (bianca), isatradamento (celeste), consenso (verde), disabilitazione (marrone).

marco_58 ha scritto:
Con l'ACEI ha davanti a se una piccola tastiera con la quale digitare il numero dell'itinerario, quindi leggere su una tabella, o ricordasri un numero d'itinerario ed usare un dito. Nell'ACEI, per ovvi motivi, esiste anche tutto il pulpito con i pulsanti o le levette, per comandare in regine di comando manuale d'emergenza ogni singolo apparato. Da non dimenticare che l'ACEI prevede l'annullamento automatico dell'itinerario una volta che il treno ha impegnato e poi liberato la tratta (nelle grandi stazioni gli itinerari completi sono in relatà l'insieme di tanti macro itinerari, spesso di un solo scambio, liberabili anche parzialmente). Sorvoliamo sul telecomando remoto di un ACEI, sarebbe troppo lunga.


Di ACEI ne esistono differenti tipi.

ACEI tradizionale con liberazione elastica degli itinerari (serie 0/15-0/16) il banco di manovra è realizzato con pulsanti e levette, ogni pulsante è il comando di un Itinerario od istradamento, le levette servono per la manovra individlae dell'ente (deviatoi, fermascambi, pl) o di soccorso degli enti.

ACEI semplificato con liberazione "rigida" (serie 0/19-0/20) idem come sopra.

Differenza tra liberazione elastica o rigida è semplice, nel primo caso il treno "libera" i vari enti impegnati man mano che vi transita sopra, nella liberazione rigida il treno libera l'itinerario quando è stato verificato che l'itinerario è stasto consumato dal treno.

ACEIT (ACEI tabulati) (seie 0/17) gli acei che ha descritto Marco.

ACS, ACC (Apparati Centrale Statico, Apparato Centrale a Calcolatore) tutto un altro mondo con potenzialità irraggiungibili da un ACEI elettromeccanico.

Il costo di un ACEI semplice (0/19) è all'incirca 1.000.000 di euro (stazione su linea a semplice binario con solo raddoppio).

ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: venerdì 30 novembre 2012, 10:15 
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Vabbè, ma a parte qualche volo pindarico sulla realtà degli AC (certo non da parte di Alex) c'è qualcuno che ha realizzato qualche automatismo simil-ACEI per i nostri trenini ? Che sia di tipo cablato o programmato non importa, l'importante è che funzioni e con un minimo di complessità... non un deviatoio collegato a un segnale e basta.


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: venerdì 30 novembre 2012, 11:48 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
Messaggi: 2824
Gr471 ha scritto:
Allora tu pensa che, al comando di un pulsante di itinerario, corrisponda automaticamente:
1 - la deviazione degli scambi;
2 - l'alimentazione dell'itinerario compreso il binario di stazione;
3 - la disalimentazione degli altri binari di stazione;
4 - l'inibizione di tutti i comandi incompatibili con questo;
5 - il blocco della linea con rallentamento e arresto dell'eventuale treno in transito;
6 - la disposizione di tutti i segnali interessati al colore prescritto;
7 - ecc., ecc.


Le 8 fasi dell'ACEI reale sono molto diverse dalle tue comunque l'aver cercato di schematizzare una succesione di fasi per l'attuazione di un itinerario è certamente il primo passo per la sua realizzazione.
Un notevole adattamento rispetto le fasi reali è certamente necessario anche perchè certi enti di pazzale reali e i nostri modellistici sono concettualmente diversi e tante sicurezze necessarie nella realtà per i nostri trenini sono eccessive quindi inutilmente costose da realizzare è dunque necessario rielaborare notevolmente le fasi reali.

Personalemnete le fasi sui miei ACEI le ho concepite e realizzate così:
1) Richiesta di itinerario (premendo il pulsante)
2) verifica delle condizioni (altri itinerari incompatibili in atto, libertà della sezione di BA o del binario di stazione, orientamento del BA per la banalizzazione)
3) registrazione dell'itinerario (avviene solo se sono verificate le suddette condizioni e contemporaneamente è disponibile l'incompatibilità verso altri itinerari)
4) comando degli enti di piazzale (deviatoi e pl, per quegli enti non ancora nella posizione voluta viene a mancare il controllo sul QL e l'intero itinerario lampeggia)
5) controllo degli enti di piazzale (ogni deviatoio e pl deve restituire il controllo nella posizione voluta)
6) comando itinerario (ottenuti tutti i necessari controlli si chiudono i relè di trazione che alimentano con la giusta polarità le varie sezioni di binario in cui è diviso l'itinerario, viene aperto il segnale e il tracciato sul QL si fissa)
7) occupazione dell'itinerario (il treno avanzando effettua l'occupazione predisponendolo per la successiva liberazione)
8- liberazione dell'itinerario (il treno avanzando e liberando la sezione di BA o il binario di stazione distrugge l'itinerario che torna a riposo, si spegne il tracciato sul QL)

Da notare:
- che la liberazione non è elastica ma fissa per l'intero itinerario,
- il segnale viene occupato dal treno con un suo comando in corrispondenza dello stesso, come in realtà, indipendentemente dalla distruzione dell'itinerario,
- il controllo sugli enti di piazzale è continuo, ovvero se viene a mancare il controllo di un deviatoio il comando di itinerario cessa, si aprono i relè di trazione e il treno si ferma... ma l'itinerario non si distrugge, se ritornano regolari i controlli il treno riparte.


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: venerdì 30 novembre 2012, 11:57 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
Messaggi: 4977
Località: Pistoia
Per chi ha l'impianto con deviatoi comandati a scarica capacitiva la formazione degli itinerari a pulsante è semplicissima.

Immagine

In questo schemino c'è l'esempio della scarica capacitiva, in alto a sinistra.
Per una stazione come quella illustrata si possono attuare gli itinerari collegando i pulsanti come nello schema, c'è l'esempio di due itinerari ma se ne possono fare quanti se ne vogliono, basta portare i fili di comando degli scambi in un punto, raggrupparli su dei morsetti (area gialla) e collegare i pulsanti tramite dei diodi nel senso indicato nello schema.

Ovviamente possono rimanere al loro posto i preesistenti pulsanti di comando individuale dei deviatoi.

Con questo sistema i deviatoi si muovono tutti contemporaneamente tanto che si ode un solo colpo, non c'è bisogno di alimentatore più potente perché l'energia per il comando è già contenuta nei condensatori :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: venerdì 30 novembre 2012, 13:05 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 22:17
Messaggi: 1498
Località: ORVIETO Umbria
Scusami,Marcello,il circuito é in corrente continua?Se sì come si collegano i motori alimentati in AC?

RF


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