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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: venerdì 30 novembre 2012, 21:57 
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Iscritto il: lunedì 3 settembre 2012, 23:39
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..mi intrometto nella discussione solo per dire..

STABILIANTE!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: sabato 1 dicembre 2012, 8:20 
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Iscritto il: venerdì 25 aprile 2008, 12:15
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Tz ha scritto:
... Oltre una decina di anni fa ho deciso di automatizzare il mio plastico in costruzione con un sistema ...
Strepitoso; facci sapere dove sei e noi organizziamo spedizioni per venire a visitare il tuo immenso e splendido lavoro, naturalmente se non disturbiamo.


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: sabato 1 dicembre 2012, 10:37 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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Grazie, grazie, troppo buoni... ma non vi esaltate perchè so già che nessuno di voi avrebbe il coraggio di andare ad imbarcarsi in una simile avventura non tanto per le difficoltà circuitali che non esistono, visto che l'ho progettato io che l'elettronica l'ho imparata sulla rivista "Nuova Elettronica", quanto perchè conosco l'avversione dei fermodellisti ai cablaggi complessi. Anche se ho cercato di realizzare la maggiore modularità possibile ho comunque dovuto lavorare duramente di fili e saldatore, i retro delle motherboard dei due ACEI e del QL sono significativi...:

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Pensando a Nuccio ho recentemente anche ipotizzato la possibile conversione dell'impianto, che è completamente analogico, in digitale. La cosa sarebbe anche fattibile senza smantellare nulla ma commutando il digitale sull'analogico mediante 35 relè, uno per sezione di BA. Per gli ACEI non cambia nulla perchè non hanno una alimentazione di trazione propria ma la prendono dal BA. Quindi potrei avere l'impianto funzionante indifferentemente, a scelta, tra analogico e digitale. Quanto a funzionalità non cambierebbe nulla per gli ACEI mentre si perderebbe l'automatismo del BA che rimarrebbe escluso ma intanto in digitale con controllo manulale sul singolo treno ne fai girare ben pochi.


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: sabato 1 dicembre 2012, 11:06 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
Messaggi: 2824
Per ritornare in tema, ecco, ARDUINO (che mi ispira abbastanza...) in una simile applicazione cosa avrebbe potuto semplificarmi ?


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: sabato 1 dicembre 2012, 11:44 
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Iscritto il: venerdì 25 aprile 2008, 12:15
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Io penso, ma lo scrivo solo come mia idea (posso naturalmente sbagliarmi), niente dei sensori di occupazione, niente dei led e spie sul quadro strumenti, niente sull'alimentazione dei motori degli scambi, niente dei pulsanti di azionamento; avrebbe potuto sostituire la logica di comando che, nel tuo caso è affidata a circuiti integrati e relais, Arduino (ma ritengo ne sarebbero serviti più d'uno) avrebbe pensato a tutto lui.
Ti manderò un MP.


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: sabato 1 dicembre 2012, 15:46 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:29
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Tz ha scritto:
Per ritornare in tema, ecco, ARDUINO (che mi ispira abbastanza...) in una simile applicazione cosa avrebbe potuto semplificarmi ?

Fausto..assolutamente niente..usare arduino o un altro tool di sviluppo nel tuo caso non cambia niente..pure logica combinatoria. Qualsiasi cosa di programmabile che vuoi usare deve avere un sacco di pin fisici o estesi.


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: sabato 1 dicembre 2012, 15:56 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:29
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BuddaceDCC ha scritto:
Tz ha scritto:
Per ritornare in tema, ecco, ARDUINO (che mi ispira abbastanza...) in una simile applicazione cosa avrebbe potuto semplificarmi ?

Fausto..assolutamente niente..usare arduino o un altro tool di sviluppo nel tuo caso non cambia niente..pure logica combinatoria. Qualsiasi cosa di programmabile che vuoi usare deve avere un sacco di pin fisici o estesi.

Pin estesi vuol dire che ad esempio devi crearti un bus di sistema SPI a cui colleghi degli altri elementi detti portexpander.......per aumentare il numero di pin a disposizione.
MA siamo sempre li prima bisogna buttare giù una specifica capire cosa si vuol fare e poi definire il come lo si vuol fare...in poche parole da quello che c'è scritto in questo topic state iniziando a posare i binari per un plastico di cui non avete in mente ne il progetto di massima ne il tracciato e o ra come ora on si conosce nemmeno lo spazio a disposizione. E al momento saper incollare un binario non serve (arduino).


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: sabato 1 dicembre 2012, 16:45 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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Era quello che mi immaginavo... :mrgreen:
Nel mio impianto in particolare Arduino potrebbe sostituire giusto la logica di ogni scheda itinerario ma in quessto caso ci vorrebbe un Arduino per ogni itinerario... ovvero 35 Arduino con incremento di costi e complicazioni asurdi per sostituire in ogni scheda 4 ICmos dal costo totale di 2 € !

Arduino invece potrebbe interessarmi per realizzare un programma di gestione della circolazione. 8)
Poichè ogni mio ACEI dispone di un connettore "Espansione" dal quale puoi impartire comandi di itinerario e le inversioni di BA un Arduino da infilare in quel connettore con scritto un programma di gestione furbo non sarebbe da scartare... :P


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: sabato 1 dicembre 2012, 17:00 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:29
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Tz ha scritto:
Era quello che mi immaginavo... :mrgreen:
Nel mio impianto in particolare Arduino potrebbe sostituire giusto la logica di ogni scheda itinerario ma in quessto caso ci vorrebbe un Arduino per ogni itinerario... ovvero 35 Arduino con incremento di costi e complicazioni asurdi per sostituire in ogni scheda 4 ICmos dal costo totale di 2 € !P

E non serve arduino ma uno schifido pic a 8 bit ....non so quanti pin ti servono ma con 1€ di pic te la cavi :D


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: sabato 1 dicembre 2012, 17:05 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:29
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Tz ha scritto:
Arduino invece potrebbe interessarmi per realizzare un programma di gestione della circolazione. 8)
Poichè ogni mio ACEI dispone di un connettore "Espansione" dal quale puoi impartire comandi di itinerario e le inversioni di BA un Arduino da infilare in quel connettore con scritto un programma di gestione furbo non sarebbe da scartare... :P

Anche qui non serve arduino..ma uno qualsiasi microcontrollore a 8 bit eseguirà le tue sequenza :)


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: sabato 1 dicembre 2012, 17:06 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
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Località: Massa Finalese (MO)
Concordo e sottoscrivo. Se vai alle fiere te ne vendono delle sbadilate...con 15€ di un arduino, ti prendi almeno una 10ina di pic...


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: sabato 1 dicembre 2012, 17:26 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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Capito ma... il discorso andrebbe bene se l'impianto avessi ancora da progettarlo ma visto che è costruito e funzionante da anni non ha senso rifarlo... e poi dovrei sempre scrivere il programma per ogni scheda... :lol: :lol: :lol:

Rimane sempre la mia idea del pilotaggio dell'impianto su programma e la gestione di due binari di precedenza che esistono già fisicamente ma non sono integrati nell'ACEI e che vorrei usarli proprio per fare delle prove di gestione programmata della circolazione quali, ad esempio, la precedenza automatica di un treno veloce su uno più lento... 8)


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: sabato 1 dicembre 2012, 17:50 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:29
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Tz ha scritto:
Capito ma... il discorso andrebbe bene se l'impianto avessi ancora da progettarlo ma visto che è costruito e funzionante da anni non ha senso rifarlo... e poi dovrei sempre scrivere il programma per ogni scheda... :lol: :lol: :lol:

Bhe se hai voglia di improvvisarti smanettone puoi provare a rifare una delle tue schede a "logica cablata" con "logica programmata". Nello specifico togli le varie porte logiche etc e rimpiazzi tutto con un unico pic da scegliere in base alla tua esigenza...non è complicatissimo.


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: sabato 1 dicembre 2012, 18:36 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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:shock: :shock: :shock:

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: DCC non è l'unica soluzione....ARDUINO, YES HE CAN!!
MessaggioInviato: domenica 2 dicembre 2012, 0:42 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Località: Faenza
Per un ACEI in analogico ...
Dato il mestiere che faccio (progettista elettronico), ed aggiungendo i quasi 30 anni di esercizio del piccolo ACEI di Klausen21, mi sento di dire la mia.
Entrando un po' nel dettaglio.

L' idea di usare una scheda commerciale per supportare il processore ed altri componenti SMD (quindi piccolissimi) , mi pare azzeccata.
Quella può poi essere collegata a tutti i traslatori di livello, espansioni di I/O, relè, circuiti di binario, e chi più ne ha più ne metta.
Il vantaggio è duplice :
- la parte "grossa", ovvero interfacce, relè, etc, può essere realizzata facilmente ed affidabilmente su una o più basette millefori (non ho detto in poco tempo ...)
- la parte "fine", ovvero la logica, nasce con un hardware affidabile e con disponibilità di un ricambio sicuro in caso di guasto (un' altra scheda simile)
La logica fatta in software si presta facilmente a correzioni ed integrazioni.
Di processori ne esistono tanti, con le relative schedine di prova (valutazione), che su siti come RS o FARNELL e similari si trovano anche a poche decine di Euro.
Per tutti è disponibile il compilatore per il linguaggio "C", ma per principianti questo potrebbe essere un poco ostico. Inoltre spesso è a pagamento.
Quindi le soluzioni ipotizzate da Crystal13 sono valide.
E fin quì la parte rose e fiori.

Poi, non per scoraggiare, ma per mettere in guardia, vengono le spine (anche nel senso di connettori).

Un ACEI necessita di tappezzare il piazzale o il percorso di circuiti di binario.
Quindi occorre un gran numero di sezionamenti, coi relativi cavi che vanno dai binari alla "sala relè" o alla logica.
Sono dei blocchetti che capiscono quando una sezione è libera o occupata.
Non sono di utilità i moduli tipo S88 e tutti quelli a fotoaccoppiatore, perchè quando l' alimentatore và a 0, vedono la sezione libera. Con l' ACEI questo non deve succedere.
Occorre cercare in commercio un tipo adatto.

Quindi fare un ACEI, è un' operazione complessa, ben oltre l' assemblare qualche relè (cosa che comunque occorre saper fare).
Occorre progettarlo fino nei dettagli.
Per farsi un' idea, è sufficiente guardare il lavoro di Tz.

Usare la logica del vero non è conveniente, dato che solo per decidere se formare o no un itinerario, impiega un numero di relè superiore a quelli presenti nel 99% dei plastici.
Si deve, necessariamente, ripiegare su una logica equivalente, che imiti quello che l' ACEI fà.

Un funzionamento a porte logiche (NAND, NOR, NOT, XOR, ...) è fattibile per chi ha conoscenze tecniche, magari scolastiche (ITIS).
Ancora il lavoro di Tz ci illustra la complessità (e le ore di lavoro) del sistema.
Si deve anche tenere conto della diagnosticabilità dei guasti. La possibilità di sostituire moduli o pezzi è essenziale. Anche i veri ce l' hanno.
Una volta individuata la zona del guasto, consente di ripartire subito, con la semplice sostituzione di un modulo.

Per la soluzione software, ci sono due possibili basi :
- schedina a microprocessore (autocostruita o commerciale)
- PLC (sistema di automazione industriale)

Fra i due ci sono importanti differenze, di costo e di tecnica di programmazione.
Nel caso di microprocessore, anche se si usa un linguaggio di programmazione ad alto livello, come Basic o similare, non ci si libera dalla necessità di conoscere alcuni concetti di programmazione.

Il primo di questi concetti, è quello di dover strutturare almeno un minimo il programma.
Prima di scrivere il blocco logico occorre aver predisposto :
- un timer che setti periodicamente un flag (p.es. 10 volte al secondo) per dare una cadenza di esecuzione alla logica
- un sistema per gestire temporizzazioni e lampeggiamenti
- una funzione di lettura degli ingressi al relativo buffer (tasti, circuiti di binario, sensori posizione scambi, ...)
- una funzione di scrittura delle uscite secondo il relativo buffer (alimentazione tratte, comando scambi, comando segnali, ...)
- eventualmente una funzione di pilotaggio di una porta seriale per visualizzazione e/o telecomando

Un altro concetto molto utile è di scrivere il programma in modo non bloccante. Concetto illustrabile con l' esempio del lampeggiamento (sintassi Basic) :

Primo sistema di scrittura (quello che si tende a fare quando si è agli inizi) :

Codice:
Lampeggiamento:
    While (Condizione = False)
        Luce = 1   ' accende
        Attesa 0.5
        Luce = 0   ' spegne
        Attesa 0.5
    Wend

E' un loop che, intanto che attende il verificarsi di una condizione, accende e spegne un' uscita a cadenza 1 secondo.
Per farlo chiama due volte una routine, Attesa, la quale ferma l' esecuzione del programma per il tempo richiesto, tenendo occupato il controllore.

Ma intanto che il controllore attende, se si dovesse occupare un CdB, si rischia di perdere l' evento.
E non si può far lampeggiare un altro in contemporanea, o leggere i tasti.

Una possibile soluzione può essere questo secondo sistema di scrittura :

Codice:
Lampeggiamento:
    If Condizione = False Then
        LuceFlag = 1
    Else
        LuceFlag = 0
    End If
...

Timer:
Static t As Integer
' un Interrupt deve chiamare questa funzione 10 volte al secondo
...
' zona generica in cui si crea una cadenza di lampeggio
    If t > 0 Then
        t = t - 1
    Else
        t = 50  ' per 50ms ON e 50ms OFF
        Lamp = Lamp Xor 1
    End If

...
' zona dedicata in cui si fà lampeggiare quell'uscita
    Luce = LuceFlag And Lamp

...
Return
' -- -- --  fine funzione Timer

In questo caso la funzione Lampeggiamento può stare nella normale esecuzione del programma. Semplicemente "accende" o "spegne" il consenso a lampeggiare.
La funzione Timer è chiamata periodicamente, in questo caso 100 volte al secondo.
In essa è inserito il codice che si vede. I 3 puntini simboleggiano altro codice che si volesse far eseguire a quella funzione.

Indubbiamente è più complicato, ma non monopolizza il processore.

Era un esempio per dire che se si inizia a scrivere la logica senza una preventiva impostazione, ci si può facilmente scontrare con situazioni di difficile soluzione.

Altrimenti ci sono i PLC. Hanno già risolto i problemi dell' esempio precedente, si possono programmare scrivendo codice oppure "disegnando" delle logiche a relè. Hanno tanti relè disponibili, sono espandbili. Non costano poco ...

Poi ... buon lavoro !


Stefano Minghetti


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