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 Oggetto del messaggio: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: sabato 1 dicembre 2012, 18:50 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 1:10
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E' dell'altro giorno su La Stampa un bell'articolo sull'attualità della stampa 3D, una realtà molto vicina ai prezzi consumer, che sta muovendo una piccola rivoluzione tra coloro che si vogliono "costruire" il proprio mondo. 10 anni, forse meno, e si apriranno possibilità infinite a partire dal tavolo da cucina. Il tutto con la logica del social network, cioè: disegno, realizzo, metto a punto e poi metto a disposizione sulla rete, utilizzando al contempo parti disegnate da altri.
Devo dire che questa tecnologia, che conoscevo, non mi aveva per ora ancora messo in moto particolari pensieri, ora comincia a produrre in me una riflessione importante.
Credo che cambierà tutto, almeno a livello di possibilità. Che poi il nostro piccolo mondo modellistico pigro e stantio sfrutti tutto questo, sarà un altro paio di maniche.

Dopo 30 anni di esperienza, posso dire che il modellismo ferroviario in Italia è fatto di 30 (trenta) autocostruttori, 100 elaboratori più o meno coraggiosi e costanti, e circa 1000 collezionisti importanti - cioè che comprano più modelli al mese per periodi lunghi ed ininterrotti. Poca cosa in tutti i sensi.

Certo è che "costruire, cioè fare modellismo" in senso vero è fatto di pochi anche perchè è tremendamente difficile. Scrivo dal mio laboratorio, che è molto attrezzato: torni, fresatrice, attrezzi speciali, aerografo con cabina ad aspirazione e compressore, sabbiatrice, manipolo, saldatori, ed un'infinità di altri attrezzi anche piuttosto costosi, comprati poco per volta. Il tutto molto analogico, niente controllo numerico, un laboratorio che potrebbe presto diventare un museo. Non lo dico con nostalgia, è il progresso, da quando hanno inventato il treno e le auto, nessuno è più andato in carrozza.
Credo che mentre solo io e gli altri 29 (di cui ci conosciamo in 5) abbiamo avuto la pazienza di imparare ad usare queste macchine infernali (insomma, non tutti i modellisti costruttori nascono tornitori), moltissime persone, specialmente giovani, sanno disegnare 3D ma non sanno neanche cosa sia una lima e come funziona. Questo potrebbe essere un vantaggio, portare più modellismo.
Il fatto di poter trovare progetti on line, anche se sarà tutto da vedere, potrebbe far venire voglia di "stamparsi" una bella stazione, e poi di verniciarla ed elaborarla, mentre si disegna il magazzino merci e la cabina elaborata per una variante di locomotiva.
Così, mentre accarezzo il mio tornio Emco Unimat 1 del 1960 che ho appena reso operativo sostituendo il motore, penso a come un giovane "maker" che ama i treni potrebbe in futuro progettare e realizzare ingranaggi per locomotive in 1:87 con la dentatura obliqua e nella misura che gli serve, un mio vecchio sogno irrealizzabile. Così, mentre sorseggia caffè.
Il fatto che io possieda delle abilità che "romanticamente" possono sembrare più attraenti, delle capacità, astuzie, ecc per trattare i metalli, saldarli, piegarli alle mie volontà non conta nulla. In fondo so fare questo, ma non sarei capace a curvare il legno per costruire un motoscafo Riva. Tutto passa, sono i risultati che restano. Vorrò proprio vedere, spero possa rappresentare una piccola parte di futuro del modellismo, così come il DCC ha portato nuove frontiere poco più di 10 anni fa.


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: sabato 1 dicembre 2012, 23:12 
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Iscritto il: martedì 9 settembre 2008, 9:45
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Sto disegnando in 2D un edificio semplice partendo da foto e misure per farlo in cartoncino, sono a più di 10 ore di lavoro e non ho ancora finito. Per fare un disegno 3D di una rotabile immagino ci vogliano dieci volte tanto, con una perfetta padronanza di strumenti ben più complessi che il Draw di Libre Office che uso io.
Tu ci credi veramente che dopo aver lavorato centinaia di ore saranno tutti pronti a condividere il progetto sui social network ? Io no. :wink:
A parte questo aspetto "umano" difficilmente quantificabile, leggevo nei giorni scorsi un intervento di un modellista esperto nel campo che ricordava che le stampanti 3D per prototipazione con tolleranze centesimali che occorrono per l'H0 costano 100.000 euro, le stampanti che si vedono nelle fiere da 3.000 euro sono del tutto inadatte alla precisione che richiediamo.
Inoltre il costo della materia prima e lo scarto è notevole, come pure la dimensione della macchina.
Poi ci sono le leggi di mercato... a parte il numero di persone capaci di disegnare in 3D, che mi sembra tu sovrastimi... quante persone sarebbero interessate ad un prodotto del genere, anche se costasse 500 euro? Prima che diventi un prodotto di massa con la conseguente diminuzione di prezzo ne passa di tempo...

Questa storia della gente che si produce da sola gli oggetti e si scambia gratuitamente i progetti torna periodicamente sui giornali, mi sembra che al momento siamo nel campo della filosofia, o dei sogni se si preferisce.

Ma è solo la mia opinione personale....

Ciao, alpiliguri.


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: domenica 2 dicembre 2012, 11:24 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 1:10
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Ciao AlpiLiguri, quello che dici è sostanzialmente vero ed è quello che penso io stesso (infatti ho parlato di una questione che ritengo meno che imminente), ma secondo me il tuo punto di vista di base è poco proiettato al futuro. Io non sto parlando del nostro ambiente, quello ben noto degli esperti che non ti vogliono dire nemmeno dove hanno comprato un modello ad un prezzo buono, oppure se ci sarà un treno speciale fotografico o meno. Quell'ambiente è destinato a morire, molto presto, e francamente, anche da parte mia che ne ho fatto parte con convinzione per molti anni, senza alcun rimpianto. Io sto parlando dell'opportunità, da parte di nuove leve (non quei quattro gatti di giovani che si vedono nei Club, ma un eventuale network di persone in rete), di arrivare in futuro, con la logica di internet, a condividere conoscenze e progetti in chiave soprattutto internazionale. Come avviene per l'informatica o altro, si procede comunicando su Forum in inglese e si raggiungono risultati incredibili.
Tu, che dopo aver lavorato centinaia di ore non metteresti nulla a disposizione, probabilmente non perderesti tempo a girare una clip su come estrarre un silent-block da un telaio di automobile d'epoca, utilizzando uno strumento ricavato da un vecchio cric, come ho fatto ieri io stesso imparando da YouTube.
Bene, nemmeno io.
Ma io e te non siamo il futuro, siamo chiaramente il passato dell'hobby, ed i numeri la raccontano proprio così: la vendita di attrezzistica per creare modelli è crollata, i negozi vendono solo modelli fatti-e-finiti, il modellismo statico in plastica è in crollo verticale, l'aeromodellismo è quasi sparito ed il navale è un circolo per anziani.
Io e te non siamo probabilmente abituati a scaricare musica e film dalla rete, ieri leggevo su Facebook che la giovane figlia di un mio amico, fan sfegatata di Justin Bieber, dichiarava candidamente di non averne mai acquistato un solo CD: eppure lo ascolta 20 ore al giorno. Questa è la rete.
Io nella mia modesta esperienza di vita ho solo capito una cosa: che quando il futuro preme ma è ancora a livello poco più che sperimentale, è bene sapere che non si tornerà più indietro. La tecnologia migliorerà ed i prezzi si abbasseranno fino allo zero, la materia prima costerà e quello sarà il guadagno. Inoltre, sarà vero che non sono così tanti a disegnare 3D, ma quanti sanno usare una fresatrice? E poi mettiamo il fascino di qualunque cosa legata ad un computer, rispetto a queste maledette produttrici di trucioli unti di olio da taglio??? (Io sceglierei ovviamente le seconde, ma il mondo va altrove!)
Caro AlpiLiguri, io naturalmente rimarrò dalla tua parte. Non smantellerò il mio laboratorio analogico, non acquisterò una stampante 3D, non imparerò a disegnare a tre dimensioni. Mi divertirò come sempre con cosa mi piace fare e che so di sapere fare.


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: domenica 2 dicembre 2012, 12:17 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 15:59
Messaggi: 1502
Località: Brescia
Chapeau Riccardo! Hai fatto un'analisi centrata (ma anche spietata per me 63enne). Avevo anch'io segnalato poco tempo fa lo stesso articolo apparso sul mio giornale locale (http://www.giornaledibrescia.it/economia/la-rivoluzione-3d-ecco-come-ti-stampo-il-violino-1.1443832), però quasi tutti sono abituati a vedere le cose con gli occhi di oggi. Complimenti per quanto dici, che mi trova perfettamente d'accordo!
gino


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: domenica 2 dicembre 2012, 12:32 
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Iscritto il: lunedì 9 gennaio 2006, 12:19
Messaggi: 6015
Località: Luce ti nega il sol, o terra, l'erba malvagia
Ciao a tutti, al piano di sotto ne parlammo e tentammo anche un primo timido approccio: il problemi non sono ancora stati risolti, ma effettivamente e' solo questione di tempo.

viewtopic.php?f=10&t=46113&hilit=stampanti+3d&start=60


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: domenica 2 dicembre 2012, 12:48 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 21:28
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Località: Novate Milanese
Condivido in pieno Riccardo.
Penso che la stampante 3D possa avere solo una applicazione per la realizzazione di "master" per la realizzazione di oggetti a "cera persa" invece di farseli a mano (esempio le ruote a raggi).
Sto imparando ad usare un programma di "rendering" per provare, ma come sempre quello che manca è il "tempo" da dedicare (salvo essere in pensione). Già ne ho poco per fare i modelli..........
Comunque una volta avuta in mano la fusione della ruota in ottone o bronzo, li inizia il lavoro del tornio ed entra in gioco l'esperienza del modellista.
Ritengo che il "modeliismo" sia e sarà lo stesso di Italo Briano e Arnaldo Pocher, quello del passato........
Almeno quello ferroviario "dinamico", specie se nella mia amata scala "0".
Altrimenti dovremmo chiamarlo in altro modo!

Buona domenica, Ennio


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: domenica 2 dicembre 2012, 13:43 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Località: Fabriano
Se avete letto il mio intervento nell' altro treadh, sapete già cosa penso.
Sullo scambio informazioni, in prospettiva futura, le parole di Riccardo non sono così campate in aria, almeno secondo me!
Però Riccardo è anche un po' "strozo", m' ha praticamente detto che sono un fossile! :D
Crudele! Almeno dammi un pezzettino di cioccolato, prima di seppellirmi!
Fabrizio.


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: domenica 2 dicembre 2012, 13:59 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 1:10
Messaggi: 301
Località: Bra (CN)
Ciao Fabrizio, spero che tu volessi intendere "stronzo" perché "strozo" mi offenderebbe ;)))
Si, se leggi bene primariamente sono stato stronzo anche con me stesso. Io mi sto approcciando ad una visione in cui futuro e passato convivono fianco a fianco. E' ovvio che i macchinari si susseguono ed uno sostituisce l'altro, le lavorazioni anche, ma il risultato, beh, quello è il modellismo.
Intendo: nessuno è più in grado, come facevano i grandissimi carrozzieri artigiani del passato, di "vestire" una Bugatti degli anni 30 con lamiere e legno in approccio misto, con finiture da assoluto concorso.
Oggi i carrozzieri lavorano con la prototipazione rapida e le auto si fanno in grande serie, anche quelle di costo elevatissimo.
Ma il risultato, quello conta, e quello antico rimane e rimarrà sempre da manuale, al pari di quello moderno con tutte le sue possibilità infinite.

Che io preferisca la Bugatti, sono fatti miei.

Così come il fatto che non cambierei mai una locomotiva a vapore con un Minuetto.

In sostanza io ho i miei sistemi, ma so che in futuro si farà in un altro modo. E lo considererò modellismo allo stesso grado, anzi spero che i nuovi mezzi aggiungeranno possibilità per gli smanettoni informatici di accostarsi maggiormente all'hobby della riproduzione modellistica.


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: domenica 2 dicembre 2012, 16:36 
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Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 5:43
Messaggi: 136
Località: Dall'altro lato dell'Atlantico
Sono d'accordo con Riccardo nel senso di ritenere che il concetto di "social network" (o "open source") possa e debba avere un ruolo importante nel futuro del modellismo.

Come capacità e pratica modellistica io mi pongo all'altro estremo dello spettro rispetto a Riccardo. Non ho attrezzature, non ho manualità, quello che tocco rompo, gli aggiuntivi li perdo, mai aperto una loco per la certezza di non riuscire a richiuderla. Però ho sempre pensato che ci fosse un ruolo anche per me nel contribuire alla comunità e aspetto il mitico "momento di calma al lavoro" per farlo sul serio. Questo ruolo è la produzione di container in cartoncino. Per la produzione basta una comune stampante inkjet a colori. Per la preparazione un semplicissimo programma di grafica, o addirittura semplici manipolazioni di fotografie scaricate dalla rete (che darebbero un ovvio fortissimo tocco di realismo). In un pomeriggio se ne potrebbero realizzare diversi, e i file potrebbero essere condivisi in rete, per essere usati direttamente, o migliorati e reinseriti. Questo, per esempio, consentirebbe di ricreare treni container monocliente con spesa (per i container) irrisoria. C'è già qualcosa in rete su questo, ma non moltissimo.

Il punto è questo: se consideriamo questo tipo di modellismo "open source" come un ecosistema, e se invitiamo tutti a partecipare, ognuno potrà contribuire secondo i propri interessi e capacità. Ci sarà chi lo potrà fare condividendo file di stampanti 3D o programmi di macchine a controllo numerico, e chi condividendo file da stampare su cartoncino. L'importante è creare la comunità e farla crescere.

Paolo


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: domenica 2 dicembre 2012, 18:19 
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Nome: Fabrizio Ferretti
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7522
Località: Fabriano
Riccardo Olivero ha scritto:
Ciao Fabrizio, spero che tu volessi intendere "stronzo" perché "strozo" mi offenderebbe ;)))
Si, se leggi bene primariamente sono stato stronzo anche con me stesso. Io mi sto approcciando ad una visione in cui futuro e passato convivono fianco a fianco. E' ovvio che i macchinari si susseguono ed uno sostituisce l'altro, le lavorazioni anche, ma il risultato, beh, quello è il modellismo.
Intendo: nessuno è più in grado, come facevano i grandissimi carrozzieri artigiani del passato, di "vestire" una Bugatti degli anni 30 con lamiere e legno in approccio misto, con finiture da assoluto concorso.
Oggi i carrozzieri lavorano con la prototipazione rapida e le auto si fanno in grande serie, anche quelle di costo elevatissimo.
Ma il risultato, quello conta, e quello antico rimane e rimarrà sempre da manuale, al pari di quello moderno con tutte le sue possibilità infinite.

Che io preferisca la Bugatti, sono fatti miei.

Così come il fatto che non cambierei mai una locomotiva a vapore con un Minuetto.

In sostanza io ho i miei sistemi, ma so che in futuro si farà in un altro modo. E lo considererò modellismo allo stesso grado, anzi spero che i nuovi mezzi aggiungeranno possibilità per gli smanettoni informatici di accostarsi maggiormente all'hobby della riproduzione modellistica.

Ma ti pare che non lo so che il mondo della prototipazione va avanti a spron battuto? Sono vent' anni che faccio questo mestiere (il prototipista) e le tecniche si evolvono, come i materiali, in continuazione.
Ogni tanto, però, la sana martellata, la strisciatina di stucco, una pennellata di trafugo, la si da ancora. Nel mio reparto convivono prototipazione rapida, frese a controllo numerico, banchi di lavoro con morse e una bella stazioncina di verniciatura, oltre le altre attrezzature comuni in una officina che si rispetti.
Il nuovo convive col vecchio, come a casa, uso il digitale ma mi piace ancora costruire la roba da me, anche se ci vuole tempo e pazienza.
Ah, te non puoi considerarti anziano, cavolo, dimostri la metà degli anni che hai! :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: domenica 2 dicembre 2012, 18:42 
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Nome: Benedict Littlesaturday
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Località: Sutri (VT)
Pur con i miei quasi 50 anni, sono pienamente daccordo con Riccardo, le cose accadranno, a tempo debito ma accadranno, mi ricordo gli albori di internet, si fantasticava di un mondo connesso in rete, scambio di file e sembrava fantascienza, era solo 20 anni fa; sempre 20-30 anni fa se ti avessero detto che programmatori sparsi per il mondo avrebbero sviluppato un sistema operativo free ed open source li avresti presi per matti...

Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: domenica 2 dicembre 2012, 18:53 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 1:10
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Località: Bra (CN)
Fabrizio, quello che mi dici mi fa piacere, dato che sei dell'ambiente. Ho 43 anni e comincio comunque a sentire la differenza a livello tecnologico con chi ne ha 25, sono sincero.
Ma io la mia scelta l'ho fatta già parecchi anni fa. Ho costruito in plastica per molti anni, e non mi piaceva moltissimo.
Sono passato al metallo, e mi piaceva molto; ho pensato allora di imparare la fotoincisione, in modo da realizzare le varie parti con la maggiore finezza possibile. Ho quindi imparato le mille malizie che servono: di disegno, di progettazione, di scansione delle varie parti ragionando sul successivo assemblaggio. Come fare per aggirare i limiti della tecnologia ed esaltarne le peculiarità. Mi sono ritrovato a spendere più tempo al computer che con i modelli stessi.

Poi ho potuto vedere dal vivo modelli fatti totalmente a mano, a lima ed attrezzi tradizionali, e con tecniche varie, ed ho scoperto che realizzati ai massimi livelli, non hanno nulla da invidiare alla fotoincisione se non per qualche targa o scritta in rilievo (per le quali si può appunto usare la fotoincisione). Anzi, i lamierati anche con chiodature riescono più realistici, e non di poco, e si riescono ad impiegare molti spessori diversi: tutti in scala.

Ho quindi lasciato perdere la fotoincisione.

Sono tornato indietro per andare avanti: ma il mio è solo un parere.

Quello che è indiscutibile è che mi diverto, e molto. Per cui sono sicuro di aver ragione.

Se le tecnologie di prototipazione 3D potranno portare più divertimento a chi le praticherà con successo, e questa cosa verrà diffusa e sfruttata, costoro avranno ragione e io sarò contento per loro. Il modellismo è (>dovrebbe essere<) divertimento, niente altro. Spesso ho assistito a litigi tra appassionati alle fiere, e anche seri, e mi sono sempre chiesto: ma che ci faccio io qui?


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: domenica 2 dicembre 2012, 21:46 
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Nome: Fabrizio Ferretti
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7522
Località: Fabriano
Riccardo, non posso far altro che concordare con te su tutta la linea. Il futuro è il futuro, e, giustamente, noi dobbiamo guardare con piacere alla evoluzione del settore, soprattutto se riuscirà a coinvolgere in numero maggiore le nuove generazioni.
E noi godiamoci le nostre piccole "manie"! :wink:
Fabrizio.


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: domenica 2 dicembre 2012, 22:14 
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Iscritto il: martedì 9 settembre 2008, 9:45
Messaggi: 2211
Località: Breil sur Roya
Riccardo Olivero ha scritto:
Tu, che dopo aver lavorato centinaia di ore non metteresti nulla a disposizione, probabilmente non perderesti tempo a girare una clip su come estrarre un silent-block da un telaio di automobile d'epoca, utilizzando uno strumento ricavato da un vecchio cric, come ho fatto ieri io stesso imparando da YouTube.

Beh, veramente intendevo che non credo ci sarà una massa di "scambisti", non ho detto che io non lo farei.
Il progetto di edificio (casello PLM) che sto facendo finirà in rete a disposizione di tutti non appena sarà terminato e montato, cosi come ho liberamente condiviso tutte le mie (poche) elaborazioni, led e tendine per 663, assali per Corbellini Hachette, circuiti a FET per luci in DCC e poco altro.
Io alla condivisione delle esperienze in rete ci credo eccome, tanto che sono qui a scrivere su un forum, uno dei molti che frequento.
Ma realizzare il progetto 3D di un rotabile richiede un impegno che solo pochi sono in grado di portare a termine, siamo ben lontani dall'avere una massa che generi dei reciproci scambi.
Ma io sono scettico di natura, non credo neanche al futuro dei social network come Facebook, penso che tra 10 anni non ci ricorderemo neanche cos'era. Vi ricordate di Second Life nel 2006? Pareva non si potesse vivere senza, sui giornali tutti i giorni, non è durata molto....

Ma gli interventi che portate sono tutti molto interessanti, posso sempre ricredermi!


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 Oggetto del messaggio: Re: "Makers" e futuro del modellismo
MessaggioInviato: domenica 2 dicembre 2012, 22:54 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 6193
Località: Bruschi
Vedo che la nostra ultima chiaccherata telefonica ti ha spinto a sollevare il problema.
Il primo punto è che questo problema viene visto tale da quei 30 autocostruttori che, io per primo, hanno ancora un tornio , una fresa e tc etc .
Come seconda osservazione , il problema non si pone per tutti gli altri , in quanto il nostro hobby , tra non molti anni , non richiederà più nulla...stanno producendo tutto , a questi ritmi in 5 anni andremo a cercare i rotabili di ferrovie scomparse o delle concesse.
Quello che voglio dire è che se adesso abbiamo 30 autocostruttori e 100 elaboratori , tra 20 anni , ci saranno pochi highlander che continueranno nella tradizone , gli altri continueranno a portare avanti il collezionismo e pochissimi , secondo me ben meno di 100 persone , sapranno per cultura e passione coniugare in questo hobby le competenze tecniche ( disegno in 3d ) per ottenere delle parti di modelli , ma mai un modello completo , con tutte le problematiche che il movimento richiede.

Se il calo di interesse , come tu dici , stà colpendo anche gli atri settore del modellismo , inizieranno a diminuire i produttori e quindi , penso che si torni ad una situazione commerciale come negli anni 70.
Infine , se il futuro è per le nuove leve , un ragazzo di 20 anni che oggi ha delle possibilità economiche da indirizzare al modellismo , q ha comunque molteplici richieste di denaro per essere collegato con il mondo e con strumenti adeguati...quando noi avevamo vent,anni , internet , Ipod ,Iphone e tablet vari non c'erano e oggi sono ormai strumenti necessari per la socialità ( sic!)

Io non vedo molte speranze e sono sicuro che non basterà vedere le nuove tecnologie per dare impulso...quindi finchè le idee , la vista e le mani ferme ce lo consentono , andiamo avanti e vedremo se il patrimonio di conoscenze che ognuno di noi ha accumulato negli anni saraà ancora applicabile o di interesse .
Saluti


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