Dico la mia: Labview è un potentissimo software di programmazione, l'ho usato (ma direi meglio visto usare) in un laboratorio di metrologia tempo fa: ottimo per gestire strumentazione, acquisizione ed elaborazione dati via pc, ma personalmente preferisco la programmazione classica, anche perchè questa mi sembra migliore in fase di debug. Comunque anche in questo caso, prima di dare un (personalissimo) giudizio, vedrò di documentarmi....
Ho visto recentemente su una rivista di elettronica un corso su Labview: per chi vuole provare, può essere una buona base di partenza....
Per le interfacce, direi che non ci sono grossi problemi: finché non si va a toccare il binario, per gli scambi ci vogliono i relé (a meno che non si comandino in continua, o con dispositivi più complessi, come interruttori elettronici optoisolati): per segnali, illuminazione ecc, se tensione e corrente lo permettono (ricordiamoci che se le uscite non sono amplificate si possono prendere max 20 mA a 3,3 o 5 volt...), si possono alimentare direttamente, altrimenti basta un driver tipo ULN2003, o meglio, qualche fet di potenza. Quando facevo parte del gruppo di Sesto, avevo fatto una scheda con un PIC18F che comandava direttamente i segnali in PWM, in modo tale da riprodurre il transitorio spento/acceso tipico delle segnalazioni lampeggianti.....
Per i sensori di presenza treno, se si tratta di sensori Reed, ad effetto Hall o fotosensori, non ci sono problemi: si interfacciano abbastanza facilmente con gli ingressi di qualsiasi micro. Un pò più complesso è rilevare il passaggio del treno con dei pedali dove la ruota, passando, li mette in contatto con la rotaia: io ho utilizzato dei fotoaccoppiatori con ingresso in alternata, per essere indipendente dalla polarità dell'alimentazione (avendo un alimentatore PWM direi che questi sono adatti per alimentazioni pulsanti o per il digitale): in alternativa si può fare un circuito con 2 operazionali per ogni pedale, più complesso, ma funzionale, anche x alimentatori analogici stabilizzati.
Qui è necessario che il circuito del pedale sia alimentato in proprio, per evitare spiacevoli cortocircuiti....
Ah, dimenticavo.... c'è anche PICDuino...!!!!
saluti
Max