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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: PROGETTI ELETTRONICI - ACEI
MessaggioInviato: lunedì 3 dicembre 2012, 20:30 
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Il funzionamento descritto da stefano è un ACEI N-X (entrata uscita) molto simile a quello tipo UR della westinghouse che è stato usato in MM1 a Milano e se la memoria non fa' cilecca anche metro Roma o meglio Roma -Ostia Lido.

ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: PROGETTI ELETTRONICI - ACEI
MessaggioInviato: martedì 4 dicembre 2012, 11:34 
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alex corsico ha scritto:
Il funzionamento descritto da stefano è un ACEI N-X (entrata uscita) molto simile a quello tipo UR della westinghouse che è stato usato in MM1 a Milano e se la memoria non fa' cilecca anche metro Roma o meglio Roma -Ostia Lido.

ciao

Quindi è un ACEI non applicabile sulle linee RFI...


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: PROGETTI ELETTRONICI - ACEI
MessaggioInviato: martedì 4 dicembre 2012, 18:36 
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Basta fare un ACEI per una stazione su linea a semplice binario con un solo binario di incrocio... e già ci staresti stretto !

Non ci starei proprio...


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: PROGETTI ELETTRONICI - ACEI
MessaggioInviato: martedì 4 dicembre 2012, 21:06 
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alex corsico ha scritto:
Il funzionamento descritto da stefano è un ACEI N-X (entrata uscita) molto simile a quello tipo UR della westinghouse che è stato usato in MM1 a Milano ...


Centrato !!!

Il libro che lo descrive è Paolo Liotta - Ripetizione in macchina dei segnali e condotta automatica dei treni - Hoepli 1973.
Effettivamente, pur stando sul generico, fà riferimento ad una linea con circolazione a destra.
Spiega anche che è progettato secondo il sistema Union Ruote di Wabco-Westinghouse e che è stato impiegato sulla MM.
Per le foto che pubblica, la didascalia si riferisce proprio alla MM.

Gli ACEI delle FS (RFI) hanno il comando di itinerario a pulsante unico.
Ma immagino che il tasto di itinerario si occupi di stabilire contemporaneamente il contatto di inizio e quello di fine itinerario.
Se non lo fosse, per ogni sezione ci dovrebbe essere uno o più relè per ogni itinerario possibile, e credo dovrebbero esere molti di più.
E' così ?


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: PROGETTI ELETTRONICI - ACEI
MessaggioInviato: martedì 4 dicembre 2012, 23:37 
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ste.klausen21 ha scritto:
alex corsico ha scritto:
Il funzionamento descritto da stefano è un ACEI N-X (entrata uscita) molto simile a quello tipo UR della westinghouse che è stato usato in MM1 a Milano ...


Centrato !!!

Il libro che lo descrive è Paolo Liotta - Ripetizione in macchina dei segnali e condotta automatica dei treni - Hoepli 1973.
Effettivamente, pur stando sul generico, fà riferimento ad una linea con circolazione a destra.
Spiega anche che è progettato secondo il sistema Union Ruote di Wabco-Westinghouse e che è stato impiegato sulla MM.
Per le foto che pubblica, la didascalia si riferisce proprio alla MM.

Gli ACEI delle FS (RFI) hanno il comando di itinerario a pulsante unico.
Ma immagino che il tasto di itinerario si occupi di stabilire contemporaneamente il contatto di inizio e quello di fine itinerario.
Se non lo fosse, per ogni sezione ci dovrebbe essere uno o più relè per ogni itinerario possibile, e credo dovrebbero esere molti di più.
E' così ?


Stefano Minghetti


Molto utile quel libro, a suo tempo ...
A preschindere da come impartisci i comandi, in elettromeccanica, un relè ha un numero definito di contatti, quindi può agire su n. definiti circuiti, pertanto se un dispositivo deve dare consensi a più circuiti occorrono più relè, a prescindere da come sono inseriti nei cablaggi.
A meno che il tasto agisca come interruttore a pulsante: lo premi chiudi il circuito, lo ripremi o lo tiri e apri il circuito, ma in ogni caso gli interblocchi elettrici ci vogliono lo stesso, quindi sempre tanti contatti quanti sono i circuiti, quindi tanti relè.
In elettronica programmabile un relè diventa una semplice variabile binaria a due stati: 0 - 1, pertanto la si utilizza in scrittura e lettura tutte le volte che serve, ovvero fin che c'è memoria disponibile.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: PROGETTI ELETTRONICI - ACEI
MessaggioInviato: mercoledì 5 dicembre 2012, 1:52 
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ste.klausen21 ha scritto:
...
Gli ACEI delle FS (RFI) hanno il comando di itinerario a pulsante unico.
Ma immagino che il tasto di itinerario si occupi di stabilire contemporaneamente il contatto di inizio e quello di fine itinerario.
Se non lo fosse, per ogni sezione ci dovrebbe essere uno o più relè per ogni itinerario possibile, e credo dovrebbero esere molti di più.
E' così ?


Stefano Minghetti


Per ogni itinerario, delimitato da un punto iniziale e un punto finale, c'è un pulsante associato.
Però quello che non capisco è... come vengono attuati gli itinerari in questi "ACEI N-X"?
Avete una foto da postare? Perchè avete descritto le logiche dei relè, ma non la procedura fisica (leva? Tabulatore? autocomando?)

Fabio Canepa


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: PROGETTI ELETTRONICI - ACEI
MessaggioInviato: mercoledì 5 dicembre 2012, 20:15 
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ste.klausen21 ha scritto:
Gli ACEI delle FS (RFI) hanno il comando di itinerario a pulsante unico.


Pulsante di itenerario :D

ste.klausen21 ha scritto:
Ma immagino che il tasto di itinerario si occupi di stabilire contemporaneamente il contatto di inizio e quello di fine itinerario.
Se non lo fosse, per ogni sezione ci dovrebbe essere uno o più relè per ogni itinerario possibile, e credo dovrebbero esere molti di più.
E' così ?


No non è così....

Cerchiamo di descrivere il funzionamento "standard" ed in maniera semplificata senza entrare nei tecnicismi più stretti..... :D

Alla pressione del tasto relativo all'itinerario scelto si eccita il relè di Comando di Itinerario relè C (continuiamo a tenere premuto il tasto).

Alla sua eccitazione vengono comandati i relè di posizione dei deviatoi che (se non bloccati da altro) si predispongono per la manovra elettricadel deviatoio nella posizione comandata (normale o rovescia) che poi seguirà un'altra strada.

Il posizionamento dei relè di posizione dei deviatoi e l'eccitazione del relè di comando permette di eccitare un altro relè chiamato indicatore di itinerario: relè J

Questo mette in moto una catena topografica dove vengono verificate le condizioni di sicurezza dell'itinerario (incompatibilità per covergenza, opposto, inverso, treno-manovra, manovra-treno, coincidenza, treno-carrello, ciclo, inibizione Libero Transito ecc) e se tutte le condizioni sono ok si eccita il relè di Risposta o registrazione del comando relè. Sul BM (Banco di manovra) si accende la lampada relativa al pulsante premuto e noi possiamo a questo punto rilasciarlo.

Dopo l'eccitazione del relè R avviene l'operazione di controllo della via ovvero viene controllato che ogni CdB del percorso sia libero, che il segnale di arrivo sia acceso al rosso, ecc... se tutto è OK si eccita il relè V.
Questa eccitazione permette l'inizio del ciclo di bloccamento del percorso che avviene per diseccitazione dei relè di bloccamento dei vari enti. Questa fase termina con l'eccitazione del relè di controllo del percorso, che controlla la diseccitazione dei relè di bloccamento corretti ed il controllo di concordanza dei deviatoi comandati....rele E

L'eccitazione del relè E permette il bloccamento del punto di origine di itinerario che avviene per mezzo della diseccitazione del relè stabilizzato magneticamente Ap.

A sua volta questo permette l'eccitazione del di comando del Segnale relè S.

Giusto in 2 parole....... :D

Ho trascurato volutamente le fasi di manovra dei deviatoi, di codifica degli itinerari e di manovra dei segnali...... :)


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: PROGETTI ELETTRONICI - ACEI
MessaggioInviato: mercoledì 5 dicembre 2012, 23:21 
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@Alex Corsico

Dalla tua descrizione, semplificata, ma puntuale, deduco che io ho sicuramente omesso altri relè che predispongono e/o confermano la creazione di un itinerario.
Da ciò che affermi mi pare che tu faccia parte della manutenzione a quegli impianti, e comunque vedo che li conosci 100 volte meglio di mè.

foto dello schema del pulsante di inizio movimento tratto dal libro citato di P.Liotta.
Allegato:
IMG_4751 schema pulsante inizio movimento ACEI della MM - al 25-100.JPG
IMG_4751 schema pulsante inizio movimento ACEI della MM - al 25-100.JPG [ 30.1 KiB | Osservato 3655 volte ]

Il tasto è vicino allo scudetto triangolare posto circa al centro a destra, sopra cui si intravvede il numero "5".

Credo che capire il sistema di funzionamento degli ACEI veri, anche se non nei minimi dettagli, possa essere di grande aiuto per chiunque voglia provare a farne uno per uso modellistico.
Nel piccolo ACEI che feci (vedi post PLASTICO : Klausen21) mi fù molto utile ciò che avevo imparato nel citato libro
Imitare i veri è un po' come farselo progettare dei tecnici che lo fanno per le ferrovie vere.
Nel mio caso i risultati sono stati soddisfacenti.


@Fabio464
Per emi-itinerario intendi itinerari da segnale di protezione a segnale di partenza e viceversa ?
Comunque come vedi disponeva di un banco e di un quadro sinottico.
I pulsanti di punto di partenza e punto di arrivo credo fossero riferiti a movimenti da segnale di protezione a segnale di partenza e viceversa. Ma nel testo accenna anche alla possibilità di formare itinerari comprendenti segnali intermedi. Però non spiega in quali casi e non fà esempi globali di tracciato.

Parla anche di telecomando, ed illustra per sommi capi un sistema elettronico di raccolta dati e trasferimento mediante registri a scorrimento che tramite una sola linea portano le informazioni da una stazione all' altra in sequenza bidirezionale..

foto del banco ACEI tratto dal libro citato di P.Liotta.
Allegato:
IMG_4746 banco e ql di ACEI della MM - al 25-100.JPG
IMG_4746 banco e ql di ACEI della MM - al 25-100.JPG [ 60.17 KiB | Osservato 3655 volte ]


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: PROGETTI ELETTRONICI - ACEI
MessaggioInviato: giovedì 6 dicembre 2012, 9:47 
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ste.klausen21 ha scritto:
@Alex Corsico

Dalla tua descrizione, semplificata, ma puntuale, deduco che io ho sicuramente omesso altri relè che predispongono e/o confermano la creazione di un itinerario.
Da ciò che affermi mi pare che tu faccia parte della manutenzione a quegli impianti, e comunque vedo che li conosci 100 volte meglio di mè.


No, no.....niente manutenzione......un po' di gradini più sù :) parto da foglio bianco ed arrivo a vedere passare i treni sugli impianti.....insomma li progetto dalla redazione del piano schematico alla Validazione in opera dell'impianto.


ste.klausen21 ha scritto:

@Fabio464
Per emi-itinerario intendi itinerari da segnale di protezione a segnale di partenza e viceversa ?
Comunque come vedi disponeva di un banco e di un quadro sinottico.
I pulsanti di punto di partenza e punto di arrivo credo fossero riferiti a movimenti da segnale di protezione a segnale di partenza e viceversa. Ma nel testo accenna anche alla possibilità di formare itinerari comprendenti segnali intermedi. Però non spiega in quali casi e non fà esempi globali di tracciato.


Per emi itinerario si intende una parte dell'itinerario che và SEMPRE dalla piena linea al punto di fermata o delimitato dal segnale di partenza o dallo stazionamento alla piena linea.
A volte conviene spezzare l'itinerario in punti particolari dell'impianto e creare un punto intermedio. Questo succede per non realizzare impianti con una quantità enorme di pulasanti di comando di itinerario e risparmiare sui costi dell'impianto.....

ste.klausen21 ha scritto:
Parla anche di telecomando, ed illustra per sommi capi un sistema elettronico di raccolta dati e trasferimento mediante registri a scorrimento che tramite una sola linea portano le informazioni da una stazione all' altra in sequenza bidirezionale..
foto del banco ACEI tratto dal libro citato di P.Liotta.

Stefano Minghetti


Come dice un noto comico di Colorado....."E' cambiato tutto....." :D :D

ciao


Ultima modifica di alex corsico il giovedì 6 dicembre 2012, 13:33, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: PROGETTI ELETTRONICI - ACEI
MessaggioInviato: giovedì 6 dicembre 2012, 13:14 
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@ste.klausen21

Per emi-itinerario intendi itinerari da segnale di protezione a segnale di partenza e viceversa ?

No Stefano,

gli emi-itinerari sono presenti in impianti di medio-grandi dimensioni dove, tra un punto iniziale e un punto finale, si hanno due o più alternative.
La particolarità degli emi-itinerari è la presenza di un punto intermedio che è a tutti gli effetti un punto itinerario come gli altri, ma al quale non è associato nessun ente (nessun segnale, nessun blocco, nessun consenso).
In impianti "semplici" con emi-itinerari, per eseguire un itinerario servono due "pulsate" (se è un ACEI) o due tabulate (se è un ACEIT) ma in impianti complessi (vedi Milano Centrale), ci sono più di due emi-itinerari per un arrivo o una partenza.
In pratica la formazione di un emi-itinerario deve partire da valle e venire a monte. Facciamo un esempio
ACEIT di Torino Porta Nuova
Tra i binari di stazionamento e i punti di uscita ci sono 5 punti di emi-itinerario
Vogliamo far partire il treno dal binario 7 (punto itinerario 07) e mandarlo a lingotto (punto uscita 42) passando dal punto intermedio 33.
Tabulo inizialmente la parte a valle, quindi l'itinerario 33-42, il comando me lo registra e sul QL i due scudetti lampeggiano, gli enti vengono comandati ma non viene fatta nessuna "strisciata luminosa". Nel momento che io tabulo l'itinerario a monte (07-33) l'apparato crea l'intera strisciata, dal punto 07 al punto 42, predispone l'eventuale codifica, esegue gli ultimi controlli e apre il segnale come avviene per un itinerario normale. :wink:
Attenzione però, da non confondersi con itinerari interni e esterni (dove esiste il segnalamento interno e esterno), che sono da attuare come gli itinerari normali. :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: PROGETTI ELETTRONICI - ACEI
MessaggioInviato: giovedì 6 dicembre 2012, 13:49 
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Fabio464 ha scritto:
@ste.klausen21

Per emi-itinerario intendi itinerari da segnale di protezione a segnale di partenza e viceversa ?

No Stefano,

gli emi-itinerari sono presenti in impianti di medio-grandi dimensioni dove, tra un punto iniziale e un punto finale, si hanno due o più alternative.
La particolarità degli emi-itinerari è la presenza di un punto intermedio che è a tutti gli effetti un punto itinerario come gli altri, ma al quale non è associato nessun ente (nessun segnale, nessun blocco, nessun consenso).
In impianti "semplici" con emi-itinerari, per eseguire un itinerario servono due "pulsate" (se è un ACEI) o due tabulate (se è un ACEIT) ma in impianti complessi (vedi Milano Centrale), ci sono più di due emi-itinerari per un arrivo o una partenza.
In pratica la formazione di un emi-itinerario deve partire da valle e venire a monte. Facciamo un esempio
ACEIT di Torino Porta Nuova
Tra i binari di stazionamento e i punti di uscita ci sono 5 punti di emi-itinerario
Vogliamo far partire il treno dal binario 7 (punto itinerario 07) e mandarlo a lingotto (punto uscita 42) passando dal punto intermedio 33.
Tabulo inizialmente la parte a valle, quindi l'itinerario 33-42, il comando me lo registra e sul QL i due scudetti lampeggiano, gli enti vengono comandati ma non viene fatta nessuna "strisciata luminosa". Nel momento che io tabulo l'itinerario a monte (07-33) l'apparato crea l'intera strisciata, dal punto 07 al punto 42, predispone l'eventuale codifica, esegue gli ultimi controlli e apre il segnale come avviene per un itinerario normale. :wink:
Attenzione però, da non confondersi con itinerari interni e esterni (dove esiste il segnalamento interno e esterno), che sono da attuare come gli itinerari normali. :wink:


Fabio la spiegazione è corrretta, ma torino P.ta Nuova non è un ACEIT vero ma un classico 0/16 a cui è stata applicata la pulsantiera leggera.
Spesso nell'applicazione della pulsantiera in impianti tradizionali si fà anche la scelta di mantenere la tipicità dell'impianto )in questo caso emi-itinerari, in altri casi si bypassa il tutto facendo compiere la "doppia pulsata" automaticamente all'elettronica della pulsantiera.

ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: PROGETTI ELETTRONICI - ACEI
MessaggioInviato: giovedì 6 dicembre 2012, 22:38 
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alex corsico ha scritto:
Come dice un noto comico di Colorado....."E' cambiato tutto....." :D :D

... già, anche in elettronica ...

alex corsico ha scritto:
No, no.....niente manutenzione......un po' di gradini più sù :) parto da foglio bianco ed arrivo a vedere passare i treni sugli impianti.....insomma li progetto dalla redazione del piano schematico alla Validazione in opera dell'impianto.

Quindi tu fai anche l' originale che noi fermodellisti cerchiamo vanamente di imitare ? Ottimo !


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: PROGETTI ELETTRONICI - ACEI
MessaggioInviato: venerdì 7 dicembre 2012, 2:57 
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alex corsico ha scritto:
Fabio464 ha scritto:
@ste.klausen21

Per emi-itinerario intendi itinerari da segnale di protezione a segnale di partenza e viceversa ?

No Stefano,

gli emi-itinerari sono presenti in impianti di medio-grandi dimensioni dove, tra un punto iniziale e un punto finale, si hanno due o più alternative.
La particolarità degli emi-itinerari è la presenza di un punto intermedio che è a tutti gli effetti un punto itinerario come gli altri, ma al quale non è associato nessun ente (nessun segnale, nessun blocco, nessun consenso).
In impianti "semplici" con emi-itinerari, per eseguire un itinerario servono due "pulsate" (se è un ACEI) o due tabulate (se è un ACEIT) ma in impianti complessi (vedi Milano Centrale), ci sono più di due emi-itinerari per un arrivo o una partenza.
In pratica la formazione di un emi-itinerario deve partire da valle e venire a monte. Facciamo un esempio
ACEIT di Torino Porta Nuova
Tra i binari di stazionamento e i punti di uscita ci sono 5 punti di emi-itinerario
Vogliamo far partire il treno dal binario 7 (punto itinerario 07) e mandarlo a lingotto (punto uscita 42) passando dal punto intermedio 33.
Tabulo inizialmente la parte a valle, quindi l'itinerario 33-42, il comando me lo registra e sul QL i due scudetti lampeggiano, gli enti vengono comandati ma non viene fatta nessuna "strisciata luminosa". Nel momento che io tabulo l'itinerario a monte (07-33) l'apparato crea l'intera strisciata, dal punto 07 al punto 42, predispone l'eventuale codifica, esegue gli ultimi controlli e apre il segnale come avviene per un itinerario normale. :wink:
Attenzione però, da non confondersi con itinerari interni e esterni (dove esiste il segnalamento interno e esterno), che sono da attuare come gli itinerari normali. :wink:


Fabio la spiegazione è corrretta, ma torino P.ta Nuova non è un ACEIT vero ma un classico 0/16 a cui è stata applicata la pulsantiera leggera.
Spesso nell'applicazione della pulsantiera in impianti tradizionali si fà anche la scelta di mantenere la tipicità dell'impianto )in questo caso emi-itinerari, in altri casi si bypassa il tutto facendo compiere la "doppia pulsata" automaticamente all'elettronica della pulsantiera.

ciao

Si in effetti hai ragione, è un ibrido...
Pensandoci bene, ne ho trovato ben pochi (per ora), se non pochissimi ACEIT veri (Verona P. N., Milano Lambrate, Milano Smistamento, Torino Orbassano F.A. e F.S. e Milano C.le).
Ho spesso trovato ACEIT ibridi (Torino PN, Alessandria, Trofarello, Roma Tiburtina, Firenze Rifredi, Rimini, Milano Certosa, Milano Bovisa, Bolzano, Treviso, Genova P. Principe (che in verità è un ibrido penso unico in italia), Villa Literno, ecc...)


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: PROGETTI ELETTRONICI - ACEI
MessaggioInviato: venerdì 7 dicembre 2012, 8:38 
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Fabio464 ha scritto:
Si in effetti hai ragione, è un ibrido...
Pensandoci bene, ne ho trovato ben pochi (per ora), se non pochissimi ACEIT veri (Verona P. N., Milano Lambrate, Milano Smistamento, Torino Orbassano F.A. e F.S. e Milano C.le).


Firenze Castello, Napoli Marcianise, Molti impianti sull'adriatica, per precisione Vr PN è un "mostro" composto da più impianti di vario tipo che vanno dallo 0/17 all'ACE di cabina C passando per un'ACEI 0/16 tradizionale ed un ACEI con pulsantiera leggera (Cabina F).

Fabio464 ha scritto:
Ho spesso trovato ACEIT ibridi (Torino PN, Alessandria, Trofarello, Roma Tiburtina, Firenze Rifredi, Rimini, Milano Certosa, Milano Bovisa, Bolzano, Treviso, Genova P. Principe (che in verità è un ibrido penso unico in italia), Villa Literno, ecc...)


Esatto.......ma sono comandati da pulsantiere leggere ovvero permettono solo i comandi ed annullamenti, mentre le funzioni di soccorso sono demandate alle tradizionali "levette" dei Banchi di manovra.

La differenza tra pulsantiera leggere e pulsantiera pesante è che nella seconda sono ammessi anche tutte le manovre di soccorso tranne il Tz

ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: PROGETTI ELETTRONICI - ACEI
MessaggioInviato: venerdì 7 dicembre 2012, 14:54 
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Visto che sei il progettista, quanto costa una consulenza? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: Posso offrire cinqucen...duec...cinquant...pane e salame se ci si vede ( :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: )!!!


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