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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 7 dicembre 2012, 9:41 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 13:59
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Consegnato il set 49131 di Ls Models contente tre carrozze letti tipo S, livrea 1930.
In particolare contiene la carrozza nr 2892 della gestione FS, utilissima per le composizioni postate in questo thtread in epoca II, in particolare nel treno FS 309 Chiasso-Milano comprendente una carrozza letti a cassa metallica in servizio fra Berlino e Ventimiglia.
La riproduzione e' al livello di Ls Models, finissima nei particolari e nella riproduzione degli interni. Il tetto e' di un grigio molto chiaro, a testimoniare l'impiego della carrozza in convogli che all'epoca erano a trazione a vapore. Ciao. Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: mercoledì 19 dicembre 2012, 13:47 
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Ho dato un'occhiata ai modelli delle carrozze letto CIWL contenute nel set 49131 di Ls Models.
Sono del tipo S2 con iscrizione completa 'Compagnie Internationale es Wagons Lits et Des Grands Express Europeens'. L'etichetta della scatola le ambienta nel 1930 ed indica 'Chassis court, monogramme , gereance FS, SNCF e SNCB. Il telaio corto, a memoria, dovrebbe essere un carattere distintivo del tipo S2.
Dai dati del Behrends, la carrozza 2892A risulta costruita da Ringhoffer nel 1926 ed attribuita alla gestione FS. Ha scritte finissime in bianco sul telaio, bilingui in italiano e francese e data di revisione al 19.7.32.
La carrozza 2791A costruita da Nivelles nel 1926, e' attribuita alla gestione belga, con scritte bianche sul telaio in francese e data di revisione a 23.6.33.
La carrozza 2906A risulta costruita da CGC nel 1926 es e' attribuita alla gestione francese della Paris Lyon Mediterranee (in quanto le ferrovie Francesi nel 1930 non esistevano ancora), scritte bianche in francese e data di revisione al 3.6.32.
Il tetto e' di un grigio chiarissimo, forse per dissipare i problemi di ambientazione della carrozza nei primi anni trenta, in quanto da fotografie di fabbrica (anche della Breda) le carrozze venivano consegnate con il tetto bianco che poi probabilmente perdeva l'originario candore, vista la trazione dei convogli a vapore.
Per rispondere a Davide, le tre carrozze possono essere ambientate in un Rome Express, nella tratta fra Pisa (a14,25 p. 14,37) e Roma (a 20,40) nella seguente composizione:

locomotiva a vapore FS Gr685 (modello appena consegnato da Oskar con fari grandi e respingenti a bovolo)
Bagagliaio a carrelli CIWL Parigi-Roma (mod Rivarossi)
Carrozza ristorante CIWL Parigi-Roma a cassa metallica (mod Rivarossi)
Carrozza letti CIWL Boulogne-Roma (tipo S a cassa metallica) mod Ls Models
Carrozza letti CIWL Parigi-Roma (tipo S a cassa metallica) mod Ls Models
Carrozza letti CIWL Parigi-Roma (tipo S a cassa metallica) mod Ls Models
Bagagliaio a carrelli CIWL Parigi-Roma (mod Rivarossi)

La carrozza ristorante, veniva agganciata con la parte della cucina vicina al bagagliaio, che fungeva da dispensa per le cibarie. Per il convoglio, a memoria, dovrebbe esserci una foto sul libro del Cornolo' di un Rome-Express a Livorno.
Un saluto a tutti gli appassionati di vapore e di carrozze CIWL da Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: mercoledì 19 dicembre 2012, 20:04 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Località: Faenza
fermod ha scritto:
Ho dato un'occhiata ...
Sono del tipo S2 con iscrizione completa 'Compagnie ...
L'etichetta della scatola le ambienta nel 1930 ed indica 'Chassis court ...
Dai dati del Behrends ...
La carrozza 2791A ...
La carrozza 2906A ...
Il tetto ...
... le tre carrozze possono essere ambientate in un Rome Express, nella tratta fra Pisa (a14,25 p. 14,37) e Roma (a 20,40) nella seguente composizione ...

Ecco un esempio di cultura ferroviaria.
Una composizione reale, con descrizione dei modelli utilizzabili, e con la precisa descrizione dei percorsi.

Anche se è vietato, ti faccio i complimenti.
Perchè ci fai sentire vicino un argomento lontano nel tempo, ma non per questo meno interessante.
E' la storia della ferrovia e dei treni internazionali.
Quelli moderni di "Composizioni internazionali" ne sono i diretti discendenti.
Credo che queste tue esposizioni siano apprezzate da molti.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: mercoledì 19 dicembre 2012, 23:10 
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Iscritto il: giovedì 24 gennaio 2008, 18:40
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Grande fermod.
Ecco la composizione che cercavo. Ma le carrozze in legno fino a che anno sono circolate?


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 21 dicembre 2012, 9:21 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 13:59
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Località: milano
Per poter rispondere a Capolinea, occorrerebbe poter avere accesso ai dati dell'Archivio Storico della CIWL, per recuperare i dati di messa in servizio delle nuove carrozze a cassa metallica, in sostituzione delle vecchie a cassa di legno. Purtroppo non dispongo di questi dati, ma probabilmente qualche appassionato francese, belga od olandese potrebbe averli: bisognerebbe provare a chiedere sul Forum internazionale Railfun.org o sul sito di LrPresse.
Da parte mia, avevo inserito i dati delle carrozze a cassa metalllica interessanti l'Italia e consegnate in epoca II a pag. 9 di questo filetto: dovrebbero esserci i dati delle consegne delle carrozze tipo S e tipo Z. Per quanto riguarda i soli dati da manuale FS che sono riuscito a recuperare, nell'anno 1927 le carrozze a cassa metallica (contrassegnate da un asterisco) erano impiegate nel Rome-Express e mel Tuttoletti Roma-Torino, mentre nel Simplon Orient Express e nel 'Riviera Express' Vienna-Cannes l'indicazione e' ancora per carrozze a cassa di legno. Avevamo poi incrociato questi dati con quelli dell'Orario Ufficiale FS del 1931 per avere un indicazione del tipo di carrozze impiegate: i dati di riepilogo sono pag. 50.
Infine, i due Pullmann Express dell'epoca, il 'Milano-Cannes' ed il 'Gotthard Express' Zurigo-Basilea Milano avevano carrozze 'pullmann' a cassa metallica. Ciao. Stefano.


Ultima modifica di fermod il lunedì 31 dicembre 2012, 13:34, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 21 dicembre 2012, 18:22 
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Iscritto il: venerdì 25 aprile 2008, 12:15
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fermod ha scritto:
Per poter rispondere a ....
Non avevo mai letto questo thread e ora che ho dato una sbirciatina lo trovo interessantissimo, per cui mi riprometto nel corso di queste vacanze di scorrerlo fin dall'inizio per apprendere la magnifica storia della ferrovia e, sopratturro, dei treni descritta.
Una domanda: tu, ma anche gli altri, elenchi le composizioni specificando anche il produttore (quando esiste) di ogni singola carrozza.
Ma, viste le differenze esistenti fra una marca e l'altra, risulta possibile agganciare carrozze di diverse produzioni?
La mia non è una domanda banale; conosco l'esistenza delle norme NEM che garantiscono la compatibilità del materiale rotabile.
Però, ad esempio, le carrozze CIWL Rivarossi e Hornby, pur dotate di timone e codolo di aggancio NEM, sono realizzate con la cassa più alta sui carrelli che non le L.S. Models: agganciate insieme, a parte il mancato contatto dei respingenti e/o interferenza dei mantici, appaiono sensibilmente una più alta dell'altra.
Tu cosa fai? Tolleri le evidenti differenze oppure operi delle modifiche?
Un'altra evidente differenza è costituita dalla diversa tonalità del blu ...


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: lunedì 24 dicembre 2012, 12:24 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 13:59
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Un saluto a tutti. Sono contento di vedere di nuovo una serie di interventi su questo argomento da parte di diverse persone interessate e vorrei condividere con Voi alcune riflessioni. Anzitutto ringrazio Stefano per i complimenti: fanno sempre piacere, soprattutto quando si svolge un’attività in maniera totalmente disinteressata che comporta impegno. Siamo alla fine dell’anno e quindi sarebbe d’obbligo un bilancino di come e’ andato: devo ammettere di aver ridotto la mia partecipazione al forum per motivi di tempo, in quanto devo privilegiare il tempo dedicato al lavoro. Purtroppo il bilancio dell’anno non e’ molto roseo, in quanto poco si e’ aggiunto rispetto a quanto inserito in passato. L’augurio per l’anno nuovo e’ che si riesca a recuperare qualche altro manuale FS, in modo da poter inserire delle nuove composizioni ed in questo qualsiasi nuovo contributo e’ bene accetto. In questo anno qualcuno dei nostri sogni si e’realizzato e sono stati consegnati i due modelli della più interessante locomotiva a vapore utilizzabile per le composizioni in epoca II vale adire la Gr685 di Oskar e di Acme. Al di là delle polemiche sulle differenze dei modelli, io che sono un modellista della vecchia generazione, applaudo alla possibilità di avere finalmente ‘La Regina’ delle locomotive a vapore FS in perfetta scala HO ad un prezzo accessibile. Mi ricordo quando per soddisfare questa richiesta era disponibile il solo modello Metropolitan ad un prezzo che avrebbe messo in crisi molti matrimoni e per un modello quasi statico, con una forza di trazione che poteva trainare solo se’ stesso. Per l’anno prossimo, spero di riuscire ad avere il tempo di fotografare qualcuna delle composizioni postate, perchè fino adesso, anche per la mancanza di una locomotiva adeguata che ora e’ disponibile avevo rimandato. Per quanto riguarda la differenza fra le altezze o il colore dei vari modelli, penso che sia un discorso da affrontare con la consapevolezza di quanto e’ disponibile di riproduzioni commerciali in epoca II. Se un modello presenta un profilo fortemente piu’ alto di un altro, l’unica possibilita’ rimane di recuperare degli assali leggermente piu’ piccoli (dell’ordine di mezzo millimetro o un millimetro) in modo di abbassarlo sugli assi.
Gia’ l’idea di limare via parte dei supporti dei carrelli, mi piace di meno. E anche per il discorso delle differenze di colore blu delle carrozze CIWL dei diversi produttori, anche nella realta’ esistono vagoni freschi di revisione ed altri piu’ vissuti. Rimane sempre la possibilita’ di’sfumare’ i tetti per renderli piu’ simili, oppure tenerli cosi’ come sono, con le loro differenze, senza preoccuparsi troppo ‘del pelo nell’uovo’ cercando di entusiasmarsi piu’ per la bellezza delle riproduzioni. Questa settimana ho ritirato il modello della Gr685 Oskar ed anche se l’ho vista muoversi solo per pochi centimetri avanti e indietro sul binario di prova dal mio negoziante di fiducia, devo dire che l’incedere e’ veramente regale. Un Buon Natale a tutti da Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 28 dicembre 2012, 19:46 
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Iscritto il: venerdì 25 aprile 2008, 12:15
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@ fermod
Grazie della cortesissima risposta.
In effetti posseggo tre carrozze letti Hornby e due LS Models che, neanche a spegnere la luce, insieme non possono viaggiare.
Fra le varie difformità spicca l'altezza che nelle Hornby è maggiore di circa 2 mm (forse anche più).
Sarei curioso di sapere se il materiale Jouef è più corretto.
Ciao e Buon Anno nuovo dato che Natale è già trascorso.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: lunedì 31 dicembre 2012, 9:34 
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Caro Gr471, a memoria le Jouef dovrebero essere piu' basse delle Rivarossi (o Hornby Rivarossi).
Le Jouef dovrebbero derivare da uno stampo France Trains e io dovrei avere una ristorante ed una letti tipo Z, (gia' nella versione con il gancio corto). Le Rivarossi avevano il limite di essere corrette in lunghezza, ma un po' piu' alte, per accostarsi alle carrozze in scala Rivarossiana 1:80. Ci aiuta l'uso della CIWL di utilizzare carrozze dello stesso tipo nei convogli di prestigio. Ad es. nelle composizioni del 1927 che ho postato si possono usare le letti di tipo S che ha appena consegnato Ls Models, assieme ad una ristorante (magari la Jouef, che dovrebbe essere piu' assettata sui carrelli), in attesa che Ls Models consegni le sue ristoranti annunciate. A memoria, ancora nella composizione veniva usata anche una carrozza a cassa di legno, e qui, o si ricorre alle vecchie Liliput (con gancio a occhiello) o speriamo che Lemke, una volta consegnate le nuove carrozze a cassa di teack, provveda alla consegna della versione in livrea blu. In alternativa, infine o si rivernicia una Liliput dell'ultima serie (gia' con i ganci corti) da teack in blu o si cambiano i carrelli di una Trix gia' in livrea blu, ma con i carrelli a tre assi da cambiare con quellia due assi (anche questa avrebbe il vecchio gancio ad cocchiello): occorre, come dicevo, fare tesoro di quello che il mercato offre per ora in epoca II. Le carrozze letti CIWL tipo Lx che fa' Rivarossi, sono successive come data di consegna, dopo il 1929, e possono essere ambientate in un Rome-Express, in questa composizione sempre tutte del tipo Lx, non mescolate con altri tipi. Per quanto riguarda le carrozze di tipo Z o la ristorante, di solito erano impiegate singole assieme alle carrozze delle amministrazioni che gestivano il servizio internazionale (FS, Sbb Cff, P.L.M, EST) ed anche questo aiuta. Un Augurio per un Sereno 2013 a tutti da Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: lunedì 31 dicembre 2012, 11:03 
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Cita:
Le carrozze letti CIWL tipo Lx che fa' Rivarossi, sono successive come data di consegna, dopo il 1929, e possono essere ambientate in un Rome-Express, in questa composizione sempre tutte del tipo Lx

Quindi, se ho capito bene, per il "Rome Express" vanno bene sia le tre S di LS che 3 LX di RR. E' così Stefano?


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: lunedì 31 dicembre 2012, 13:33 
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Caro Maurizio, ho scritto proprio il contrario. La realta' ci viene in aiuto in quanto le carrozze letti di uno stesso treno di prestigio (quelli composti da diverse carrozze letti piu' una ristorante e due bagagliai CIWL per intendersi) erano dello stesso tipo. Io ho fatto due esempi: un Rome-Express del 1927 che comprendeva tutte carrozze tipo S, il tipo che ha consegnato recentemente Ls Models, assieme ad una ristorante. Qui in aggiunta alle tipo S LsModels, utilizzerei una ristorante Jouef che e' piu' assettata sugli assi. Secondo esempio: un Rome-Express del 1929, dove le carrozze erano tutte del tipo Lx, modello Rivarossi o Hornby Rivarossi. Qui utilizzerei la ristorante Rivarossi che e' piu' alta sugli assi e si accoppia meglio alle Lx. La realtà ci viene in aiuto, perche' non e' necessario mescolare i due tipi di carrozze, che possono essere utilizzati separatamente nei due convogli. Un salutone da Sefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: lunedì 31 dicembre 2012, 16:20 
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Stefano
mi sarò spiegato male, ma mi confermi quello che avevo capito.
Non mischiate, ma tre S nel 1927 o tre Lx nel 1929 vanno bene entrambe per il Rome Express.
Un saluto e auguri a te.
:wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: mercoledì 2 gennaio 2013, 0:20 
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Recupero da pag. 41 la composizione del Rome Express anno 1927

Cominciamo con la Linea Modane-Torino -Roma.
Nei libretti di composizone, di solito il primo convoglio e' il 'Rome Express'. Nel 1927, la trazione era affidata ad un locomotore E551, in partenza da Modane (5.40). La composizione del PR Parigi Roma e' la seguente:
locomotore E551
DIz* CIWL Parigi Roma furgone a 6 porte (mod RR)
WR* CIWL Parigi Roma (mod RR)
WL* CIWL Boulogne FI tipo S facolt. (mod annunciato LS Models)
WL*+ CIWL Boulogne Roma (ann LSM)
WL* CIWL Parigi Roma (ann LSM)
WL* CIWL Parigi Roma (ann LSM)
WL* CIWL Parigi Firenze (ann LSM)
DIz* CIWL Parigi Roma (mod RR)

A Torino (a7.50 p8.00) la trazione continua con un locomotore E431 o E551 e viene eventualmente staccata la prima letti facoltativa per Firenze che prosegue con il treno 735 ed a Viareggio (a13.52 p14.03) sempre con un E431 fino a Pisa (a11.25 p14.37) dove la trazione passa al vapore e viene staccata la seconda letti per Firenze.

Locomotiva Gr685 (mod annunciato ACME)
DIz* CIWL Parigi Roma
WR* CIWL Parigi Roma
WL* CIWL Boulogne Roma
WL* CIWL Parigi Roma
WL* CIWL Parigi Roma
DIz* CIWL Parigi Roma
con arrivo a Roma previsto per le 20.40

* L'asterisco indica le carrozze con cassa metallica.
Ciao. Stefano


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: mercoledì 2 gennaio 2013, 0:20 
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Per il Rome Express del 1931 i dati li avevamo ricavati dall'orario Fs che aveva postato Renzo.
A memoria, dal libro di Agatha Christie 'Assassinio sull'Orient Express' nel 1929 le carrozze di tipo S venivano impiegate nel Simplon Orient Express. Infine dal libro del Muhl avevamo recuperato la composizione del SOE nel 1931, con carrozze tipo S. Da ricordare che le tipo S hanno la porta con finestrino rettangolare, le tipo Lx con finestrino ovale, altro motivo estetico per non mischiarle. Ciao. Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: mercoledì 2 gennaio 2013, 15:32 
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Quindi nel SOE, indipendentemente dall'anno, vanno ben solo le S. Giusto?
Mannaggia mi manca una S per il Rome Express nella tratta Torino-Pisa perchè la LX non ce la posso mettere. :evil:
Mi devo accontentare della tratta Pisa- Roma, almeno nel 27. :mrgreen: :P
:D :wink:


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