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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: Azionamento a scarica capacitiva
MessaggioInviato: venerdì 25 gennaio 2013, 22:51 
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Sono contento. :D


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: Azionamento a scarica capacitiva
MessaggioInviato: mercoledì 13 febbraio 2013, 19:40 
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Iscritto il: giovedì 2 marzo 2006, 19:02
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Grazie al circuito di Marcello :wink: , quello per intenderci richiamato da Graziano, sono arrivato a centralizzare gli itinerari della mia stazione.
Purtroppo però ho alcune itinerari che richiedono l'azionamento simultaneo di 10/11 motori peco.
Purtroppo l'alimentazione ai circuiti a scarica al momento viene fornita da un vecchio grosso trasformatore Lima messo in commercio dal 1990.
Il problema è che nonostante i circuiti a scarica tutte e 11 i motori non riesco ad azionarsi.
Dovendo purtroppo abbreviari i tempi avevo pensato all'installazione di un trasformatore din Abb o Btiticino che eroghi 12 volt in alternata ma almeno 10 watt.
E' fattibile? So che è necessario per ogni ramo di alimentazione in uscita dai 12 volt interporre un fusibile. E' corretto?


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: Azionamento a scarica capacitiva
MessaggioInviato: mercoledì 13 febbraio 2013, 20:59 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
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Nella prima pagina di questo topic c'è uno schema che prevede l'alimentazione del circuito tramite un raddrizzatore a ponte, con quel sistema puoi velocizzare la ricarica dei condensatori tra un intervento e l'altro.

Non metterei più di un trasformatore, e mi terrei come minimo sui 15-16 V ~ 1 A.

Per quanto riguarda il fusibile lo eviterei, perché nei nostri impianti è piuttosto facile che accada un cortocircuito, che farebbe intervenire il fusibile togliendo alimentazione. Se poi si cambia il fusibile ma il corto resta fonde anche quello. Meglio è al posto del fusibile una bella lampadina ad incandescenza da 12 V 15 W circa, messa al posto del fusibile, così con un corto la lampada si accende proteggendo il circuito e ci avverte del problema.

Occhio perché anche 10 scambi devono poter funzionare contemporaneamente, il fatto che il trasformatore sia piccolo, o che l'alimentazione sia fatta raddrizzando una sola semionda, influisce solo sul tempo di ricarica dei condensatori. Se qualche scambio non funziona prova a ricontrollare i collegamenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: Azionamento a scarica capacitiva
MessaggioInviato: mercoledì 13 febbraio 2013, 21:16 
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Grazie Marcello dell'intervento tempestivo.
Devo però a completamento di quello che ho spiegato aggiungere che effettivamente i motori dei due scambi che non girno in simultanea quando vado a comandarli singolarmente, sempre mediante scarica, sono un po' fiacchi e impiegano un po' più tempo a ricaricarsi...almeno 5/6 secondi.
Mentre al primo impulso simultaneo per creare l'itinerario dei due fiacchi ne gira uno. Dopodichè lasciati trascorrere i sencondi per la ricarica anche quello "fiacco" dei due che si è girato in simultanea con gli altri non gira più.
Solo singolarmente si riesce ad azionarlo.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: Azionamento a scarica capacitiva
MessaggioInviato: giovedì 14 febbraio 2013, 0:11 
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Ricontrolla atentamente i collegamenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: Azionamento a scarica capacitiva
MessaggioInviato: giovedì 14 febbraio 2013, 9:18 
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Nome: Roberto Andresini
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Marcello (PT) ha scritto:
Meglio è al posto del fusibile una bella lampadina ad incandescenza da 12 V 15 W circa, messa al posto del fusibile, così con un corto la lampada si accende proteggendo il circuito e ci avverte del problema.


molto interessante questo suggerimento!!! non ci avevo mai pensato... a breve mi cimenterò nel collegare gli scambi (comandati dai treni mediante reed+relè) della stazione nascosta con i condensatori... e questa soluzione potrebbe tornare utile anche a me!! ;)


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: Azionamento a scarica capacitiva
MessaggioInviato: giovedì 14 febbraio 2013, 9:21 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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Anche sul mio impianto quando un deviatoio azionato a scarica capacitiva non va in posizione voluta al primo colpo devi aspettare la ricarica del condensatore, è normale e quella è anche la garanzia intrinseca al sistema di protezione della bobina. Comunque nel frattempo è SEMPRE meglio fare la manovra opposta, ovvero comandarlo per la posizione originaria, solo così si avrà maggiore garanzia che la successiva manovra vada a buon fine.
Si opera normalmente così anche per i deviatoi nella realtà...


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: Azionamento a scarica capacitiva
MessaggioInviato: giovedì 14 febbraio 2013, 10:00 
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:oops: Vedo adesso che quanto ho detto sopra (doppia manovra) NON è possibile con lo schema di Marcello PT perchè prevede un solo condensatore per deviatoio mentre lo schema da me adottato è a due condensatori per deviatoio, uno per bobina.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: Azionamento a scarica capacitiva
MessaggioInviato: giovedì 14 febbraio 2013, 15:03 
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Ma accingerò fra poco a fare le verifiche.
Ma a me è chiaro che occorre del tempo per la ricarica.
Il problema è che ho quei tre deviatoi "fiacchi" i quali, azionati singolarmente, non danno quello scatto che hanno gli altri che funzionano senza problemi.
Sembra come non ci sia il circuito, ma il condensatore si è comunque scaricato.
Quindi, riflettendo stamattina, ho anche pensato che potrebbe essere dei residui di flussante nei contatti dei pulsanti i quali creano della disperisione e impediscono al condensatore di caricarsi del tutto, oppure ho dei condensatori poco prestazionali per chissà quale motivo.
Comunque oggi effettuerò le varie verifiche.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: Azionamento a scarica capacitiva
MessaggioInviato: giovedì 14 febbraio 2013, 19:25 
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Verifiche effettuate con calma.
Intanto ho constatato che i fiacchi non sono fiacchi nel senso che il tempo di ricarica è più o meno identico a quelli che sembra meglio quindi non risiede lì il problema.
Ho poi incominciato a ridurre il numero degli scambi interessati all'itinerario che sto provando (che è quello che impegna ben 12 motori).
Dalle prove ho visto che i due inglesi dotati dei motori Peco meno assetati non hanno problemi a muoversi in simultanea...ho poi cominciato a collegare 5 motori poi 6 e così via...fino a 5 non si sono problemi oltre uno dei motori degli inglesi non gira.
Il problema sorge quando collego gli altri deviatoi dotati dei motori Peco più vecchi e quindi più assetati.
Ipotizzando un assorbimento medio di 1 A secco a motore ( tralasciando i Peco nuovi) si evince che se ne muovo 12 l'assorbimento complessivo salirà a 12 A circa.
Il trasfo lima eroga solo 14 volt. 1,5 A.
Quindi nonostante i condensatori non riesco a garantire l'apertura di tutti i deviatoi.
A questo punto forse converrebbe utilizzare un alimentatore che erogasse almeno 5 o 6 ampère+scarica capacitiva i problemi dovrebbero risolversi...


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: Azionamento a scarica capacitiva
MessaggioInviato: giovedì 14 febbraio 2013, 21:26 
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Credevo fosse più semplice riuscire a capire cosa serve la scarica capacitiva... :oops:


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: Azionamento a scarica capacitiva
MessaggioInviato: giovedì 14 febbraio 2013, 23:19 
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Non è che l'assorbimento aumenta quando comandi simultaneamente più deviatoi, la corrente che muove gli scambi la forniscono i condensatori che sono già carichi, quindi che tu ne comandi 1 o 100 non è che vi sia molta differenza. La differenza c'è perché viene fatta scorrere corrente nelle resistenze che di solito sono da 220 ohm, quindi più ne metti in parallelo verso massa e più cresce la corrente, ma è poca cosa, infatti con 10 deviatoi comandati contemporaneamente abbiamo una resistenza totale verso massa di 22 ohm, che con 15 V ~ sono soltanto 0,68 A che l'alimentatore deve fornire, ma solo nel momento in cui tieni premuto il pulsante per formare l'itinerario. La corrente che circola nei motori viene dalla scarica dei condensatori, e non influisce su quella fornita dall'alimentatore.

Nell'istante in cui tu rilasci il pulsante dell'itinerario, la corrente di 0,68 A calerà via via che i condensatori inizieranno a ricaricarsi, fino ad arrivare praticamente a zero a carica completata; fino a quando non formerai un altro itinerario.

Se l'alimentatore non è in grado di erogare 0,68 A (nel caso di 10 deviatoi mossi contemporaneamente), poco male, ne erogherà meno, l'unica cosa che ne soffrirà sarà il tempo di ricarica.

L'energia che un condensatore ha immagazzinato una volta carico è uguale a E=1/2 C V2 (V2 è V al quadrato). Il fatto di avere la tensione al quadrato significa che un aumento anche modesto della tensione di alimentazione porta un gran vantaggio all'azionamento. Ecco perché ho scelto di alimentare tutto a 24 V ~, ma anche 15-16 V~ possono bastare.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: Azionamento a scarica capacitiva
MessaggioInviato: venerdì 15 febbraio 2013, 8:51 
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Con la 24 V ca devi però mettere degli elettrolitici da 35 V. Io mi sono accontentato di quelli da 25 V e li carico a 20 V e comunque con 3300 uF forniscono una bella sventola !


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: Azionamento a scarica capacitiva
MessaggioInviato: venerdì 15 febbraio 2013, 16:32 
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C'è, però, da dire che se i deviatoi comandati da un solo pulsante sono molti, poniamo il caso di 10, la corrente che i condensatori fanno circolare in quel pulsante è alta. Se un solo scambio genera una corrente di circa 1 A, alla fine saranno 10 A a caricare quel pulsante nel momento che viene premuto. Ora se il contatto non è adatto a tali correnti può darsi che provochi una caduta di tensione tale da compromettere il funzionamento.

E' bene controllare che i pulsanti, per lo meno quelli con maggior carico, siano adatti.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: Azionamento a scarica capacitiva
MessaggioInviato: venerdì 15 febbraio 2013, 18:00 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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...e se sono pulsanti a membrana li buchi subito... :mrgreen: motivo per il quale sul mio impianto ho preferito complicare lo schema, rendendolo sicuramente più sofisticato ma anche più versatile nell'azionamento, utilizzando SCR per la scarica dei condensatori quindi l'azionamento lo si fa comandando il gate e in tal modo è anche già pronto per l'interfacciamento con sistemi digitali.


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