marco_58 ha scritto:
Allora, industriale o hobbistico che sia, noto che mancano le basi della programmazaione, una qualsiasi, non importa.
......
Tralascio i linguagi grafici o a lista d''istruzione, perchè richiedono conoscenze specifiche.
Parlando di programmazione, bisogna anche tener conto che:
- il linguaggio che ha maggiore efficienza (numero di istruzioni/funzione) è l'assembly. Se ci sono di questi problemi è l'unica soluzione, anche se c'è da scervellarsi assai...
- con i linguaggi di alto livello, ogni compilatore interpreta a suo modo una certa funzione: tutte le volte che la si richiama viene tradotta allo stesso modo: ma il risultato di compilatori diversi può non essere lo stesso. La potenzialità del compilatore può essere talvolta limitata per ragioni di licenza (e quindi di costo)
- quando l'utente raggiunge una certa padronanza del linguaggio di programmazione, di trucchi come quelli indicati da Marco ne trova a decine.....
- l'efficienza aumenta se una funzione viene realizzata in hardware dal micro, piuttosto che da software dedicato
per avere un'idea: un qualsiasi micro da 2 € può eseguire oltre 4000000 di istruzioni assembly al secondo, di tempo x controllare il mondo esterno ce n'è abbastanza. Certo, per sistemi complessi come quello dell'esempio di Marco, tutto deve essere dimensionato a modo....
ste.klausen21 ha scritto:
Mi spiegherò meglio con un esempio.
Quando in casa accendi una luce al neon, nella radio si sente gracchiare l' altoparlante. Anche l' immagine del televisore fà alcune righe. A Natale, le vecchie intermittenze causavano simili disturbi.
Quando accendi il trapano o il robot da cucina, idem.
Questo avviene perchè, anche se la tua schedina và a 5V e consuma pochi Watt, il generatore del disturbo funziona a 230V ed assorbe centinaia di Watt. E funge da trasmettitore.
La schedina ha il circuito stampato multistrato, ed in uno degli strati interni c' è un piano di massa che la mette abbastanza al riparo dal ricevere disturbi. Quindi, da sola, è affidabile.
Ma se colleghiamo un filo di qualche metro, allora questo è in grado di agire come antenna ricevente e di captare una parte di disturbo in grado di mettere in difficoltà la scheda.
Infatti le prove di compatibilità elettromagnetica, note perchè permettono l'applicazione del marchio CE sulle apparecchiature, sono composte da:
- prove di reiezione disturbi sulla linea d'alimentazione.
- prove di reiezione disturbi radio emanati a distanza nota e di potenza nota
- prove di reiezione disturbi elettromagnetici esterni, emanati a distanza nota e di potenza nota
- misura di perturbazione elettrica sulla linea di alimentazione dovuta all'apparecchiatura in prova
ste.klausen21 ha scritto:
Però, non voglio adombrare scenari tragici. Quando inizierai ad applicarlo ad un plastico, allora ti converrà fare qualche prova. La prima che farei è la seguente. Comandare due servo, alla massima distanza che il tuo impianto richiede, e controllare che mentre una locomotiva gira i servo non siano perturbati.
Concordo! anzi, mi permetto di dare qualche semplice suggerimento:
- bypassare la linea d'alimentazione del servo con un condensatore da 100-1000 nF posto nelle immediate vicinanze del servo stesso
- se l'impedenza d'ingresso del segnale del servo fosse alta (io non ne conosco il valore....), per aumentare l'immunità ai disturbi collegherei sull'ingresso del servo una resistenza verso massa ed una vero il + dello stesso valore (ad es. 2,2kOhm): così facendo si 'carica' la linea di segnale sia che questa sia a 0 sia che sia ad 1. Meglio ancora se si utilizza un driver di linea come interfaccia in uscita dal micro (ho fatto funzionare un vecchio 68HC12 senza driver e con le sole resistenze in ambiente industriale d'officina, trasferimento dati a 40 KHz su 4 mt. di cavo.)
saluti
Max