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 Oggetto del messaggio: Re: FS 735.100
MessaggioInviato: domenica 17 marzo 2013, 19:07 
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Non ho il modello davanti agli occhi ovviamente, ma all'impressione che la sabbiera sia sottodimensionata potrebbe contribuire il lenzuolo alla base, che nella locomotiva vera è molto più fine. In particolare, sembra che il cilindro si innesti nel profilo della caldaia quasi verticalmente al vero, mentre la fusione Tecnotren presenta una curva di raccordo piuttosto generosa. Però posso sbagliarmi, più che lo sfondo infatti potrebbe ingannarmi la diversa angolazione da cui sono state scattate le foto.


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 Oggetto del messaggio: Re: FS 735.100
MessaggioInviato: domenica 17 marzo 2013, 20:08 
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La curva di raccordo sul lenzuolo nella zona di attacco è un punto molto delicato e difficile da rendere in scala perfetta. Pensa che ho lavorato già molto per affinare il lenzuolo del camino - che ho quasi rifatto- e degli altri due elementi per arrivare a quello che vedi, cioè meno della metà della fusione così come era, ed è rimasto spesso come un foglio di carta!
In ogni caso dalla foto di fabbrica il raccordo quasi non si coglie, come giustamente dici, ma non è così in altre foto a miglior favore di luce: il raccordo c'era ed era evidente. E' impressionante, lo dico per esperienza e numerosi errori pregressi, quanto anche una buona foto possa essere mendace nel suggerire una forma. Un'altra foto da angolazione diversa, magari della stessa locomotiva, può far apparire tutto diverso. Poi si incontra la locomotiva vera (nel mio caso, avevo fotografato e misurato "quel che resta" della 735.155 del MFP) e si scoprono ancora altre diversità rispetto alle stesse foto - e alcune volte, poche in verità riguardo alla forma generale, anche rispetto ai disegni di fabbrica. Ho poi lavorato parecchio per rendere esatto il diametro della zona di appoggio dei suddetti elementi esattamente corrispondente a ciò su cui andavano ad appoggiare, anche qui usando carta vetro avvolta su una dima per ottenere delle selle esatte -compresa quella conica.


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 Oggetto del messaggio: Re: FS 735.100
MessaggioInviato: domenica 17 marzo 2013, 21:11 
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Sì, infatti la fotografia di fabbrica, scattata da un metro e mezzo di altezza, può aver reso meno evidente la curva di raccordo. Sono comunque - ripeto - mie osservazioni dovute alla forzata posizione di voyeur, personalmente mi sentirei già soddisfatto raggiungendo una qualità di molto inferiore a ciò che ci stai mostrando.
Attendiamo la prossima tappa.


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 Oggetto del messaggio: Re: FS 735.100
MessaggioInviato: lunedì 18 marzo 2013, 11:35 
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CAPITOLO 6
UNA PORTA DELLA CAMERA FUMO DA RIFARE E ALTRE AMENITA'
La porta di cui sopra, insieme ai fanali, al camino, al pancone frontale, ed in generale alla camera fumo tutta danno immediatamente la connotazione espressiva di un modello - cioè decretano a primo colpo d'occhio se questo è "giusto" oppure se dopo tanto lavoro, non abbiamo colto la sfumatura che tanto ricerchiamo. Non a caso, la faccetta del trenino Thomas, la sede della sua espressività, albergano nella porta della camera fumo.

E su questa 735 c'è qualcosa che non va al primo sguardo. Questa porta è troppo piccola, e troppo ampia è la corona intorno. O meglio, in qualche foto così sembra, in altre proprio no.
Scopro presto che le 735.001-108 a caldaia tronco conica, avevano una camera fumo di diametro più piccolo. Viceversa, le caldaie "cilindriche" della seconda serie, conservavano nella camera fumo il diametro più ampio della parte posteriore della caldaia.
MA LA PORTA DI ENTRAMBE LE SERIE ERA UGUALE! Da qui la chiara differenza di ampiezza della corona circolare frontale.
In breve, Tecnotren non ha saputo distinguere nelle foto tra prima e seconda serie e caldaie di un tipo e dell'altro (è cosa invero difficile - nelle foto di 3/4 non si coglie la conicità) così ha realizzato una caldaia tronco-conica ben fatta, ma arrivati sul frontale ha fatto un pasticcio, cioè ha preso le proporzioni tra porta e contorno della seconda serie, ma rimpicciolendo il tutto alle misure di una camera fumo assai più piccola. Risultato: porta da buttare. La corona in fotoincisione si può allargare, ma la porta è irrimediabilmente piccola, di circa mm.1 - sembra poca cosa ma qui si nota, eccome. Vedete le foto!

Così rifaccio la porta al tornio, liscia, solo con la battuta piana, con il seghetto ritaglio poi via dalla porta in fusione le due chiavarde delle cerniere, le assottiglio e riutilizzo. Aggiungo poi le quattro piccole chiavarde di sicurezza, tipicamente americane, che erano solo accennate nella fotoincisione ed assai brutte, e realizzo una vera cerniera che però saldo fissa, dato che dei particolari interni non mi interessa e monterò un fumogeno da collegare al decoder.
Ora la locomotiva ha proprio la sua faccia, coerente con la 735.100 con caldaia della prima fornitura.


Allegati:
Commento file: 735 a caldaia tronco conica, corona esterna sottile
Camera fumo piccola.jpg
Camera fumo piccola.jpg [ 70.78 KiB | Osservato 8012 volte ]
Commento file: 735 a caldaia cilindrica, corona esterna ampia
Camera fumo grande.jpg
Camera fumo grande.jpg [ 211.11 KiB | Osservato 8012 volte ]
Commento file: Frontale camera fumo rifatto (a sinistra) e originale a confronto
Confronto camere fumo.JPG
Confronto camere fumo.JPG [ 220.22 KiB | Osservato 8012 volte ]
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 Oggetto del messaggio: Re: FS 735.100
MessaggioInviato: mercoledì 20 marzo 2013, 23:23 
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CAPITOLO 7
UN MOTORE DA SOSTITUIRE

Come ho già detto, il motore previsto nel kit Tecnotren è un piccolo Faulhaber da 13 mm x 19. Questi motori vanno bene, ma per utilizzi su una locomotiva da treno una sistemazione con vite senza fine direttamente sull'albero come in questo caso, oltretutto montata ad una certa distanza sull'albero, è meno che consigliabile. Questi motori hanno praticamente un solo supporto, dato che il loro indotto a campana è a sbalzo, per cui mal sopportano la grande sollecitazione della vite senza fine nella sua tendenza ad uscire dall'ingranamento. Il piccolo cuscinetto dura ben poco. I Faulhaber funzionano ottimamente se montati con un albero cardanico, con l'intermezzo di un giunto: ne ho montati molti, mai avuto problemi con nessuno.
In questo caso preferisco dunque ripiegare su un classico Mashima: sono molto robusti, potenti in rapporto alle dimensioni, e riesco a trovarli a prezzi decenti anche pochi per volta. Ce ne sono di vari tipi, qui purtroppo si riesce a montarne solo uno piccolo, da 12 mm di tipo flat can lungo 24, ne trovo uno a doppio albero a 5 poli: è il più simile.
Il motore, in caldaia, è separato dalla trasmissione che è solidale al telaio, e smontando la loco viene via insieme al gruppo caldaia/cabina. E' tenuto in posizione nella caldaia tramite due anelli di supporto: uno fisso, al quale viene assicurato con un grano, l'altro mobile e regolabile tramite una vite (accessibile dall'esterno) per registrare accuratamente la distanza tra vite senza fine e prima ruota dentata. Un sistema ingegnoso ma non semplice da montare e mettere a punto.

Il mio motore è più grande nel diametro: la parte tonda è 14mm. Sono costretto a ripassare al tornio i due anelli/supporti in fusione, allargandoli a misura per farlo passare. Un lavoro abbastanza rapido. Il motore è nettamente più lungo, ma in questo senso non ci sono problemi di spazio è rinuncerò a un po' di zavorra in caldaia - ma ne aggiungerò ben di più in varie altre parti libere, a cominciare da parte della camera fumo dove ho rinunciato alla riproduzione di piastra tubiera e altri particolari, che tra l'altro erano inesatti.

Il Mashima è a doppio albero, invece di troncarlo non mi tengo e realizzo al tornio un piccolo volano, che so bene essere inutile perché troppo piccolo (13,5 mm, il massimo che possa passare), ma tant'è.

Faccio qualche test, il motore è silenzioso, direi che il trapianto è riuscito. Vorrei che fosse più grande, ma non ci starebbe. Comunque sembra farcela bene.


Allegati:
Commento file: Lavori in corso!
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IMG_0334.JPG [ 134.02 KiB | Osservato 7846 volte ]
Commento file: Il Mashima ed il Faulhaber (a destra) a confronto
IMG_0336.JPG
IMG_0336.JPG [ 134.14 KiB | Osservato 7846 volte ]
Commento file: Il Mashima con la vite senza fine diretta
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IMG_0337.JPG [ 115.15 KiB | Osservato 7846 volte ]
Commento file: Vista da sotto la caldaia mostra il grano di fissaggio del motore (a sinistra) e il foto passante per la vite di regolazione in altezza, attraverso il serbatoio (a destra)
IMG_0338.JPG
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 Oggetto del messaggio: Re: FS 735.100
MessaggioInviato: giovedì 21 marzo 2013, 13:52 
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Località: Tricesimo (UD)
Anch'io utilizzo Mashima. Poi ci sono varie lunghezze, come; 28mm, 24mm e 20mm. Qui allego la foto di un motorino di lunghezza di 20mm, con "gear box", 1:50!

Immagine

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Poi inserito nel telaio.....e prova....

Immagine

Uploaded with ImageShack.us

Saluti
Velimir


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 Oggetto del messaggio: Re: FS 735.100
MessaggioInviato: giovedì 21 marzo 2013, 21:03 
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Ciao Riccardo stai facendo un bellissimo lavoro, ma posso darti un mio parere.. il motore della loco se non sbaglio e in cabina
avresti potuto metterlo nel tender, ho e una cosa che non va bene?

Ciao

Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: FS 735.100
MessaggioInviato: giovedì 21 marzo 2013, 22:20 
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Ciao Massimo, no il motore è nel forno e parte della caldaia, la cabina è completamente riprodotta, ne puoi vedere una parte in foto sulla sinistra, ci sono i comandi freno, iniettori, la scatola dell'interruttore delle luci. La vite senza fine arriva giusta a metà forno dove incontra la trasmissione che ci passa all'interno, nella foto manca tutto il particolare della bocca del forno che "tappa" il fondo della caldaia e completa la cabina. Mettere il motore nel tender in una loco con tender a carrelli vuol dire portare la trasmissione sulla locomotiva tramite un alberino. Dato che non mi piacerebbe un albero sopra al pavimento, del tipo vecchia Rivarossi in cui entrava nella boccaporta forno, la soluzione sarebbe farlo passare sotto pavimento, con uno snodo cardanico in corrispondenza esatta del gancio. E' una soluzione che ho già sperimentato ma non ho ancora portato a piena soddisfazione, permette di montare motori grossi nel tender e avere una locomotiva piena di zavorra. Con le nuove esigenze (decoder DCC, altorparlante) viene anche comodo che il tender sia libero però, per cui ci ritornerò in futuro, ma devo ragionarci ancora su a lungo.


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 Oggetto del messaggio: Re: FS 735.100
MessaggioInviato: venerdì 22 marzo 2013, 9:10 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:35
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Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
AZZAROLA!!Il Maestro Riccardo nel suo regno!! :shock: :shock: (peccato non ci sia lo smile
che fa l'inchino...)


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 Oggetto del messaggio: Re: FS 735.100
MessaggioInviato: venerdì 22 marzo 2013, 12:15 
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Località: parma
Grazie Riccardo della tua esaudiente risposta penso che il risultato sarà strabiliante..

Ciao

Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: FS 735.100
MessaggioInviato: mercoledì 27 marzo 2013, 10:29 
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CAPITOLO 8
UN PARTICOLARE CURIOSO: LA POMPA NATHAN

Questo componente, una perfezionata pompa lubrificatrice meccanica, non era presente all'origine sulle 735. Fu montata in seguito su numerose macchine, probabilmente per recupero dalle locomotive americane 736 che venivano demolite negli anni 50. Era collocata sul lato destro, sopra allo stantuffo della distribuzione, e prendeva moto tramite una leva collegata al biellismo sottostante; nel modello Tecnotren è riprodotta in modo estremamente semplificato, e pure sulla mia 735.100 era presente. Si trattava di una grossa e pesante scatola, collocata su una robusta piastra orizzontale; il coperchio superiore apribile era inclinato verso l'esterno e presentava il tappo d'ingresso per caricarla d'olio. Lateralmente una flangiatura centrale costituiva la zona d'attacco della leva di azionamento, che portava il meccanismo a salterello per trasformare il moto alternato in moto circolare discontinuo.
Non so bene il perché della modifica; mi viene da pensare che il sistema originario fosse di efficienza assai scarsa, per cui si cercò di migliorarlo con pezzi di recupero dopo già più di 30 anni di servizio.

La pompa in fusione del kit era semplicemente una sorta di parallelepipedo con due riscontri sporgenti sulla parte frontale, che non risultano da nessuna foto. Li elimino a colpi di lima e ricostruisco il tipico coperchio inclinato con la bocchetta di riempimento centrale (in tornitura, è veramente piccola!). Non c'è traccia della flangia inferiore di supporto della pompa: la ricostruisco in lamierino sottile e monto la pompa al di sopra leggermente staccata, come in foto. Aggiungo qualche particolare, e le tubazioni di distribuzione del lubrificante. Ne risulta davvero un bell'elemento complesso, la cui lunghezza è di soli 4mm., eppure sembra esserci tutto.
Certo che quella scritta "Nathan"..., va bé, da vecchio mi dedicherò alla scala 1 :)


Allegati:
Commento file: Particolare al vero
Nathan1.jpg
Nathan1.jpg [ 156.45 KiB | Osservato 7575 volte ]
Commento file: La 735.345 negli anni 60 senza pompa Nathan
Nathan2.jpg
Nathan2.jpg [ 208.92 KiB | Osservato 7575 volte ]
Commento file: La pompa finita, manca ancora la biella di azionamento, in basso si vede il foro da cui parte
Nathan3.JPG
Nathan3.JPG [ 152.21 KiB | Osservato 7575 volte ]


Ultima modifica di Riccardo Olivero il giovedì 4 aprile 2013, 8:45, modificato 1 volta in totale.
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 Oggetto del messaggio: Re: FS 735.100
MessaggioInviato: mercoledì 27 marzo 2013, 10:42 
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:o :shock: :shock: :shock:


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 Oggetto del messaggio: Re: FS 735.100
MessaggioInviato: mercoledì 27 marzo 2013, 11:46 
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Bello...complimenti!
...c'e sempre qualche piccolo commento....le leve del distributore non sono un'po sottili?
Velimir


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 Oggetto del messaggio: Re: FS 735.100
MessaggioInviato: mercoledì 27 marzo 2013, 12:46 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 1:10
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Località: Bra (CN)
Meno male che ci sono commenti! Il dialogo modellistico è lo scopo di questo argomento.
Forse le leve sono un pelo sottili, ma fa molto, nell'ingrandimento così spinto, l'effetto non proprio squadrato del fianco della fotoincisione. E' questo uno dei limiti che meno apprezzo: le fotoincisioni hanno la "punta" che si può (e si deve) eliminare a lima o con coltellino sbordatore, ma se il pezzo è già sottilino, che fare: lasciarla o tenerla? A volte la tolgo ma cerco di non esagerare...certo con un pezzo autocostruito del tutto, l'effetto sarebbe molto più netto. Se ben aggiustato, una volta finita la lavorazione, gli angoli sono angoli veri: 90°. Anche per questo, ho chiuso con la fotoincisione se non per piccolissime parti che non riesco a costruire.


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 Oggetto del messaggio: Re: FS 735.100
MessaggioInviato: mercoledì 27 marzo 2013, 14:45 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 11:57
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Località: Tricesimo (UD)
Quella verticale e meno "esposta" e risulta più veritiera invece la orizzontale che da nel occhio.
Come fisserai la levetta alla pompa? Sarà funzionante, credo...di si..!
Velimir


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