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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: lunedì 18 marzo 2013, 22:31 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Grazie fermod per le ricerche che fai.

fermod ha scritto:
speisewagen Int.Schlafwagen Gesell. Munchen-Verona (mod Liliput)

Sai per caso il numero di articolo ? O di quale set fà parte ?
Ciao


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: martedì 19 marzo 2013, 10:09 
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Caro Stefano, il set a memoria e' sempre il 660 di Liliput in livrea teack. Il set riprodurrebbe l' Orient Express nei primi anni del secolo (2 bagagliai a carrelli, 2 carrozze letti e la ristorante).
La ristorante del tipo a cassa di legno con lucernario sul tetto. Pur avendo ormai trent'anni, l'incisione dei modelli e' ancora molto fine ed hanno il cinematismo per il gancio corto. Unica pecca: i mancorrenti di plastica che col tempo tende a seccarsi ed a diventare fragile, da sostituire con mancorrenti in fotoincisione di ottone (se ne e' parlato in questo forum). In attesa dei nuovi modelli da Lemke, annunciati per il natale scorso e slittati ancora. Ho visto che nel nuovo catalogo per il mercato tedesco di Ls Models c'e' comunque un'anteprima: speriamo bene, anche se, datasi la serie limitata e numerata, il prezzo si prevede elevato.
Ciao. Stefano


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: mercoledì 20 marzo 2013, 9:31 
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Sempre dal libretto delle Sudbahn per la linea Kufstein Ala un altro treno di lusso tutto di materiale CIWL e' il treno nr 1, Berlin-Venedig-Cannes composto da materiale della Int., Schlafwagen Gesellshaft, periodico stagionale.

Di bagagliaio a tre assi CIWL
2 x As Carrozze letti CIWL
1 ristorante CIWL
As carrozza letti CIWL
Di bagagliaio (posta) a tre assi CIWL

per la riproduzione modellistica bisogna aspettare i due set di Lemke che conterranno le due carrozze bagagliaio a tre assi. Ciao. Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: giovedì 21 marzo 2013, 11:56 
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fermod ha scritto:
il set a memoria e' sempre il 660 di Liliput in livrea teack

Se mi permetti ti correggo, il set Liliput in questione é l'art. 860 e non 660. Fa sempre la sua porchissima figura, nonostante gli anni. Attendiamo la Gr 680 di Os.kar per rimetterlo sulle rotaie.
fermod ha scritto:
Unica pecca: i mancorrenti di plastica che col tempo tende a seccarsi ed a diventare fragile, da sostituire con mancorrenti in fotoincisione di ottone (se ne e' parlato in questo forum)

Beh, si, con i nuovi mancorrenti in ottone lucidato si rimedia ad un grave inconveniente. Unica difficoltà ripristinare i fori per inserirli nella cassa, che quelli in plastica datata sono stati incollati in maniera molto tenace.
Complimenti per le informazioni che ci fornisci.
Domanda, le carrozze in teak riprodotte da Trix, con carrelli a tre assi non hanno MAI circolato in Italia?


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: giovedì 21 marzo 2013, 15:31 
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Caro Capolinea, grazie della precisazione: molte volte scrivo a memoria. Sarebbe interessante se qualche artigiano presentasse l'elaborazione di qualche locomotiva annunciata da oskar, un po' come faceva una volta Pierre. Certo che una bella Gr680 FS con i tre fanali e le cifre in bronzo lato cabina, ambientabile fino al 1913, interesserebbe anche a me.

Per quanto riguarda le carrozze CIWL con carrelli a tre assi, tipo quelle presentate alla fiera di Liegi del 1905 (CIWL 999 e 1000), ne avevamo parlato nelle prime pagine di questo argomento: da quanto confermato anche da altri modellisti non potevano circolare in Italia a causa del loro eccessivo carico assiale, rispetto alla limitata portata delle rotaie e dei manufatti italiani dell'epoca. Sono ambientabili in un Riviera Express dalla Germania a Cannes ma via Digione - Marsiglia. Ciao. Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: giovedì 21 marzo 2013, 18:33 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 19:52
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strano, il carico assiale, essendo il peso totale maggiormente ripartito, dovrebbe essere minore.


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: venerdì 22 marzo 2013, 13:55 
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Paolo Bartolozzi ha scritto:
merlotrento ha scritto:
paolo.bartolozzi740 ha scritto:
Da notare inoltre che le carrozze a tre assi tipo la 999 o la 1000 presentate all'Esposizione di Liegi del 1907, mi sembra, non erano abilitate a circolare sulla rete italiana causa l'eccessivo peso assiale. Un grazie per i contributi da Stefano Zicche.


...le carrozze a sei assi(due carrelli a tre assi),appunto le tipo 999 e 1000,mi sembra non fossero abilitate all'Italia
pietro


Ripensandoci, concordo con quanto scritto da Pietro riguardo alla circolabilità delle carrozze a sei assi, anche quueste le possiamo vedere in alcune immagini d'epoca ambientate in Italia.
Ciao, paolo bartolozzi.
p.s. è un grande piacere dialogare con un "pozzo di conoscenza" come Pietro Merlo :wink:


Qui sopra ho recuperato quanto e' scritto a pagina 2 di questo argomento. Comunque nel week-end dovrei rivedere un documento che avevamo trovato conferma che le carrozze CIWL abilitate a circolare in Italia avevano carrelli a due assi e non a tre assi. I modelli della Trix non li ho piu' in quanto venduti quando mi e' stata confermata l'inutilizzabilita' per l'Italia. Chi li avesse puo' indicare la tara delle vetture in questione, per confrontarle con il peso delle carrozze a due assi? Grazie. Stefano


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 22 marzo 2013, 15:17 
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Iscritto il: domenica 25 ottobre 2009, 22:08
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Un saluto a tutti.

provo ad aggiungere qualche informazione sull'utilizzo in genere delle carrozze con carrelli a 3 assi sulla rete FS.

Esiste un prospetto edito dalle FS nel 1907 con aggirnamenti al 1908 che elenca tutte le carrozze straniere che potevano circolare sulla rete FS; in questo prospetto sono presenti alcune carrozze con carrelli a 3 assi per lo più letti (KPEV), saloni e carrozze reali; per tutto questo materiale è prevista la seguente limitazione: "Sulla tratta Carmignano-Montelupo (linea Pisa-Firenze) fra i Km 18 e 20 queste carrozze non debbono viaggiare a velocità superiore a Km 25 all'ora".

Lascio a qualche amico toscano della zona ipotizzare il motivo di tale limitazione.

Esiste un analogo documento anche per le carrozze CIWL, ma in questo elenco non compaiono carrozze con carrelli a 3 assi.

Penso quindi che almeno fino al 1908 si possa escludere l'utilizzo in Italia di materiale CIWL con carrelli a 3 assi.

Guglielmo


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: sabato 23 marzo 2013, 9:38 
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fao45 ha scritto:
strano, il carico assiale, essendo il peso totale maggiormente ripartito, dovrebbe essere minore.

faccio mia la perplessità di fao 45.
E avanzo questa ipotesi: forse, la limitazione della circolazione ai carrelli a tre assi sulla rete RM, RA e poi FS é dovuta al fatto che dato il passo lungo questi fossero deleteri per l'armamento, un po' come avviene ora, fatte le dovute proporzioni con le limitazioni di velocità sui deviatoi per i carri Hupac con carrelli a quattro assi.
D'altra parte anche gvi1952 parla di limitazione a 25 km/h su alcune tratte.
La mia curiosità era solo relativa alla coerenza storica per una composizione modellistica con carrozze CIWL Liliput e Trix, che a questo punto dubito che una Gr 680 os.kar riesca a trainare per la grande resistenza al rotolamento dovuta a tutte le prese di corrente. Qui si imporrebbe l'istallazione dei ganci con condotta elettrica. E' che sto costruendo un diorama della stupenda stazioncina di Preglia sulla linea del Sempione, posta tra Iselle e Domodossola e un convoglio CIWL sarebbe proprio la morte sua...


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: lunedì 25 marzo 2013, 12:34 
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Ringrazio Guglielmo per la precisazione relativa alla circolabilita' delle carrozze CIWL a carrelli: mi ricordavo che avevamo trovato un documento che confermava che le sole carrozze abilitate a circolare in Italia erano del tipo a carrelli a 4 assi. A memoria, ricordo ora anche un articolo a firma di Paolo Casini apparso su Mondo Ferroviario almeno 20 anni fa', dove si parlava dei modelli delle carrozze Trix ribadendo che, per una coerente circolabilita' italiana, era necessario sostituire i carrelli del modello con quelli a due assi. Ovviamente il modello cosi' modificato non sarebbe comunque una perfetta riproduzione dei prototipi perche' la Trix ha riprodotto esattamente le carrozze 999 e 1000 presentate all'Esposizione di Liegi del 1905 in diverse livree (tutta teack, teack con fascia beige e blu) che sono esistite comunque solo a 6 assi, ma in mancanza di altro, sopratutto in livrea blu, ci si poteva accontentare.

Per Capolinea, il piu' volte ricordato set di Liliput nr 860 contiene sia le carrozze letti che le carrozze ristorante a quattro assi. La Trix ha riprodotto anche un set (ne avevamo parlato anche di questo) con due carrozze letti a quattro assi, un po' caro di prezzo ma che, come sempre, si puo' trovare sulla baia.
Infine, Liliput ha riprodotto anche un set in cui le carrozze in livrea teack hanno la fascia beige ai finestrini e che rappresentano una livrea adottata per i convogli di lusso nei primi anni del secolo scorso. Anche in questo set i furgoni bagagliai sono del tipo a carrelli a quattro assi.
Eventualmente per essere coerenti per un Simplon Express sarebbe giusto impiegare i bagaliai/postali a 3 assi, che avevano un minore peso e che venivano quindi preferiti nelle linee di valico. Vedi foto contenuta su I Treni di un Paris-Milan Train de Luxe con composizione di: locomotiva a vapore gr552 FS, bagagliaio a 3 assi CIWL, 1 carrozza letti CIWL (4assi), 1 carrozza ristorante CIWL (4assi), 1 bagaglaio a 3 assi CIWL. Questi modelli sono stati annunciati da Lemke e verranno distribuiti da Ls Models: nell'ultimo catalogo di Ls Models c'e' un'anteprima dei modelli delle carrozze letti e dei due bagagliai/furoni postali a tre assi, tanto attesi.


Ultima modifica di fermod il giovedì 18 aprile 2013, 13:19, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: venerdì 29 marzo 2013, 14:48 
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Composizione del treno nr 3 delle Sudbahn, linea Kufstien Ala, anno 1907

locomotiva a vapore S.B.
Di bagagliaio a tre assi con interc. Ferrovie del Bayern Munchen-Verona (mod Trix)
F S.Z. postale SudBahn Kufstein-Ala (mod ?)
ABi mista a tre assi Ferrovie del Bayern Munchen-Mailand (mod Trix)
ABi mista FS (ex Rete Adriatica) Berlin-Rom (mod ?)
ABaù mista a carrelli Ferrovie del Bayern Berlin-Meran (mod Trix o Roco Platin)
Speisewagen Int. Schlafw. Ges. Regensburg-Innsbruck (mod Liliput)
ABaù mista a carrelli KKstb Ostende-Meran (mod VB models)
Baù seconda classe a carrelli SudBahn Munchen-Ala (mod ?)
ABi mista a tre assi Ferrovie del Bayern Munchen-Triest (mod Trix)
ABe carrozza mista a due assi SudBahn Munchen-Lienz
Be carrozza a due assi SudBahn Munchen-Lienz

Le ultime due carrozze e la ristorante Ciwl in servizio interno.

Buona Pasqua a tutti gli appasionati da Stefano


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: giovedì 18 aprile 2013, 13:14 
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Un saluto a tutti: spero che qualcuno si sia accorto dell'impiego nel treno nr 3 in servizio da Berlino a Roma di una delle carrozze a tre assi FS ex RA. Si tratta delle ABIc 7430-7449 poi FS ABIy 58636-655 munite di freno a vuoto per i servizi con l'Austria. Nel 1913 risultavano ancora in servizio per la relazione Ventimiglia -Monaco. E' la prima volta che si trova un documento che ne conferma l'impiego in una composizione specifica. Purtroppo, per ora, non c'e' nessuna riproduzione modellistica. Disponibili sono sempre i modelli per il bagagliaio e le carrozze a tre assi (Trix)ed a carrelli (Trix o Roco) delle Ferrovie del Bayern. Del modello della carrozza mista a carrrelli KKstb, ci sarebbe un kit di VB Models (Vlastimir Bech), di cui avevamo parlato a pag. 39. Mancherebbe comunque sempre la carrozza a carrelli di seconda classe delle Sudbahn. Qualcuno ha qualche indicazione di modelli di locomotive a vapore per i servizi di montagna (5 assi accoppiati) delle Sudbahn? Ciao. Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Carrozze straniere in Italia ep. I e II
MessaggioInviato: sabato 6 luglio 2013, 7:38 
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Località: milano
Un caro saluto a tutti. Per motivi di oscuramento dei siti internet sul posto di lavoro, ho rarefatto i miei interventi. Sul sito ls models sono presentati come prototipi finali i vagoni postali a carelli tipo ocem in livrea PLM. Siccome lo stesso tipo di modello viene proposto anche da Ree Models, qualcuno ne sa' di piu', per un eventuale confronto? Ciao. Stefano


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: domenica 14 luglio 2013, 12:40 
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fermod ha scritto:
..omissis.....
Ancora, negli indici del Catalogo dell'Esposizione Internazionale di Torino del 1911 figurano schizzi di materiale rotabile e precisamente: a pag 132 si parla di 'Carrozze intercomunicanti per treni rapidi'.
Ho trovato questi dati sul sito http://www.trenidicarta.it, con indicazione che una copia del catalogo doveva trovarsi presso la Biblioteca dell'Archivio della Facolta' di Architettura del Politecnico di Milano. Sono andato in Universita', ma purtroppo c'e un catalogo di oggetti esposti all'Esposizione Internazionale di Torino del 1911, ma non quello specifico della Mostra delle Ferrovie dello Stato per il materiale rotabile esposto.
Se qualcuno avesse questa documentazione, potrebbe essere utile per la nostra ricerca. Un saluto a tutti da Stefano.

Allegato:
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1886d20178dc4cc7847171d4c2a00fe6-3.jpg [ 56.48 KiB | Osservato 6877 volte ]

ed oggi è disponibile in rete il pdf!
http://www.museotorino.it/resources/pdf/books/407/files/assets/common/downloads/publication.pdf
penso da non perdere da parte degli appassionati di epoca I/II :D !!
pietro


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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
MessaggioInviato: domenica 28 luglio 2013, 0:44 
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Iscritto il: venerdì 16 gennaio 2009, 22:37
Messaggi: 295
merlotrento ha scritto:
ed oggi è disponibile in rete il pdf!
http://www.museotorino.it/resources/pdf/books/407/files/assets/common/downloads/publication.pdf
penso da non perdere da parte degli appassionati di epoca I/II :D !!
pietro


ciao

ho provato ma il link non funziona

forse bisogna prima registrarsi?


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