Riccardo Olivero ha scritto:
ncredibile, ho scritto gli articoli sull'isostatico su TTM dieci anni, dietro sollecitazione di Sabatini. Poche reazioni allora. Ma la goccia scava la pietra, ed in maniera quasi spontanea adesso l'argomento comincia seriamente ad uscire, ed anche i produttori ne parlano (ma a volte non ne capiscono realmente il funzionamento, utilizzano la parola per marketing).
Gli articoli di Riccardo Oliviero sono comparsi anche più di dieci anni or sono su TTM, il primo sul numero 8 del dicembre 2001 e il secondo sul numero successivo. Io li ho consumati a forza di leggerli, un po' come avevo fatto molti anni prima, verso i dieci-dodici anni, con i cataloghi Rivarossi. Ma allora non avevo nemmeno iniziato il mio plastico attuale, e anzi erano anni che non davo corrente ai binari, nemmeno per muovere un po' di materiale.
Questa pensata é scaturita da un certo numero di scambi di mail con max333 e soprattutto con quanto postato qua e là da protoluca in vari tread.
Riccardo Olivero ha scritto:
Forse per ovviare ai problemi di altezza, che potrebbe servire diversa da modello a modello, io ne disegnerei uno piuttosto basso ed inserirei nella lastra una serie di spessori, semplici pezzi piatti, da inserire tra telaietto isostatico e telaio del carro/carrozza.
Questi supporti in ottone sono progettati (per ora) per accogliere le tanto vituperate ruote da carro standard, di produzione industriale, circa 10,5 mm di diametro al piano del rotolamento e 12,5 mm al bordino, anzi per avere un minimo di agio ho realizzato una asola nel supporto, in corrispondenza del bordino, quindi siamo già al limite, con il massimo di contenimento in altezza.